POST MORTEM (raccolta di vecchi post ora chiusi)

Scusa Andrea, ma volevo solo farti presente che nel OFF TOPIC di questo forum c'è una sezione dedicata e all'ARTE e alla musica , CANZONIERE. I relativi post vanno inseriti nello spazio già esistente. E' stato scelto così da tutti per rendere visibile in senso ordinato . Bello il quadro...se ti focalizzi nella figura di donna ti senti leggera...se guardi la scalinata ti viene la paura di cadere...Si avverte e la leggerezza e la pesantezza dell'inevitabile legge fisica che tiene a terra e la paura. Grazie, bella la leggerezza!!!!!!!!!!!!!! ...Un altra cosa che m'ha colpito dalle ombre, è che il sole sta sorgendo...L'immagine in figura è rivolta ad Est...!!!!!! Che il vento viene da Ovest, e che se sali sulla piramide si può veramente vedere tutto dall'alto! Ma non solo, Lei/Lui , stà in passo di danza...

No no, io non voglio cancellare niente! ...Hai capito l'errore e lo hai potuto sistemare...Questo post lo terrei così...Anche per gli altri...Che potrebbero essere fuori un attimo come Te...Vedi? Si può imparare anche dagli errori Grazie per aver postato sto quadro...Grazie a Te, ora lo conosco...Credimi mi ha colpito così tanto che è diventato un fermo immagine . Per quanto riguarda i video ho problemi a vederli per via del fatto che non ho l'adsl...Ma appena mi attrezzo mi faccio una scorpacciata...

Continuo a guardare il quadro...Mi ha rapita!!! E allora, il sole che non c'è ma lo si vede nell'ombra umana....Se vedi l' ombra è perchè c'è la luce...Ma è ombra anche giù giù, verso il basso del baratro del quadro....Se dovessi scegliere come ho già fatto in realtà, preferisco l'ombra umana....E per l'umanità e per il fatto che la stessa mi permette di salire e scendere la scala...La stessa umanità e la sua ombra mi tiene i piedi sugli scalini...mi permette di scegliere, di salire o scendere...e di non cadere verso l'altra oscurità...Più che volare a questo punto, preferirei danzare sugli scalini giocando con la mia paura...Paura che c'è nel quadro, ma che non si vede...Bello sto quadro si...

ciao a tutti sono nuova di questo foum.
Sono una ragazza di Pistoia ed ho 24 anni.Soffro di depressione da 8 anni ,mi sento inutile ho totale mancanza di autostima e non riesco ad uscirne.Mi sembra che la gente non sia adatta a me e quindi sono totalmente sola!Vado da una psicologa da vari mesi ma ho paura che non basti.
Vorrei conoscere ragazze sensibili x instaurare un'amicizia o cmq poter condividere qualcosa o sfogarmi.C'è qualcuna di Pistoia o Prato o vicinanze che abbia problemi simili ai miei ed abbia bisogno come me di aiuto?
Grazie a tutti x eventuali risposte

Mi sa che di Pistoia non c'è nessuno. Siamo sparsi per tutta Italia!

Magari ne capita qualcuno fra poco leggendo il tuo post, o forse puoi provare anche su altri forum. Sicuramente di depressi ce n'è una caterva! Ahimè....

ciao grazie x la risposta.
Cmq andrebbe bene anche qualcuna di prato o montecatini o anche firenze insomma ci sono oltre 1 milione di abitanti tra queste tre province!
Proverò a specificarlo in un altro messaggio.
Grazie ancora Anthea

ciao scusate ma ripresento il solito messaggio anpliando il numero delle città.non si sa mai.
Sono una ragazza di Pistoia ed ho 24 anni.Soffro di depressione da 8 anni ,mi sento inutile ho totale mancanza di autostima e non riesco ad uscirne.Mi sembra che la gente non sia adatta a me e quindi sono totalmente sola!Vado da una psicologa da vari mesi ma ho paura che non basti.
Vorrei conoscere ragazze sensibili x instaurare un'amicizia o cmq poter condividere qualcosa o sfogarmi.C'è qualcuna di Pistoia, Prato,Firenze o vicinanze che abbia problemi simili ai miei ed abbia bisogno come me di aiuto?
Grazie a tutti x eventuali risposte

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Ho una terribile confessione da fare.
L'altro giorno stavo cucinando l'arrosto per un pranzo con i parenti e non mi sono accorto che mentre mettevo il timballo nel forno
il mio gatto era saltato dentro. Quando mi sono accorto di quello che era successo era troppo tardi. Non sono riuscito a dire agli altri quello che è successo e gli ho detto che deve essere scappato. Ora però siccome ho assicurato a tutti che l'avrei ritrovato devo trovare un altro gatto uguale a quello. Ho detto tutto questo al personale del gattile ma non mi hanno voluto dare il gatto.
Quindi la mia domanda è questa: ho bisogno di un gatto nero esile con una macchia bianca sulla coda ed il muso arrontadato. Come posso fare??

un gatto identico al gatto morto non esiste e secondo me è meglio se dici la verità ai parenti che prima o poi si accorgerebbero che non è più lo stesso gatto.

?????????????

Poi l'hai trovato un gatto simile?

Mi è venuta in mente questa frase del film "habemus papa" di Nanni Moretti. Grandissimo film.
"io vivo nei miei appartamenti" è questa la mia situazione psichica, la stessa identica all'interprete principale del film, affetto da depressione.
Sono assente, stanco, distante, incapace di qualsiasi decisione. Incapace pure di reagire, di lottare.
52 anni e sono alla frutta. Un figlio tra poco adolescente che non sono capace di guidare. Io non sono in grado di condurre, ho bisogno di essere condotto. Mi spengerò così in un angolo della stanza, seduto a terra, in silenzio a fissare il pavimento. Io non ho più la forza, la volontà, il desiderio di lottare. La natura mi ha selezionato come un prodotto di scarto e mi sta eliminando. Inutile, non si combatte contro la natura. Voi credete che il suicidio sia un frutto casuale? no è un atto scelto dalla natura per eliminare la merce avariata, gli scarti, coloro che non hanno da offrire più nulla al mondo e alla natura stessa. Dove l'istinto di sopravvivenza prevale, subentra la malattia terminale.
Non c'è scampo, nessun rimpianto per il sistema.

attenzione spoiler: chi non ha visto habemus papam di nanni moretti e ci tiene a non conoscere aspetti della trama non legga.

ciao bukosky,
ho visto anche io habemus papam. il merito principale che attribuisco al film è di aver destinato il ruolo di protagonista a un interprete elegante e impeccabile come michel piccoli. è un film interessante, anche se attorno a due o tre idee forti si ha l'impressione che gli autori abbiano disposto peripezie un po' sfilacciate, dilazioni, momenti inerti
(i tornei di pallavolo, e i buskers che cantano in via della conciliazione...).
ma tutto considerato, anche gli squilibri della sceneggiatura contribuiscono a definire la dimensione fondamentale del testo e del personaggio principale, che è quella dell'erranza, del gioco e pure del cazzeggio. per certi versi, il film potrebbe proprio essere una sincera elegia del cazzeggio. il papa vive nei suoi appartamenti fino a un certo punto. capita poi che il papa si perda e faccia perdere le sue tracce. non ho visto una dicotomia tragica tra assunzione di responsabilità e annichilimento. al contrario, michel piccoli espone i suoi dubbi e il suo dolore, si permette coraggiosamente di non scegliere, di vagare e cazzeggiare, di mentire e dire la verità (faccio l'attore...), di camuffarsi e di esibirsi, di essere dove non lo si vuole (al bar, in analisi, a teatro) e di mancare dove lo si aspetta (al balcone di piazza san pietro, dietro la finestra dei suoi appartamenti...). seguendo i suoi sconclusionati movimenti, alla fine mettiamo insieme un bell'inventario di strategie incerte, diverse, graduali, per elaborare il senso del rifiuto, per esprimere e gestire l'angoscia, per ritrovare anche un senso, per quanto delocalizzato e sfuggente, di partecipazione al corso delle cose, alle fatiche proprie e a quelle degli altri.

riguardo la natura:
la natura è un concetto, che lo si voglia intendere come l'insieme di tutti gli enti presenti in natura o come l'insieme di supposte leggi di natura. è un concetto e quindi non è un ente, non è un soggetto, e perciò non vuole, non chiede e non prescrive nulla. è impossibile cercare di assumere il punto di vista della natura perché non c'è.
quando giacomo leopardi, nel dialogo tra un islandese e la natura, ricorre alla personificazione per trasformare la natura in un soggetto loquente, usa l'idea della sfinge, e nello scambio tra questa e il personaggio dell'islandese rende assolutamente esplicita l'indifferenza e l'assenza di personalità di questa entità fittizia, a cui non interessa minimamente sapere se l'islandese sta bene o se si lamenta.
la natura non sceglie. non si cura degli individui, e non si possono minimamente sovrapporre le cause che determinano l'infelicità di una persona con le forme del determinismo naturale che secondo i modelli evoluzionistici spiegano l'estinzione delle forme di vita. infelicità e funzionalità biologica non hanno alcun legame, non si identificano. le ragioni per cui ad esempio si può essere estinto il dodo
(http://it.wikipedia.org/wiki/Raphus_cucullatus) non hanno a che fare con la soddisfazione degli esemplari di questo animale rispetto alla propra condizione esistenziale. si sono estinti popoli indigeni americani, senza distinzione tra gli elementi felici e socialmente dominanti di quelle popolazioni e gli emarginati.
questo è il mio pensiero, ma sono le due e mi cala la palpebra, saluti.

bukosky ha scritto:Sono assente, stanco, distante, incapace di qualsiasi decisione. Incapace pure di reagire, di lottare.
Mi spengerò così in un angolo della stanza, seduto a terra, in silenzio a fissare il pavimento. Io non ho più la forza, la volontà, il desiderio di lottare.

È terribile ciò che scrivi....non pensi a tuo figlio?
Il dovere di un genitore è quello di lottare per i suoi figli......
Parli di natura....ma la natura conserva le specie.... lotta contro le avversità dell'ambiente per permettere alla prole di continuare la procreazione.....
Che ne sarebbe di tuo figlio se tu non ci fossi ....che esempio educativo gli lasceresti..... non provi rimorso pensando alle sofferenze che stai per infliggergli con la tua scelta????!!!
Non entro in merito ai tuoi ragionamenti sulla natura che francamente trovo banali.....e per provocazione ti invito a cambiare l'immagine del tuo profilo......che ci sta a fare un guerriero????
Un grosso coniglio devi metterci!!!!
Scusami ma non posso proprio risparmiarti questa critica.....
Alzati da quell'angolo e lotta con dignità, qualunque cosa ti riservi il futuro sarà sempre meglio per tuo figlio che rischia di diventare orfano proprio in un'età così delicata come quella dell'adolescenza!

Il gladiatore lottava fino in fondo ma alla fine spesso perdeva e il frutto della sonfitta era la morte. Io sono un gladiatore che ha perso. Ho lottato fino dove ho potuto, fin tanto che le gambe hanno sorretto il mio corpo, fin tanto che stremato dalla fatica sono caduto a terra.
Mio figlio?
L'esempio di un padre perdente, affranto, distante mentalmente, che la sera rientra a casa spesso dopo aver bevuto e che subito scompare nel suo loculo, è più educativa della mancanza di un padre? Io credo proprio di no.
Di banale tea66 ho letto solo i tuoi consigli a spronarmi, discorsi sentiti e risentiti che alle orecchie di un depresso sortiscono l'effetto contrario a quello sperato. Ci mancano solo le frasi del genere "ci sono persone malate terminali che combattono per la vita e tu ...." Sono stufo, esausto di questi discorsi, luoghi comuni.
Non ho chiesto consigli o aiuti in questo 3d ma ho esposto il mio stato d'animo.
Anche il mio gatto ha capito che esprimo energia negativa. Salta via appena lo avvicino. Il cane no è ancora affettuoso, ma secondo me è malato di mente anche lui.
Ho sempre interrotto gli incontri con gli psichiatri dopo le prime sedute perchè finiscono anch'essi per mostrarmi un esempio di stile di vita che dovrei seguire per stare meglio. Ma io non posso cambiare il mio stile di vita pena il fallimento totale della mia esistenza futura e pregressa.
Per cui alla fine anche gli psichiatri e gli psicoterapeuti, finiscono per infastidirmi. Diventano ologrammi davanti ai miei occhi che parlano e parlano ma che io non ascolto.
P.s.: ho 52 anni ed ogni giorno nel mondo muoiono migliaia di persone della mia età malate di cancro o altre malattie incurabili. La stragrande maggioranza ha prole e convivente. La natura non si pone tanti scrupoli o tante riflessioni sul destino di coloro che rimangono.

[quote="bukosky"
L'esempio di un padre perdente, affranto, distante mentalmente, che la sera rientra a casa spesso dopo aver bevuto e che subito scompare nel suo loculo, è più educativa della mancanza di un padre? Io credo proprio di no.
[/quote]

Guarda bukosky, non tanto tempo fa proprio in questo forum abbiamo avuto occasione di parlare proprio di questo, vale a dire di come si sentano i figli dei suicidi e chi rimane. Il discorso era lungo e complicato e sicuramente non è possibile tirare le fila e concludere se sta peggio qualcuno cresciuto da un genitore con un disagio molto forte o se sta peggio qualcuno cresciuto da qualcuno con un disagio molte forte che, purtroppo si sia ucciso.
Lapalissiano sarebbe affermare che sta peggio il secondo, ma le persone sono persone e le gare di dolore non si fanno.

Per quanto riguarda tuo figlio, da figlia di una persona che non sta bene e non è mai stata bene, mi viene solo da consigliarti di non far mai sapere a tuo figlio che tu pensi che il tuo suicidio per lui sarebbe "più educativo" del tuo amore di padre, per quanto per te sia difficile darglielo. Porterebbe per tutta la vita addosso una responsabilità enorme e che non ha.

Suppongo che tu in questo momento non veda alternative e non riesca a comprendere che il fatto di non vedere alternative è solo causa del tuo problema. È il malessere che non ti fa vedere nessuna alternativa. Le alternative però ci sono sempre. Forse di combattere ora non sei in grado, ma potresti darti il tempo per non farti sovrastare più dal malessere.


merla

PS: ti ho scritto in pvt

bukosky ha scritto:
P.s.: ho 52 anni ed ogni giorno nel mondo muoiono migliaia di persone della mia età malate di cancro o altre malattie incurabili. La stragrande maggioranza ha prole e convivente. La natura non si pone tanti scrupoli o tante riflessioni sul destino di coloro che rimangono.

Il cancro lo combatto quotidianamente e so di cosa si sta parlando.....ti inviterei a metterti anche nei panni degli altri...perlomeno a provarci....
se i miei consigli ti sono sembrati banali mi scuso, ho provato a spronarti, francamente mi spiace che tu non abbia mai trovato nessuno che sapesse arrivare alla tua anima e darti una ragione per vivere e lottare. Non sono un medico conosco solo la mia esperienza e la riporto qui sperando che a qualcuno possa servire....
Accetto la natura per quello che è ...un continuo evolversi...non la vedo come un angelo vendicatore che falcia vite a destra e sinistra...la natura è anche vita e la vita è bella!
Un abbraccio di incoraggiamento!

So di cosa parli perchè il cancro l'ho sconfitto anch'io e so cosa significa la chemioterapia. Io ho combattuto più di quanto potete immaginare. Se ho deposto le armi è perchè sono stanco, stufo, effettivamente senza forze. E' un continuo riattizzare una brace della vita che si sta spengendo.
Ma è questa foliggine che ho depositato nell'anima che mi ha fatto diventare refrattario ai sentimenti, insensibile. Tea dovrei sentirmi un verme per quello che ho scritto in merito alle malattie terminali, sapendo della tua situazione? Ti aspetti questo vero? aspetti le mie scuse o almeno che io provi senso di colpa? no, niente di questo, sono insensibile. Davvero perso e chiuso nei miei appartamenti.

Pianto antico

L'albero a cui tendevi
La pargoletta mano,
Il verde melograno
Da' bei vermigli fiori
Nel muto orto solingo
Rinverdì tutto or ora,
E giugno lo ristora
Di luce e di calor.
Tu fior de la mia pianta
Percossa e inaridita,
Tu de l'inutil vita
Estremo unico fior,
Sei ne la terra fredda,
Sei ne la terra negra;
Né il sol piú ti rallegra
Né ti risveglia amor


stasera c'è un bel cielo stellato, lo vedo dalla mia finestra a tetto. E' caldo e siamo vicino a giugno. Gli odori che mi provengono dall'esterno profumano di primavera.

già...

bukosky ha scritto: aspetti le mie scuse o almeno che io provi senso di colpa? no, niente di questo, sono insensibile. Davvero perso e chiuso nei miei appartamenti.

Vedi Bukosky, più ti leggo più penso che tu non sia un personaggio reale....
Arrivi qui ma di te racconti solo una parte.
Perchè hai taciuto l'altra.... quella del cancro sconfitto?
Se hai letto i miei post, io qui sono entrata cercando qualcuno che vivesse questa doppia sofferenza.....
Perchè non hai detto subito di questa tua vittoria?...
Fossi in te troverei solo in questo, la forza di andare avanti.....
Se sei sopravvissuto al cancro dovresti ringraziare e baciare la mano a chi ti ha curato e permesso di vivere....invece non fai altro che disprezzare la classe medica....generalizzi tutto....tutti medici per te sono fatti dello stesso stampo li vedi come distributori di medicine.
Un'altra cosa ...quando stavo male e non uscivo dal letto in preda ad una sofferenza nera...mai avrei trovato la forza di stare a fare il bastian contrario con tutti quelli che mi avrebbero teso una mano per aiutarmi ad alzarmi anche solo per lavarmi e mangiare...tu sputi in ogni piatto che ti viene offerto.....non conosci l'umiltà della malattia....non sei reale ...me ne convinco sempre più.....

Nel caso tu fossi reale....ti dò un piccolo consiglio esci da questi appartamenti e porta tuo figlio a mangiarsi un gelato ...faresti qualcosa di utile per te e per lui...non me ne volere...ma è dalle piccole cose che si parte per ritrovare se stessi.
I miei più affettuosi auguri!