...Eccomi di nuovo qui...

Anima in pen...ombra ha scritto:

Magari si può incrociare qualche conversazione extra-depressiva! 
Su questo argomento so essere anche più prolissa di ciò che già non sono (che fortuna eh..?)!

P.P.P.S.
una delle questione più lamentate qui dentro mi sembra quella della “mancanza di relazioni”:
perché non organizziamo una serie di “raduni”

Anima in pen...ombra ha scritto:[font=Georgia][size=12][center](Mi scuso anticipatamente per la petulanza: sono fatta così purtroppo, chi mi ha già letta in passato lo sa..!)

Anima in pen...ombra ha scritto:

E voi…?
Se doveste riassumere in “poche” righe i vostri ultimi mesi, come li raccontereste..?

Anima in pen...ombra ha scritto:

(Mi scuso anticipatamente per la petulanza: sono fatta così purtroppo, chi mi ha già letta in passato lo sa..!)

…Ciao…
Dopo diversi mesi di totale “letargo”
(non credo di dover aggiungere altro,
visto che conoscete bene, ahimé, ciò di cui sto parlando…),
eccomi di ritorno qui sul forum
(lo spero almeno, dato che non posso dire con certezza se il mio sarà un rientro fisso o meno
-d’altronde anche chi ha la fortuna di riuscire ad essere emotivamente stabile, come può davvero averla..?-)…

Spero che in questi mesi di mia assenza,
la vita per molti di voi possa essere cambiata almeno un pochino:
a me purtroppo continua a non andare per nulla bene,
per quanto io stia cercando con tutte le mie forze (in un certo senso, anche più che in passato)
di arrecare qualche leggera modifica alla mia situazione (e questo è positivo, credo)…
Ho deciso di mettere fine
alla lunga psicanalisi (di stampo freudiano, anche se applicato in modo “moderno e flessibile”) alla quale,
da quando avevo 13 anni (ora ne ho 27), mi sono sottoposta (anche se presso psicologi diversi):
ho come maturato la convinzione che lo psicanalista che mi seguiva
(quello da cui sono andata dai 18 ai 20 anni insomma,
per poi tornarvi nuovamente -non contenta del confronto con altri più vicini a dove abito io- dai 21 ai 27)
fosse molto molto bravo in ciò che faceva
(altrimenti non avrei fatto la bellezza di 4 ore di auto tra andata e ritorno per ogni sua singola seduta,
e avrei “abbandonato la nave” parecchio tempo prima..!),
ma che fondamentalmente la sua disciplina avesse “esaurito tutto ciò che poteva darmi”…
Ho avuto come la sensazione di aver percorso una preziosissima strada fino ad ora
(soprattutto nell’arco dell’ultimo anno e mezzo, posso asserire con certezza di aver “sbloccato” molte cose),
ma che il mio percorso ora dovesse deviare da qualche altra parte, per quanto non sapessi dove…
Mi sono detta qualcosa come:
“Ora un sacco di ‘motivi definiti’ –le numerosissime ‘cose’ emerse in analisi- sui quali lavorare:
lo step successivo è riuscire a trovare qualcosa che mi aiuti attivamente a farlo in pratica…
Per me, amante della teoria, quest’ultimo concetto è sempre stato difficile da affrontare nella vita..-!”
Ho preso quindi in considerazione (sempre compatibilmente alle distanze rispetto a dove vivo)
altri tipi di supporto:
• i gruppi di auto-aiuto
(ho letto pareri molto positivi su quelli –tra l’altro gratis!- che Fondazione Idea organizza a Bologna
–anche se non condivido pienamente, sempre se davvero è poi così importante,
il concetto basilare dei suoi organizzatori,
cioè che la Depressione parta da cause prettamente biologiche,
vedi “E liberaci dal male oscuro” e testi analoghi di Cassano e Zoli-!);
• la terapia strategica
(ho visto che il metodo utilizzato nell’importante centro aretino di Nardone, ha adepti anche a Bologna
–anzi, della lista fornita dal sito ufficiale, per esperienza avete qualche nome in particolare da segnalarmi?
Magari tramite messaggistica privata, se sul forum pubblico non si può!-);
• la terapia cognitivo-comportamentale
(ho letto diversi libri a riguardo e, soprattutto grazie a “Rompere gli schemi della Depressione” di Yapko,
mi sono convinta che possa essere un valido tentativo da provare):
al momento sto ancora riflettendo sulla questione
(anche se devo decidermi presto, perché da sola proprio non ce la faccio..),
considerando anche di non tralasciare l’allettante idea della P.N.L.
(ho letto parecchio –forse troppo, come al solito…- anche su quella –Bandler, Dyer, ecc…-,
ma per quando mi sembri una disciplina estremamente motivante,
credo forse non sia la più indicata per chi come me ha un passato patologico
–se non sbaglio chi la pratica non ha una vera e propria formazione psicologica, giusto?-)…

Nel resto di questi mesi,
oltre ad aver deciso, circa un mese fa, di smettere –molto gradualmente e con intelligenza, è chiaro!- coi farmaci,
(me ne hanno cambiati mille, da quando a 18 anni ho iniziato, ma senza mai farmi interrompere)
per provare effettivamente sulla mia pelle, cosa sia la mia vita senza
(decisione difficile ed estremamente disapprovata sia dalla mia psichiatra che dai miei genitori,
i quali, come il buon senso d’altronde forse vorrebbe,
non credono che interrompere quando ci si sente tutt’altro che “bene”, sia l’idea migliore:
una parte di me in effetti li capisce…)
ho cercato, per quello che è stato possibile,
• di frequentare alcuni corsi di diverso tipo
(in particolar modo yoga e bioginnastica, che però per me non sono stati purtroppo di nessuna utilità…)
• di cercare di trovarmi qualche nuovo hobby in connessione a ciò che in parte, credo, mi piaceva già:
(alcuni esempi: fotoritocco, dato che già mi diletto ogni tanto a fare fotografie;
miniatura, embossing, stamping e altre tecniche, in relazione al fatto che mi allettano l’hobbistica creativa;
un piccolo cine-forum, visto che sono discretamente appassionata di cinema, e così via…),
• di dedicarmi alle mie collezioni, da tempo “accantonate” ma piacevoli, nei momenti di confusione
(mi sono detta che forse riordinare un po’ di cose può aiutarmi a riordinare le idee quando sono giù
–qualcuno ha provato se la cosa funziona, ad esempio riordinando casa o facendo puzzles..?-:
la scelta non mi manca, dato che da sempre colleziono le cose più strambe
dai volantini delle pizzerie d’asporto di Bologna,
alle foto delle cose strampalate che incontro, alle bustine di zucchero, ecc..-)
• di mantenere il più possibile una routine lavorativa
(anche perché nel mio caso questo significa non solo avere degli impegni pratici da rispettare,
ma anche stare continuamente a contatto con le persone:
di vita sociale del resto, praticamente non ne ho!
In un mio vecchio post sull’argomento “compleanno”, a quanto pare ho dato l’impressione dell’opposto
e me ne scuso, dato che a chi mi ha risposto forse ho dato l’idea di abusare del termine “solitudine”:
non sono riuscita bene a spiegare come stanno le cose intorno a me forse,
ma purtroppo, di fatto, la mia realtà è quella di una persona estremamente sola, credetemi…):
in quest’ultimo punto purtroppo ho fallito miseramente (ma sto continuando ad impegnarmici!)…

E voi…?
Se doveste riassumere in “poche” righe i vostri ultimi mesi, come li raccontereste..?
Magari, oltre a darmi un’idea generale dei post che in tutto questo tempo non ho letto,
raccontarmelo può aiutare a far fare anche a voi, come è per me, il punto della situazione! 
E per quanto riguarda le vostre passioni invece..?
Così a getto insomma, cosa mi direste..?
Magari si può incrociare qualche conversazione extra-depressiva! 
Su questo argomento so essere anche più prolissa di ciò che già non sono (che fortuna eh..?)!
In più delle cose che ho già scritto, mi permetto di aggiungere alla veloce
“Il mondo dei gatti –tra l’altro ne ho due che per me sono quasi una ragione di vita…-“;
“Il mondo teorico/pratico dell’arte contemporanea –che in parte, soprattutto in passato,
mi ha dato pure una piccola mano ad esprimermi (voi avete un modo per fare questo..? Come..?)...-“;
“Il mondo della grafica –passione nascente ma grosso ‘blocco’ per me:
mi ci sento attratta ma appena mi ci avvicino devo ‘scappare via’…
Non riesco a sciogliere questo incomprensibile nodo…Voi come la vedete..?)…”;
mi piacciono anche un mare di altre cose semplici:
lo shopping (soprattutto i mercati in generale, e i negozi dell’oggettistica usata:
adoro ‘cercarmi’ le cose tra la massa insomma,
mi perdo nei loro colori, nelle loro forme, e ad ascoltare ciò che mi trasmettono…)
…sono piuttosto eclettica e piena di interessi insomma:
penso che da un lato questa sia la mia potenziale salvezza dalla Depressione
(combatto da anni con fortissime crisi di completa apatia ed inattività),
ma la cosa ha una doppia faccia
(…a voi non fa male non avere il tempo e le energie necessarie
–la Depressione poi, contribuisce molto in questo, lo sapete bene tutti credo…-
per dedicarsi a tutto quanto come si vorrebbe..?
E (qui mi rivolgo ai più insicuri), c’è tra di voi qualcuno che come me,
ogni volta che incrocia qualcosa –o anche qualcuno, volendo- di interessante,
da un lato ne è entusiasta, ma dall’altro ne è come intimorito dall’irrazionale timore di non esserne all’altezza
(qualcosa di positivo dovrebbe ispirare e stimolarci, invece che metterci “ansia da prestazione”
con il fastidioso pensiero del “ma tanto tu non ne sarai mai capace…”,
quasi che le cose non si potessero imparare..!
Per farvi un esempio banalissimo: continuo ad essere terrorizzata dall’interfaccia di Photoshop
-non riesco ad accedervi in tranquillità e ad utilizzarlo come vorrei…-
anche dopo averne fatto un corso base!!!)?

Vi lascio respirare adesso, rendendomi conto di avervi trattenuti abbastanza
e di aver posto fin troppe domande
(ogni risposta ad ognuna di esse è ben accetta e tanto attesa… Si intende..!  )…

Un saluto grande grande a chi è stato paziente nell’ascoltare questo mio confuso monologo (l’ennesimo..)..!


P.S. Chi non mi conosce per nulla, o non si ricorda di me, per favore,
digiti il mio nome nell’area “profili” e rilegga i miei post più significativi
(quelli più lunghi e noiosi indubbiamente, ma sono quelli che parlano più di me d’altronde!),
così potrà farsi un’idea di chi sono
(così magari poi me lo spiega anche…………….  ),
vedere se ha qualche analogia con la mia storia
(approfitto per ringraziare e salutare nuovamente chi in passato mi ha dedicato la sua attenzione:
come ahimé è eclatante, per me è tanto importante –fa anche rima…….-…)
o semplicemente capire se è curioso di conoscermi
(ho così fame di conoscenze ed amicizie..!)
per poi, in sostanza, contattarmi
(ancora meglio se in privato: paradossalmente riesco ad essere timida nei gruppi anche via internet..)…

P.P.S. Domanda per le donne: quanto incide sulla vostra malattia il periodo del ciclo..?
In quei giorni il mio disturbo si accentua veramente MOLTISSIMO,
ma nessuno dei medici che ho consultato, pare dare troppo peso alla cosa…Voi che ne pensate..?
Se è così anche per voi, come lenite (per quanto poco l’emotività si possa “lenire”…) la cosa ogni mese..?

P.P.P.S. Dopo vi lascio stare, promesso,
ma ormai che ho vinto la mia inspiegabile resistenza e sono ritornata qui tra di voi,
vi lancio un’idea un po’ strana che ho in mente
(forse, tra le tante cose che ho buttato lì, riesco a dissimularla un pochino
in modo che non sembri nemmeno così tanto assurda!)…
Come ovviamente plausibile,
una delle questione più lamentate qui dentro mi sembra quella della “mancanza di relazioni”:
perché non organizziamo una serie di “raduni”
(la parola fa veramente schifo ed è assolutamente fuori luogo in questo caso, lo so,
ma non mi sono venuti in mente termini in grado di rendere meglio l’idea:
“incontri di gruppo” mi sembrava rimandasse ad un fine terapeutico che in questo caso non ci sarebbe!
Quella proposta da me avrebbe solo una semplice finalità sociale,
per socializzare di persona come tanti, troppi di noi, hanno difficoltà -ma anelerebbero…- a fare!)..?
Senza un tema e senza ben conoscersi forse è difficile trovare una reale motivazione per incontrarsi,
ma magari basta essere accomunati dall’essere qui, tutti assieme in un forum,
per avere la scusa per trovarci, anche solo una volta ogni mai, da qualche parte
(magari una volta in una città, una volta in un’altra dalla parte opposta d’Italia, e così via,
così siamo pure costretti a muoverci attivamente!)
per pranzare insieme, fare due chiacchiere, ecc…
So che state pensando: “Questa vuole organizzare eventi,quando non sa socializzare nemmeno nel web!”
(basti pensare che non riesco nemmeno a vincere la resistenza mentale di iscrivermi ad un social network
–sarà che alla base c’è un concetto che non mi piace…-
o di aprire un mio blog –questa non me la so proprio spiegare…-!),
ma voglio iniziare a smetterla di trattenermi dal dire ciò che ho in mente
solo perché in partenza non mi sembra del tutto valido,
quindi io la butto lì lo stesso! :-P

Anima in pen...ombra ha scritto:

Beh, l'altro si può anche lasciare,
se si dovesse conoscere meglio qualcuno di più interessante..........

Anima in pen...ombra ha scritto:

Ci scherzo su per farti sorridere ovviamente,
ma tu non demordere lo stesso se lei ti piace proprio!

Anima in pen...ombra ha scritto:

Fammi sapere come va con la diminuzione del farmaco:
io qualche disturbo da sospensione ce lo sto avendo,
ma il gioco vale la candela, quindi stringo i denti e vado avanti
(ne avrò fino a metà marzo ancora, sempre se tutto va "bene")...
Un bacio!

Niklaswolf ha scritto:

Anima in pen...ombra ha scritto:

Beh, l'altro si può anche lasciare,
se si dovesse conoscere meglio qualcuno di più interessante..........

Certo che voi donne siete proprio tremende, eh?!

merla ha scritto:
Ho sempre pensato che qualcuno che lascia la sua partner perché io sarei "meglio", poi in un momento in cui incontrasse qualcuna che da qualche punto di vista è meglio di me, lascerebbe me. In parte per insicurezza, in parte perché sono convinta che qualsiasi rapporto umano per funzionare in modo non solo utilitasticio debba avere una base più solida rispetto al "chi è meglio di chi", non ho mai preso parte (o meno sono tirata fuori molto precocemente) ad alcun "triangolo".

Voi cosa ne pensate?

merla ha scritto:

Niklaswolf ha scritto:

Anima in pen...ombra ha scritto:

Beh, l'altro si può anche lasciare,
se si dovesse conoscere meglio qualcuno di più interessante..........

Certo che voi donne siete proprio tremende, eh?!

Vi faccio una domanda che mi incuriosisce, perché è un dubbio che ho sempre avuto da quando ero ragazzina, proprio in merito a situazioni "a tre".

Ho sempre pensato che qualcuno che lascia la sua partner perché io sarei "meglio", poi in un momento in cui incontrasse qualcuna che da qualche punto di vista è meglio di me, lascerebbe me. In parte per insicurezza, in parte perché sono convinta che qualsiasi rapporto umano per funzionare in modo non solo utilitasticio debba avere una base più solida rispetto al "chi è meglio di chi", non ho mai preso parte (o meno sono tirata fuori molto precocemente) ad alcun "triangolo".

Voi cosa ne pensate?


(Se volete apriamo un altro 3D)

Niklaswolf ha scritto:
a te la decisione di spostare....

Ma per chiarire:

1) il rischio che lei faccia a me quello che potrebbe fare all'altro credo dipenda da indole e motivazioni di lei; l'indole nel senso che se lei è predisposta al tradimento o alla "volatilità", allora il rischio c'è; le motivazioni nel senso che se lei non ama più o non ha mai amato il suo compagno, che si sia "stancata", allora potrebbe anche lasciare l'altro e stare con me e non lasciarmi.... (ovviamente parlo qui solo delle motivazioni dipendenti da lei)

Misia ha scritto:Ho anche un'altra domanda che mi fa abbastanza paura.
Cosa diventiamo dopo tutto questo?
Dopo aver subito più volte la sorte dell'essere lasciati per "quello/a con cui stare bene"?
Diventiamo anche noi come loro, per rabbia, oppure non diamo più fiducia a nessuno?
E come si fa a sentirsi dire "eh, ma la fiducia è alla base di ogni rapporto" e ad applicare questa regola dopo che la fiducia l'hai concessa troppe volte ma te l'hanno bruciata?
La terapia ti aiuta in questo? A non andarti più a scegliere o più che altro a riconoscere in tempo situazioni che possono distruggerci?
Mi sa di no. Perchè quelli non si chiamano nè farmaci nè terapia. Ma solo gran botta di culo.

Misia ha scritto:
Mi chiedo se anche una buona terapia ti evita il ripetersi degli eventi.
Ovviamente non riferiti alle azioni altrui, perchè lì posso anche avere sfortuna, ma al come reagirò io.