Mi presento

Mi chiamo Lisa...ho quasi 26 anni...lavoro come oss (operatrice socio sanitaria) in una casa di riposo. il mio lavoro mi piace moltissimo, anche se a livello fisico e psicologico a volte è molto pesante ma non lo cambierei per nessun altro lavoro al mondo... la mia vita si divide tra casa e lavoro...non ho amiche; avevo una compagnia ma da quando il mio ex mi ha lasciato l'ho persa.
non so se posso parlare di depressione...so solo che mi sento tanto triste, ci sono dei giorni in cui passerei la giornata a piangere;certe notti mi addormento che ho ancora le lacrime che mi scendono dal viso. molte volte mi sento quel nodo alla gola insopportabile...che stringe...che sembra soffocare...e non capisco come mai. mi sento sempre tanto stanca, ci sono giorni in cui sento le gambe e le braccia pesantissime, come se pesassero quintali... una volta facevo tante cose...mi piaceva fare lavori a decoupage, a ricamo...ma negli ultimi due anni non ho più la voglia...
mi sono iscritta a questo forum per avere la possibilità di essere capita...consigliata...perchè ho voglia di ritrovare la felicità che mi manca...

bisogna accettare di avere un problema e farsi aiutare. trova un bravo psicologo e uno psichiatra che ti sappiano giudare. non abbandonarti a te stessa perchè se no non capirai mai se c'è qualcosa che non va. spero possa aiutare ciao.

ma come oss, non avete strutture o supporti per evitare/supportare i casi di burnout?

c'è la psicologa del centro ma comunque il mio lavoro non centra con il fatto di sentirmi così...anzi...quando sono a lavoro mi sento bene e il mio lavoro mi piace molto...

Ciao Lisa, da quel poco che leggo penso che hai delle buone premesse per riprenderti da questa crisi. Hai detto che ti piace tanto il tuo lavoro, e che stai bene quando sei al lavoro. Questa secondo me è una cosa molto positiva. Sicuramente parlare con uno psicologo o con uno psichiatra ti può aiutare, ma ricordati che la spinta maggiore deve partire da te. La tua forse in questo momento è una carenza di affetto, dovuta alla perdita del tuo fidanzato e all'assenza di amicizie. Ma sei giovane e vedrai che la vita presenta tante occasioni per conoscere nuove persone e per sentirsi meno soli. Continua a frequentare questo forum, a me ha fatto bene frequentarlo quando stavo male. Mi ha tirato su tante volte!! Non è facile cambiare umore da un giorno all'altro ma vedrai che piano piano ti riprenderai!!

Lisa, non puoi vivere da sola, se si dovesse presentare la possibilità di uscire con qualche altra donna collega non lasciartela fuggire, inoltre puoi iscriverti a qualche corso o a qualche attività, impari qualcosa (che ne so, un ballo caraibico, o ad cucinare meglio) e conosci gente nuova. Più persone riuscirai a incontrare più possibilità avrai di farti qualche amica, a volte è molto questione di numeri.

Inoltre, se la tua compagnia l'hai "persa" insieme al tuo ex, mi viene da pensare che o non era la tua compagnia (ma la sua) oppure puoi tranquillamente cercare di recuperare qualche elemento. Che ne so, se questi uscivano il sabato sera, tu prova a contattare qualcuna con cui avevi più confidenza per uscire il venerdì sera. Spesso la gente si annoia e aspetta solo la scusa per passare un po' di tempo in buona compagnia.

lisaoss ha scritto:Mi chiamo Lisa...ho quasi 26 anni...lavoro come oss (operatrice socio sanitaria) in una casa di riposo. il mio lavoro mi piace moltissimo, anche se a livello fisico e psicologico a volte è molto pesante ma non lo cambierei per nessun altro lavoro al mondo... la mia vita si divide tra casa e lavoro...non ho amiche; avevo una compagnia ma da quando il mio ex mi ha lasciato l'ho persa.
non so se posso parlare di depressione...so solo che mi sento tanto triste, ci sono dei giorni in cui passerei la giornata a piangere;certe notti mi addormento che ho ancora le lacrime che mi scendono dal viso. molte volte mi sento quel nodo alla gola insopportabile...che stringe...che sembra soffocare...e non capisco come mai. mi sento sempre tanto stanca, ci sono giorni in cui sento le gambe e le braccia pesantissime, come se pesassero quintali... una volta facevo tante cose...mi piaceva fare lavori a decoupage, a ricamo...ma negli ultimi due anni non ho più la voglia...
mi sono iscritta a questo forum per avere la possibilità di essere capita...consigliata...perchè ho voglia di ritrovare la felicità che mi manca...

Ciao Lisaoss,

Rifletti: cosa ti dici?, Qual è il tuo dialogo interiore? Tipo: 'sono una fallita... non mi riprenderò mai più... ecc' Questi sono pensieri automatici negativi (PAN) che distruggono letteralmente la tua autostima. Possono influire sul tuo umore , su come ti senti, in gran parte sono loro i 'responsabili' della depressione. Allora qual è il metodo per poterli tenere a bada o addirittura eliminarli? Identificarli e sostituirli.

Il dott. Wayne W. Dyer, autore di oltre 30 libri, che ha creato molti programmi audio e video, ed è apparso su migliaia di spettacoli televisivi e radio disse: “Non si può provare un sentimento (o un’emozione) se prima non si è formulato un pensiero”.

Questo concetto è fondamentale per capire la depressione: i pensieri sono strettamente legati ai sentimenti (emozioni), in altre parole, prima del disagio o dell'ansia (a meno che non sia causato da un fattore fisico), hai formulato un pensiero (PAN) (vista mono-direzionale: una sola visione della realtà: negativa) che influisce direttamente sulle tue emozioni.

Trovi altre informazioni utili circa la depressione ed altri sentimenti negativi sul mio blog.
http://aldiladelladepressione.blogspot.com/

Ciao!

grazie mille a tutti quelli che mi hanno risposto...mi sento meno sola e sento che siete brave persone. grazie davvero di cuore... So che riuscirò a rialzarmi da questa situazione ma è difficilissimo. A fine ottobre credo di iniziare un corso di primo soccorso, imparo nuove nozioni per il mio lavoro visto che mi piace e allo stesso tempo avrò la possibilità di conoscere gente nuova...almeno lo spero... A dire la verità sono abbastanza timida...
é la prima volta che mi iscrivo ad un forum, a dire la verità non sono molto abile con il pc...non sapevo cosa aspettarmi ma sinceramente mi sento un po' sollevata perchè mi accorgo che non sono sola e ci sono altre persone come me o che hanno voglia di aiutare...cosa strana al giorno d'oggi.
So a cosa portano i pensieri negativi...ho raccolto qualche informazione superficiale leggendo "the secret" circa la legge dell'attrazione oppure varie cose sull'intelligienza emotiva... se posso consigliarvi qualcosa io ho trovato interessante anche il metodo Silva...
spero di mantenere i contatti su questo forum...grazie ancora...buonasera...

sono andata a leggere qualcosa di pan, metodo silva, legge dell'attrazione, e vorrei dire la mia.

Fatto salvo il fatto che ognuno fa benissimo a seguire le strade che gli sembrano più adatte alla sua individualità. (questa premessa è indispensabile)

Queste soluzioni in tasca, che ti spiegano come vivere bene e perché vivi male, come anche le affermazioni tipo [salvio ti cito] "Questo concetto è fondamentale per capire la depressione: i pensieri sono strettamente legati ai sentimenti (emozioni), in altre parole, prima del disagio o dell'ansia (a meno che non sia causato da un fattore fisico), hai formulato un pensiero (PAN) (vista mono-direzionale: una sola visione della realtà: negativa) che influisce direttamente sulle tue emozioni." mi sembrano sempre solo riassuntini un po' semplicistici di culture, religioni e filosofie di origine millenaria.

Insomma...la minestra liofilizzata della coop, invece delle lasagne al forno di mia mamma. :-)
E questo è il primo aspetto: molte cose che si leggono mi sembrano semplificazioni estreme di filosofie di un altro spessore, che oltretutto per essere colte appieno andrebbero vissute appieno, con un lavoro intellettuale, pratico e personale che non si può ridurre a qualche incontro o a XX lezioni. E soprattutto alla base di queste filosofie (quelle millenarie) c'è quasi sempre l'accettazione del mondo e della realtà che ci circonda, che porta verso la serenità e non il cambiamento del mondo che ci circonda in base ai nostri desideri (questo lo dico perché nei siti che ho girato stasera ho trovato una citazione e un'interpretazione un po' banalotte di "chiedete e vi sarà dato" e di maometto e la montagna [che tra l'altro secondo me il sito lo riportava al contrario che dovrebbe essere se la montagna non va a maometto,maometto va alla montagna!...che poi pare che sia di Bacon....tant'è]).
Prendiamo un numero a caso di filosofie antichissime, shakeriamo e tiriamo fuori quello che ci piace....possibilmente all'americana, come lo yoga ashtanga.

Il secondo aspetto in realtà è quello che mi inquieta di più: ma se davvero ci fossero tutte queste soluzioni pret à porter per l'infelicità e l'insoddisfazione umana, a parte che non colgo come mai non ci siamo arrivati prima, ma non arriveremmo in un mondo di robot? via, elimino i PAN, applico la legge dell'attrazione, tutto quello che desidero lo ottengo e dopodomani siamo tutti uguali...tutti belli programmati a pensare positivo (positivo poi cosa vorrà dire?), tutti con lo stesso equilibrio definito dal metodo dell'anno, tutti sereni e soddisfatti e...con una noia mortale.

Io son segretamente innamorata dello yoga, e vado in psicoterapia oltre che prendere farmaci, non sono né atea né scettica a priori, ma voglio il diritto ai miei PAN, alla mia individualità e a percorrere la mia strada in un modo che sia soltanto mio, cercando e trovando la soluzione diversa per ogni cosa, senza altro metodo che quello che la vita giorno per giorno ci insegna. E assolutamente non voglio un metodo, una legge o una soluzione preconfezionata. Piuttosto mi tengo le mie ansie e mi imbottisco di pillole. Forse rincoglionita, ma con la mia individualità rincoglionita.

Voi non lo cogliete il fascino di questa cosa? di imparare tutti i giorni e cambiare tutti i giorni? di tenersi i propri pensieri negativi e rigiocarsela tutte le mattine finché non si comprende il senso di questi pensieri negativi?

ale

PS: leggetevi Felicità di W, Ferguson

merla ha scritto:sono andata a leggere qualcosa di pan, metodo silva, legge dell'attrazione, e vorrei dire la mia.

Fatto salvo il fatto che ognuno fa benissimo a seguire le strade che gli sembrano più adatte alla sua individualità. (questa premessa è indispensabile)

Queste soluzioni in tasca, che ti spiegano come vivere bene e perché vivi male, come anche le affermazioni tipo [salvio ti cito] "Questo concetto è fondamentale per capire la depressione: i pensieri sono strettamente legati ai sentimenti (emozioni), in altre parole, prima del disagio o dell'ansia (a meno che non sia causato da un fattore fisico), hai formulato un pensiero (PAN) (vista mono-direzionale: una sola visione della realtà: negativa) che influisce direttamente sulle tue emozioni." mi sembrano sempre solo riassuntini un po' semplicistici di culture, religioni e filosofie di origine millenaria.

Insomma...la minestra liofilizzata della coop, invece delle lasagne al forno di mia mamma. :-)
E questo è il primo aspetto: molte cose che si leggono mi sembrano semplificazioni estreme di filosofie di un altro spessore, che oltretutto per essere colte appieno andrebbero vissute appieno, con un lavoro intellettuale, pratico e personale che non si può ridurre a qualche incontro o a XX lezioni. E soprattutto alla base di queste filosofie (quelle millenarie) c'è quasi sempre l'accettazione del mondo e della realtà che ci circonda, che porta verso la serenità e non il cambiamento del mondo che ci circonda in base ai nostri desideri (questo lo dico perché nei siti che ho girato stasera ho trovato una citazione e un'interpretazione un po' banalotte di "chiedete e vi sarà dato" e di maometto e la montagna [che tra l'altro secondo me il sito lo riportava al contrario che dovrebbe essere se la montagna non va a maometto,maometto va alla montagna!...che poi pare che sia di Bacon....tant'è]).
Prendiamo un numero a caso di filosofie antichissime, shakeriamo e tiriamo fuori quello che ci piace....possibilmente all'americana, come lo yoga ashtanga.

Il secondo aspetto in realtà è quello che mi inquieta di più: ma se davvero ci fossero tutte queste soluzioni pret à porter per l'infelicità e l'insoddisfazione umana, a parte che non colgo come mai non ci siamo arrivati prima, ma non arriveremmo in un mondo di robot? via, elimino i PAN, applico la legge dell'attrazione, tutto quello che desidero lo ottengo e dopodomani siamo tutti uguali...tutti belli programmati a pensare positivo (positivo poi cosa vorrà dire?), tutti con lo stesso equilibrio definito dal metodo dell'anno, tutti sereni e soddisfatti e...con una noia mortale.

Io son segretamente innamorata dello yoga, e vado in psicoterapia oltre che prendere farmaci, non sono né atea né scettica a priori, ma voglio il diritto ai miei PAN, alla mia individualità e a percorrere la mia strada in un modo che sia soltanto mio, cercando e trovando la soluzione diversa per ogni cosa, senza altro metodo che quello che la vita giorno per giorno ci insegna. E assolutamente non voglio un metodo, una legge o una soluzione preconfezionata. Piuttosto mi tengo le mie ansie e mi imbottisco di pillole. Forse rincoglionita, ma con la mia individualità rincoglionita.

Voi non lo cogliete il fascino di questa cosa? di imparare tutti i giorni e cambiare tutti i giorni? di tenersi i propri pensieri negativi e rigiocarsela tutte le mattine finché non si comprende il senso di questi pensieri negativi?

ale

PS: leggetevi Felicità di W, Ferguson

Ciao Merla,

ognuno esprime le sue opinioni, è nei nostri diritti. Ciò che ho affermato non è un palliativo, ho vissuto sulla mia pelle la depressione per più di vent'anni e grazie a questi strumenti citati e ad altri sono guarito REALMENTE, non sono semplici parole.

Ciao!

Ma difatti salvio, avevo fatto una premessa chiara in proposito.

Ognuno segue la strada che trova più adatta, e se tale strada ha dato buoni risultati vuol dire che per lui era quella giusta.

Quello che mi lascia perplessa è soltanto il fatto che non comprendo il motivo per cui una strada che è stata giusta per una persona, debba esserlo anche per altri. Tutto lì.

Poi, inciso, io non sono guarita e forse non guarirò mai del tutto, sia perché è opinione comune che io abbia una discreta predisposizione ereditaria, sia perché è mia convinzione personale che ci sono sono cose che non si possono azzerare. La mia convinzione è che da certi punti di vista sarò sempre più fragile di una persona che non sia mai ammalata, e che per questo non ci siano metodi. (ma vale per me).
Il fatto che io non sia guarita in ogni caso non mi impedisce di avere una vita che per me è più che soddisfacente. Quindi non parlo per partito preso, mi faccio delle domande in merito al fatto che se c'è qualcosa che va strenuamente difeso, soprattutto in questa società, secondo me è l'individualità del singolo.
E questo fa a pugni con un metodo che vada bene per tutti.

Peraltro è un utilissimo contributo parlare di come tu hai risolto i tuoi problemi, può essere d'aiuto a molti.

Io, che conosco me stessa meglio di chiunque altro (e questo credo che sia incontrovertibile) so che, per me, l'affermazione :
i pensieri sono strettamente legati ai sentimenti (emozioni), in altre parole, prima del disagio o dell'ansia (a meno che non sia causato da un fattore fisico), hai formulato un pensiero (PAN) (vista mono-direzionale: una sola visione della realtà: negativa) che influisce direttamente sulle tue emozioni.
non è vera, tutto qui.

La mia esperienza è molto diversa dalla tua, ma questo non significa che nessuna delle due sia sbagliata. Probabilmente la tua è giusta per te (e per tutti quelli che si ritrovano), la mia è giusta per me (e per tutti quelli che ci si ritrovano). :-)

Ciao Merla,

su ciò che hai detto sono d'accordo, ognuno è diverso, perciò la psicoterapia dovrà essere mirata, tuttavia l'opinione che ho espresso circa il fatto che i pensieri siano legati ai sentimenti, come ho citato, ha il sostegno di fonti non indifferenti:

-Del dott. Wayne W. Dyer, Ph.D., che è un autore di fama internazionale e speaker in materia di sviluppo personale. È autore di 30 libri, ha creato molti programmi audio e video, ed è apparso su migliaia di programmi televisivi e radiofonici. Dyer ha un dottorato in counseling educativo presso la Wayne State University ed è stato professore associato presso il St. John's University di New York.

-Di molte citazioni che troverai nei libri di psicologia o su internet, ad esempio il sito http://www.benessere.com/psicologia/depressione/depr_cogn.htm dice circa il trattamento cognitivo-comportamentale:
Il trattamento
Nel corso della TERAPIA COGNITIVA il paziente depresso viene gradualmente guidato a riconoscere quella che Beck definisce la triade cognitiva della depressione: con questo concetto si vuol indicare la visione negativa che i soggetti mostrano delle loro caratteristiche, degli eventi di cui sono partecipi e delle aspettative negative verso il futuro. Il percorso terapeutico si svolge attraverso le seguenti fasi:

1. La fase di valutazione e la stipulazione del contratto   
2. L'esplorazione dell'origine del problema: come è iniziato e come si è organizzato   
3. L'insegnamento di strategie idonee a neutralizzare gli automatismi disadattivi e la prescrizione di esperimenti atti a validare o invalidare le ipotesi.  
Le tecniche terapeutiche sono progettate per identificare, verificare e correggere le concettualizzazioni distorte e le credenze disfunzionali (schemi) che stanno sotto le cognizioni. Il paziente apprende a dominare problemi e situazioni che egli precedentemente considerava insuperabili, rivalutando e correggendo il suo pensiero. Il terapeuta cognitivo aiuta il paziente a pensare e ad agire più realisticamente e adattativamente, riducendo così i suoi problemi psicologici ed i suoi sintomi. Questo approccio consiste nell'insegnare al paziente a:
1. riconoscere i propri pensieri automatici negativi (cognizioni)
2. riconoscere le connessioni tra cognizione, affetto, comportamento
3. riconoscere le distorsioni cognitive
4. esaminare l'evidenza pro e contro il pensiero automatico distorto
5. sostituire interpretazioni orientate più realisticamente sulle cognizioni
6. apprendere ad identificare e modificare le credenze disfunzionali che lo predispongono a distorcere le esperienze... 

-Della mia psicoterapeuta e dal mio psichiatra che hanno parecchi anni di esperienza alle spalle.

Non sono d'accordo invece sul fatto che cercare di cambiare i nostri schemi mentali errati tolga la nostra individualità. La confutazione dei PAN (pensieri automatici negativi) è ampiamente usata nella terapia cognitivo-comportamentale e non è da confondere con la filosofia del 'pensiero positivo'. Mi è capitato di cambiare idea su diverse cose quando ho trovato delle prove valide a sostegno, come credo abbiano fatto anche altri, ciò non vuol dire che abbia perso l'individualità, ma è sintomo di crescita. Non siamo mai statici, volendo oppure no ci sarà sempre qualcosa che ci influenzerà in bene o in male.

Voler migliorare non significa annullarsi o divenire robot. Piuttosto la depressione potrebbe portare all'annullamento dell'individualità non avendo la capacità di affermarsi nei rapporti quotidiani.

Einstein disse: “Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi”
Quindi se adottiamo gli stessi pensieri non possiamo sperare di stare meglio. Che la depressione dipenda poi da altre cause, come una situazione familiare critica ecc... è un altro paio di maniche, ma anche in questi casi ci sono mezzi per fronteggiare al meglio la situazione evitando danni maggiori.

Non ho neanche la pretesa di 'curare' le persone o consigliare terapie, il mio obiettivo è di condividere delle nozioni su tale materia e come dici tu - cito: “Probabilmente la tua è giusta per te (e per tutti quelli che si ritrovano), la mia è giusta per me (e per tutti quelli che ci si ritrovano)”- tuttavia ritengo che la conoscenza sia sempre utile!

Detto questo in futuro seguirò il tuo consiglio, cioè quello di raccontare ciò che mi ha aiutato a vincere la depressione (ammesso che qualcuno lo voglia sapere).
Ti auguro di trovare il percorso giusto per la tua guarigione!
Ciao!

credo che, visto che siamo ancora liberi di esprimere la nostra opinione in questo mondo...è giusto accettare quella di tutti. io ho trovato quegli scritti interessanti e mi sembrava giusto condividere con altri questa cosa...poi ognuno si farà la propria opinione... a me quei libri hanno aiutato molto, anche sono a passare il tempo e a tenere occupata la mente nei momenti in cui mi veniva da piangere... credo che non esistono solo medicine e psicologi per curare la depressione...anzi... non ho obbligato nessuno a seguire un metodo per essere felice....magari bastasse un decalogo di regole per uscire dalla depressione. la nostra mente è così complicata da capire e decifrare che a volte leggere certe cose ci può far apprendere meglio le basi su cui funzionano certe emozioni.... utile sarebbe leggere informazioni sull'intelligenza emotiva e l'amigdala, io le ho trovate interessanti... é SOLO un consiglio...

lisaoss ha scritto:credo che, visto che siamo ancora liberi di esprimere la nostra opinione in questo mondo...è giusto accettare quella di tutti. io ho trovato quegli scritti interessanti e mi sembrava giusto condividere con altri questa cosa...poi ognuno si farà la propria opinione... a me quei libri hanno aiutato molto, anche sono a passare il tempo e a tenere occupata la mente nei momenti in cui mi veniva da piangere... credo che non esistono solo medicine e psicologi per curare la depressione...anzi... non ho obbligato nessuno a seguire un metodo per essere felice....magari bastasse un decalogo di regole per uscire dalla depressione. la nostra mente è così complicata da capire e decifrare che a volte leggere certe cose ci può far apprendere meglio le basi su cui funzionano certe emozioni.... utile sarebbe leggere informazioni sull'intelligenza emotiva e l'amigdala, io le ho trovate interessanti... é SOLO un consiglio...

Grazie del consiglio Lisaoss!

sì ma io ho solo espresso i miei dubbi....come è lecito che ognuno esponga le proprie idee e se parli, io espongo le mie, no?

Posso non essere d'accordo (sempre limitatamente a quanto riguarda me)?

Del resto, anche nella psicoterapia classica, la cognitivo comportamentale non è per forza adottata da tutti, ci sono specialisti che preferiscono altri approcci che evidentemente ritengono più validi. Questo non vuol dire che uno sia in assoluto meglio dell'altro, semplicemente persone diverse, strade diverse, soluzioni diverse.

Insomma, si sta solo parlando...

PS: In ogni caso ribadisco che raccontare il proprio percorso personale (nei limiti in cui uno ne ha voglia e se la sente, chiaramente) è sempre utilissimo, per cui, quando hai voglia Salvio. È poi lo scopo di questo forum.

merla

Prendo atto delle vostre opinioni!
Spero che facciate altrettanto!

lisaoss ha scritto:Mi chiamo Lisa...ho quasi 26 anni...lavoro come oss (operatrice socio sanitaria) in una casa di riposo. il mio lavoro mi piace moltissimo, anche se a livello fisico e psicologico a volte è molto pesante ma non lo cambierei per nessun altro lavoro al mondo... la mia vita si divide tra casa e lavoro...non ho amiche; avevo una compagnia ma da quando il mio ex mi ha lasciato l'ho persa.
non so se posso parlare di depressione...so solo che mi sento tanto triste, ci sono dei giorni in cui passerei la giornata a piangere;certe notti mi addormento che ho ancora le lacrime che mi scendono dal viso. molte volte mi sento quel nodo alla gola insopportabile...che stringe...che sembra soffocare...e non capisco come mai. mi sento sempre tanto stanca, ci sono giorni in cui sento le gambe e le braccia pesantissime, come se pesassero quintali... una volta facevo tante cose...mi piaceva fare lavori a decoupage, a ricamo...ma negli ultimi due anni non ho più la voglia...
mi sono iscritta a questo forum per avere la possibilità di essere capita...consigliata...perchè ho voglia di ritrovare la felicità che mi manca...

anche io ho il tuo problema e ti capisco. Ovviamente non posso darti dei consigli salvo quello di non trascinare il tuo problema. Ti scongiuro di non prenderlo sottogamba pensando come fanno in tantissimi. "è un periodo un po' cosi..passerà" Ora sei giovane e è tutto piuì facile da risolvere mentre non sarà cosi' tra 15 o 20 anni. Vai da un buon medico e se ti dice che è depressione e non un momento "giu'"., affronta di petto la cosa e cerca di recuperare la tua gioia di vivere il prima possibile.
So che ce la farai
UN SALUTO
MORONXYZ