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Messaggio  Luthien Gio Gen 14, 2010 4:23 pm

Ciao a tutti...
posso presentarmi nella sezione del forum che non può essere vista dai non iscritti? anche senza mettere la foto? mi vergogno un po' a scrivere cose così personali dove chiunque può leggere...


Ultima modifica di Luthien il Ven Gen 15, 2010 4:18 pm - modificato 1 volta.

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Messaggio  Viola Gio Gen 14, 2010 5:18 pm

Ciao Luthien , perchè, conosci gli iscritti? scratch Comunque per la risposta devi aspettare gli admin....Ben arrivato.
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Messaggio  merla Gio Gen 14, 2010 9:47 pm

Non ci sono sezioni che non possono essere viste dai non iscritti, l'iscrizione dà la facoltà di scrivere, ma chiunque può leggere.

In ogni caso non c'è bisogno che ti presenti in senso stretto né tanto meno con la foto (Facce da forum, è stato creato per puro sfizio) e non è necessaria una qualche descrizione particolarmente personale.
Insomma puoi usare la tua iscrizione per scrivere di te quanto e come ti pare mantenendo il più totale anonimato. Anzi, tendenzialmente. è politica gradita del forum non mettere dati sensibili.
Alcuni di noi si conoscono da più tempo o magari parlano un po' più liberamente di dove vivono o cosa fanno, ma altre persone si sono limitate a raccontare alcuni aspetti del loro problema, senza per questo divulgare dati personali. La maggior parte degli iscritti (non i frequentatori più assidui, ma certamente il maggior numero) non si conosce per nulla, quindi non ti preoccupare.
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Messaggio  suggestione Gio Gen 14, 2010 9:58 pm

NON CREDO CHE PARLARE DI QUESTI PROBLEMI SIA UNA COSA TANTO BRUTTA DA DOVERSENE VERGOGNARE.

CHI UCCIDE, MOLESTA E TORTURA GLI INDIFESI, GLI APPROFITTATORI, GLI SFRUTTATORI ETC ETC, QUESTI SI DEVONO VERGOGNARE DI QUELLO CHE DICONO E FANNO.
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Messaggio  anthea Ven Gen 15, 2010 8:56 am

Ti assicuro che puoi rimanere anonimo pur scrivendo tutto quello che vuoi della tua malattia.
Se non fai riferimenti al posto in cui abiti, ai nomi di persona e di luogo ecc., nessuno può capire chi sei.

Ci sono talmente tanti depressi in Italia che neppure volendo si può capire chi sta dietro ai messaggi senza che te lo dica lui stesso!

Inoltre Sugge ha ragione: il primo passo è togliere la vergogna. Un malato non si deve vergognare in quanto tale.
Ci sono ben altri motivi validi di vergogna!
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Messaggio  Luthien Ven Gen 15, 2010 3:47 pm

Grazie a tutti per le risposte... siete davvero molto gentili... è che non ho mai scritto su un forum... Embarassed
Il punto è che non so neanche se sono sul forum giusto... voi dite che chi ha una malattia non si deve vergognare...ma io non so se ce l'ho... cioè, spero di no...pensavo che magari potevate darmi delle opinioni...
o forse ho solo bisogno di parlare con qualcuno...
Non so se sono proprio depressa... anzi, spero di no... Il dubbio mi è venuto perchè credo sia una cosa genetica nella mia famiglia: ci sono stati vari casi, anche gravi, e anche mia madre, ha iniziato quando io ero bambina... mi ricordo benissimo una scena, me la ricorderò per tutta la vita... avevo 12 anni mi pare... ora si è curata, sta bene, anche se ogni tanto ci ricade, ma mai così grave... solo quando avevo 18 anni ha avuto una forte ricaduta. quindi conosco bene questa malattia, so quanto la gente ti guarda male se ne parli, e quanti pregiudizi ci sono...

e che dire di me? io sono sempre stata molto sensibile, e anche timida, cose che unite insieme danno un risultato catastrofico! però sono sempre stata abbastanza serena e soprattutto ottimista nei confronti della vita... in generale sono una che piange spesso, anche per i film ad esempio! ma di solito ho dei motivi per farlo... invece ultimamente piango molto e senza nessun motivo, o per cavolate, cose senza importanza... E non ha senso, perchè continuo a ripetermi che sono una persona fortunata, ho una bella vita, una bella famiglia, dei genitori con cui ogni tanto ho qualche contrasto ma che mi vogliono un bene dell'anima, un ragazzo che mi ama da morire e che io amo! ho tutto! perchè piango? ci sono persone che stanno male, che muoiono di fame... no, io sono triste lo stesso...

..due mesi fa ho fatto un paio di settimane in cui appena stavo da sola diventavo triste... studio in un'altra città e sono in appartamento con altre ragazze, ma resto spesso a casa da sola... chiamavo mia mamma spessissimo, solo per parlare con qualcuno, visto che il mio ragazzo era al lavoro tutto il giorno... poi mi erano venute delle fisse di avere tutte le malattie del mondo, ogni settimana ne avevo una... cavolate, tipo influenza, unghia incarnita, infiammazioni strane, niente di che, ma mi ero angosciata e continuavo a chiamare a casa e a descrivere tutti i sintomi ai miei. più mi convincevo di avere qualcosa più stavo male, e poi piangevo... ora quasi penso che fossero come delle "scuse" per chiamare a casa...che comportamento infantile!
poi improvvisamente è passata! così, ero di nuovo tranquilla! ho pensato che fosse solo un po' di stress.

ma adesso è da più di una settimana che sto malissimo... è iniziata col fatto che verso sera mi veniva un'ansia improvvisa e incontrollata, paura di qualcosa, un'ansia urgente e bruttissima, una cosa che non avevo mai provato, una cosa che non potevo assolutamente e in nessun modo controllare...
e di notte incubi, sogni strani che la mattina ti lasciano una brutta sensazione... poi il pomeriggio è iniziata la voglia di piangere, e per ogni cavolata rischiavo di scoppiare in lacrime (anche ad esempio se non riuscivo a installare una cosa che mi serve per lo studio sul computer), e ogni volta finchè non sistemavo quella cosa restavo ansiosa e nervosa e rispondevo male a tutti. ogni volta poi migliorava, ma alla sera tornava quell'ansia e quella profonda tristezza.... Domenica ho passato la giornata a guardare fuori dalla finestra, non sono riuscita a studiare...
Poi lunedì mi è venuto il ciclo! mi sono svegliata e stavo benissimo, per tutto il giorno non ho pianto! che liberazione! allora mi sono rilassata e ho pensato: sarà stata solo sindrome premestruale! (non so se c'entra, ma prendo la pillola anticoncezionale da due anni, di nascosto dai miei)
Ma da martedì è ricominciato tutto, l'ansia, la paura, la tristezza... il mio ragazzo voleva parlarmi dei suoi problemi ma io non ero in grado di ascoltarlo e consigliarlo senza piangere!e questo è bruttissimo... poi oggi mi ha detto che si sta informando per cambiare lavoro, per fare dei corsi, studiare... per costruirsi un futuro migliore, avere un lavoro che gli dia di più, in modo che possiamo sposarci... e io sono esplosa! la paura dell'ignoto mi ha bloccata, la paura che lui lasci qualcosa di molto precario ma che almeno c'è, per un'altra cosa che potrebbe essere migliore ma che non ho mai visto... sono scoppiata a piangere! e non di commozione... avrei dovuto essere felice per le cose che ha detto, che si vuole dare da fare per migliorare la situazione...per noi... ma una paura incredibile si è impossessata di me! sono terrorizzata dal futuro, dai cambiamenti! nella mia mente ogni cambiamento può portare solo a cose peggiori... ho pianto tutto il giorno...

Dovevo parlare con qualcuno...non so se sono depressa, i sintomi li ho letti ma è difficile dire se ci sono...soprattutto non sono continuativi... ma il dubbio mi resta a causa delle predisposizione genetica... spero che sia solo stress, solo qualcosa legato al ciclo mestruale... ma nella mia mente qualcosa mi dice che le persone "normali" non fanno così, non piangono in continuazione, non hanno paura di stare sole anche solo per poche ore, non si agitano in maniera così smisurata rispetto ai problemi reali!
e non riesco a togliermi dalla testa quella sensazione di uno stato d'animo che non dipende da me..che non posso farci niente, un qualcosa che ti prende e non lo puoi scacciare, perchè viene da te stessa...

ho anche paura di scoprire se per caso sta iniziando in me la malattia o se invece non ho niente...nessuno dei due casi mi piace...se sono malata inizia un incubo, come mia madre... se non lo sono vuol dire che qualcosa nel mio carattere è sbagliato, non è dovuto a ormoni, che è solo e unicamente colpa mia...

scusate la prolissità...

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Messaggio  merla Ven Gen 15, 2010 8:02 pm

guarda ti racconto la mia esperienza a titolo informativo, poi chiaramente ne trarrai tu le tue conseguenze: qui su un forum ci è chiaramente impossibile dirti se sei ammalata o se si tratta di un brutto momento passeggero.

circa 7/8 anni io ebbi un periodo simile: crisi di ipocondria che andavano e venivano, crisi di pianto etc. etc. Era un periodo di particolare stress per me per motivi familiari, cmq dopo un po' di ossessioni e pianti disperati mi rivolsi a uno psichiatra. In breve lui mi disse al tempo innanzitutto che non mi avrebbe dato farmaci data la giovane età e la sintomatologia riconducibile al brutto periodo che stavo vivendo.
In secondo luogo mi prescrisse una vacanza e mi disse rivalutare la cosa al ritorno: se ne sentivo la necessità una volta passato il momentaccio mi consigliava una psicoterapia (o psicanalisi, adesso non ricordo bene).

Bona, io feci le vacanze, dopo mi sentivo un po' meglio (ma non del tutto bene) e quindi pensai che il problema si fosse risolto e non iniziai la psicoterapia né tentai di approfondire la questione. Con il senno di poi, credo sia stato un errore, perchè poi un due/tre anni dopo, in un altro periodo difficile la depressione è esplosa in modo più definitivo. Se avessi iniziato un percorso alle prime avvisaglie, anche tenendo conto che cmq la mia situazione non era poi così serena e un supporto non poteva farmi male, probabilmente le cose sarebbero andate diversamente. Resta in ogni caso un discorso dei se e dei ma, per cui ha il valore ha, non è di per sé un consiglio.

Diciamo che al posto tuo, per prima cosa escluderei cause fisiche o ormonali: magari una carenza vitaminica che ti crea debolezza e si ripercuote anche sull'umore o magari è il caso di cambiare pillola visto che cmq sono questi i giorni del ciclo. Insomma due analisi del sangue e un piccolo check-up.
Se poi non c'entrasse niente di fisico e questo malessere perdurasse anche se alternato, due paroline con uno psicologo io personalmente le farei. Possibilmente uno psicologo bravo.
Magari con qualche colloquio riesce a sciogliere i nodi o magari ravvisa un problema più importante e se è il caso ti indirizza anche da un medico. Insomma non trascurare troppo questi malesseri, ma al tempo stesso non convincerti di essere per forza malata, altrimenti diventa un cane che si morde la coda.

Sulla predisposizione genetica, la mia opinione personale (e cmq confermata dai medici con cui ho parlato) è che quando si parla di predisposizione (e non di ereditarietà che è molto diversa e che per la depressione non è per niente dimostrata) non è il caso di allarmarsi troppo: magari uno è predisposto, per la depressione, come per tante altre malattie e poi si trova in una vita in cui questa predisposizione non diventa mai malattia. Altri la predisposizione non ce l'hanno ma gli eventi della vita e i fattori ambientali li portano ad ammalarsi.
Anche io ho dei casi di depressione in famiglia, ma sono convinta che se avessi avuto una vita diversa, in un ambiente diverso e forse anche in una società diversa, probabilmente non mi sarei mai ammalata. Anche se qui si torna ai se e ai ma.

Ultima cosa, ma magari son fatta male io: è vero che è una cosa molto bella da parte del tuo ragazzo, ma se quando frequentavo (o meglio se quando ero in età di frequentare, visto che ufficialmente sono ancora iscritta) l'università qualcuno mi avesse detto la parola matrimonio, anche io sarei stata terrorizzata.
Magari (e questa è proprio psicologia spicciola da "posta del cuore" fai da te) semplicemente non ti senti ancora pronta, nonostante i sentimenti, per un certo tipo di impegno e per la responsabilità di certi progetti, e sfoghi la paura in questo modo.

Non so, cmq io inizierei dalle analisi del sangue.
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No scusa, ho sbagliato, io inizierei a togliere la parola "colpa", ok? colpa dddeccheeee?????
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Messaggio  altalena Ven Gen 15, 2010 11:13 pm

ho fatto un copia incolla (da un'altro gruppo) per non far fatica..., ma il succo di cio' che voglio dirti é lo stesso.
Ciao a tutti. Rispondo a Nessuno e a Suggestione. Anzitutto non credo che qualsiasi libro che parli di depressione sia adatto. Ne ho letti parecchi e, secondo la mia esperienza, devo dire che quello di Serena Zoli (e liberaci dal male oscuro) é per me la vera "Bibbia delle malattie mentali"; cioé é la base per partire per poi informarsi di nuovo, via Internet, tramite i forum e gli altri libri. Ma questo libro, in particolare, mi é stato molto utile per capire e per avviarmi verso la conoscenza della malattia che mi aveva colpito. Non guadagno assolutamente nulla a consigliarlo, credetemi. Ne ho regalato diverse copie ad amici e parenti. Non c'é di meglio (per l'inizio) a tal proposito.
Durante la lettura mi sono ritrovato, mi ha colpito il modo semplice con la quale gli autori descrivevano i vari disturbi. Poi ho iniziato finalmente a capire, a capire cos'avevo... non era il mio carattere, o forse la malattia me lo aveva plasmato in qualche modo, chissà... In tutti i casi non ERA COLPA MIA se dovevo soffrire di una malattia che non mi ero certamente cercato. Dunque, questo libro mi ha finalmente aperto gli occhi e mi ha lentamente fatto accettare questa...bestia nera. Il problema piu' grosso (e qui rispondo a Suggestione) é, ancora oggi, l'incomprensione altrui. A parte delle eccezzioni, sia in famiglia che nelle amicizie piu' strette, son tutti convinti che la depressione NON é una malattia, ma una specie di capriccio...
Come se il cervello non abbia il diritto di ammalarsi, come ogni altra parte del nostro corpo.... Ma di depressione si puo' anche morire, allora poi dicono che non eri effettivamente sano...Ti puoi rompere una gamba, avere il diabete, avere il tumore, ecc...; ma una malattia mentale NO, questo non é accettato dagli altri. A meno che...lo vivano su di loro. Ecco che allora ti vengono a rivelare che ora si che ti capiscono quando stavi male... Per quel che riguarda la mia esperienza, ho passato un po' di tutto. Ho dovuto cessare col lavoro, ho fatto un ricovero in ospedale psichiatrico durante una forte crisi maniacale, ho preso un sacco di medicinali, ma non ho ancora fatto l'analisi da uno psicologo.
E cosa devo poi analizzare ? Comunque iniziero' presto anche questo, non si sa mai...
Il mio medico attuale, ne ho cambiati parecchi, é una persona d'oro. Disponibile e comprensivo. Di un'umanità invidiabile. E' cio' che mi serve. Ma soprattutto é un medico che mi prescrive i medicamenti che mi servono. Per tornare al ricovero all'ospedale, mi ci volle proprio. Ero proprio fuori...ma ragionavo, mi rendevo conto di cio' che facevo e dicevo e, dunque, la pazzia non era quella! Pero' dovevo farmi curare intensamente. Entrai a piedi ed uscii dopo 5 settimane su un cavallo dorato.... Certo che la vita del bipolare non é proprio il massimo. Sempre con questi cambiamenti d'umore, a volte improvvisi... il desiderio ossessivo di farla finita, il progetto del funerale, del proprio funerale...che festa! Finalmente libero...! La mattina di solito sto di m..., poi la sera, di solito, eccomi a star un po' meglio e a volte mi ritrovo a far il giullare, il giullare del Castello... Poi la notte, se non avessi il sonnifero, girovagherei per la città come un'ebete... Io non ho ancora trovato la guarigione. Probabilmente non la trovero' mai. Per il momento é già tanto poter trovare un po' di equilibrio, un compromesso. Avrei ancora tanto da scrivere, ma per il momento credo che basta. Termino dicendovi che ho scoperto l'ereditarietà di questa malattia, e non me ne accorgevo...stavano tutti depressi i miei parenti stretti... e io che non capivo...
Un caro saluto a tutti. ciao e a presto. (forza e coraggio...)

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Messaggio  Luthien Ven Gen 15, 2010 11:58 pm

Grazie ancora a tutti per il conforto... per me è importante anche solo parlare con qualcuno di queste cose che sembrano così tabù... persino con i miei non riesco a parlarne, nonostante abbiamo parlato abbastanza di quello che è successo a mia madre e ad altri miei parenti...
confesso che è da un po' che penso di parlare con uno psicologo, o quel che è (non conosco la differenza tra psicoterapia, psicanalisi e tutte quelle robe lì...), ma credo che non sarei capita, i miei genitori non me lo pagherebbero, dicono che non ho niente, che l'unico problema è lo stress perchè studio troppo... so che sembra un controsenso, visto che mia madre si cura ecc... ma mio padre è medico...uno un po' "tradizionale", nel senso che di suo non vede di buon occhio psichiatri, psicologi ecc...pure i problemi femminili (vedi spm) non li riesce a capire... poverino, deve aver fatto una fatica terribile per capire mia madre...
pure la pillola la prendo di nascosto... sono andata dal ginecologo, ho pagato tutte le analisi io...
però in questo caso dovrei prendere coraggio e parlarne con loro... anche se non ho niente, anche solo per smettere di essere così nervosa e irritabile e piangere e far star male le persone che amo e che mi vogliono bene...

Come se il cervello non abbia il diritto di ammalarsi, come ogni altra parte del nostro corpo.... Ma di depressione si puo' anche morire, allora poi dicono che non eri effettivamente sano...Ti puoi rompere una gamba, avere il diabete, avere il tumore, ecc...; ma una malattia mentale NO, questo non é accettato dagli altri.
questo lo dice sempre mia madre...

Ultima cosa, ma magari son fatta male io: è vero che è una cosa molto bella da parte del tuo ragazzo, ma se quando frequentavo (o meglio se quando ero in età di frequentare, visto che ufficialmente sono ancora iscritta) l'università qualcuno mi avesse detto la parola matrimonio, anche io sarei stata terrorizzata.
Magari (e questa è proprio psicologia spicciola da "posta del cuore" fai da te) semplicemente non ti senti ancora pronta, nonostante i sentimenti, per un certo tipo di impegno e per la responsabilità di certi progetti, e sfoghi la paura in questo modo.
no merla, non è così... a meno che non sia una cosa del tutto inconscia... io sono un po' strana da questo punto di vista.. tutti mi dicono sei giovane ecc... ma noi avevamo già programmato di sposarci appena io avessi finito l'università, appena avessimo avuto abbastanza soldi... credo di aver avuto una reazione di semplice paura per l'ignoto, per il cambiamento...come se questo cambiamento potesse far cambiare tutti i programmi che ci siamo fatti...certo, allungherà un po' i tempi xkè lui vuole studiare, ma come dici tu sono giovane, non dovrebbe essere un problema, non dovrebbe certo crearmi questa reazione!

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Messaggio  White Angel Sab Gen 16, 2010 7:32 pm

Ciao,tu hai risposto ad una mia richiesta di aiuto e sono qui per aiutarti a capire.
Una mia amica delle elementari aveva la mamma depressa cronica ma lei crescendo ha avuto solo la classica crisi adolescenziale,una forte delusione amorosa,poi ha condotto una vita da adulta normalissima,ora aspetta anche un bimbo e questo va contro ogni etica,poichè chi ha vissuto la malattia in un genitore ha un blocco nel doverlo divenire a sua volta...Per cui non è detto che tu ti ammalerai di depressione,anzi potrebbe essere uno sbalzo ormonale,magari il dosaggio della pillola non è adatto,mettici anche lo stress e la stramaledetta crisi che ha colpito il Paese e BUM,il gioco è fatto.
Sei fortunata ad avere il sostegno dei genitori,io sono abituata sin da bambina a provvedere a me stessa per le situazioni emotive,abbiamo pochi anni di differenza coi miei e siamo più come fratelli,la mia figura adulta e di sostegno si è spenta qualche anno fa,la mia cara nonna.
Torniamo a te,anche se dovesse trattarsi di depressione non devi aver paura di ammetterlo...però se fossi in te mi rivolgerei ad una ginecologa,almeno puoi sollevarti da ogni dubbio,se non è zuppa e pan bagnato dice il proverbio!
Da quanto ho capito sei più giovane di me,io ho avuto anche problemi ormonali,è quasi la stessa cosa...da disturbi simili alla depressione ma fortunatamente è risolvibile con la pillola giusta.
Spero di averti un pochino tranquillizzata e se stai male sfigati qui,cerchiamo di aiutarci tra noi che ci sentiamo un po'smarriti.Un bacione.

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Messaggio  Luthien Lun Gen 18, 2010 9:38 am

Grazie WhiteAngel per i consigli... è bello avere qualcuno con cui poter parlare, che capisca...
in marzo devo andare dalla ginecologa, magari ne parlo con lei... tanto pensa già che io sia matta, ho fatto una scena assurda una volta che avevo sospeso la pillola ed ero in ritardo di qualche giorno...non c'era nessun rischio che io fossi incinta, ne ero supersicura, ma mi ha preso un'ansia tremenda: quando sono arrivata alla visita e l'assistente sanitaria mi ha provato battito e pressione ha detto che avevo la tachicardia! mi ha riprescritto la pillola... era il periodo delle crisi di ipocondria, e qualche giorno dopo l'ho chiamata perchè avevo un dolore a una gamba e avevo paura che fosse chissà che! che vergogna a pensarci ora...
Se posso chiederti, WhiteAngel, che problemi ormonali hai avuto? Li hai risolti con la pillola?

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Messaggio  White Angel Lun Gen 18, 2010 8:29 pm

Chiedi pure... io ho l'endometriosi,una malattia che mi causa delle cisti ovariche,mi hanno prescritto la pillola per far riassorbire le cisti.
Purtroppo la mia ginecologa ha sbagliato dosaggio e ora mi trovo costretta a cambiare pillola.
A volte sbalzi di umore e momenti di ansia,vengono causati dagli ormoni in subbuglio,infatti io non capisco se ora sto male perchè mi è tornato l'esaurimento nervoso o perchè il dosaggio ormonale mi scombussola tutta.

Per questo insisto nel dirti che potresti solo aver bisogno di cambiare pillola e di non allarmarti....conosco persone che fanno VERE brutte figure dai medici,sono certa che hanno capito che eri solo un po' in ansia,è nella norma tra le donne che pensano di essere incinta in un momento in cui non avevano previsto un bambino.
Anche io una volta ho fatto in fretta e furia degli esami per vedere se ero incinta,nonostante fosse praticamente impossibile...però mi sentivo i sintomi,addirittura ero convinta di sentire muovere....la suggestione ti porta a credere delle cose incredibili.
Sai,io nonostante abbia spesso momenti in cui lo sconforto prende il sopravvento,so che tutto è il frutto della nostra coscienza,una specie di trappola che tendiamo a noi stessi...quando ho avuto un vero esaurimento nervoso non stavo così,se per caso mettevo il naso fuori da casa insultavo tutti quelli che mi sembrava mi guardassero male,ora non lo faccio ( mi prenderei per matta da sola),per questo mi sento che è tutto legato agli ormoni e sono quasi certa che anche tu non stai assumendo il giusto dosaggio,aggiungiamo poi le insicurezze e le incertezze sul futuro che hanno colpito la maggior parte degli italiani,abbiamo fatto un bel minestrone di ormoni e problemi che metterebbero ansia ad un elefante!
Qualsiasi cosa dovesse preoccuparti parlamene,ti ascolterò volentieri,alcune persone hanno scordato il significato di solidarietà e comprensione,io li ho imparati da una donna incredibile,mia nonna,ha addirittura cresciuto figli di altri e aiutato molta gente,al suo funerale ho visto tantissime persone...sono passati tre anni ma a me sembrano tre giorni.
Comunque quando ti viene un attacco d'ansia fatti una tisana,in erboristeria ne vendono di fantastiche,mettiti daventi al tuo programma tv preferito o ascolta la musica che ti piace,con me funziona...e quando parlo di ansia intendo quando senti il cuore che brucia nel petto e ti sembra di soffocare,a volte mi si chiude la gola!!!Ho imparato a non spaventarmi più per gli attacchi, quando mi vengono,so che sono solo illusioni mentali e che non sto per morire sul serio.
Ti mando un bacione,spero di esserti stata 1 po' utile.

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Messaggio  Stef Mar Gen 19, 2010 1:18 am

Credo che influisca sullo stato emotivo anche una componente di calcio nelle cellule cioè nel sangue.
E' una cosa subdola ma conviene assicurarsi che non ci sia alcuna anomalia.
Ci sono tante cose a livello chimico neuronale. Te ne scrivo alcune (un po' lunghe, attenzione) nelle seguenti sottorisposte, va bene?
Se vuoi puoi saltarle.
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Messaggio  Stef Mar Gen 19, 2010 1:19 am

SITEMA NORADRENERGICO CENTRALE
Neurone monoamminergico (cioè con monoammine): NORADRENALINA
Funzione modulatoria globale:
1. Capacità di pensiero;
2. Tono dell’umore;
3. Aumenta stato di vigilanza e orienta la risposta verso l’ambiente in presenza di stimoli nuovi e potenzialmente dannosi, con secrezione di ormoni;
(In situazioni allarmanti aumentano l’attività del locus coeruleus il quale aumenta la capacità della corteccia di:)
4. Elaborare gli stimoli significativi, aumentando il rapporto segnale/rumore di fondo.
DISFUNZIONI:
5. irritabilità e ipervigilanza (nei depressi e/o ansiosi) con eccessiva risposta a stimoli ambientali apparentemente non significativi.
Nella depressione bipolare è ridotto l’MHPG (il maggior metabolita), mentre in quella unipolare è aumentata la noradrenalina e suoi metaboliti.
Quindi: alterata funzione dei recettori 2 presinaptici, del numero degli 1 e , un aumento dei soli  in alcuni depressi ad alto rischio di suicidio.
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Messaggio  Stef Mar Gen 19, 2010 1:20 am

SISTEMA SEROTONINERGICO
Neurone monoamminergico: SEROTONINA
Regola:
1. Tono dell’umore
2. Alcune funzioni cognitive
3. Attività sessuale
4. Comportamento motorio
5. Comportamento alimentare
6. Alcune funzioni neuroendocrine
7. Temperatura corporea.
L’aumentata trasmissione di SEROTONINA riduce:
1. Appetito;
2. Attività motoria;
3. Interesse per l’attività sessuale;
4. Inoltre dà sonnolenza.
5. Aumenta cortisolo, prolattina e ormone crescita
La ridotta attività serotoninergica porta:
1. Insonnia
2. Alterazioni al sistema neuroendocrino
3. Ansia.
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Messaggio  Stef Mar Gen 19, 2010 1:21 am

SISTEMA DOPAMMINERGICO (MESOLIMBICO)
Ha un ruolo molto importante in:
1. Controllo dei comportamenti motivati
2. Modulazione degli stati affettivi
Disfunzioni:
1. Attutisce o abolisce la capacità di apprezzare le esperienze piacevoli di attività sessuale, fame e sete (comportamenti consumatori)
2. Marcato rallentamento psicomotorio (del pensiero e del movimento)
E inoltre si ha:
3. Sensazione di irrequietezza interiore
4. Non si riesce a lavorare
5. Volontà bloccata, manca l’energia fisica e psichica
6. Non si riesca a leggere, a telefonare, a fare le comuni cose casalinghe
7. Preda dell’ansia (non sonnolenti né sedati).
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Messaggio  Stef Mar Gen 19, 2010 1:22 am

TRE TIPI DI AMORE DIPENDONO DAGLI ORMONI (CHIMICA DEL CERVELLO)

I. Desiderio sessuale
II. Colpo di fulmine
III. Pacato attaccamento delle coppie collaudate


I – DESIDERIO SESSUALE

TESOSTERONE
Fantasie sessuali
Aumenta nei nei contendenti di partite sportive o di scacchi, in un’acquisizione industriale etc. etc.
e crolla quando si è sconfitti.
Aumenta con gli spogliarelli, osservando accoppiamenti etc. etc.
Aumenta con il cerotto al tesosterone anche elle donne (75%)
Diminuisce nei padri di famiglia

PROLATTINA
Fa aumentare il tempo di refrattarietà maschile per una nuova erezione
I farmaci antiprolattina fanno da afrodisiaci (almeno per gli uomini)

ENDORFINE
Come la prolattina

OSSIDO NITRICO
Il suo esaurimento è come la prolattina e le endorfine. Quando si esaurisce al livello del pene non si può avere erezione.


II – INNAMORAMENTO o COLPO DI FUMINE

FENILETILAMINA (PEA)
Responsabile del colpo di fulmine, e la perdita di sonno e appetito conseguenti.
Dura da 1 anno e mezzo a tre anni.
Chi funziona solo a Pea passa da una relazione di media durata al’altra, con innamoramenti continui.
Chi produce poca Pea ha innamoramenti che durano poco, che sono improvvisi, ripetuti e manifestamente inadatti. Infatti con gli antidepressivi MAO Inibitori (IMAO) – che rendono attiva la Pea – le persone smettono di cercare l’amore nelle persone sbagliate.

Alla Pea si aggiungono: Dopamina, Serotonina e Norepinefrina (Noradrenalina NA, è lo stesso della Norepinefrina).

DOPAMINA
Da lei dipendono piacere sessuale, l’ossessività del pensiero per l’innamorato.
Nelle psicosi vengono soppressi con i neurolettici che bloccano le serrature della Dopamina (producono incapacità di provare piacere e desiderio). Il farmaco Apomorfina influisce sul piacere. Agisce sulle serrature dove agisce la Dopamina. Ma per ora (SETT. 2002) causa attacchi di nausea.
La Dopamina è la sostanza che genera il piacere dall’uso di droghe e la dipendenza (anche dal sesso). Non tutti subiscono l’effetto droga del sesso ma alcuni, che sono predisposti, usano il sesso per attutire sensazioni di solitudine, noia e disagio emotivo.

Il comportamento sessuale è regolato dall’equilibrio fra Serotonina e Dopamina.
Più Serotonina incoraggia la selettività nell’accoppiamento, meno Serotonina fa fare scelte meno discriminate e comportamenti sessuali più aggressivi: questo eccesso si cura con gli antidepressivi Fluoxetina e Sertralina.



III – AMORE e FEDELTA’

VASOPRESSINA e OSSITOCINA creano legami tra madre e figlio. Sono responsabili del comportamento affiliativo animale.

OSSITOCINA
L’ossitocina induce le contrazioni nel parto.
L’Ossitocina è l’ormone delle coccole (quando ci si tiene per mano). Funziona soprattutto con le donne.
Aumenta con lume di candela, coccole, musica diffusa. Per aumentarla aggiungere 2 orgasmi la settimana per far durare il legame (durante l’orgasmo c’è un picco di secrezione): nei mammiferi il sesso serve anche a stringere legami.

VASOPRESSINA
La vasopressina è responsabile della formazione della memoria.
E’ l’ormone della fedeltà maschile. Forse il suo eccesso provoca la gelosia.
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Messaggio  Luthien Mer Gen 20, 2010 12:01 pm

Grazie Stef per tutte le informazioni! sono tutte cose molto interessanti che non sapevo... certo che gli ormoni regolano proprio tutto...pure l'innamoramento, l'amore, la fedeltà... è strano pensarci... a volte mi domando: se le emozioni derivano tutte da processi chimici, a noi cosa resta?cosa siamo..?

WhiteAngel: sai, quello che proviamo è molto simile... anche a me vengono gli stessi attacchi d'ansia... anche a me di solito funzionava bere qualcosa di caldo e rilassante e fare qualcosa che mi piace... solo che ultimamente non funziona più... spero solo che sia una cosa passeggera...
andrò dalla ginecologa come dici tu... tra l'altro anch'io ho dei problemini alle ovaie, non così gravi come l'endometriosi, ma è stato per questo che mi hanno prescritto la pillola... in pratica ho le ovaie micropolicistiche, o multifollicolari, non so la differenza e probabilmente non la sanno neppure i medici! molto probabilmente c'entrano gli ormoni anche qui... (comincio ad odiarli questi ormoni!)

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Messaggio  anthea Mer Gen 20, 2010 11:08 pm

Le nostre paure ci dominano quando non siamo sicuri di noi stessi.

Io ho fatto crisi peggiori delle tue quando credevo di essere incinta e non lo ero. Ho passato giorni da incubo!
Sono sempre stata una che amava il "tran tran" quotidiano perchè questo mi dava l'illusione di poter controllare la mia vita.
Che falsità!! In realtà la vita è incontrollabile. Basta un niente e ti ritrovi senza gambe, braccia, una malattia incurabile ecc. E basta un niente anche per essere felici.

Quello che conta è quanto si ha stima di sè stessi e quanto si ha fiducia nelle proprie capacità.

Io lavorerei su questo se fossi in te.
Ovviamente uno squilibrio ormonale può dare molti problemi. Ma da solo non credo che basti a sconvolgerti la vita.
Intanto poniti come obiettivo il cambiare terapia finchè ne trovi una adatta a te, e poi prova a lavorare sull'autostima e sulla ricerca di stimoli positivi e formativi.
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Ciao! Empty la morte, quale unica inevitabile meta, che piaccia o no...

Messaggio  altalena Gio Gen 21, 2010 12:01 am

Ciao a tutti; sono daccordo con Anthea. non dimentichiamoci pero' che tutto cio che facciamo, viviamo, soffriamo, cio' che ci fa piacere, ecc... non sono altro che episodi temporali per non dire provvisori. La dura realtà che tante persone capiscono ad età differenti, é che la morte é davvero l'unica inevitabile meta alla quale nessuno puo' sfuggire. Cio' dovrebbe farci riflettere sul come impostare meglio la nostra vita, i nostri affetti e tutto il resto. guardare oggi all'immane tragedia degli Haitiani é di grande insegnamento. Non faccio il prete, mi limito a vedere la realtà. Sono credente ma non praticante, e cio' mi da la speranza che dopo questo purgatorio terreno ci sia davvero una specie di salvezza, per tutti. da depresso bipolare cronico (ho 48 anni) la morte io la vedo come una liberazione, ma lascio la decisione a colui che comanda. spero solo che la religione, qualunque essa sia, non risulti poi un'enorme menzogna. Noi ce ne andremo, ma resteranno il bene e il male che avremo fatto in eredità alle generazioni future.
Viviamo oggi come se fosse l'ultimo giorno. E' triste, ma quando poi ti accorgi che é veramente cosi', la vita la apprezzi un po' di piu', no ? Vi sembrero' cinico, ma non é cosi'. Siamo di passaggio, facciamo il possibile per fare del bene agli altri e anche a noi stessi.
Un caro saluto, aspetto i vostri post, anche privati. ciao da altalena

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Messaggio  virginia Mar Gen 26, 2010 10:49 am

Ciao Stef,
mi sono addentrata nella discussione alla quale hai partecipato ed ho notato che ne sai abbastanza di sostanze che influiscono sul sistema neurologico e quindi fisico.
Anch'io come tutti o quasi gli iscritti a questo sito ho sofferto di crisi depressive, così dice la mia analista, attualmente mi sembra di essere ad un punto fermo, non vado indietro ma neppure avanti, mi sembra di essere intrappolata nelle sabbie mobili. Sto sufficientemente ene da condurre una vita normale, ma sento di no avere raggiunto un equilibrio stabile che possa durare nel tempo, così ho cercato informazione sul web e ho letto motlo della "serotonina".
Mi sono sempre rifiutata di prendere psiofarmaci per paura della dipendenza che creano, ad oggi non ho cambiato opinione, ma vorrei provare a "curarmi" con delle sostanze naturali. Ho letto della Rodiola Rosea, tu la conosci? Posso chiederti se sei un medico?


quote="Stef"]SISTEMA SEROTONINERGICO
Neurone monoamminergico: SEROTONINA
Regola:
1. Tono dell’umore
2. Alcune funzioni cognitive
3. Attività sessuale
4. Comportamento motorio
5. Comportamento alimentare
6. Alcune funzioni neuroendocrine
7. Temperatura corporea.
L’aumentata trasmissione di SEROTONINA riduce:
1. Appetito;
2. Attività motoria;
3. Interesse per l’attività sessuale;
4. Inoltre dà sonnolenza.
5. Aumenta cortisolo, prolattina e ormone crescita
La ridotta attività serotoninergica porta:
1. Insonnia
2. Alterazioni al sistema neuroendocrino
3. Ansia.[/quote]

virginia

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Messaggio  suggestione Mer Gen 27, 2010 9:59 pm

Le sostanze naturali, sono l'equivalente di quelle chimiche, solamente i principi attivi non sono calibrati e quindi possono variare da scatola a scatola e addirittura da pillola a pillola.

I farmaci sono sicuri anche perchè hanno passato numerosi test prima di essere ammessi.
Poi i medici sanno come modulare i farmaci per produrre il miglior effetto, mentre diventa piuttosto difficile con la fitoterapia e l'omeopatia, non perchè siano cure inefficaci, ma perchè hanno tempi e modalità non certe al 100%.

L'antidepressivo è un ottimo farmaco e se usato bene ti porta alla guarigione.

La medicina alternativa, non ha fondamento scientifico anche se è affascinante, ma è illusoria.

Internet è una bella cosa, ma con la salute non si scherza, quindi mettiti nelle mani dei professionisti, medici accreditati, medici che hanno una buona fama.
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