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Messaggio  kate91 Lun Nov 05, 2012 1:03 pm

Ciao a tutti!
Sono una ragazza di 21, sono all'ultimo anno a scienze politiche, in Inghilterra, e la mia vita va benone. Peccato che io non riesca a convincermene, e mi senta sempre peggio. So di avere una famiglia che mi vuole bene, tanti amici in tutte le parti del mondo ed infinite possibilità, ma non sono contenta. E il mio non essere contenta di quello che ho mi fa sentire ancora più triste...Una specie di circolo vizioso!
Come si fa a controllare i propri sentimenti? Come si fa a dire: da oggi sarò contenta di quello che ho, perchè ho tanto?
Invece la mia parte meno razionale, quella dei sentimenti forse, mi fa solo vedere le cose negative. Non ho un ragazzo da anni (ho tanti "amici di letto", il che secondo me è una cosa tristissima), di recente (a marzo) sono morti entrambi i miei nonni da parte di padre, mi impegno tanto ma non ho i voti che vorrei all'università. Vorrei fare come fanno tanti, prendere e scappare. Sono sempre stata affascinata dagli aereoporti, e il mio sogno più grande è arrivare a Heathrow un giorno e comprare un biglietto a caso. Ma poi, chi lo finisce il saggio breve che devo consegnare la settimana prossima? E chi fa quell'altro che devo consegnare a Gennaio? E chi lo dice alla mamma che non ho trovato nè un master nè un tirocinio per l'anno prossimo?
Insomma, vorrei scappare ma non ne ho il coraggio. O forse so che non mi farebbe sentire meglio. Boh?
Mi sento un fallimento totale. Chiaramente non mi piaccio neanche fisicamente. Mi sento sola e piango molto più spesso di quello che dovrei. I miei amici mi ascolterebbero anche, se gli parlassi, ma mi capirebbero? E poi chi mi dice che in realtà non li sto disturbando? Quest'ultima idea è una cosa che ho sempre avuto, non contatto quasi mai gli amici per chat perchè ho paura di disturbarli.
Non ho mai pensato seriamente a tagliarmi le vene o al suicidio, ma per esempio spesso bevo tanto nella speranzia sia di stare meglio che di "punirmi". E spesso penso che forse se morissi starei meglio. Ma anche lì, poi penso a tutte le cose che devo fare e penso che non posso morire. E mi sento una codarda.
Scusatemi ma è da qualche giorno che ho un groppo in gola, mi viene da vomitare e mi sento schiacciare da qualcosa. Volevo solo sfogarmi.
In realtà è più di un anno che mi sento sempre peggio. Non mi sono mai definita "depressa", ma forse lo sono. Comunque venerdì vado a parlare con una psicologa di un servizio di "igiene mentale". In realtà il mio dottore mi ci ha mandato per una specie di disturbo alimentare, ma immagino che potranno aiutarmi anche a capire se sono depressa.
Scusatemi scusatemi scusatemi se vi ho annoiato!
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Messaggio  nausiche84 Lun Nov 05, 2012 2:58 pm

ciao Kate
ti dico quello che penso io leggendo il tuo post.

Tu scrivi che ti senti una codarda perchè non hai il coraggio di scappare. Se ci ragioni bene, in realtà vale la cosa opposta: codardo è chi fugge di fronte ai problemi.. Tu invece rimani e, nonostante le mille difficoltà, ti impegni lo stesso..Che poi, avere problemi nel trovare un tirocinio non è certo colpa tua. Ora non sentiamoci responsabili anche delle problematiche del sistema economico-sociale di un Paese.. Se si ragionasse così, le migliaia di persone italiane che non riescono a trovare un lavoro dovrebbero incolparsi continuamente e mollare tutto..
Io spero che trovi un tirocinio o un master adeguati, ma se anche non fosse, perchè avere paura di dirlo a tua madre.. Come detto non è colpa tua. Abbiamo sempre la convinzione che i nostri genitori non possano capire, ma mai proviamo a sederci a tavola con loro e spiegarli le cose con tono e parole adeguate. La chiave sta sempre nel costruire un dialogo adeguato. Noi figli stiamo sempre chiusi nel nostro silenzio e pensiamo sempre di non essere capiti, ma mai proviamo a farci capire.. Dici che la tua famiglia ti vuole bene, allora trova il modo giusto per parlargli di quello che ti sta succedendo. Affrontare tutto questo da sola è molto più faticoso.. Ma una parola di confronto dalla tua famiglia sarebbe già un passo avanti.

Codardo non è chi non ha il coraggio di suicidarsi, perchè quando si sta male la soluzione più semplice è proprio la scelta di farla finita.. La persona coraggiosa è chi mette da parte questo pensiero e continua a provarci, ad affrontare la vita, nonostante la sofferenza e gli ostacoli.. Hai solo 21 anni, combatti per i tuoi progetti, perchè quando riuscirai a raggiungerli, ti sentirai più forte e più coraggiosa..
Studi e vivi in Inghilterra.. sei già un passo avanti ad altre persone che non hanno il coraggio di spostarsi dall'Italia.. Voglio dire.. non pensare solo ai tuoi limiti, ma anche a ciò che sei capace di fare..

I voti che non riesci ad avere all'univ non sono certo dovuti al fatto che non sei intelligente abbastanza o non sei capace. E' la condizione psicologica in cui ti trovi che non ti permette di sfruttare tutte le potenzialità che hai. Risolvendo altri problemi, migliorerà anche il tuo rendimento universitario..

Dici di avere degli amici.. bhè sfruttali, perchè c'è chi vorrebbe questo grande tesoro, ma non ce l'ha. Il fatto di non essere compresa è solo una tua convinzione e in genere chi si sente così abbattuto ne ha spesso di questi pensieri: la paura di non essere capiti.. Ma se non ci provi a parlare con qualcuno, come fai ad accertare questa cosa..? Devi solo individuare le persone e il momento giusto e pian piano far conoscere la tua sofferenza.. Non pensiamo sempre che l'altro è un ottuso, superficiale e incapace di empatia e comprensione.

I sentimenti ti fanno vedere le cose in modo negativo. Questa cosa si combatte con la razionalità. Ragionare sul perchè e il come ci accadono le cose: sono triste perchè mi sento una fallita; ma pecrhè? in cosa ho fallito; ho solo 21 anni, sto ancora studiando, ho ancora tanta strada da fare.
Dove sta il fallimento? Nei fatti non c'è, è solo una propria convinzione..
Così si combattono i pensieri irrazionali..

Il non avere un fidanzato, non è certo dovuto al tuo aspetto fisico.. Anche questo è una tua convinzione e finchè non la scaccerai via sarà sempre così..

La cosa difficile in tutto ciò è il primo passo.. La prima volta in cui si parla ai genitori, agli amici, a un ragazzo che ci piace..

PS: bevi alcolici...e se poi il giorno successivo è proprio quel giorno in cui un ragazzo si avvicina a te per corteggiarti, come farai con quell'alito cattivo?!! ;-)

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Messaggio  kate91 Lun Nov 05, 2012 10:02 pm

Grazie delle belle parole, mi hai decisamente strappato un sorriso! Smile
Credo di aver spiegato male la cosa del master/tirocinio, nella foga dello scrivere! Intendevo dire che uno dei motivi per cui non potrei scappare è che penserei a come ci rimarrebbe male mia mamma, dopo che ha speso tanti soldi per farmi studiare in Inghilterra. Non è che penso che lei si aspetti che io debba trovare per forza un tirocinio, ma penso che se me ne andassi senza neanche provarci non sarebbe contenta! tongue
Razionalmente concordo con tutto quel che dici, soprattutto riguardo ad amici e famiglia, ma poi quando sono lì che vorrei parlarne, ci ripenso.
Mio padre è sotto anti-depressivi da qualche anno ed ha 4 figli (due miei fratellastri più grandi e mia sorella più piccola), di cui io sono l'unica che non ha mai dato grossi problemi. Forse proprio per questo i miei hanno sempre avuto grandi aspettative su di me, aspettative in cui non mi sono mai ritrovata...
E quindi penso che parlargli non servirebbe a molto, se non a rattristarli. Comunque mia mamma sa, perchè mi è capitato di chiamarla piangendo, non sapendo più dove sbattere la testa. E' solo che non credo sappia neanche lei come comportarsi...
E i miei amici faccio davvero fatica a credere che mi capirebbero...Ho l'impressione che pensassero semplicemente che sono ammattita. Ho magari che esagero, che tutti ci sentiamo giù di morale ogni tanto, il che è quello che mi ero sempre detta anch'io, fino ad ora...
E hai ragione sul fatto che dovrei pensare che a 21 ho ancora tutta la strada davanti...Solo che anche questo fa paura! E se non sarò capace di compiere quella strada al meglio? E se fallirò? Lo so che è stupido pensarla così ma non riesco a non farlo... No
Grazie davvero tanto, comunque, mi hai fatto pensare, oltre che sorridere. ^^
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Messaggio  nausiche84 Mar Nov 06, 2012 9:00 pm

ciao
io ti capisco sul problema delle aspettative, perchè anche i miei genitori, soprattutto mio padre, ha sempre avuto grosse aspettative su di me.. Hai paura di poterle disilludere.. Ma noi dobbiamo scegliere di fare le cose che ci piacciono e in cui ci sentiamo capaci, senza preoccuparsi eccessivamente, che se falliamo, i genitori ci rimangono male.. I genitori hanno un cervello per capire e un cuore per essere comprensivi e anche nel caso possiamo fallire in un progetto, possono capirne i motivi se glieli spieghiamo e, poi, possiamo sempre rifarci con qualcos'altro. L'importante è porsi sempre degli obiettivi e impegnarsi.. Poi il giudizio su se stessi lo diamo alla fine del traguardo, non certo all'inizio..

Per quanto riguarda gli amici, io ho capito una cosa.. Sembra sempre che la vita degli altri va a gonfie vele, perchè la mattina gli vediamo quel sorriso stampato sulle labbra.. Ma non è così, abbiamo tutti qualche pensiero che ci affligge, è solo che siamo tutti bravi a mascherarci dietro i discorsi superficiali e divertenti..
Ognuno ha qualcosa che lo fa star male e, in ragione di essi, si può essere comprensivi verso la sofferenza altrui..
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Messaggio  Euridice Ven Nov 09, 2012 10:58 pm

Ti capisco perfettamente Kate!!! leggendo la tua storia, mi sembrava di leggere la mia! siamo quasi coetanee (ho 23 anni). anche io come te ho affrontato 2 lutti da pochi mesi, che ovviamente non hanno fatto che aumentare l'angoscia e la tristezza che mi caratterizzano. lo scorso anno ho concluso la laurea di primo livello con ottimi voti, ma da quando ho iniziato la laurea specialistica, ogni mio sforzo mi pare vano...i risultati non sono male, ma non sono pari a ciò che io vorrei...e a ciò che vorrebbe mio padre...anche se non dice nulla...so benissimo che vorrebbe un 30 e non un 26...ma non posso dare la colpa solamente a lui...anche io, infondo, vorrei di più da me, in tutto ciò che faccio, vorrei sempre il massimo, e questa pretesa mi fa solo ottenere l'effetto contrario, anche a livello universitario! ogni risultato non ottimo per me è un fallimento, la mia autostima va sotto zero e perdo ogni entusiasmo nello studio e in tutto il resto. il fatto che tutti i pochi amici a cui parlo dei miei problemi universitari mi incoraggino dicendo che sono molto intelligente e in gamba e che è solamente colpa della mia incessante ansia, non è sufficiente per farmi stare meglio! anche io ho apparentemente tutto...una bella famiglia serena e amorevole, pochissimi amici, ma buoni...eppure non sono contenta...non mi basta...non mi sento bene...mi sento tremendamente sola...forse, anzi sicuramente, la mancanza di un ragazzo accanto a me sta divenendo sempre più pressante... e, così, mi sento vuota.L'altra sera, ad esempio, dopo un sacco di tempo che non uscivo, ero con alcuni amici.. si rideva, si scherzava...ma io non mi sentivo bene...mi estraniavo dalle loro conversazioni...avrei voluto scoppiare a piangere...mi sentivo tremendamente sola e totalmente diversa da loro...perchè a differenza loro, nonostante anche loro abbiano passato momenti difficili, io non riesco a non pensare e ad essere felice, anche solo per una sera! come te anche io ho paura del futuro...ho il terrore di non essere all'altezza e che questo che sto vivendo, non sia solamente un momento passeggero...credo che fino ad ora la maggior parte delle cose che ho fatto, le ho fatte perchè dovevo, perchè era corretto farle, perchè la mia famiglia si aspettava che le facessi, ma non perchè mi piacesse o ne avessi davvero voglia.
di questo mio stato d'animo cerco di non parlarne con nessuno...i miei genitori non credo abbiano capito (sono sempre stata molto chiusa anche con loro e questo mi consente di nascondere molto bene la cosa).anche le mie amiche più strette non hanno capito nulla o cmq poco...sicuramente, però, non immagino l'entità della mia sofferenza.
come avrai capito, la mia non è una risposta al tuo messaggio...non saprei cosa consigliarti...sono nella tua stessa situazione e non sono in grado di aiutare nemmeno me stessa, ma forse sapere che ciò che vivi tu, purtroppo, lo vivono anche altri, può farti sentire meno sola!!!!
Spero che aver parlato con un medico possa averti aiutato!

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Messaggio  Niklaswolf Sab Nov 10, 2012 11:37 am

Ciao ragazze Smile ...nonostante io abbia qualche anno più di voi ho seguito un percorso che, in parte per motivi analoghi e in parte diversi, mi ha portato a modificare certi aspetti del mio pensare e, di conseguenza, del mio agire
Ho vissuto anni col pensiero di "dover pianificare il futuro", "dimostrare qualcosa a qualcuno o a me stesso", "dare soddisfazione ai miei genitori", col risultato d'esser arrivato ad un passo dal baratro
Ho smesso di preoccuparmi, ho inziato a fare alcune cose che mi piacciono e che avevo accantonato per il "dovere prima del piacere", non mi domando più "e se?", non cerco più di compiacere
Ho scoperto che ciò non significa perdersi per strada, non pensare al proprio avvenire, non essere una persona piacevole, anzi ora affronto la vita con maggiore serenità, ho ancora i miei pensieri tristi e devo sistemare ancora delle cose che si sono "rotte", ma non sono ansioso, non ho patemi, affronto i primi con calma e perseguo l'aggiustamento delle seconde col giusto approccio attivo ma non sclerato
E' normale avere dei pensieri sui propri esiti futuri e con essi una certa paura, ma credo si debba cercare di non farne la nostra esistenza; capisco anche l'avere delle aspettative alte però, che diamine!, un 26 non è un brutto voto Very Happy
In fondo non sono i voti che ci definiscono ma le nostre reali capacità e i voti sono solo un modo per dare "sostanza" alla misurazione di tali capacità, ma ciò non sifìgnifica automaticamente che essi siano corretti (basta una giornata sfigata per dare un esame non al top, ad esempio); parlando di me i miei voti non danno bene l'idea delle mie reali capacità professionali che sono più alte di quanto le votazioni che ho ottenuto non dicano ma anche perchè almeno un terzo di esse esulano dai miei studi e sono frutto di conoscenze e interessi personali
Per concludere, siate serene, vivete la vita, non fatevi troppe domande, compiacete voi stesse, seguite i vostri gusti e soddisfacete i vostri interessi (io, alla "tenera" età di 34 anni ho iniziato a studiare chitarra, strumento che mi è sempre piaciuto ma che non avevo mai affrontato, sbagliando! Smile )
Se avete la fortuna di avere degli amici, non perdeteli e, se riuscite e potete, provate loro a parlare, meglio perderli perchè sono degli stronzi, scoprendo magari che alcuni di loro invece meritano, piuttosto che perderli e basta...
E se non riuscite a parlar con lor di cose vostre, andate da uno specialista psicologo, il quale se non altro è costretto ad ascoltarvi e tenere il becco chiuso su quanto gli raccontate! Very Happy (e che ovviamente sarà per voi valvola di sfogo della necessità di comunicare il vostro malessere e, se capace, una persona che saprà indirizzarvi in un lavoro di scoperta di voi stesse)...

Ciao Smile
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Messaggio  nausiche84 Sab Nov 10, 2012 12:22 pm

Niklaswolf ha scritto:

è piacevole leggere dei messaggi positivi come i tuoi, perchè sono la testimonianza che si può vincere... Bisogna combattere con quella parte negativa dei nostri pensieri che ci intrappolano in un senso di impotenza, di solitudine... Non è certo facile, ma bisogna pur tentare, invece di lasciarsi andare..
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Messaggio  Euridice Sab Nov 10, 2012 12:35 pm

Grazie Niklaswolf per i tuoi consigli! La penso esattamente come te...penso si debba fare solo ciò che si vuole (ovviamente nei limiti del possibile) e che ciò non implichi "perdersi per strada", anzi significa realizzare se stessi e ciò che si è davvero. purtroppo mi rendo sempre più conto che, nel mio caso, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare!! Smile razionalmente la penso così, ma quando si tratta di agire...l'ansia, il timore di deludere gli altri, il timore di fare la cosa sbagliata mi frenano anche dal fare le piccole cose, quelle più banali, ma che andrebbero al di là della mia consuetudine! Lo so che può apparire impensabile sentire parlare una ragazza di 23 anni in questo modo, sentire che è rassegnata al proprio destino, che non ha alcun entusiasmo e che pensa di non avere le capacità e le forze per cambiare lo stato delle cose, ma, purtroppo, è proprio questo il mio stato d'animo! Crying or Very sad sono pienamente d'accordo con te anche quando dici che i voti universitari sono solo un modo per "misurare" le nostre capacità...ma che non sono affatto delle misure assolute, in quanto l'esito di un esame è influenzato da una serie di fattori e circostanze, a volte, neppure direttamente imputabili a noi stessi! nonostante razionalmente io la pensi esattamente così, il mio modo di pensare durante la sessione di esami cambia improvvisamente e inizio a credere e ad essere convinta che il voto sia una misura delle mie capacità e un indicatore di quale potrà essere il mio futuro.... pensieri folli, lo so, ma, infondo, non credo di essere tanto normale!!! Very Happy Very Happy Very Happy
ciao!!!

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Messaggio  Niklaswolf Sab Nov 10, 2012 12:56 pm

nausiche84 ha scritto:è piacevole leggere dei messaggi positivi come i tuoi, perchè sono la testimonianza che si può vincere... Bisogna combattere con quella parte negativa dei nostri pensieri che ci intrappolano in un senso di impotenza, di solitudine... Non è certo facile, ma bisogna pur tentare, invece di lasciarsi andare..

piacere mio... Smile non sempre è facile passare all'azione, ma in effetti è la soluzione in qualche modo e se non si riesce a vedere l'obiettivo, cioè uscirne, si dovrebbe cercare di trasfomare in esso la strada per raggiungerlo...spero di essere stato chiaro; quando si sta male non si vedono sbocchi, che però ci sono e quando li si raggiunge si potrà riconoscere che all'epoca non si vedevano...

Euridice ha scritto:Grazie Niklaswolf per i tuoi consigli! La penso esattamente come te...penso si debba fare solo ciò che si vuole (ovviamente nei limiti del possibile) e che ciò non implichi "perdersi per strada", anzi significa realizzare se stessi e ciò che si è davvero. purtroppo mi rendo sempre più conto che, nel mio caso, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare!! Smile razionalmente la penso così, ma quando si tratta di agire...l'ansia, il timore di deludere gli altri, il timore di fare la cosa sbagliata mi frenano anche dal fare le piccole cose, quelle più banali, ma che andrebbero al di là della mia consuetudine! Lo so che può apparire impensabile sentire parlare una ragazza di 23 anni in questo modo, sentire che è rassegnata al proprio destino, che non ha alcun entusiasmo e che pensa di non avere le capacità e le forze per cambiare lo stato delle cose, ma, purtroppo, è proprio questo il mio stato d'animo! Crying or Very sad sono pienamente d'accordo con te anche quando dici che i voti universitari sono solo un modo per "misurare" le nostre capacità...ma che non sono affatto delle misure assolute, in quanto l'esito di un esame è influenzato da una serie di fattori e circostanze, a volte, neppure direttamente imputabili a noi stessi! nonostante razionalmente io la pensi esattamente così, il mio modo di pensare durante la sessione di esami cambia improvvisamente e inizio a credere e ad essere convinta che il voto sia una misura delle mie capacità e un indicatore di quale potrà essere il mio futuro.... pensieri folli, lo so, ma, infondo, non credo di essere tanto normale!!! Very Happy Very Happy Very Happy
ciao!!!

ma chi è normale? io no di certo... Very Happy ti capisco abbastanza, è comune all'esame farsi prendere da ogni sorta di pensiero, io all'epoca dell'uni ero capace di fumare un pacchetto di sigarette tra l'attesa dell'esame e subito dopo per lo sfogo! In qualche modo una sorta di tensione elettrica ti rimane più o meno costante finchè non raggiungi la fine del sentiero con la laurea, ma se la riconosci poi non ne sarai più soggetta una volta terminati gli studi
Tensione che può essere positiva ma che non deve divenire soverchiante, ecco perchè servono momenti di sfogo, ludici, interessanti, per se stessi o in compagnia, e se finirai alla sessione di laurea successiva, chissenefrega! Very Happy
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Messaggio  kate91 Sab Nov 10, 2012 1:07 pm

Euridice ha scritto:
come avrai capito, la mia non è una risposta al tuo messaggio...non saprei cosa consigliarti...sono nella tua stessa situazione e non sono in grado di aiutare nemmeno me stessa, ma forse sapere che ciò che vivi tu, purtroppo, lo vivono anche altri, può farti sentire meno sola!!!!
Spero che aver parlato con un medico possa averti aiutato!

Grazie infinite per il tuo messaggio, hai ragione: sapere che c'è un'altra ragazza che prova cose simili a me aiuta, e tanto! Almeno non sono l'unica pazza Smile
Anch'io mi ritrovo in tutto quello che hai detto. Soprattutto quest'anno, mi sto impegnando tantissimo per l'università, ho cominciato a studiare quando tutti ancora avevano un piede nelle vacanze, e mi sono fatta "un mazzo così", qualche risultato comincia a vedersi ma non è quello in cui speravo. In realtà in questi mesi mi sono sempre ripetuta che i risultati non sarebbero contati, l'importante era sapere di aver fatto TUTTO il possibile, ma poi arriva il voto (che tra l'altro sì, lo tradurrei come un 26/27 nel sistema italiano Very Happy ) e rimane la punta di delusione...
Eh poi, come a te, tutti che dicono che sono intelligente e che sicuramente ce la farò...A me verrebbe da rispondere "sicuramente?! come fate a sapere voi che SICURAMENTE ce la farò?! magari non sono così brava come pensate", ma no, rimango in silenzio perchè non vorrei deluderli. e poi comunque non mi crederebbero, sono sempre stata così brava...
Ieri mia mamma su skype mi fa "vabbè magari ci sentiamo un altro giorno perchè mi sembri un po' nervosa", io in realtà stavo per piangere perchè sto lavorando su un saggio che devo consegnare mercoledì e non sta andando per niente bene. Ho chiuso la conversazione e poi le ho mandato un'email spiegandole che in realtà stavo per piangere, come spesso ultimamente. Però mi è costato tantissimo mandarla, perchè non voglio che si preoccupi per me. Mia madre ha sempre fatto di tutto per me, mi ha sempre aiutato tanto, che l'idea di darle ancora da preoccuparsi a 21 anni, quando vivo in un altro paese, mi dà molto fastidio, però immagino che nausiche abbia ragione, che sia meglio parlare con i genitori...

E grazie infinite a Niklaswolf. E' bello sentire incoraggiamenti come i tuoi! Smile Però è molto più facile a dirsi che a farsi...Ok, dobbiamo cercare di liberarci di questo gigantesco e costante senso di responsabilità, ma come si fa? C'è una ricetta, una formula? XD Se sì, per piacere condividila! No, a parte gli scherzi, immagino che anche per questo ci voglia tanto lavoro e tanta forza di volontà...Comunque terrò bene a mente i tuoi consigli nei momenti più bui, e cercherò di lavorarci su! E sì, mi piacerebbe andare da uno psicologo perchè mi aiuti un po' (purtroppo l'appuntamento che avevo ieri è saltato e mi tocca aspettare altre due settimane....argh!).
Complimenti davvero per il percorso che hai fatto. Continua a fare così e a dare consigli a noi che siamo ancora indietro! Smile
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Messaggio  Niklaswolf Sab Nov 10, 2012 1:18 pm

kate91 ha scritto:E grazie infinite a Niklaswolf. E' bello sentire incoraggiamenti come i tuoi! Smile Però è molto più facile a dirsi che a farsi...Ok, dobbiamo cercare di liberarci di questo gigantesco e costante senso di responsabilità, ma come si fa? C'è una ricetta, una formula? XD Se sì, per piacere condividila! No, a parte gli scherzi, immagino che anche per questo ci voglia tanto lavoro e tanta forza di volontà...Comunque terrò bene a mente i tuoi consigli nei momenti più bui, e cercherò di lavorarci su! E sì, mi piacerebbe andare da uno psicologo perchè mi aiuti un po' (purtroppo l'appuntamento che avevo ieri è saltato e mi tocca aspettare altre due settimane....argh!).
Complimenti davvero per il percorso che hai fatto. Continua a fare così e a dare consigli a noi che siamo ancora indietro! Smile


Di nulla...vuoi la ricetta? uhm, non credo ti piacerà; allora:

Mesi di malessere
Una compagna persa
Un lavoro lasciato
Psicofarmaci che mi hanno fatto sfasare
5 volte al prontosoccorso per panico e ansia
Altri psicofarmaci per uscire dall sfaso di quelli di prima
Una bella dose di psicoterapia
Tempo
Lasciare andare gli eventi fintantochè si sta male
Genitori / amici qb

Azz!

Voglio solo dire che una ricetta forse non c'è e hai ragione col "facile a dirsi" Smile
Io ho raggiunto il mio attuale stato dopo un percorso, non lungo in realtà ma abbastanza denso di spiacevolezza: ho iniziato a dismettere uno dei farmaci che prendo in questi giorni e spero di proseguire dismettendo anche l'altro, vedremo...
Credo che il "segreto" sia fare propria l'attitudine al chissenefrega, non intesa come menefreghismo assoluto, ma come lasciar scivolare ciò che accade, decidendo di volta in volta cosa fermare...facile no?!?!?! Very Happy
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Messaggio  Euridice Sab Nov 10, 2012 1:30 pm


Grazie infinite per il tuo messaggio, hai ragione: sapere che c'è un'altra ragazza che prova cose simili a me aiuta, e tanto! Almeno non sono l'unica pazza Smile
Anch'io mi ritrovo in tutto quello che hai detto. Soprattutto quest'anno, mi sto impegnando tantissimo per l'università, ho cominciato a studiare quando tutti ancora avevano un piede nelle vacanze, e mi sono fatta "un mazzo così", qualche risultato comincia a vedersi ma non è quello in cui speravo. In realtà in questi mesi mi sono sempre ripetuta che i risultati non sarebbero contati, l'importante era sapere di aver fatto TUTTO il possibile, ma poi arriva il voto (che tra l'altro sì, lo tradurrei come un 26/27 nel sistema italiano Very Happy ) e rimane la punta di delusione...
Eh poi, come a te, tutti che dicono che sono intelligente e che sicuramente ce la farò...A me verrebbe da rispondere "sicuramente?! come fate a sapere voi che SICURAMENTE ce la farò?! magari non sono così brava come pensate", ma no, rimango in silenzio perchè non vorrei deluderli. e poi comunque non mi crederebbero, sono sempre stata così brava...
Ieri mia mamma su skype mi fa "vabbè magari ci sentiamo un altro giorno perchè mi sembri un po' nervosa", io in realtà stavo per piangere perchè sto lavorando su un saggio che devo consegnare mercoledì e non sta andando per niente bene. Ho chiuso la conversazione e poi le ho mandato un'email spiegandole che in realtà stavo per piangere, come spesso ultimamente. Però mi è costato tantissimo mandarla, perchè non voglio che si preoccupi per me. Mia madre ha sempre fatto di tutto per me, mi ha sempre aiutato tanto, che l'idea di darle ancora da preoccuparsi a 21 anni, quando vivo in un altro paese, mi dà molto fastidio, però immagino che nausiche abbia ragione, che sia meglio parlare con i genitori...

anche io proprio stamattina ho accennato qualcosa a mia mamma in un momento di disperazione..ma non appena ha iniziato a fare domande, ho sviato...non ce la faccio ad aprirmi... non voglio farlo...non voglio dar loro altre preoccupazioni. forse il vero problema è che non voglio ammettere davanti ad altri di avere un problema serio! ecco perchè continuo a fingere con i miei amici...loro ultimamente mi vedono un po' negativa, ma non sanno realmente come mi sento...forse non mi capirebbero, penserebbero che sono solamente una paranoica, che mi faccio molti problemi per nulla. forse hanno ragione. alcuni di loro hanno dovuto affrontare situazioni molto difficili e lo hanno fatto con molta serenità...ma non credo sia una colpa non riuscire ad essere altrettanto sereni...non credo sia una colpa o, tantomeno, un divertimento stare male!non sono mica io a decidere di stare così!certo, forse potrei cambiare le cose....ma si ritorna sempre alla solita domanda: qual è la ricetta? purtroppo, non esiste! e io non so proprio da dove iniziare...

Euridice

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Messaggio  Niklaswolf Sab Nov 10, 2012 1:56 pm

Euridice ha scritto:anche io proprio stamattina ho accennato qualcosa a mia mamma in un momento di disperazione..ma non appena ha iniziato a fare domande, ho sviato...non ce la faccio ad aprirmi... non voglio farlo...non voglio dar loro altre preoccupazioni. forse il vero problema è che non voglio ammettere davanti ad altri di avere un problema serio! ecco perchè continuo a fingere con i miei amici...loro ultimamente mi vedono un po' negativa, ma non sanno realmente come mi sento...forse non mi capirebbero, penserebbero che sono solamente una paranoica, che mi faccio molti problemi per nulla. forse hanno ragione. alcuni di loro hanno dovuto affrontare situazioni molto difficili e lo hanno fatto con molta serenità...ma non credo sia una colpa non riuscire ad essere altrettanto sereni...non credo sia una colpa o, tantomeno, un divertimento stare male!non sono mica io a decidere di stare così!certo, forse potrei cambiare le cose....ma si ritorna sempre alla solita domanda: qual è la ricetta? purtroppo, non esiste! e io non so proprio da dove iniziare...

Ciao Euridice, perdonami se mi intrometto e mi ripeto, ma se non riesci a parlare con chi ti conosce e so cosa vuol dire, sono un uomo e introverso, non ti dico che paura e che sforzo per aprirmi con la psicologa, ancora oggi dopo più di sei mesi non lo faccio del tutto, potresti provare con uno/a psicologo/a, col quale parlare, sfogarti e fare analisi; provane più di una/o, le prime sedute sono gratuite normalmente poi vai da quello/a con cui hai avuto maggior feeling o empatia.
I risultati non si vedono subito, di sicuro non quelli ultimi, ma già parlare di per se sfoga la tensione che il malessere genera, focalizza sul problema, in qualche modo te lo fa conoscere, ricnonoscere e manipolare
Non significa che da ogni seduta uscirai col sorriso, sapessi quante volte io ne sono uscito con le orecchie basse Smile , ma col tempo, più o meno velocemente o lentamente questo dipende da ogniuno da noi, elaborerai il tutto...almeno per me è così ancora oggi

Smile
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Messaggio  Euridice Sab Nov 10, 2012 2:13 pm

Hai perfettamente ragione e penso che l'aiuto di una persona estranea, ma competente è ciò che mi servirebbe, per lo meno potrebbe aiutarmi a fare un po' di chiarezza e capire cosa mi sta succedendo da qualche anno...ma l'idea mi fa terribilmente paura! lo so che andare da uno psicologo non significa essere pazzi, ci mancherebbe altro! ma nonostante tutto non riesco a fare questo passo...infondo, molto spesso mi ripeto io stessa che il mio UNICO problema è quello di essere una grande rimuginatrice, cosa che mi caratterizza da quando sono bambina... ma dentro di me so che non è solo quello, purtroppo!

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Messaggio  Niklaswolf Sab Nov 10, 2012 2:18 pm

Euridice ha scritto:Hai perfettamente ragione e penso che l'aiuto di una persona estranea, ma competente è ciò che mi servirebbe, per lo meno potrebbe aiutarmi a fare un po' di chiarezza e capire cosa mi sta succedendo da qualche anno...ma l'idea mi fa terribilmente paura! lo so che andare da uno psicologo non significa essere pazzi, ci mancherebbe altro! ma nonostante tutto non riesco a fare questo passo...infondo, molto spesso mi ripeto io stessa che il mio UNICO problema è quello di essere una grande rimuginatrice, cosa che mi caratterizza da quando sono bambina... ma dentro di me so che non è solo quello, purtroppo!

Io ho aspettato ad andare di arrivare alla crisi piena, complice anche il fatto di non credere in pieno nella psicologia come scienza, ma forse meglio avrei fatto se mi fossi preso per un orecchio e mi fossi portato dallo psicologo....
Quindi non ti resta che prendere te stessa per l'orecchio e portarti dallo specialista, qualche chiacchierata male non ti farà e una volta iniziato dovrebbe venire più facile...
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Messaggio  kate91 Sab Nov 10, 2012 2:48 pm

Niklaswolf ha scritto:
Di nulla...vuoi la ricetta? uhm, non credo ti piacerà; allora:

Mesi di malessere
Una compagna persa
Un lavoro lasciato
Psicofarmaci che mi hanno fatto sfasare
5 volte al prontosoccorso per panico e ansia
Altri psicofarmaci per uscire dall sfaso di quelli di prima
Una bella dose di psicoterapia
Tempo
Lasciare andare gli eventi fintantochè si sta male
Genitori / amici qb

apperò, una roba facile facile insomma! Wink
Comunque sì, ho capito quello che già sapevo, che ci vuole tanto tempo e che sarà facile fare errori, ma l'importante è non perdersi del tutto e mantenere gli affetti e le amicizie.

Per quanto riguarda la psicologa, a me invece è sempre piaciuto parlare dei miei problemi a qualcuno di estraneo e che è pagato per ascoltarli. XD Quando avevo 15-16 anni andai dalla psicologa al consultorio della mia città per classici problemi da adolescente e devo dire che mi aiutò tantissimo! Come ho detto mi piaceva parlare, e lei mi faceva vedere le cose da un punto di vista nuovo e interessante. E secondo me vale la pena andarci anche solo per quello. Un estraneo ti dà consigli ai quali tu non avresti mai pensato, poi certo, sta a te lavorarci su. Non è che ti serva la soluzione su un piatto d'argento Smile
E invece sul parlare con la mamma...La mia esperienza mi insegna che basta cominciare al momento giusto, poi le parole vengono fuori naturalmente. La mamma è sempre la mamma, e alla fine sai che ti ascolterà. Forse però a volte non siamo pronti noi a parlare con qualcuno di così vicino, e allora inutile provarci...

Euridice, mi colpisce quando parli del fatto che non è una colpa sentirsi così. Hai perfettamente ragione, e vorrei riuscire a sentirlo veramente dentro anch'io. Invece mi sento sempre in colpa, perchè come dici anche tu ci sono milioni di persone che affrontano cose ben peggiori ogni giorno e ne escono rafforzate, invece io non ne esco proprio! Però immagino che non siamo tutti uguali...
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Messaggio  Euridice Sab Nov 10, 2012 3:04 pm

kate, anche io la penso come te...il fatto che altre persone che, ad esempio io conosco in prima persona, abbiano affrontato egregiamente situazioni, magari molto più difficili delle nostre, è perchè non siamo tutti uguali e non abbiamo tutti le stesse fortune...io penso di avere un sacco di cose e affetti invidiabili agli occhi degli altri, ma credo anche di non avere quelle cose che invece altri hanno e a cui, magari, non danno peso, ma che io non ho e penso che mi farebbero stare meglio! i miei ragionamenti sono sempre molto contorti e forse poco comprensibili, ma ciò che voglio dire è che se un mio amico è riuscito ad affrontare una malattia pur non avendo una famiglia esemplare alle spalle, ci è riuscito perchè aveva altro in grado di fargli superare il tutto...qualcosa proveniente dagli altri o qualcosa che aveva dentro di sè, come ad esempio, la forza interiore di non arrendersi! questa, purtroppo, non tutti ce l'hanno, o almeno, non tutti in egual misura! pertanto non possiamo e non dobbiamo sentirci in colpa! forse anche il mio ragionamento basato sul pensare che non sia colpa mia stare male, è sbagliato...può darsi, ma se mi mettessi in testa anche che la causa si ogni mio male sono io stessa, starei solamente peggio Very Happy Very Happy Very Happy

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Messaggio  Niklaswolf Sab Nov 10, 2012 3:05 pm

kate91 ha scritto:apperò, una roba facile facile insomma! Wink
Comunque sì, ho capito quello che già sapevo, che ci vuole tanto tempo e che sarà facile fare errori, ma l'importante è non perdersi del tutto e mantenere gli affetti e le amicizie.

Il tempo è poi questione relativa, senza scomodare i luminari della fisica...io in sei mesi sono sprofondato e poi risalito, altri ci stanno in mezzo per anni; il mio disagio non è nato ieri e con la psico andrò avranti, finchè potrò, ancora per un bel po' perchè ora non è più solo un guarire dal malessere ma un parlare per confrontarsi

kate91 ha scritto:Per quanto riguarda la psicologa, a me invece è sempre piaciuto parlare dei miei problemi a qualcuno di estraneo e che è pagato per ascoltarli. XD
Very Happy è obbligato e non può scappare?

kate91 ha scritto:E invece sul parlare con la mamma...La mia esperienza mi insegna che basta cominciare al momento giusto, poi le parole vengono fuori naturalmente. La mamma è sempre la mamma, e alla fine sai che ti ascolterà. Forse però a volte non siamo pronti noi a parlare con qualcuno di così vicino, e allora inutile provarci...

Parte del mio malessere era dovuto a dei fraintendimenti anche coi miei e parlare è servito a chiarirli, poi certo io non passo le ore a parlare coi genitori, ma un po' più di franchezza acquisita non guasta

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