29 anni e mi sento finita.

Ciao a tutti, mi sono appena unita a voi e non so esattamente il perchè..forse per sentirmi meno sola o sperare che qualcuno di voi mi dia un pò di conforto o mi dica cosa devo fare...anche se sono sono convita che non ci sia soluzione alla mia situazione.
Ho 29 anni,dall'esterno mi considerano una ragazza da invidiare, intelligente, carina, indipendente economicamente, forte.....ma io non mi vedo così...8 anni fa persi il mio grande amore: mia mamma, un tumore fulminante che consumò anche me durante il periodo in cui le stetti vicino...penso tuttavia di aver elaborato quel lutto, anche se il dolore riaffora a volte. Nell'anno della sua malattia conobbi L., era il primo uomo ( 13anni in più di me) cui mi avvicinassi seriamente e con cui trascorsi 5 anni che ora rivedo come fantastici...non mi mancava niente allora, amavo stare con lui anche senza fare cose eccezionali....un gelato, un film, carezzargli il viso...la spesa in tutti i supermercati della regione .
Poi lui mi ha lasciata.Luglio 2005.ed il mondo mi è crollato addosso.Non riesco tuttora a capire il motivo di ciò...perchè lui mi amava ancora,adorava stare con me, avevamo entrambi bisogno reciproco della nostra presenza, non poteva finire tutto perchè lui credeva che lo tradissi...perchè era così insicuro da dare credibilità alla sua insicurezza e timori, perchè io frequentavo anche amicizie esterne...avevo 25 anni e mi sentivo capace di volare. Da donna che amava la vita, amava sè stessa, era piena di passioni e circondata da persone mi sono così ritrovata a tentare di sfuggire dalla mia nuova realtà: prima ho minacciato di gettarmi dalla finestra,poi ho tentato di morire assiderata,infine mi sono tagliata il polso. Da quel gesto disperato capii che mai più avrei tentato di farla finita...mi ero spaventata tanto e avevo capito che non era nemmeno troppo facile riuscirci.
Lui si riavvicinò, senza chiarire la sua posizione: cuore gemello o amico di una pazza suicida? uno psicologo da due soldi disse che il mio gesto era stato normalissimo data la situazione...ed io me ne convinsi, me ne feci la mia arma...era giusto soffrire se un uomo ti sballotta ogni giorno e non ti fa capire cosa vuole...ma così non accettai mai la separazione da L., e il bisogno di lui crebbe....Da allora sono trascorsi 4 anni, lunghissimi..e altrettanto pieni di nulla.è strano ma il cervello mi si offusca quando tento di ricordare. Tutto bene fino un anno fa, sembravamo tornati insieme, anzi, stavamo meglio di quando lo eravamo effettivamente...Trascorrevamo ogni momento insieme, ridevamo, mai una litigata, coccole ecc.Poi, un anno fa, lui conosce una ragazza di 20 anni, infantile, brutta e vuota intellettualmente , ci si fidanza e mi dimentica. smettono le nostre uscite, i messaggi...il tempo trascorso a condividere ogni cosa.Ora lei convive da lui. Ed io ho ripreso a piangere, a pensare incessantementeallidea che ho perso l'unica cosa della mia vita per cui valesse la pena vivere..che tutto il resto che posseggo non è nulla...
alterno periodi di insonnia a catalessi continue, apatia, perdita di desiderio sessuale , mancanza di rappoorti umani con altre persone....Non riesco a frequentare nessuno, non ho più amici e amiche.Non ho più nulla da fare, e ne l contempo mi innervosisco e divento ansionsa perchè conscia che sto buttando via la mia vita a fare niente.
Dopo tutti questi anni non dovrei esser guarita dal mio malessere?Non penso che una terapia mi possa dare beneficio, come noterete anche ora ho esposto i fatti in modo confusionale e poco chiaro....perchè anche io non so più cosa sia accaduto....penso solo alle belle cose vissute con L. e che non potrò più rivivere nemmeno una millesima parte con altro uomo....Non mi sento più in grado di amare ....o forse è quello che voglio la sollitudine?
scusate

"L." era una mago della seduzione, se è riuscito a manipolarti a tal punto, da farti credere che lui era l'unica felicità possibile.

Per quanto ti comprenda, perché per amore ci ho quasi rimesso la vita, un dolore insostenibile che va al di fuori di ogni possibile comprensione e per non parlare delle varie conseguenze devastanti che sono state causate da questo mio sentimento, posso solo dirti che l'amore ha mietuto più vittime che la somma di tutte le guerre di tutti i periodi, cioè da quando l'uomo a messo naso sulla terra.

Ti credo che sei confusa, arrabbiata, delusa, illusa, ma le cose del passato, tali devono restare.

Consolarti? non lo so se ti farebbe stare meglio, ciò che so con certezza e che c'è da lavorare tenacemente, per riconquistare la lucidità e la serenità.

Non vado oltre, anche perché per essere aiutati o consigliati ci vuole pazienza e costanza.

Ciao piccola, in intenet mi chiamo Stefano Starano e nella vita faccio il guaritore di ragazze deluse.
Magari.
Non è così ma vorrei che lo fosse.
Io la faccenda la vedo così.
Noi siamo esseri umani e non robot: se ci feriscono proviamo dolore.
Noi siamo esseri umani e non animali: se ci feriscono moralmente e umanamente noi proviamo doppio dolore perché "capiamo" ciò che ci hanno fatto e ciò che ci succede.
Noi siamo esseri e non Dio: se ci feriscono noi non possiamo cambiare il passato.
"Il passato non si cambia..."
Sai una cosa? Non sono tanto convinto su questa faccenda del passato. Se il tuo Lui fa parte del passato, nel senso del tuo rapporto con lui, del tuo essere felice solo con lui, chi dice che tu non possa cambiare? Chi dice che tu non possa... come dire... "cambiare la situazione passata che credi sussista ancor oggi"?
Sai che ti dico? Basterà un altro uomo che ti piaccia, che sia gentile, disponibile, aperto, solare e soprattutto partecipe. Dove non ci sarà bisogno per forza di parlare ma di ascolatare attentamente, ci si capirà con uno sguardo dove in un attimo passano milioni di messaggi come nessun N98 della Nokia potrà mai fare. Basterà anche solo un amico che sia vero amico. E l'amico viene, non lo si cerca, piccola.
Ho parlato di una persona ideale, vero? Che strano che amiche che ho avuto mi abbiano trovato così - ideale come amico - come io ho trovato loro uniche, meravigliose e insostituibili.
In verità ho sempre bisogno di conferme perché io invece mi butto giù, e non lo dicono solo le amiche ma anche la mia psicologa e addirittura una donna che aiuta mia madre anziana (però è una tipa colta, giovane e che ha letto molto, anche di psicoanalisi - ma questo non vuol dire un cavolo perché se non c'è spessore sotto... nulla si può). Naturalmente io mi penso veramente una schifezza ma su questo posso ben poco, almeno mi esprimo!
Ma sul fatto che esista qualche essere umano che "sia umano" perché negarlo? Perché buttare giù gli altri, perché pensare che "nessuno sarà così", che non sarà mai come con lui?
Certo c'è il probema noi.
Siamo noi stessi il vero problema da risolvere.
"Tra colui che in battaglia ha vinto migliaia di guerrieri e colui che ha vinto se stesso, costui è il più grande vincitore" stava scritto all'entrata di una palestra di Karatè.
Ciao
tuo Stefano
Ah, domenticavo, sei bellissimissima perché quel periodo che tu hai intensamente vissuto fa capire che ERI TU l'amore che provavi e che condividevi con l'altro. ERANO TUE le sensazioni positive (che ovviamente provavi TU - cioè che venivano DA TE).
Lui è stato bello come te fino a quando non è caduto come un angelo di cui ho paura a dire il nome.

Ah, un'altra cosa, io sono stato bene solo con gli psicofarmaci, attualmentene ne prendo un sei o sette tipi diversi più volte al giorno, dall'otto dicembre 2004 (la sera andai dallo specialista, la mattina dopo alla farmacia di turno - era l'Immacolata).
(un saluto a Suggestione: che nome bello)

Buonasera miei cari confidenti, anzitutto grazie di avermi letto e risposto, non credevo nemmeno di meritare attenzione , e invece ho provato un pò di sollievo...nel leggervi.
Suggestione, la cosa che mi colpisce di L. è che non era altro che un uomo semplice e vero, forse l'unico che abbia mai conosciuto a non fingersi perfetto, ll'unico che mai mi ha tradita, l'unico buono che sopportato varie volte miei atteggiamenti dettati dall'inespierenza dell'immaturità...credimi, di persone ne ho incontrate moltissime...alcune si sono aperte con me, mi hanno voluta partecipe della loro vita...ma io , dopo di lui, ho trovato solo banalità in tutto quello che mi è accaduto, noia, disinteresse...nessuno mi ha saputa rapire la mente e il cuore..forse nemmeno fisicamente.Anch'io , razionalmente, sono certa che il passato dovrebbe essere fonte di insegnamenti per il futuro e restare comunque relegato al tempo che non c'è più....e perchè poi , a distanza di 4 anni sono rimasta ancorata a lui e noi????é questo il mio dilemma,...Varie volte ho tentato, e credevo di esserci riuscita, a staccarmi, a pensare ad altro....ma poi ci ricasco...e dopo tanti anni mi sento davvero malata, di una malattia che nessuno può guarire, perchè non so dirmi da chi dipenda. La mia buona volontà c'è, ma se non è così incisiva non penso che farmaci o cose del genere possano fare di meglio...
Caro Stef...ritrovassi uno sguardo che sappia dire più di mille parole è il mio sogno più grande, sarebbe quella la mia cura.Sono certa che ho ancora tanto da donare...e allora , se non lo dono ,sono io il problema....E' possibile che delle persone che in quest anni ho frequentato nessuno poteva essere complementare a me?? Penso che la causa sia l'essermi sentita sbagliata negli anni della mia relazione con L....lui continuava a dirmi che lo mettevo a disagio perchè mi notavano anche gli altri, perchè sorridevo, ero entusiasta di ogni cosa, solare...troppo espansiva: Ed ora , di rimando,sono fredda, il mio calore rimane dentro di me...riesco a trasmetterlo solo ai miei animali e i familiari, verso la categoria umani m rendo conto di essermi chiusa quasi del tutto ... esco magari una o due volte con la stessa persona e appena vedo che questa si attacca o vorrebbe qualcosa di più , prima di darmi, confronto ogni suo carattere con quello di L . e poi fuggo, Questo è il mio clichè.
"Tra colui che in battaglia ha vinto migliaia di guerrieri e colui che ha vinto se stesso, costui è il più grande vincitore", hanno ragione, Stefano...e spesso questo concetto me lo ribadiva anche lui...si vantava del fatto di riuscire a resistermi, di essere più forte della tentazione che io rappresentavo per lui. Non è pazzesco??? e allora chi è messo peggio?? io o lui che si nega una cosa che in fondo doveva essere sua?

[quote="suggestione"]"L." era una mago della seduzione, se è riuscito a manipolarti a tal punto, da farti credere che lui era l'unica felicità possibile.

LUI NON MI HA FATTO CREDERE NULLA, E' LA MIA TESTA CHE LO CREDE FERMAMENTE...LA PROVA E' CHE DOPO LA NOSTRA STORIA I MIEI ATTIMI FELICI SONO STATI MOLTO MOLTO BREVI, TERMINAVANO IN UN BATTER D'OCCHIO.
SE LUI MI AVESSE ABBANDONATA PERCHE' NON PROVAVA + NULLA PER ME, PERCHE' GLI ERA PASSATO TUTTO, IO LO AVREI ACCETTATO ED ORA MAGARI SAREI STATA FELICE ALTROVE...AD AVERMI DANNEGGIATA SONO STATI I SUOI CONTINUI PRENDERE QUEL CHE IO MI SENTIVO ANCORA DI DARE E NON PRENDERE UNA POSIZIONE, TENERMI AL SUO FIANCO COME AMICA, CONSIGLIERA, DONNA DA UNA NOTTE...INSOMMA , TUTTO QUEL CHE VENIVA....COSI' IO NON SONO RIUSCITA AD ELABORARE LA FINE DELLA STORIA, ( CHE NON C'ERA MAI STATA IN REALTA', INTESA COME TAGLIO NETTO), E LA IMPROVVISA SEPARAZIONE DI UN ANNO FA E' STATA ANCORA + ATROCE ..

...perchè ora che rileggo quello che ho scritto mi sembra tutto stupido ed insensato ?? probabilmente domani o dopo mi ritroverò di nuovo a piangere e senza voglia di alzarmi dal letto...è sempre così per me...ho continui umori alternati...oggi dico: "vaffanbrodo a tutti quelli che mi han fatto star male", il giorno seguente non mi fa aprire gli occhi nemmeno una bomba ....Un mese sono piena di buoni propositi e mi dico convinta che tutto ricomincera' ad andare per il meglio, così mi faccio viaggi mentali su come sarà la mia nuova vita, il rivedere questa o quella persona....ma poi, la settimana dopo, mi ritrovo ancora più delusa e svogliata e torno a chiudermi nel mio guscio....

Mi sembra che tu abbia le idee chiare su ciò che è accaduto, quindi il problema che ti affligge e forse dovuto al fatto che non c'è ancora nessuno che riempie i tuoi pensieri.

suggestione ha scritto:Mi sembra che tu abbia le idee chiare su ciò che è accaduto, quindi il problema che ti affligge e forse dovuto al fatto che non c'è ancora nessuno che riempie i tuoi pensieri.

Ué Sugge, è troppo saggio ciò! Forse la bimba ha bisogno di aiuto. Credo che non bisogni aspettare. Deve prendere al volo quello che c'è ora, anche noi sul forum tramite post, come amicizia. In fondo è bello avere una donna per amico, non trovi?
Io credo - ma ditemi poi voi - che l'aprirsi, il partecipare, il vivere cose diverse, occasioni in cui ci trova non di amore o innamoramento, crei comunque un "giro virtuoso" che trascina con sé anche le possibilità o occasioni di un incontro "speciale".
A me capita.
L'anno scorso ho conosciuto ragazze giovani, tre Flavie, una Valentina che già conoscevo e una Lucia. E' stato tutto un tourbillon di amicizie. Ma è iniziato da agosto in posti dove non me l'aspettavo, in luoghi diversi. Ho fatto amicizie nel Lazio e in Campania, e anche nella mia città, anche con persone anziane, molto ma molto anziane. In altre occasioni e contesti, in anni lontani, ho avuto periodi particolari in cui poi mi "attiravo" le cose, le situazioni, le persone belle o che io scoprivo tali.
E' vero che può succedere anche in negativo ma se ci buttiamo (non in cose o situazioni pericolose) a vivere, ad andare dove ci invitano, ci sarà un periodo nuovo. Certo, all'inizio non ci sarà quello che cerchi, ma in fondo tu cerchi qualcuno che faccia il sostituto? No, tu cerchi qualcuno come ha detto Suggestione.
Una persona nuova, diversa, che entri nel tuo cuore perché unica.
E anche tu sei unica, piccola, perciò creati un futuro buono anzi, "apriti" al futuro.
Un bacio
Stefano

Durante il percorso, si incontrano pure certi personaggi, che pensano solo..............

E quando tutto questo accadrà, un'altra storia incomincerà.

Io sto con mio marito dal 1987 e sono sposata da circa quindici anni. Lo amo ancora e mi ritengo molto fortunata.
Se lui mi lasciasse.... non oso pensare come sarebbe!

Però oggi, a quarant'anni, sono convinta che non ci sia una sola persona adatta a noi nell'Universo. Le favole del principe azzurro e dell'eternità non sono di questa vita, che di eterno non ha nulla.

Non discuto che il tuo ex fosse un'ottima persona. Ma mi pare che tu lo stia idealizzando e così facendo crei nella tua mente un'immagine pericolosa: quella di un essere perfetto, impossibile da uguagliare.
Razionalmente invece sai benissimo che perfetto non era; perchè parli della sua indecisione, del suo "stare in due scarpe".
Io, da maliziosa quarant'enne, potrei dirti francamente ciò che penso e cioè che si era già stufato di te da parecchio, ma vedendo quanto eri presa ha preferito procrastinare il più possibile per evitare scenate e sofferenze da parte tua.
Ma è un pensiero che lascia il tempo che trova visto che non conosco te e neppure la tua storia.

Evita di sprecare la vita ad inseguire un idea morta e sepolta. Tu invece sei viva e puoi ritornare ad amare anche più intensamente di quello che credevi possibile.
Penso che tu lo meriti, devi solamente decidere di voltare pagina. Come fare? Non so dirtelo.
Cambia amicizie, cambia pettinatura, cambia arredamento e taglio di capelli. Manda a quel paese tutti.
Vai a fare un viaggio con "Avventure nel mondo" dove non conosci nessuno.
Penso che tu debba desiderare la svolta.
Finchè continui a vivere nel passato, morirai.

Ciao Moonlight,
ho letto attentamente il tuo post. Ho i brividi... la tua storia è per moltissimi particolari uguale alla mia. Ho letto anche le risposte che sono state scritte e le sento totalmente mie. Scusa la mia irruzione se non riesco a scrivere altro, ma dopo aver letto la tua testimonianza mi sento a pezzi. Spero di riuscire a risponderti con calma.

dopo parecchi mesi, rieccomi qui.....ho vissuto, mi sono lanciata nella vita e ora sto peggio di prima.......sto insieme ad un uomo da 8 mesi.......e ieri ho pensato al suicidio, di nuovo. Poi me ne vergogno perchè in fondo amo la vita, i miei animali, i miei parenti che non vedono il mio malessere.....e quando capisco che se trovo quella forza di farla finita ,perderò tutto., mi sento uno schifo per averlo solo pensato...
Julian, ti ho letto solo ora, volutamente non sono più entrata in questo spazio dopo la mia confessione, spero tu ora stia meglio, ma se vorrai, io sono qui......BUONA PASQUA A TUTTI

Ciao amici,
io lo capisco. Lo capisco che una possa stare con una persona nuova da otto mesi e stare male lo stesso. Qua devo fare un po' il razionale - mentre la mia psicologa mi chiede di mettere cuore nelle cose, nei miei colloqui con lei, ma tanto non ci riesco e basta, vado meglio sull'intellettuale. Voglio fare un ragionamento.
Se io ho vissuto veramente bene, intensamente un periodo, se una persona è stata veramente "uno con me"... ma perché dovrei rinnegare questo mio essere stato? Essere stato così, con lei? Se è stato bello e vero l'essere stati insieme, ma perché devo dire che non è stato così? E se io ricordo questo, dovrei essere felice che sia finito? Ovviamente no. Il diritto alla felictà è costituzionale in America e questp, credo, comporti il desiderio ad averlo o riaverlo. Quindi è legittimo amare, ricordare e tutto il resto alla faccia di tutti quelli che mi vogliono capire, consolare, far dimenticare. Qua l'unica cosa che conta è avere gente attorno che mi ascolti veramente, che sia attenta a me, che abbia cura di me.
Il bello sarebbero i fatti, non le parole. Noi qui per la povera amica - vittima e non colpevole - possiamo solo starle vicino, partecipare, invitarla a stare un po' con noi. Questo è uno dei pochi casi che la gente in internet si dovrebbe incontrare (con le precauzioni del caso - non pretendendo di dare o ricevere guarigioni o amori ma solo offrendo un po' di compagnia, di solidarietà e compartecipando, condividendo le cose dell'altro e fare qualche cosa insieme, una pizza, un caffè o meglio una bella cioccolata o un tè).
Il concetto che tutto dipenda dal "sé" che dissi ad Agosto nel primo post in risposta, è una cosa a cui arrivare, pervenire. Cioè, arrivare a capire, prendere coscienza, realizzare che l'amore bello è il mio (e non solo il suo, di "L.") è la fine di un percorso interno, psicoanalitico. Non intendo "psicoanalitico" nel senso medico ma di riscoperta del vero sé, quel se stessi che è sepolto dentro ognuno di noi nevrotici occidentali (be', forse oggi ce ne saranno anche parecchi di orientali e del Terzo Mondo). Voglio dire che molti di noi non vivono la propria vita ma quella di un altro. Un altro costruito da tutto quello che ha visto, udito, avvertito: la freddezza, la delusione non solo delle persone ma della società, del sistema superficialistico, del competitivo: qua se non sei all'altezza non sei nessuno. Devi essere forte, competitivo, realizzato per essere considerato. Devi essere di successo per essere considerato un buon ingegnere, cantante, uomo. Non ti devi mai innamorare.
Naturalmente questo che il sistema vorrebbe da noi sono tutte c*****e. Non dobbiamo essere come il mondo ci vorrebbe: un astuto animale (diceva Krishnamurti).
Credo che mi sono perso nel ragionamento.

Volevo dire che lo capisco che uno pensa a cose passate belle e perse perché l'ho fatto e lo faccio anch'io in momenti esaltanti, tristi, di melanconia e brutti. Cioè ricordo la persona e quando viene un nuovo periodo, una conoscenza nuova particolare, a volte mi fermo a pensare come sarebbe bello se potessi raccontarlo, condividerlo, con lei...
Stupido vero?

Speravo di rileggerti...mi sei stato di grande conforto....
sono pienamente d'accordo con quello che dici, e difatti non intendevo fare intendere che ora che sto vivendo un amore ripenso a L. tutt'altro. E' stato un incontro magico con un'anima affine a me......e mi ha rapita, in pochissimo tempo, sempre che il tempo sia un concetto razionale in queste cose....
Il problema è con la persona che sto vivendo ora....e non dirmi che me li cerco col lanternino...insomma. DOPO ANNI DI SOLITUDINE mi lascio andare e ora sto peggio di prima....Di certo questa nuova persona mi ha fatta molto crescere, o meglio, scoprire in me capacità che non credevo di poter raggiungere.......posto un sunto, ma è molto lungo..pardon...
Tutto ha inizio 8 mesi fa…io ormai 30enne che già sapete come interpreta l'amore, lui 45enne solitario,spirito libero (non nel senso di infedele),molto volubile...passa da estasi a tormento,spirituale,mai stato convivente o sposato, addirittura…mai coinvolto in una relazione seria e duratura…principalmente per il suo lavoro che lo porta in giro per il mondo molto spesso, anche per mesi, e l’incapacità di ogni donna di accettare una relazione che parte da questi presupposti. Fortemente “egoista”(che poi è un male o un bene esserlo?)perché abituato da sempre a vivere senza rendere conto a nessuno, nemmeno alla sua famiglia, ad essere “nomade” senza imposizioni,seguendo il suo sentire del momento e convinto che alla sua età non potrà mai cambiare.Lui mi corteggia, dice di aver trovato in me la donna che aspettava da una vita, coi suoi stessi valori:sensibile,magica, amante della semplicità, capace di emozionarsi davanti la natura, lontana da quello che propone oggi la società,gli stereotipi..insomma due persone atipiche con la stessa anima..Il mio gelo si scioglie.Mi lego a lui con tutta me stessa.Tutto è perfetto,scopro una piacevole forza in me nel superare la mia atroce sofferenza e depressione durante qualche sua trasferta, qualche suo tornare nella terra natia per rigenerarsi senza volere la mia presenza al suo fianco(un po’ perché gli scoccia io chieda le ferie a lavoro , un po’ perché dice di aver bisogno dei suoi spazi e della solitudine a volte).Quel che per me conta è che nei momenti in cui sta con me mi celebra :cucina per me con amore,c'è ottimo dialogo,ottimo sesso, risate..passo le notti con lui e sono la prima donna con cui si sveglia al mattino nel suo letto(anche se a volte,dopo un po’, prova ancora “fastidio” per un’altra presenza fisica accanto a sé,anche quando svolge normali attività tipo andare in moto,fare la spesa…)…insomma, mi tratta come una regina.In tutto ciò sostiene la sua filosofia del vivere alla giornata:il nostro destino è già scritto e le cose vanno come devono andare senza i miei scalpitamenti, progetti o proiezioni..cose che a lui non appartengono, non sente sue,nonostante non c’entro io in questo, è proprio la sua indole, lui pensa solo al qui e ora e vuole che anche io lo viva così per stare bene e non soffrire il suo carattere e gli allontanamenti( anche perché prevede che ricomincerà con le permanenze di mesi all’estero) .dice che non vuole darmi illusioni, anche se non è detto che poi non ci sposeremo e vivremo tutta la vita insieme, se così è scritto.. ma lui non può darmi certezze, perché la vita stessa è incertezza ( e lui non è abituato alla coppia e la teme,aggiungo io).Lui sente, data la mia trasparenza emotiva, che io vorrei già trascorrere ogni momento con lui,anche se non gli ho mai fatto imposizioni,anzi alla fine dirige tutto lui…insomma, viviamo il rapporto in modo diverso, ma questo, sottolinea lui, non vuole dire che non tenga a me,anzi, lui con me sta bene, non vuole né lasciarmi né allontanarmi, sono le sue concezioni di vita quelle, indipendentemente da altre persone, dice che forse è più “innamorato” lui che non io, che io sto colmando i miei vuoti e sono possessiva..e lui non è pronto a fare il maritino con la mogliettina(è uno stereotipo che odia), che sta facendo dei passi da leone,di dargli tempo,che lui rispetta la mia libertà e io sono debole perché mi sono annullata, vivo in funzione di lui, in attesa di una sua chiamata…Vorrebbe che anche io avessi i miei spazi, non fossi sempre lì disponibile per lui e ad aspettarlo, e non capisce che se io rinuncio ad altro è perché davvero mi basta lui…le occasioni per uscire non mi mancherebbero , anzi, e poi ,dopo la crisi della scorsa estate sono ripartita in quarta con il morale. Forse se non avesse un lavoro che lo porta via senza preavviso e per lunghi periodi, lo vivrei più rilassata…ma così continuo a pensare che quando c’è me lo voglio godere, e sto male quando vedo che lui si dedica ad altro,anche se non glielo impedisco, ovvio: lui giustamente ha anche i suoi amici..i suoi sport estremi…e la voglia di passare qualche giorno di pura adrenalina tra uomini senza donne e pensieri…anche se questi giorni collimano coi miei di vacanza (tipo ora , Pasqua, che mi ha mollata a casa da sola...). Per lui uomini e donne sono diversi, e non possono condividere tutto, pena astio e litigi per cose fatte a forza e separazioni , mi sta facendo impazzire perchè io so, da una parte, che lui ha ragione a concepire la vita così e volerla vivere con "serenità" al contrario di me...invece io temo di perderlo, mi fido di lui, ma la mia proverbiale insicurezza mi suggerisce di continuo che magari fa così perchè si è stancato e non sa come dirmelo..Insomma, sto mettendo in moto un veccho meccanismo pericoloso....mi trascino da sola nel baratro, cercando di interpretare coi miei occhi, e facendolo negativamente, ogni suo comportamento .Aiuto

Stef ha scritto:Volevo dire che lo capisco che uno pensa a cose passate belle e perse perché l'ho fatto e lo faccio anch'io in momenti esaltanti, tristi, di melanconia e brutti. Cioè ricordo la persona e quando viene un nuovo periodo, una conoscenza nuova particolare, a volte mi fermo a pensare come sarebbe bello se potessi raccontarlo, condividerlo, con lei...
Stupido vero?

Dimenticavo....ho messo a conoscenza L. di questa mia nuova storia, quindi ti capisco in ciò...nel voler condividere con la persona che nel bene o nel male, ci ha dato molto nel passato.....

Cara ragazza....
L. era unico, indimenticabile, fantastico, bellissimo... e tu una "merd...cia". Eh sì, perchè una persona per risultare così fantastica per forza deve stare con una molto più in basso di lui. Ma se tu eri così tanto inferiore, perchè era geloso?

Un uomo della sua età che inevitabilmente finisce con ragazze molto più giovani mi lascia perplessa... anche il momento in cui vi siete messi insieme è particolare. Tu avevi bisogno di qualcuno e lui ha colmato il vuoto lasciato dalla figura materna con una similpaterna.
Quando un uomo ha bisogno di sentirsi più forte della sua compagna, più maturo e padrone sempre della situazione (e la sua gelosia quando frequentavi gli altri ne è la prova lampante), allora è un insicuro.
Il problema è paradossale: tu sei troppo più in gamba di lui e quando se n'è accorto non si è fatto scrupoli a lasciarti. Dovevi essere più insignificante e deboluccia... mi spiace....

Mi spiace anche doverti dire 'ste cose, ma ho quarant'anni e nonostante abbia un marito fantastico e due figli sono convinta che non esista sulla terra una persona così perfetta come tenti tu di idealizzare il tuo "L.".
Dopo vent'anni di convivenza, con il fiato pesante la mattina, il brontolio costante quando al lavoro è andata male, i figli che fanno incursioni in camera da letto, la mania di infiacchirsi davanti alla televisione mentre tu vorresti uscire per una cenetta romantica, le divergenze educative e le unghie sul tappeto, so cosa significa portare avanti una relazione e ti assicuro che questa deve almeno partire col piede giusto, perchè altrimenti sappi che la depressione è il minimo che può capitarti!

Il problema non è la sua inesistente perfezione assoluta, quanto le tue necessità. Di cosa hai veramente necessità tu? Credi sul serio che un uomo possa guarirti da tutti i mali? Guarda che io sono felicemente sposata da più di 15anni ma sono caduta in depressione ugualmente.
Secondo me, più che guarirti, quello ti ci ha mandata in depressione!

L'unica via da seguire è concentrarsi su te stessa. Non è lui la ragione dei tuoi mali, sei tu e le tue insicurezze, i tuoi dolori. Cerca di capire questo e vai da uno psicologo che ti aiuti a dipanare la matassa dei tuoi loop psicologici.
Se lo psicologo non è sufficiente, allora rivolgiti anche ad uno psichiatra, ma non aspettare.
Inutile soffrire se ci sono i modi per rinascere... e tu devi rinascere e lasciarti il passato alle spalle.

Grazie per avermi infuso un pò di sicurezza in me dicendomi che io ero troppo per L.
ma quello è un problema che sono riuscita a risolvere, dopo anni di sofferenza e la richiesta di aiuto anche a voi, e magicamente ne sono uscita
....Non so se hai letto l'ultimo mio intervento lunghissimo....( e scusate la forma prolissa...), ma ora ad angosciarmi e farmi stare ancora peggio di quella volta...e in modo più concentrato perchè parlo degli ultimi 4 mesi....è la mia nuova relazione...nata lo scorso luglio...
mi piacerebbe molto che tu leggessi e mi dicessi qualcosa a tal proposito...