anche io sono finita qui..

Ciao a tutti.. sono nuova.. Fin da piccola avevo il sentore di essere diversa dagli altri e man mano che crescevo ne ho avuto conferma.. l'idea di questo mio lato oscuro, dell'essere diversa inizialmente mi divertiva, ma ora è troppo. Mi sforzo terribilmente ogni giorno del semplice fatto di vivere, vivere è diventato pesante. Sono quasi le 6 del mattino e, come ogni notte, mi sto torturando con i pensieri sempre ed esclusivamente negativi. Quando mi sveglio, puntualmente di pomeriggio, mi sento stordita angosciata e terribilmente triste e vuota, lo stomaco chiuso, nodo alla gola e paura di affrontare la giornata, o quel che ne rimane. Spesso faccio finta di nulla, cerco di sorridere, di giocare con i nipotini, cerco di far credere a mia madre, il mio ragazzo e alla mia famiglia che va tutto bene. Con il mio ragazzo ci riesco poco, quando a volte mollo un po la presa e mi zittisco un po piu a lungo con la faccia da fantasma, mi chiede la solita frase: cos'hai? Ed io puntualmente ho a scusa pronta.. ho provato a parlargliene ma è tutto troppo difficile, molte volte non so il motivo della mia sofferenza immane, e lui fatica a credere che non ce ne sia uno, allora si litiga. Per questo e per motivi di fiducia, che io non riesco piu a dare a nessuno, si litiga spesso e sto cercando di fare di tutto per non fargli pesare questo mio malessere, ma quando torno a casa la notte scoppio a piangere ho paura che lui stia sentendo un'altra, o che magari non mi ama piu come prima, ho paura che la depressione lo stia facendo allontanare, che stia soffocando tutto. Ho perso molto peso, ora sono arrivata a 41 kg. Sto mangiando pochissimo, salto praticamente la colazione, il pranzo e spesso anche merenda.. non ce la faccio piu, spesso ho pensato anche al suicidio, specialmente ultimamente ma mi manca il coraggio.. è questo che mi "salva" ogni volta. Questa cosa mi sta consumando lentamente, giorno per giorno,ora dopo ora, quasi fosse un tumore in metastasi.

Ciao Rosa
Io leggendo tanto sulla depressione ho capito una cosa, ci sono depressioni causate da fatti e depressioni, come dire, che nascono spontanee
Io personalmente credo che tutte le forme di depressione siano causate da qualcosa 
Insofferenza, qualcosa che manca, la vita e il lavoro che non scorre regolare,insomma qualcosa ci deve essere, l'importante è trovarlo
Anche sforsarsi di nascondere questa depressione, o meglio dire, cercare di apparire quello che non si è, genera disagio

Immagina di andare ad una festa...trovare tutte persone in abito lungo da sera, e tu sei in jeans e maglietta ? questo non crea disagio, voglia di appartarti e non vedi l'ora di andartene ?
Ma questo...non sei tu, o il tuo carettere.... ma il tuo abbigliamento, che ha indotto questo

Cerca di trovare quello che non và, risolvere le cause all'origine, perchè, anche cercare di apparire, e non riuscirci puo generare depressione, o meglio dire disagio sociale.

Nel frattempo senti un medico anche di base, digli che sei un po stressata giu di corda, magari con un po di ricostituenti, un po di ferie e divertimenti tutto comincia a diventare neno pesante e si inizia a ragionare con una mente un po piu lucida, e allora diventa piu facile trovare cause e soluzioni

Poi dici di perdere peso....lo stress porta anche a questo, ma se tu non mangi, questo è inevitabile a prescindere dallo stress
Io ho fatto una terapia, con farmaci pesanti ( per una malattia niente a che fare con la depressione ) questi farmaci creavano nausea innapetenza e altro, ma io cercavo comunque di mangiare perche il fisico per sopportare i farmaci aveva bisogno di energia
Come si dice " il sacco vuoto non sta in piedi " come fai a essere piena di vita se non hai energie ?
Cerca di mangiare cose ghiotte e sostanziose, dolci, gelati, quello che si mangia anche quando non si ha fame

Ciao RosaNera, anch'io come roberto66 tendo ad operare distinzioni in merito al disagio, perché "depressione" mi sembra un termine ombrello che cela al suo interno parecchi contrastanti stati d'animo, dove anche i momenti più difficili non vanno visti come punti d'approdo ma come possibili punti di ripartenza, verso stimoli più definiti legati a una maggiore conoscenza di sé e, di rimando, degli altri. Ma tralasciando considerazioni che possono aprire diatribe infinite, voglio solo dirti che una buona parte di questo gioco potresti iniziarla con un terapeuta, per recuperare un'espressione che magari non trova la forza di uscire negli spazi di relazione soliti. In questa direzione penso che il contatto che citi con il sentimento che avvertivi fin da bambina sia molto prezioso.