25 anni ma mi sento vecchio

Vecchio nel senso che non riesco a provare piacere in nulla, sentendomi così sempre stanchissimo e demotivato. Ed è una cosa che va avanti da sempre, anche nelle cose più spontanee e banali: ad esempio, non son mai riuscito a farmi piacere la musica, per dire (sarà un esempio stupido ma, a parte me, non conosco nessuno a cui non piaccia almeno una canzone, è una cosa così naturale!). Ho cercato di buttarmi sul lavoro (studio medicina e sono riuscito, non so come, ad arrivare all'ultimo anno) ma mettendomi in gioco mi sono reso conto di non essere capace di fare neanche quello, un po' per una mia gravissima inettitudine nelle cose pratiche e nel lavoro di gruppo (cosa che vale per ogni campo della mia vita: non sono esattamente quella che gli altri definiscono una persona "sveglia", nel senso che purtroppo quasi mai colgo al volo ciò che mi dicono e comunque impiego troppo tempo per risolvere un problema), un po' per il fatto che, come per ogni cosa, non provo alcun piacere nel lavorare (mentre vedo i miei colleghi che vanno in orgasmo solo all'idea di farlo, e mi chiedo come ci riescano). Naturalmente in queste condizioni non son mai riusciuto a trovarmi un vero amico, ma non sapendo ciò che mi perdevo son riuscito a non soffrire eccessivamente di questa mia solitudine e a tirare avanti finchè, un anno fa, è arrivato il colpo di grazia, cioè una ragazza che all'inizio mi aveva fatto sentire speciale ed amato ma che, nel giro di appena quattro mesi, si è stancata di me perchè "la relazione era nata su niente di profondo" e "i miei discorsi e le mie riflessioni erano terra-terra" (testuali parole). Da allora l'autostima è crollata ulteriormente e la vita ha preso a farmi ancora più schifo, ed ogni cosa è diventata ancora più grigia e faticosa. Sono anche andato da uno psicoterapeuta e perfino da uno psichiatra, ma entrambi si sono rivelati perfettamente inutili al fine della mia felicità, tanto che, dopo un anno di chiacchiere a vuoto e di litio, posso dire tranquillamente che mi sento peggio di prima: quando non son costretto a studiare, infatti le mie giornate le passo a letto a cazzeggiare sul pc. Scrivo qui alla ricerca di qualcuno che condivida i miei stessi non-interessi e la mia disperazione, la mia stanchezza, la mia solitudine, e che quindi possa capirmi e magari possa darmi qualche consiglio illuminante, un'idea, una speranza, qualsiasi cosa. Grazie per l'attenzione

Ciao anke a te benvenuto nel forum

Non credo che tu sia 1 ragazzo poco "sveglio" x il semplice fatto che x frequentare 1 facoltà come quella di medicina, devi essere 1 moltooo sveglio,molto tosto anke xkè prima di accedere alla stessa, occorre superare 1 test attitudinale non indifferente....

io ho 21 anni e anke io come te,mi sento molto spesso spento..ma non credo sia dovuto ad 1 questione genetica o caratteriale,bensì penso che si tratti o di un brutto periodoche stai attraversando,o di 1 erroneo stato mentale attraverso cui accedi ormai spontaneamente..

quello che voglio dirti è che credo che sia l' idea sbagliata che ti 6 fatto di te stesso..cioè di quello vuoto,spento,apatico a soggiogarti..ma non è così..

devi sforzarti di pensare positivo(proprio come diceva quella famosa canzone!!),non dico di cercare di essere 1 altra persona xkè sarebbe peggio,ma di avere più fiducia,+sicurezza in te stesso...

x quanto riguarda la tua ex-ragazza evidentemente non ti meritava..ci sono molte ragazze che vorrebbero "giocare"con 1 dottore!!

Parlando seriamente ,devi alienarti dal passato,non facendoti condizionare dalle cattive abitudini,dalle false opinioni che che ti 6 creato(so che sia + facile a dirsi che a farsi ,ma puoi provarci!!)..altrimenti si va incontro a quell'opprimente circolo vizioso in cui ad es io mi sto imbattendo:la depressione..

se può consolarti xlomeno diventerai, x via delle tue emozioni 1 vero medico,1 pò + umano di quelli che si vedono in giro ..

stivisso ha scritto:Vecchio nel senso che non riesco a provare piacere in nulla, sentendomi così sempre stanchissimo e demotivato. Ed è una cosa che va avanti da sempre, anche nelle cose più spontanee e banali: ad esempio, non son mai riuscito a farmi piacere la musica, per dire (sarà un esempio stupido ma, a parte me, non conosco nessuno a cui non piaccia almeno una canzone, è una cosa così naturale!). Ho cercato di buttarmi sul lavoro (studio medicina e sono riuscito, non so come, ad arrivare all'ultimo anno) ma mettendomi in gioco mi sono reso conto di non essere capace di fare neanche quello, un po' per una mia gravissima inettitudine nelle cose pratiche e nel lavoro di gruppo (cosa che vale per ogni campo della mia vita: non sono esattamente quella che gli altri definiscono una persona "sveglia", nel senso che purtroppo quasi mai colgo al volo ciò che mi dicono e comunque impiego troppo tempo per risolvere un problema), un po' per il fatto che, come per ogni cosa, non provo alcun piacere nel lavorare (mentre vedo i miei colleghi che vanno in orgasmo solo all'idea di farlo, e mi chiedo come ci riescano). Naturalmente in queste condizioni non son mai riusciuto a trovarmi un vero amico, ma non sapendo ciò che mi perdevo son riuscito a non soffrire eccessivamente di questa mia solitudine e a tirare avanti finchè, un anno fa, è arrivato il colpo di grazia, cioè una ragazza che all'inizio mi aveva fatto sentire speciale ed amato ma che, nel giro di appena quattro mesi, si è stancata di me perchè "la relazione era nata su niente di profondo" e "i miei discorsi e le mie riflessioni erano terra-terra" (testuali parole). Da allora l'autostima è crollata ulteriormente e la vita ha preso a farmi ancora più schifo, ed ogni cosa è diventata ancora più grigia e faticosa. Sono anche andato da uno psicoterapeuta e perfino da uno psichiatra, ma entrambi si sono rivelati perfettamente inutili al fine della mia felicità, tanto che, dopo un anno di chiacchiere a vuoto e di litio, posso dire tranquillamente che mi sento peggio di prima: quando non son costretto a studiare, infatti le mie giornate le passo a letto a cazzeggiare sul pc. Scrivo qui alla ricerca di qualcuno che condivida i miei stessi non-interessi e la mia disperazione, la mia stanchezza, la mia solitudine, e che quindi possa capirmi e magari possa darmi qualche consiglio illuminante, un'idea, una speranza, qualsiasi cosa. Grazie per l'attenzione

Un consiglio; se continui così un giorno ti sveglierai e non penserai più di essere vecchio: lo sarai sul serio.

Non cercare chi condivide la tua disperazione, la tua stanchezza, la tua solitudine.. non troverai nessuno. Cerca qualcosa di positivo da condividere, sennò la gente ti eviterà. Sei ancora in tempo per cambiare le cose.

chrissolo ha scritto:

stivisso ha scritto:Vecchio nel senso che non riesco a provare piacere in nulla, sentendomi così sempre stanchissimo e demotivato. Ed è una cosa che va avanti da sempre, anche nelle cose più spontanee e banali: ad esempio, non son mai riuscito a farmi piacere la musica, per dire (sarà un esempio stupido ma, a parte me, non conosco nessuno a cui non piaccia almeno una canzone, è una cosa così naturale!). Ho cercato di buttarmi sul lavoro (studio medicina e sono riuscito, non so come, ad arrivare all'ultimo anno) ma mettendomi in gioco mi sono reso conto di non essere capace di fare neanche quello, un po' per una mia gravissima inettitudine nelle cose pratiche e nel lavoro di gruppo (cosa che vale per ogni campo della mia vita: non sono esattamente quella che gli altri definiscono una persona "sveglia", nel senso che purtroppo quasi mai colgo al volo ciò che mi dicono e comunque impiego troppo tempo per risolvere un problema), un po' per il fatto che, come per ogni cosa, non provo alcun piacere nel lavorare (mentre vedo i miei colleghi che vanno in orgasmo solo all'idea di farlo, e mi chiedo come ci riescano). Naturalmente in queste condizioni non son mai riusciuto a trovarmi un vero amico, ma non sapendo ciò che mi perdevo son riuscito a non soffrire eccessivamente di questa mia solitudine e a tirare avanti finchè, un anno fa, è arrivato il colpo di grazia, cioè una ragazza che all'inizio mi aveva fatto sentire speciale ed amato ma che, nel giro di appena quattro mesi, si è stancata di me perchè "la relazione era nata su niente di profondo" e "i miei discorsi e le mie riflessioni erano terra-terra" (testuali parole). Da allora l'autostima è crollata ulteriormente e la vita ha preso a farmi ancora più schifo, ed ogni cosa è diventata ancora più grigia e faticosa. Sono anche andato da uno psicoterapeuta e perfino da uno psichiatra, ma entrambi si sono rivelati perfettamente inutili al fine della mia felicità, tanto che, dopo un anno di chiacchiere a vuoto e di litio, posso dire tranquillamente che mi sento peggio di prima: quando non son costretto a studiare, infatti le mie giornate le passo a letto a cazzeggiare sul pc. Scrivo qui alla ricerca di qualcuno che condivida i miei stessi non-interessi e la mia disperazione, la mia stanchezza, la mia solitudine, e che quindi possa capirmi e magari possa darmi qualche consiglio illuminante, un'idea, una speranza, qualsiasi cosa. Grazie per l'attenzione

Un consiglio; se continui così un giorno ti sveglierai e non penserai più di essere vecchio: lo sarai sul serio.

Non cercare chi condivide la tua disperazione, la tua stanchezza, la tua solitudine.. non troverai nessuno. Cerca qualcosa di positivo da condividere, sennò la gente ti eviterà. Sei ancora in tempo per cambiare le cose.

Pensavo che almeno in un forum di depressi ci fosse qualcuno che si sentisse come me.
Se avessi qualcosa di positivo da condividere non sarei davvero depresso e non sarei qui, no?

stivisso ha scritto:Pensavo che almeno in un forum di depressi ci fosse qualcuno che si sentisse come me.
Se avessi qualcosa di positivo da condividere non sarei davvero depresso e non sarei qui, no?

Un conto è voler essere capiti (cosa, peraltro, tutt'altro che semplice, te lo assicuro)..
Sulla condivisione.. devi cercare qualcosa di positivo, perché se intendi approcciarti alla gente solo con la negatività e il malessere.. la gente (semplicemente) ti emarginerà, ti eviterà..

Te lo dico per esperienza personale: visto che sei giovane e puoi correggere ancora tante cose..
Potessi farlo io..

Ciao

Ciao stivissolo,

immagino però che se ti avevano prescritto il litio, ci fosse di base almeno una diagnosi.
Com'è andata?
Sei certo che la cosa migliore sia lasciar perdere e non, ad esempio, cambiare medico/psicologo?

merla

salve!! è il mio primo ''messaggio'' qui, e sono lieto di farlo sull'argomento ''vecchiaia'' del nostro compagno di sventura. Dovrei dire forse mio compagno perché pure io, pur non avendo particolari interessi in attività particolari né grandissima passione per le materie di studio, sono arrivato in fondo ai miei studi, sentendomi vecchio. Mi piacerebbe capire come mai la ex-compagna ha parlato ''di discussioni terra-terra'' e soprattutto se ci sono state altre delusioni in campo affettivo, non perché la mia sia una curiosità morbosa, ma perché probabilmente un'analoga situazione l'ho passata io.

chrissolo ha scritto:

stivisso ha scritto:Pensavo che almeno in un forum di depressi ci fosse qualcuno che si sentisse come me.
Se avessi qualcosa di positivo da condividere non sarei davvero depresso e non sarei qui, no?

Un conto è voler essere capiti (cosa, peraltro, tutt'altro che semplice, te lo assicuro)..
Sulla condivisione.. devi cercare qualcosa di positivo, perché se intendi approcciarti alla gente solo con la negatività e il malessere.. la gente (semplicemente) ti emarginerà, ti eviterà..

Te lo dico per esperienza personale: visto che sei giovane e puoi correggere ancora tante cose..
Potessi farlo io..

Ciao

Ma infatti, io cerco di approcciarmi con la negatività e il malessere solo qui, visto che il forum parla di depressione.
Solo incontrando gente coi miei stessi pensieri ed emozioni posso sperare di trovare qualcosa di positivo.
Ora come ora non saprei neanche da dove iniziare per cambiare

merla ha scritto:Ciao stivissolo,

immagino però che se ti avevano prescritto il litio, ci fosse di base almeno una diagnosi.
Com'è andata?
Sei certo che la cosa migliore sia lasciar perdere e non, ad esempio, cambiare medico/psicologo?

merla

La diagnosi è stata fatta in modo straordinariamente veloce, tanto che in cinque minuti sono stato etichettato come ciclotimico.
Poi all'ultimo incontro lo psichiatra mi disse di "trovarmi molto meglio", mentre in realtà avevo la morte nel cuore.
Lo psichiatra da cui son stato è abbastanza famoso, perciò se è andata male con lui, dubito che andrà bene con qualcun altro, vorrei tentare altre strade.
Non mi fido più nè degli psichiatri nè della psicologia, perchè finora non mi sono serviti a nulla.
E non è il primo tentativo questo, già cinque anni fa feci un tentativo con altri due psicologi.

needto ha scritto:salve!! è il mio primo ''messaggio'' qui, e sono lieto di farlo sull'argomento ''vecchiaia'' del nostro compagno di sventura. Dovrei dire forse mio compagno perché pure io, pur non avendo particolari interessi in attività particolari né grandissima passione per le materie di studio, sono arrivato in fondo ai miei studi, sentendomi vecchio. Mi piacerebbe capire come mai la ex-compagna ha parlato ''di discussioni terra-terra'' e soprattutto se ci sono state altre delusioni in campo affettivo, non perché la mia sia una curiosità morbosa, ma perché probabilmente un'analoga situazione l'ho passata io.

Il tutto deriva dal fatto che, non interessandomi di nulla, presto non ebbi più niente di cui parlare con la mia ex, che incominciò quindi a sentirsi "in un perenne stato d'ansia" a starmi vicino. C'è da dire che la stessa cosa mi succede con tutti, nel senso che parlo davvero poco, tanto che al liceo mi chiamavano "l'autistico". Altre delusioni sì, risalgono a parecchi anni fa però, in particolare una mia ex da un giorno all'altro, dopo un anno di relazione, non si fece più sentire.

stivisso ha scritto: C'è da dire che la stessa cosa mi succede con tutti, nel senso che parlo davvero poco, tanto che al liceo mi chiamavano "l'autistico". Altre delusioni sì, risalgono a parecchi anni fa però, in particolare una mia ex da un giorno all'altro, dopo un anno di relazione, non si fece più sentire.

Questa è proprio cattiveria gratuita, che male c’è se uno parla poco, siamo unici quindi ognuno ha il suo carattere.
Comunque sei quasi medico è strano che non ti fidi della scienza che studi per risolvere i tuoi problemi.
Anche i medici come gli altri professionisti non sono tutti uguali, non è detto perché uno sia famoso che sia anche bravo, anzi a volte si montano la testa quelli in voga…oramai si credono arrivati…
Così vale per gli psicologi, io ne ho avuti due ma che differenza da uno all’altro, a me piace la gente semplice che fa le cose con passione.
Secondo me dovresti continuare nella ricerca di un aiuto professionale, il tuo è un quadro complesso e sei troppo giovane per rassegnarti a vivere in questo modo.
Non arrederti così precocemente!!!