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Messaggio  mmm Sab Feb 21, 2015 10:22 pm

La vanità.

E' un demonio potentissimo, è una piaga diffusissima. Dilaga.

Non ci pensavo. Non la notavo. Io non sono molto vanitoso quindi la sottovalutavo. La scambiavo per calcolo, egoismo, opportunismo, materialismo. Cose che conosco molto meglio.

Però qualcosa non tornava.

Io ora mi riferisco alla vanità altrui, che mi è più facile vedere e analizzare. Le mie vanità sono molto più subdole e mi richiederanno un'analisi più approfondita.

Ciò che non tornava è che se queste persone si stessero comportando in maniera calcolata, materialista, probabilmente avrebbero tratto un giovamento, per quanto meramente materiale, dalle proprie scelte.

E invece la vanità spiega tutto.

Spiega perché tutte le energie vengano spese nell'apparire, magari pure a debito. Senza portare particolare giovamento.

Reinterpretate in questa luce tante situazioni mi appaiono molto più comprensibili.

Il dubbio però ora è, cos'è il non vano, qual'è la sostanza?

Immagino che alcune cose di sostanza possano essere la dignità, l'integrità, l'amor proprio. Ma poi? Cos'altro? C'è altro? E' assoluto o relativo? Cos'è sostanza e cos'è apparenza? Quali desideri sono genuini e quali invece sono mera espressione della vanità?

mmm

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Messaggio  madotsuki Lun Feb 23, 2015 8:26 pm

mmm ha scritto:La vanità.

E' un demonio potentissimo, è una piaga diffusissima. Dilaga.

Non ci pensavo. Non la notavo. Io non sono molto vanitoso quindi la sottovalutavo. La scambiavo per calcolo, egoismo, opportunismo, materialismo. Cose che conosco molto meglio.

Però qualcosa non tornava.

Io ora mi riferisco alla vanità altrui, che mi è più facile vedere e analizzare. Le mie vanità sono molto più subdole e mi richiederanno un'analisi più approfondita.

Ciò che non tornava è che se queste persone si stessero comportando in maniera calcolata, materialista, probabilmente avrebbero tratto un giovamento, per quanto meramente materiale, dalle proprie scelte.

E invece la vanità spiega tutto.

Spiega perché tutte le energie vengano spese nell'apparire, magari pure a debito. Senza portare particolare giovamento.

Reinterpretate in questa luce tante situazioni mi appaiono molto più comprensibili.

Il dubbio però ora è, cos'è il non vano, qual'è la sostanza?

Immagino che alcune cose di sostanza possano essere la dignità, l'integrità, l'amor proprio. Ma poi? Cos'altro? C'è altro? E' assoluto o relativo? Cos'è sostanza e cos'è apparenza? Quali desideri sono genuini e quali invece sono mera espressione della vanità?


Ciao mmm, complimenti per l'argomento..
Da Wikipedia: "comunemente la vanità è definita come l'eccessivo desiderio di attuare una propria perfetta immagine (perfetta dal punto di vista del soggetto che la ricerca) da esporre al pubblico, o prossimo, o mondo. Nella parlata popolare, alcuni confondono la vanità con l'orgoglio e l'egoismo o la superbia. Ma appartiene più all'area della superficialità che del male."
C'è questa continua ricerca della perfezione, nei modi, nel corpo, negli interessi..
La sostanza, ciò che sta sotto, l'essenza, non penso sia ciò che ci sta a cuore, in quanto anche apparire perfetti agli altri può essere qualcosa che ci può stare a cuore, qualcosa cui molti anelano.
Sono sincera, io in primis ho avuto questo desiderio, si può dire che fossi vanesia..
La sostanza, ciò che sta sotto, ma va al di sopra dei desideri umani egoistici.
Ma l'integrità è un desiderio egoistico?
L'amor proprio.. la dignità. L'amore.



madotsuki
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Messaggio  mmm Lun Feb 23, 2015 11:49 pm

L'integrità può andare a discapito di se stessi quindi non la riterrei egostica. A volte ci si pone dei limiti, perché è giusto che sia così, non perché convenga. Ad esempio, non approfittarsi del prossimo, non umiliarlo, non distruggerlo, non schiacciarlo, neanche per il proprio interesse o per rabbia, ma questo non per compiacere il giudizio di questo o di terzi, ma perché non ci si sente di agire in quel modo. L'amor proprio è egoistico? Dipende... cosa ami attraverso te stessa, solo te stessa, o anche l'essere umano, l'umanità, la vita, l'esistenza? L'amore. Cos'è l'amore? Esiste l'amore? È una cosa positiva l'amore? Quante malefatte sono state perpetrate nel nome dell'amore? Quanto si è pianto? Quanto si ha sofferto? Quanto ci si è disprezzati? Quanti hanno perso l'integrità, la dignità, in nome dell'amore? L'amore sano per me è quando vuoi bene a una persona, ma senza esagerare XD senza lasciare che l'amore (il voler bene) prevalga sui propri principi e sull'amor proprio... alla fine ognuno ha una vita sola (per quanto ci è dato sapere ) e non è giusto che ne consumi due...

mmm

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Messaggio  pino291282 Mar Feb 24, 2015 12:29 am

Argomento proprio interessante.

La vanità spiega l'atteggiamento che, chi più chi meno, tutti noi tendiamo ad usare per esorcizzare le nostre inquietudini, per alleggerirci l'animo, la coscienza.
Perciò, personalmente ritengo un male necessario, ma da limitare nel contesto educativo, e nella misura in cui non umilia le convinzioni, gli spazi e le certezze altrui: è certamente vanesio anche colui che si approccia ostentando calma ma, pur rendendo il rapporto più ricco di riflessioni che limitano l'espressione spontanea, si lascia intendere come un meccanismo di difesa innocua, pacifica, e, per l'appunto, riflessiva.
E' l'espressione che solitamente tendo a preferire, per quanto lasci poco spazio ad un sano entusiasmo, però si presenta come relativo garante d'intelligenza, per l'appunto nella riflessione delle sfumature comportamentali dell'altro, e non di furbizia.
Qui credo sia lo spartiacque che scinde e distingue i rapporti che si consumano nel quotidiano.
Si può contestare, o banalizzare, come timidezza, ma a me sembra più un tentativo di provare a consocersi il più possibile "a lungo respiro", mantenendo una certa discrezione ed integrità di scelta.
Quindi una maturità che non sempre il contesto ti permette di ostentare.

pino291282

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