Il mio ragazzo mi ha lasciata perché stavo male

Numb ha scritto:

-Nessuno- ha scritto:Per me sei stata lasciata per due motivi:1) perché succede. 2)perché le persone oggi non danno valore alla storia della persona che hanno di fronte. Quindi ci si mette assieme per motivi futili e ci si lascia per motivi altrettanto futili.

No ... mi ha lasciata perché gli dicevo che avevo paura di essere abbandonata ed ero diventata assillante ... mi rimarranno i sensi di colpa a vita

Queste sono le motivazioni che ha addotto lui o che ti puoi essere data tu. Ti sembra un buon motivo per lasciare una persona la paura di un abbandono? A me no. Non devi colpevolizzarti né demonizzare lui. Devi solo capire che la profondità dei rapporti non può essere lavata via con una scusa qualsiasi. O c'è o non c'è. Solo i deboli mollano alle prime difficoltà. Se in vita mia avessi trovato una persona con qualche debolezza, sicuramente non gliela avrei fatta pesare.

sarà la pressione violenta della vicenda che mi coinvolge oggi a influenzarmi, ma a me viene spontaneamente da dire che le ragioni dell'interruzione di un rapporto si costruiscono nel tempo più o meno come le ragioni per cui un rapporto sussiste.
con aiuti esterni o meno, a seconda dello sviluppo della loro coscienza e della loro sensibilità, sono le persone direttamente coinvolte nella relazione che hanno o dovrebbero avere gli elementi e soprattutto la motivazione più forte per raccontare a se stessi queste ragioni. se io non riuscissi a produrre un racconto convincente sui motivi della fine della mia storia d'amore, non accoglierei neppure le spiegazioni di parenti e amici e vorrei apporre piuttosto il sigillo del mistero sulla vicenda, altrimenti mi sentirei spossessato perfino nel dispiacere.

il mio ideale a questo punto è dispormi con pazienza a superare la nausea, la rabbia, il panico, l'attaccamento, vivendo tutti questi stadi con la massima presenza a me stesso e il massimo ancoraggio possibile alla realtà. dosando le mie forze e mantenendomi in equilibrio, cerco di dedicare alla riflessione su quello che mi è accaduto i momenti di maggiore tranquillità e introspezione. 
riconosco che la mia percezione dei fatti non è rigidamente data una volta per tutte, che asseconda un accomodamento prospettico mentre passa il tempo e gli stati d'animo si stratificano, e penso che ancora tra qualche mese o qualche anno potrei intuire elementi importanti da aggiungere al racconto del mio lutto. che tuttavia deve essere assorbito, pure se provvisoriamente. quindi cerco di fare sì che la mia narrazione della storia sia sempre aperta e che tuttavia mantenga una struttura integra, definita il più possibile, anche se pronta a cambiare con l'ingresso di nuovi elementi e sviluppi. devo poterla estrarre e riporre con facilità in uno stipo del mio mondo affettivo, come un oggetto finito e irreparabile, che ha una sua dignità di rottame e concorre a definire la mia identità anche se non ha più una relazione diretta con il mio futuro.
cerco di capire, nelle contraddizioni e nei mutamenti di prospettiva sulla mia storia, quali sono gli elementi che si presentano con maggiore ridondanza e stabilità.
quando mi sentirò in pace con la mia idea, forse sentirò il desiderio di condividerla con quella che è stata la mia compagna. ma adesso probabilmente è un po' troppo presto per mettere sul tavolo due referti e confrontarli, perché siamo entrambi troppo vulnerabili e compromessi nella catastrofe occorsa. quando saremo relativamente sereni, installati in nuove esistenze prive del sospetto di un residuo di dipendenza reciproca, e avremo la garanzia di poter tollerare che tra le nostre visioni di quello che è successo possa pure sussistere il disaccordo più radicale, allora forse si produrrà l'occasione per raccontarci l'un l'altro come separatamente avremo zincato e seppellito la storia, sperando in tal caso di rintracciare un nocciolo comune nelle due tradizioni che accosteremo. devo ancora stare molto male e disperare, perché i limiti della mia storia sono un po' sfumati, e purtroppo nessun solido evento può coincidere oggettivamente con l'idea della sua fine. la periodizzazione, con quel che ha di dolorosamente arbitario, mi impone di ammettere onestamente che sono andato oltre e che è successo qualcosa di irreversibile. 
devo decidere che è finita, e non è facilissimo. fino a qui sono abbastanza soddisfatto di come sto elaborando, anche se non mi sono ancora perdonato per aver contribuito a produrre le condizioni dell'estinzione delle possibilità di tenere in piedi la storia.

se non spieghi cosa ti è successo cant, è impossibile seguirti.

perdona, mi son concesso di sfruttare un po' il forum secondo le mie intenzioni. non ho proprio idea di condividere i dettagli che riguardano la fine del mio rapporto, quanto piuttosto di chiarire qual è l'atteggiamento che mantengo nella circostanza. se la testimonianza risulta incomprensibile, pazienza.

-Nessuno- ha scritto:

Numb ha scritto:

-Nessuno- ha scritto:Per me sei stata lasciata per due motivi:1) perché succede. 2)perché le persone oggi non danno valore alla storia della persona che hanno di fronte. Quindi ci si mette assieme per motivi futili e ci si lascia per motivi altrettanto futili.

No ... mi ha lasciata perché gli dicevo che avevo paura di essere abbandonata ed ero diventata assillante ... mi rimarranno i sensi di colpa a vita

Queste sono le motivazioni che ha addotto lui o che ti puoi essere data tu. Ti sembra un buon motivo per lasciare una persona la paura di un abbandono? A me no. Non devi colpevolizzarti né demonizzare lui. Devi solo capire che la profondità dei rapporti non può essere lavata via con una scusa qualsiasi. O c'è o non c'è. Solo i deboli mollano alle prime difficoltà. Se in vita mia avessi trovato una persona con qualche debolezza, sicuramente non gliela avrei fatta pesare.

Me le ha dette lui ...
Io accetto il fatto che mi abbia lasciato, e che vada via per sempre ... quello che non accetto è il fatto che se mi fossi comportata in modo diverso, le cose sarebbero andate ... non accetto il fatto di non essere stata ' abbastanza ' ...

Aggiungo dell'altro ... in un primo momento avevo troncato i contatti con tutti i suoi amici, e con i posti che frequentava lui ... dopo circa un mese mi sono detta che non me ne fregava niente e che non volevo pregiudicarmi amici e luoghi a cui tenevo a causa di quello che era successo ... ci siamo ' beccati in giro ' diverse volte ... io non ho mai tentato l'approccio con lui ... nonostante ciò, lui mi ha completamente ignorata, benché fossimo a un metro di distanza ... non mi ha salutata (il saluto, quantomeno per educazione, penso lo si possa fare), e mi ha materialmente ' dato le spalle ' mentre parlavo con amici suoi e miei ... sembra che voglia cancellare anche il ricordo che ha di me ... come se non fossi buona neanche per rimanere nella memoria ... è questo quello che mi fa stare male ... io di certo non sono felice, ma comunque gli voglio bene lo stesso ..invece lui mi è sembrato scazzato, scocciato ... come se gli facessi un torto riprendendomi la mia vita .... non so ...

Ma sei te in foto??? Che metal style  

@ cantarel: non capisco bene il tuo post ... probabilmente sono io che sono rimbamibita ...
Non ho capito se hai lasciato tu o se sei stato lasciato ... certo è che se la tua compagna è propensa a discutere sulle motivazioni che hanno portato alla fine della storia, sei già un passo avanti ... io ho trovato un muro totale ...

Numb ha scritto:

-Nessuno- ha scritto:Per me sei stata lasciata per due motivi:1) perché succede. 2)perché le persone oggi non danno valore alla storia della persona che hanno di fronte. Quindi ci si mette assieme per motivi futili e ci si lascia per motivi altrettanto futili.

No ... mi ha lasciata perché gli dicevo che avevo paura di essere abbandonata ed ero diventata assillante ... mi rimarranno i sensi di colpa a vita

So bene cosa significhi vivere di sensi di colpa per una persona che probabilmente potevi avere ancora accanto a te se ti fossi comportato in maniera differente, e che invece accanto a te non c'è più.

Ma sono sentimenti sterili, che non ci portano da nessuna parte se non farci entrare in un circolo vizioso di rimorso e autoflagellazione.

Stringi i denti, siamo vivi. Per il momento, quanto basta per dirlo ancora una volta.

Numb ha scritto:

-Nessuno- ha scritto:

Numb ha scritto:

-Nessuno- ha scritto:Per me sei stata lasciata per due motivi:1) perché succede. 2)perché le persone oggi non danno valore alla storia della persona che hanno di fronte. Quindi ci si mette assieme per motivi futili e ci si lascia per motivi altrettanto futili.

No ... mi ha lasciata perché gli dicevo che avevo paura di essere abbandonata ed ero diventata assillante ... mi rimarranno i sensi di colpa a vita

Queste sono le motivazioni che ha addotto lui o che ti puoi essere data tu. Ti sembra un buon motivo per lasciare una persona la paura di un abbandono? A me no. Non devi colpevolizzarti né demonizzare lui. Devi solo capire che la profondità dei rapporti non può essere lavata via con una scusa qualsiasi. O c'è o non c'è. Solo i deboli mollano alle prime difficoltà. Se in vita mia avessi trovato una persona con qualche debolezza, sicuramente non gliela avrei fatta pesare.

Me le ha dette lui ...
Io accetto il fatto che mi abbia lasciato, e che vada via per sempre ... quello che non accetto è il fatto che se mi fossi comportata in modo diverso, le cose sarebbero andate ... non accetto il fatto di non essere stata ' abbastanza ' ...

Aggiungo dell'altro ... in un primo momento avevo troncato i contatti con tutti i suoi amici, e con i posti che frequentava lui ... dopo circa un mese mi sono detta che non me ne fregava niente e che non volevo pregiudicarmi amici e luoghi a cui tenevo a causa di quello che era successo ... ci siamo ' beccati in giro ' diverse volte ... io non ho mai tentato l'approccio con lui ... nonostante ciò, lui mi ha completamente ignorata, benché fossimo a un metro di distanza ... non mi ha salutata (il saluto, quantomeno per educazione, penso lo si possa fare), e mi ha materialmente ' dato le spalle ' mentre parlavo con amici suoi e miei ... sembra che voglia cancellare anche il ricordo che ha di me ... come se non fossi buona neanche per rimanere nella memoria ... è questo quello che mi fa stare male ... io di certo non sono felice, ma comunque gli voglio bene lo stesso ..invece lui mi è sembrato scazzato, scocciato ... come se gli facessi un torto riprendendomi la mia vita .... non so ...

Ma sei te in foto??? Che metal style  

Numb ti giuro sulla mia vita: non è cosi. Non sarebbe cambiato niente. Non esiste essere "abbastanza" nei rapporti umani. Lo ho imparato facendomi male. Non puoi saperlo se sarebbe andata in modo diverso, è solo dietrologia autocolpevolizzante che serve solo a farti star male. Fidati. Non va così, un esempio banale è stata la giornata di oggi: ci ho messo l'anima per farla andare bene e invece è andata di cacchina. A volte le cose vanno così. Le persone hanno quello che gli capita, non cio che si meritano o che non si meritano. PS si sono io dieci anni fa:) Ora ho purtroppo i capelli piu corti -ma cmq lunghi-

Secondo me le persone hanno quello che meritano sempre in relazione alle possibilità che il caso gli offre.
Se poi meriterebbero di più, è il caso a non avergli fatto incontrare quel di più.

Howl ha scritto:Secondo me le persone hanno quello che meritano sempre in relazione alle possibilità che il caso gli offre.
Se poi meriterebbero di più, è il caso a non avergli fatto incontrare quel di più.

Sì, c'è una scuola di pensiero molto robusta che dice che ognuno ha quello che si merita, o meglio richiama a sé il bene o il male perché pensa in un certo modo (il pensiero positivo). Io una volta pensavo così, e succede veramente così se stai in un certo stato (uno stato di grazia ti fa succedere cose impensate anche piccole). Ma poi, quando il tuo stato mentale o di cuore "cambia", cambia anche l'approccio verso la realtà. Ed ecco che magicamente il mondo diventa crudo, grigio, squallido, oppure eroico, passionale, diventi sacrificato o aiutato, ma comunque solo. Non sai come va a finire. Ma la realtà la coglie di più un depresso che non sia grave che un ottimista, cioè il pessimista ma non troppo. Il disincanto, lo scetticismo, quando non portati all'estremo, aiutano a vedere le cose come realmentre stanno.
A volte succedono delle cose così brutte o semplicemente squallide, deludenti, o dure o ingiuste, che veramente non so se chi le riceve se le sia meritate. Le persone che conosco io certamente non meritavano tanto male, e di questo sono certo, per il resto, cioè per chi non conosco, non posso parlare, ma dubito che per gli altri sia molto diversa la situazione.

bravo stef hai perfettamente ragione. E' esattamente come dici tu, purtroppo il male non si merita, nessuno lo merita o lo cerca, a volte accade e basta.

Io credo che le persone abbiano quello che si vanno a cercare (volontarimente o involontariamente) ... e se capita di cercarsi qualcuno che si merita, si pensa di non meritarselo e si manda tutto all'aria ... in alternativa si cerca qualcuno che non si merita ...

Numb ha scritto:Io credo che le persone abbiano quello che si vanno a cercare (volontarimente o involontariamente) ... e se capita di cercarsi qualcuno che si merita, si pensa di non meritarselo e si manda tutto all'aria ... in alternativa si cerca qualcuno che non si merita ...

no no fidati, io le violenze fisiche e psicologiche che ho subito non le ho cercate, sono persino corso via da esse ma mi hanno raggiunto. Quindi no, il male non si cerca, manco involontariamente, rimaniamo in binari logici please:)

-Nessuno- ha scritto:

Numb ha scritto:Io credo che le persone abbiano quello che si vanno a cercare (volontarimente o involontariamente) ... e se capita di cercarsi qualcuno che si merita, si pensa di non meritarselo e si manda tutto all'aria ... in alternativa si cerca qualcuno che non si merita ...

no no fidati, io le violenze fisiche e psicologiche che ho subito non le ho cercate, sono persino corso via da esse ma mi hanno raggiunto. Quindi no, il male non si cerca, manco involontariamente, rimaniamo in binari logici please:)

... io ti parlo della mia esperienza ... le persone sbagliate me le sono cercate ... se hai un subito un certo modello famigliare, tendi a ricercare quel modello ...

Numb ha scritto:

-Nessuno- ha scritto:

Numb ha scritto:Io credo che le persone abbiano quello che si vanno a cercare (volontarimente o involontariamente) ... e se capita di cercarsi qualcuno che si merita, si pensa di non meritarselo e si manda tutto all'aria ... in alternativa si cerca qualcuno che non si merita ...

no no fidati, io le violenze fisiche e psicologiche che ho subito non le ho cercate, sono persino corso via da esse ma mi hanno raggiunto. Quindi no, il male non si cerca, manco involontariamente, rimaniamo in binari logici please:)

... io ti parlo della mia esperienza ... le persone sbagliate me le sono cercate ... se hai un subito un certo modello famigliare, tendi a ricercare quel modello ...

Numb, il rischio rimane. Anche se parli di te, per me, sbagli. Non devi colpevolizzarti. Chi ti ha fatto del male, cercato o meno che fosse, ha sbagliato. Tu avrai anche sbagliato a cercare le persone sbagliate, cosa tutta da verificare, ma nessuno da il diritto ad esse di ferirti.

Ci può stare il mea culpa, riconoscere i propri errori è un modo di crescere, ma credo si debba prestare attenzione a non farne un mantra; tu potrai anche aver sbagliato, ma salvo che tu non ne abbia combinata una grossa davvero, lui che ti ha lasciato magari dopo aver dichiarato i suoi sentimenti ha certamente le sue responsabilità.
Ma anche fosse colpa tua, ormai è andata, trova il modo di passare oltre e diventa più forte!  

Non farti tutti questi problemi perchè se ti avesse amata davvero non ti avrebbe mai lasciata..specialmente nelle condizioni in cui sei..non hai perso niente di chè..vai avanti e cerca di concentrarti su te stessa e sulla lotta contro la depressione.

Eh ragazzi/e avete ragione .......................... spero di farcela ad accettare la cosa, prima o poi. grazie a tutti