Disturbi secondari- Quali?

Ci sono dei problemi di salute che vi accompagnano nel vostro percorso "depresso" e ad esso presuntamente o certamente legati?

Io mi sento sempre stanca. la psicologa dice che è legato alla depressione.

Analitica ha scritto:Ci sono dei problemi di salute che vi accompagnano nel vostro percorso "depresso" e ad esso presuntamente o certamente legati?

insonnia

Avete mai avuto dolori atroci a tutti i muscoli, congiunture, ossa senza apparente spiegazione?
Mi chiedo a cosa può essere dovuto.

in periodi di forte stress emotivo passati (ora in realtà è uno di questi ma per ora non accade nulla, forse sempre in virtù dei 5 anni di terapia) ho sofferto di infiammazioni varie e anche ascessi, molto antipatici da guarire tra l'altro.

Visto che non ho mai avuto un ascesso a parte in quei periodi la correlazione la vedo.

L'altra correlazione è la sinusite: finché ho convissuto con il mio compare era una roba tremenda che mi allettava. Da quando ci siamo lasciati e poi abbiamo ripreso il rapporto in modi più sani, mai avuto neanche un piccolo mal di testa, anche andando in giro sotto la neve senza ombrello o cappello (testato per due inverni)

Io ho continuamente sonno a prescindere da quanto dormo, anzi a volte mi sembra che più mi riposo più ho sonno

Quello è un disturbo primario della depressione.
Il cervello fa troppa fatica a registrare e contenere impulsi negativi e doverosamente prova a mettersi in standby.

Qualche rimedio per il sonno?

Inappetenza

Anche l'inappetenza è primario.

Senullaconta non so cosa prendi tu, ma essendo un effetto secondario ed essendo una difesa del cervello, non proverei mai come penso farebbero alcuni dottori poco savii, a curare il sintomo.
Perchè in questo caso un energizzante potrebbe portare il cervello a tendersi ancora di più, a esasperare persino gli impulsi negativi del cervello.

Secondo me dovresti prima alleviare la pena, con la serotonina che è la sostanza che dà piacere ai centri nervosi, sia rispetto a un cibo buono che a un pensiero positivo quando si è depressi questa inizia a mancare cronicamente, sicchè anche ciò che più amiamo non ci dà piacere.

Editato per ragioni di moderazione

A me la mia psicologa mi ha solamente dato uno stabilizzatore dell'umore, dicendo che non può prescrivermi nessun tipo di benzodiazepina perché andrebbe ad incidere eccessivamente sul mio stato umorale, inficiando l'effetto della terapia.

io però sto un vero schifo, vorrei andare al cim vicino casa a farmi prescrivere qualcosa ma non so cosa.

poi queste belle giornate sono una tortura.

Perchè? Altalenavi stati umorali controversi?

Si, diceva che alternavo picchi positivi a picchi negativi (il che dipendeva dal fatto che ancora nutrivo, stupidamente, delle speranze riguardo la mia ex fidanzata).

Adesso mi sento un encefalogramma piatto. Desidero solo morire.

Ma da eterno vigliacco quale sono già che provo ad avvicinarmi un coltello ai polsi, il massimo che riesco a fare è spingerlo con forza sulla carne senza però riuscire a farlo scorrere.

Apparentemente mi verrebbe dire che non è perchè ogni tanto ti aggrappavi a qualche speranza momentanea che si potrebbe evitare un antidepressivo per uno stabilizzatore, anche se non conosco molto questi farmaci.
Mi verrebbe da suggerirti sia di riparlarne con la dottoressa e spiegarle che il tuo umore resta immutato durante la giornata o anche cambiarla.
Non è ingiusto negarti la speranza di un futuro con quel coltello?
Però provati almeno di pensare di prendere in mano la situazione e non vivere in funzione di una ragazza e un appiattimento sociale. Una vita nella sua interezza.

Una vita nella sua interezza?

Non credo che possa definirsi vivere una vita senza colei che ami e senza uno straccio di amico con cui condividere qualcosa.

Io lo chiamerei sopravvivere.

Tendenzialmente, anche se negli ultimi tempi siamo stati un po' morbidi con questa regola, non si danno indicazioni terapeutiche.
Ovviamente è possibile indicare come ci si cura e parlare di effetti positivi e avversi di tale cura.

Dosaggi e altri tipi di indicazione magari no. E, possibilmente, partendo sempre dal presupposto che chi ha un paziente in cura ha sicuramente più strumenti del più qualificato utente del forum per indicare quali farmaci (allopatici o meno) e a quali dosaggi sarebbero indicati.

Aggiungo che l'iperico per quanto naturale risulta cmq un antidepressivo, con tanto di controindicazioni. In partcolare la sua interazione con altri psicofarmaci, può dare effetti paradossi ed effetti collaterali molto forti, per cui va assolutamente evitato se si sta seguendo una cura allopatica.
La cosa migliore, se ci si vuole curare seguendo strade diverse dalla medicina tradizionale è rivolgersi direttamente a un naturopata, o a un omeopata e via dicendo e valutare la cosa migliore da fare.
Il fai da te è sempre pericoloso.

merla

merla ha scritto:Tendenzialmente, anche se negli ultimi tempi siamo stati un po' morbidi con questa regola, non si danno indicazioni terapeutiche.
Ovviamente è possibile indicare come ci si cura e parlare di effetti positivi e avversi di tale cura.

Dosaggi e altri tipi di indicazione magari no. E, possibilmente, partendo sempre dal presupposto che chi ha un paziente in cura ha sicuramente più strumenti del più qualificato utente del forum per indicare quali farmaci (allopatici o meno) e a quali dosaggi sarebbero indicati.

Aggiungo che l'iperico per quanto naturale risulta cmq un antidepressivo, con tanto di controindicazioni. In partcolare la sua interazione con altri psicofarmaci, può dare effetti paradossi ed effetti collaterali molto forti, per cui va assolutamente evitato se si sta seguendo una cura allopatica.
La cosa migliore, se ci si vuole curare seguendo strade diverse dalla medicina tradizionale è rivolgersi direttamente a un naturopata, o a un omeopata e via dicendo e valutare la cosa migliore da fare.
Il fai da te è sempre pericoloso.

merla

E' vero, ci ho pensato anche un po' su dopo averlo inviato, ma dato che lo stesso foglietto dell' integratore riportava il dosaggio da prendere (che tuttavia ritengo variabile a seconda del caso), ho pensato non fosse un problema, io stessa ne prendo la metà, in passato sicuramente avrei avuto bisogno della dose intera.

Poi senz'altro intendevo come sostituto del farmaco, se si prende dei farmaci beh fanno già di loro il lavoro per la serotonina. Hai giustamente precisato che può avere anche controindicazioni, se non sbaglio anche con altri tipi di farmaci.


In ogni caso prendo atto per il futuro.

ragazzosolo ha scritto:Una vita nella sua interezza?

Non credo che possa definirsi vivere una vita senza colei che ami e senza uno straccio di amico con cui condividere qualcosa.

Io lo chiamerei sopravvivere.

Non è comparsa la mia risposta.
Dicevo che certo che non è vivere, per questo devi costruirtela.
Ma non una vita in funzione della ragazza, nessuno con uno sport, con degli amici, con un lavoro, si ammazza perchè la fidanzata lo lascia.

Chissà perchè.

Analitica ha scritto:
Ma non una vita in funzione della ragazza, nessuno con uno sport, con degli amici, con un lavoro, si ammazza perchè la fidanzata lo lascia.

Chissà perchè.

Scusami se per il momento non ho il tempo di approfondire, però io non mi permetterei di liquidare tanto facilmente le motivazioni che stanno dietro a un suicidio, mi sembra francamente molto superficiale.

Ci sono persone che nella vita in teoria hanno tutto, amici, fidanzati, famiglia, possibilità pratiche ed economiche, che purtroppo decidono ciononostante di togliersi la vita, e ci sono persone che invece hanno pochissimo di tutto ciò, o hanno situazioni veramente difficili che invece riescono a godere di una bella giornata di sole o di piccole cose e vivere sereni.


Non nego che in certe occasioni una risposta tranchant possa anche essere d'aiuto, però forse sarebbe più d'aiuto per chi legge i tuoi interventi usare un tono più morbido e un attimino più aperto alla possibilità che una persona diversa da te può anche provare sensazioni e sentimenti differenti.
Nei momenti in cui io ho avuto pensieri suicidari, di più o meno seria portata, una risposta come la tua mi avrebbe solo fatto una grande rabbia, nel senso che avrei pensato "ecco, passo pure per deficiente che mi sento tanto male, quando basta fare una partita di pallacanestro".

Analitica ha scritto:

Non è comparsa la mia risposta.
Dicevo che certo che non è vivere, per questo devi costruirtela.
Ma non una vita in funzione della ragazza, nessuno con uno sport, con degli amici, con un lavoro, si ammazza perchè la fidanzata lo lascia.

Chissà perchè.

Dire le stesse cose con un po' meno acidità è così impegnativo?

ragazzosolo ha scritto:

Ma da eterno vigliacco quale sono già che provo ad avvicinarmi un coltello ai polsi, il massimo che riesco a fare è spingerlo con forza sulla carne senza però riuscire a farlo scorrere.

Con chi ti segue hai parlato di questo?
Cosa ti consiglia?

merla ha scritto:

ragazzosolo ha scritto:

Ma da eterno vigliacco quale sono già che provo ad avvicinarmi un coltello ai polsi, il massimo che riesco a fare è spingerlo con forza sulla carne senza però riuscire a farlo scorrere.

Con chi ti segue hai parlato di questo?
Cosa ti consiglia?

No. O meglio non ancora.

Ma che senso ha parlarne?

Le ideazioni suicidarie sono un sintomo importante nella depressione e per questo è necessario che chi ti segue lo sappia.

La terapia (farmacologica o psicologica che sia) si basa sull'idea che chi ti cura si può fare di te in base a quello che gli viene riferito.
Qui nessuno può dirti se la cura che ti dà (ma poi è psicologa o anche psichiatra? perché cmq gli stabilizzatori dell'umore andrebbero prescritti da un medico e non solo da uno psicologo) è adeguata o meno, sia perché nessuno è medico sia perché cmq un forum non è un mezzo adatto.

Ma perché tu possa essere curato adeguatamente, è necessario riferire tutto.
Capisco che magari possa essere difficile parlarne, ma tiene presente che i propositi e i tentativi di suicidio sono relativamente comuni tra le persone che soffrono di depressione o simili, per cui con chi ti ha cura dovresti sentirti abs a tuo agio da parlarne liberamente.

merla ha scritto:Le ideazioni suicidarie sono un sintomo importante nella depressione e per questo è necessario che chi ti segue lo sappia.

La terapia (farmacologica o psicologica che sia) si basa sull'idea che chi ti cura si può fare di te in base a quello che gli viene riferito.
Qui nessuno può dirti se la cura che ti dà (ma poi è psicologa o anche psichiatra? perché cmq gli stabilizzatori dell'umore andrebbero prescritti da un medico e non solo da uno psicologo) è adeguata o meno, sia perché nessuno è medico sia perché cmq un forum non è un mezzo adatto.

Ma perché tu possa essere curato adeguatamente, è necessario riferire tutto.
Capisco che magari possa essere difficile parlarne, ma tiene presente che i propositi e i tentativi di suicidio sono relativamente comuni tra le persone che soffrono di depressione o simili, per cui con chi ti ha cura dovresti sentirti abs a tuo agio da parlarne liberamente.

E' una psicologa ad indirizzo cognitivo-comportamentale, ma la prescrizione è stata fatta da uno psichiatra che collabora nel medesimo studio.

Tu hai ragione Merla. Il problema è che parlarne in studio un ora a settimana, e poi tornare a casa e rintanarsi per un'altra settimana causa problemi già accennati non credo abbia molta utilità.
In effetti non credo abbia molta utilità la psicoterapia in questi casi, ma ormai ho iniziato, vedremo se porterà qualche beneficio.

L'unico beneficio a brevissimo termine che conosco è che Lei torni, ma non credo succederà purtroppo.

Per il resto, amicizie zero, forza di fare zero...boh, che vita di cacca.

Ma sai, quando uno è depresso non si rende conto di quanto la sofferenza sia dovuta alla realtà oggettiva o alla depressione.

Nel senso che magari a volte (parlo per la mia esperienza) la depressione fa diventare anche un po' rigidi o insoddisfatti delle proprie conoscenze o amicizie: non dico che tu stia sbagliando ora, però io mi rendo conto che ora che sto meglio sono più morbida nello scegliere anche le persone che mi stanno attorno. Non si tratta di adattarsi o di accontentarsi ma, ad esempio, di rendersi conto che una persona può darci molto da un punto di vista e pochissimo da un altro, ma magari l'altro punto di vista può essere riempito da qualcos'altro.

Ti ripeto, non sminuisco la tua sofferenza, ma credo che affrontare la depressione sia prioritario in questo momento.
Una domanda, ma lo psichiatra ti ha visitato? ha fatto un colloquio con te?

è ottimo che psichiatra e psicologo collaborino, però i farmaci dovrebbe sempre sceglierli il medico su sua responsabilità.