Nervoso... Molto nervoso...

Son nervoso e mi sento giù. Come già dissi qualche tempo fa, ho avuto di recente una grossa delusione d'amore che mi fece avere una piccola ricaduta (che per fortuna è andata attenuandosi anche se non ancora del tutto). Questa ragazza continua a ripetermi che vuole che restiamo amici, e spesso la mando a quel paese... oggi pomeriggio chattavamo col messenger e l'ho proprio insultata di brutto, forse stavolta non si farà sentire più... Spesso non ci riesco a mantenere rapporti di amicizia con una persona con cui ho avuto qualcosa di più... mi piacerebbe sapere se anche per voi è la stessa cosa... io mi innervosisco e mi amareggio molto, odio gli addii, però a volte tronco con una persona e non ne voglio più sapere... mi piacerebbe riuscire a dimenticare più in fretta queste cose.

In teoria io accetterei, anzi desidererei, l'amicizia; addirittura quella bella, profonda, complice.
In pratica è difficile.
Però, però... ho un'amica con cui sono stato e con cui c'è stato amore prima da parte mia poi da parte sua (ci conosciamo dal 1971) e ora siamo amici.
Quindi è possibile.
Se si dimostrasse che anche un solo UFO è vero... vorrebbe dire che esistono gli extraterrestri e che sono arrivati qui.

ciascuno è in grado di rendersi conto da sé se si trova in un momento in cui l'amicizia di una persona amata lo aiuta a sopportare la fine dell'amore, lo gratifica e trasforma il rapporto in una cosa nuova, o se invece, e succede, fa quasi più incazzare della pur triste sospensione indeterminata di ogni commercio con quella persona. bisogna ascoltarsi e capire in quale fase ci si trova. non è escluso che poi questi sentimenti evolvano, che in futuro ci si torni a vedere e si costruisca un'amicizia, ma se si capisce che al momento l'affetto della persona amata, senza una dimensione erotica, contribuisce a innervosire, amareggia, ravviva il desiderio che invece dovrebbe defluire e smorzarsi,
allora non c'è niente di male a dire con delicatezza a quella persona che non ce la sentiamo di frequentarla, perché non siamo abbastanza riconciliati con la prospettiva di non provare lo stesso sentimento e non desiderare le stesse cose.
prendermi delle pause mi è servito a poter costruire, dopo un po' di tempo, un rapporto di amicizia con donne che al momento del distacco riuscivano solo a procurarmi un profondo malessere, per quanto si prodigassero per aiutarmi con la presenza e l'affetto a superare il trauma della separazione. in altri casi, dopo l'allontanamento non c'è stato più nulla. comunque, anche se a distanza, mi sento riconciliato anche con l'amante che non ho piu voluto rivedere per molto tempo, finché non mi è divenuta estranea. non è una estraneità dolente o attraversata da freddi rancori. è solo distanza.

l'importante è non pretendere di poter gestire la situazione quando ci si sente ancora emotivamente fragili, ed essere onesti con se stessi. se so che accetto di rivedere una persona per nostalgia, e non per lo schietto apprezzamento delle sue qualità, del suo spirito, e del tempo che possiamo trascorrere parlando e facendo qualosa insieme, allora so anche che non sto cercando semplicemente di corrispondere ai suoi sensi di amicizia, ma che desidero qualcos'altro, lo desidero anche in modo contradditorio, remoto (lo desidero senza sperare, vorrei ma so che non succederà, e comunque le voglio bene etc): è probabile che in questo caso, incontrarla e passarci del tempo mi procuri del dolore e della frustrazione e rallenti il naturale disarmo degli istinti.

In fondo non lo so se voglio bene o no a questa persona... Razionalmente mi viene voglia di cancellarla, di annientarla dalla mia vita... quando la sento sul messenger non faccio che litigare con lei e ricordarle quanto è stata stronza, e lei continua a ripetermi che mi vuole come amico... Se cerco di troncare i rapporti con lei, poi sto male e la cerco per sapere come sta... Insomma mi irrita comunicare con lei ma mi dà fastidio anche non sentirla... forse è solo questione di tempo...