Crollo nervoso.

E' successo. A me.
A me????????????

Stasera alle 18, son crollato. Ero sul pavimento.

Era sofferenza? Era disperazione? Non so cosa era. Non sembrava una sofferenza depressiva.
Più una crisi isterica.
Una crisi da impotenza. Da inedia. Da immobilità.
Cazzo..la vita dove è?? Cazzo...questa non è vita. Cazzo...mille volte cazzo.
Dopo un quarto d'ora mi son ritrovato a fare le flessioni sul pavimento. Con una rabbia enorme.

Sono sul filo del rasoio.

Chiedo scusa, se ho dato l'impressione di scherzare o di sminuire la sofferenza delle persone che usano farmaci.
Si fa tutti del nostro meglio.

deve essere una giornata particolare, perchè anch'io ho sclerato, magari in modo diverso, ma le ansie della vita hanno fatto breccia superando le mie barriere difensive.
Che ci vuoi fare la vita a volte ci chiama anche in questo modo!!

Io ho provato a chiarirmi con quello di cui parlavo ieri, mandando un lungo messaggio.
Sono più che certo che lo prenderà come una massa di cretinate e domani starò peggio che mai, quindi fate spazio sul pavimento.

Almeno stanotte mi sembra di avere raggiunto un po' di equilibrio, domani ospedali per altri, tasse e confronti come quello di cui sopra.
Non sarebbe male poter 'spegnere tutto' per 'tot' tempo una volta che si raggiunge un po' di pace, perchè tanto è nella natura delle cose che svanisce rapidamente...

Lucedamore ha scritto:

Chiedo scusa, se ho dato l'impressione di scherzare o di sminuire la sofferenza delle persone che usano farmaci.
Si fa tutti del nostro meglio.

No luce, non devi scusarti.
Era evidente che non stavi bene, però facendo in quel modo, cioè tentando di scherzarci sopra in continuazione, non fai altro che alimentare la tua ansia.

Accetta di non star bene e che non è niente di grave, si cura e passa.

merla

A me è venuto un po' freddo solamente quando parlavi di mischiare gli antidepressivi come fossero cokctail.
Ma poi ho capito che stavi sbarellando e ho evitato di farti la filippica. Sei fortunato

Ogni farmaco in sè ha degli effetti collaterali e, come non va preso alla leggera, va però preso quando è necessario.
Nessun farmaco opera miracoli, ma quando la situazione lo richiede è un valido aiuto per risollevarsi.

Quindi non sono quella che dice che l'antidepressivo è acqua fresca, ma neppure un veleno! Gli effetti collaterali sono sopportabilissimi dopo il primo mese e la faccenda della libido magari non è identica per tutti. E comunque se anche lo fosse, si tratta sempre di un momento della nostra vita. Il sacrificio vale la candela. Stare bene deve essere la prima priorità. Quando si sta bene, poi si può pensare al resto.
Quando si sta male, chi è che si preoccupa della libido??

Dovete capire che non siete ragazzini ed accettare che la vita comporta dei sacrifici. Se vuoi ottenere qualcosa facilmente ne devi sacrificare un'altra. Non è bellissimo, lo so, ma bisogna accettarlo.
Come bisogna accettare una certa dose di sofferenza ogni tanto.
Nessuno vive senza problemi e allegramente ogni giorno della sua vita. Magari!!

Forza che le cose passano, quelle belle ma anche quelle brutte, diceva sempre quella santa donna di mia nonna!

seal ha scritto:Io ho provato a chiarirmi con quello di cui parlavo ieri, mandando un lungo messaggio.
Sono più che certo che lo prenderà come una massa di cretinate e domani starò peggio che mai, quindi fate spazio sul pavimento.

MAI scrivere messaggi quando puoi parlare a tu per tu.

Per prima cosa: Verba volant, scripta manent. Delle parole si posso dimenticare facilmente, le email si archiviano e si tirano fuori al momento opportuno (o inopportuno). Io ho una cartella delle mostruosità (si fa per dire) che passano al lavoro, pensavo un giorno di farne un collage tipo Blob o Paperissima.

In seconda istanza, la comunicazione non è fatta solo di linguaggio verbale, il corpo esprime molto, il volto pure, tramite le parole scritte è molto più facile essere fraintesi, inoltre manca quella mediazione e quell'empatia che invece di persona vengono naturali e tendono a portarti al compromesso e all'accordo invece che allo scontro.

seal ha scritto:Non sarebbe male poter 'spegnere tutto' per 'tot' tempo una volta che si raggiunge un po' di pace, perchè tanto è nella natura delle cose che svanisce rapidamente...

Un sogno, a volte immagino come sarebbe, mettere in pausa il mondo, o passare in un'altra dimensione temporale. Scritto in altre parole, alle 18:00 potrei passare in questa dimensione temporale parallela, potrei passare le ore, avrei tempo di riflettere, o di spegnere il cervello, o di fantasticare, o di lasciar correre i pensieri, di calmarmi, di riprendermi, e poi tornare alle 18:01 rigenerato e pronto ad affrontare la serata.

MAI scrivere messaggi quando puoi parlare a tu per tu.

Per prima cosa: Verba volant, scripta manent. Delle parole si posso dimenticare facilmente, le email si archiviano e si tirano fuori al momento opportuno (o inopportuno). Io ho una cartella delle mostruosità (si fa per dire) che passano al lavoro, pensavo un giorno di farne un collage tipo Blob o Paperissima.

Quando si sta praticamente dall'altro lato del mondo però è una necessità.
Detta così però è un pò vigliacca la cosa perchè non era stata specificata prima, quindi ... sì è verissimo, ma anche per via del fatto che lo so anch'io, non scrivo proprio tutto quello che mi passa per la mente

In seconda istanza, la comunicazione non è fatta solo di linguaggio verbale, il corpo esprime molto, il volto pure, tramite le parole scritte è molto più facile essere fraintesi, inoltre manca quella mediazione e quell'empatia che invece di persona vengono naturali e tendono a portarti al compromesso e all'accordo invece che allo scontro.

Sono d'accordo, anche se per mia esperienza personale, la maggior parte delle discussioni e delle scelte sono già fatte ancor prima di parlarsi. Certo, si può arrivare ad un compromesso tra due esigenze, ma molte volte incontrarsi non porta molto altro che farsi un caffè.

Comunque, tanto per la cronaca, siamo arrivati a una specie di compromesso, che giova più a "lui", ma tant'è, almeno le cose non sono andate del tutto a 'donnine', e visto il periodo è addirittura un passo avanti.