Diario.

Joy ha scritto:
Però mando una sorta di ricordo a quelli che di più hanno condiviso con me il viaggio Dantesco di quest'anno e che soprattutto, si sono fatti carico di aiutarmi da una tastiera mentre passavo i periodi peggiori.

Joy ha scritto:Sapete già, gli auguri non li mando, perchè mi sembra di sbeffeggiare chi sta come me.

piquemal ha scritto:Ciao kate, ho come l'impressione che pensare alla propria morte sia un'esperienza che presto o tardi capiti a molti, anche se non rincuora pensarlo, perché è un'esperienza personale che un po' li cancella questi molti, li mette per un attimo da parte e fuori fuoco. Forse puoi capire quale significato darle per vedere la vita, nelle sue luci e nelle sue ombre, in modo leggermente diverso e trarre insegnamento anche da questa esperienza.

Manuale Del Guerriero Della Luce, Paulo Coelho ha scritto:Il guerriero sa che nessun uomo è un’isola. Non può lottare da solo. Quale che sia il suo piano…
…Ha bisogno di discutere la sua strategia, di chiedere aiuto e, nei momenti di riposo, di avere qualcuno a cui raccontare le storie di battaglia intorno al fuoco.

kate91 ha scritto:In generale, mi sembra di non essere molto brava a imparare da ciò che provo...Non so se mi spiego. Le sensazioni preferisco soffocarle sul nascere, piuttosto che elaborarle per crescere.

Joy ha scritto:Mi chiedo se la stanchezza che mi porto dietro da 1 anno come un bagaglio scomodo, la lascerò mai da qualche parte, o rimarrà sempre un'infaticabile compagna di viaggio.
Inizio a pensare che se anche le cose migliorassero, non potrò mai tornare alla stessa vita di prima, agli stessi ritmi della quotidianità di qualsiasi essere umano.
Sono cresciuta scavata dentro a questa casa nel giro di 1 anno, questa casa rassicurante e protettiva, che rispetta ogni mio passo.
Ma quando esco di qui, quando cerco di avvicinarmi a fare le cose che facevo un tempo, gli occhi mi si chiudono, il fisico ha bisogno di dormire.
Sono diventata un animale selvatico, mi annoio in mezzo alla maggior parte della gente, mi sento stimolata solo da alcuni, troppo pochi.
Il resto è stanchezza.
Mi chiedo inoltre se sarò mai capace di gioire ancora di qualcosa.
Non è solo questa casa che è rassicurante. Lo è anche la depressione.
Nel suo assurdo senso distorto, ti cuce un bozzolo nero intorno, e quel bozzolo lo conosci così bene, che tutti gli altri linguaggi suonano parole estranee.
Nei pochi momenti favorevoli, provo terrore.
Perchè quello è un mondo che non conosco più, e inizio ad andare in cerca della fregatura, o in attesa della nuova batosta.
Non so festeggiare le vittorie. Le vedo come un Cavallo di Troia, da cui presto uscirà quello che mi brucerà di nuovo.
Stanchezza e timore. Provo questo.
E me lo sono cucito addosso come i muri di questa casa.

Joy ha scritto:Mi conforta sapere che qui vengo compresa.
Fuori da qui è impossibile spiegare queste cose.

In bocca al lupo Kate, anche per le difficoltà alimentari.
E' un percorso che ho già fatto, e sono cose su cui lavora più la mente che il fisico.
Qualsiasi regime alimentare, ancor prima di richiedere una corretta alimentazione, richiede un corretto approccio mentale, che si ottiene solo quando la "bufera" si stabilizza.
Cercare di affrontare dei sacrifici e delle forzature quando l'anima è completamente a terra, è controproducente.
Io mi sono data dei tempi e li ho rispettati, e sono loro a dirti quando è l'ora di provare a rialzarsi.
Questo richiederà ugualmente tanta fatica, ma a quel punto sei tu che controlli loro, e non viceversa.
Questo è stato il mio passo.
E nonostante la stanchezza e i timori, ci sono cose ed eventi su cui adesso ho il potere di essere padrona.
Se li avessi affrontati prima, se mi fossi forzata a seguire tutti i consigli che ricevevo (anche dai medici) sarei rimasta a terra.