Diario.
+11
piquemal
Emsy
aerdna
Analitica
Anima in pen...ombra
Joy
jeanluc
merla
canterel II
kate91
-Nessuno-
15 partecipanti
Pagina 5 di 8
Pagina 5 di 8 • 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8
Re: Diario.
tristezza domenicale..solita prigionia in questo paesino di campagna..
aerdna- Numero di messaggi : 223
Data d'iscrizione : 09.05.13
Re: Diario.
l'inesorabile paura che anche oggi possa essere un altro giorno andato a vuoto...
Emsy- Numero di messaggi : 25
Data d'iscrizione : 15.05.13
Età : 34
Joy- Numero di messaggi : 250
Data d'iscrizione : 29.12.12
Re: Diario.
beata lei che può permetterselo
in effetti anche a me passerebbe la voglia di ripartire da zero
in effetti anche a me passerebbe la voglia di ripartire da zero
aerdna- Numero di messaggi : 223
Data d'iscrizione : 09.05.13
Re: Diario.
mi sento da schifo
solitudine totale
problemi economici enormi
soluzioni nessuna
aiuti zero
solitudine totale
problemi economici enormi
soluzioni nessuna
aiuti zero
aerdna- Numero di messaggi : 223
Data d'iscrizione : 09.05.13
Re: Diario.
la mia vita è uno skifo totale
non ho piu speranze.
non ho piu speranze.
aerdna- Numero di messaggi : 223
Data d'iscrizione : 09.05.13
Re: Diario.
vivere qui è peggio che essere in prigione
la mia voglia di provare a sopravvvivere viene continuamanete castrata dal posto in cui abito
adesso tutti si divertono sole e caldo e io solo come una cacchina
vorrei solo morire
la mia voglia di provare a sopravvvivere viene continuamanete castrata dal posto in cui abito
adesso tutti si divertono sole e caldo e io solo come una cacchina
vorrei solo morire
aerdna- Numero di messaggi : 223
Data d'iscrizione : 09.05.13
Re: Diario.
Ho bisogno di sfogarmi un po', ma non so con chi farlo. Fra 12 giorni lascio Brighton, dove ho vissuto per gli ultimi tre anni. Qui mi sono divertita, qui ho pianto, qui ho scoperto di avere un disordine alimentare, qui ho bevuto tanto da vomitare sulla moquette, mi sono spinta le unghie nella carne della mano fino a che il dolore mentale non diminuiva, qui ho aspettato un ragazzo sveglia fino alle 3 di notte, nonostante fossi esausta, senza che lui mi rispondesse al cellulare. Qui sono stata benissimo e malissimo, ma ormai è diventata casa. Qui mi sento stranamente al sicuro, esco e incontro gente che conosco, mangio in posti che conosco...E invece fra pochi giorni basta, si riparte. Si torna in Italia, si va in vacanza, poi si va in Olanda e si ricomincia. Gente nuova, posti nuovi, lingua nuova. Ho una paura tremenda. Sono anche contenta, ma mi sento tristissima, oltre che un po' in ansia. In realtà è più la paura di lasciare Brighton che quella di andare in un posto nuovo. Le due si mescolano, ma la cosa che sento più pressante è la tristezza al pensare che non avrò più una casa in questo posto, non avrò più qualcosa da fare, per quanto possa tornare a trovare la mia amica. Sono triste. La notte ci penso e mi manca il respiro. E non riesco a parlarne con nessuno perché mi rendo conto di essere stupida, ho la possibilità di vivere in tanti posti diversi, come d'altronde ho sempre voluto fare, incontro persone interessanti, ecc....eppure ho questo enorme peso dentro che non mi abbandona mai. Ho gli occhi pieni di lacrime che trattengo, e trattenerle mi fa male. Mi sento le mani che tremano, anche se in realtà sono ferme. Voglio ascoltare musica, ma in realtà mi dà fastidio qualsiasi suono. Boh. Non voglio lasciare Brighton, e al tempo stesso la odio e vorrei essere il più lontano possibile, così da non pensarci più.
kate91- Numero di messaggi : 240
Data d'iscrizione : 05.11.12
Età : 33
Re: Diario.
Oggi mi sono ritrovato da solo in casa. Fissavo la vetrinetta, dietro al vetro c'erano le bottiglie; ero totalmente rapito..
La mia mano destra appoggiata sulla pancia all'altezza del fegato.
Ho pensato al dolore lancinante, alla morte cosi' vicina da dare la sensazione di toccarla, alla vergogna, allo sguardo deluso e spaventato della persona che amo; allora non sapeva come aiutarmi..
Ho vinto io anche questa volta e comincio ad andarne fiero; eppure è passato solo un anno.
La mia mano destra appoggiata sulla pancia all'altezza del fegato.
Ho pensato al dolore lancinante, alla morte cosi' vicina da dare la sensazione di toccarla, alla vergogna, allo sguardo deluso e spaventato della persona che amo; allora non sapeva come aiutarmi..
Ho vinto io anche questa volta e comincio ad andarne fiero; eppure è passato solo un anno.
se nulla conta..- Numero di messaggi : 78
Data d'iscrizione : 25.03.13
Età : 30
Re: Diario.
Oggi difficilmente poteva andare peggio.
-Nessuno-- Numero di messaggi : 521
Data d'iscrizione : 12.11.12
Joy- Numero di messaggi : 250
Data d'iscrizione : 29.12.12
Re: Diario.
Conosco persone che partono per le ferie anche facendo debito, qualcuno solo per poi vantarsi dei posti visti, e qualcun'altro perche a casa sta male, seduto su divano,senza interessi, svaghi ecc...
Beati coloro che sono felici dentro, stanno bene e si divertono dappertutto, ai quali si divertono con poco, una giornata in piscina, un gelato al lago, una passeggiata nei boschi, 2 risate in un pub, quelli insomma che irradiano felicita anche a chi gli sta intorno
Beati coloro che sono felici dentro, stanno bene e si divertono dappertutto, ai quali si divertono con poco, una giornata in piscina, un gelato al lago, una passeggiata nei boschi, 2 risate in un pub, quelli insomma che irradiano felicita anche a chi gli sta intorno
roberto66- Numero di messaggi : 504
Data d'iscrizione : 24.07.12
Re: Diario.
per me,
pochi giorni di vacanza solitaria sull'appennino, già interrotti per un po' di lavoro, ma spero di ritornare su la settimana prossima.
devo riconoscere che in parte è privilegio del mio sesso quello di potersi aggirare da soli nel sottobosco che sciama di parassiti e tra i ruderi di vecchie case carbonaie.
momenti di fatica, momenti in cui si è affacciato prepotente un senso di inutilità e di vertigine nel cammino, che credo mi faccia molto bene affrontare e superare.
mi è molto utile costruire con qualche cura un contesto della vacanza, un obiettivo, per quanto simbolico, anche se si tratta di un pretesto per organizzarmi.
così prima della partenza mi sono documentato, ho cercato testi nelle biblioteche della provincia, perché avevo intenzione di rintracciare i luoghi precisi in cui ha prestato servizio e poi è caduto un mio lontano parente durante la guerra di liberazione.
l'effetto più interessante che la lettura dei documenti ha avuto sul mio modo di percorrere la montagna è stato quello di indurmi a tagliare le valli in senso trasversale, anziché a percorrerle seguendo i tragitti paralleli ai torrenti che le solcano e secondo le carrozzabili più trafficate, come normalmente avrei fatto muovendomi senza meta e senza fantasia.
mi sono cioè mosso secondo i percorsi delle bande partigiane e secondo la loro strategia di guerriglia, che esigeva di colpire il granaio, il caseificio, la caserma o l'ufficio postale di un comune e poi spostarsi immediatamente nella vallata attigua, fuori dall'area di competenza di un comando locale dei militi o dei carabinieri, che avrebbero quindi perso tempo a rastrellare dove non c'era più nessuno, e poi ad inviare fonogrammi e corrieri presso le stazioni limitrofe.
pochi giorni di vacanza solitaria sull'appennino, già interrotti per un po' di lavoro, ma spero di ritornare su la settimana prossima.
devo riconoscere che in parte è privilegio del mio sesso quello di potersi aggirare da soli nel sottobosco che sciama di parassiti e tra i ruderi di vecchie case carbonaie.
momenti di fatica, momenti in cui si è affacciato prepotente un senso di inutilità e di vertigine nel cammino, che credo mi faccia molto bene affrontare e superare.
mi è molto utile costruire con qualche cura un contesto della vacanza, un obiettivo, per quanto simbolico, anche se si tratta di un pretesto per organizzarmi.
così prima della partenza mi sono documentato, ho cercato testi nelle biblioteche della provincia, perché avevo intenzione di rintracciare i luoghi precisi in cui ha prestato servizio e poi è caduto un mio lontano parente durante la guerra di liberazione.
l'effetto più interessante che la lettura dei documenti ha avuto sul mio modo di percorrere la montagna è stato quello di indurmi a tagliare le valli in senso trasversale, anziché a percorrerle seguendo i tragitti paralleli ai torrenti che le solcano e secondo le carrozzabili più trafficate, come normalmente avrei fatto muovendomi senza meta e senza fantasia.
mi sono cioè mosso secondo i percorsi delle bande partigiane e secondo la loro strategia di guerriglia, che esigeva di colpire il granaio, il caseificio, la caserma o l'ufficio postale di un comune e poi spostarsi immediatamente nella vallata attigua, fuori dall'area di competenza di un comando locale dei militi o dei carabinieri, che avrebbero quindi perso tempo a rastrellare dove non c'era più nessuno, e poi ad inviare fonogrammi e corrieri presso le stazioni limitrofe.
Joy- Numero di messaggi : 250
Data d'iscrizione : 29.12.12
Re: Diario.
Joy ha scritto:
Sei stato meglio o peggio rispetto al tuo normale contesto quotidiano?
Io ad esempio non riesco a staccare dai pensieri di tutti i giorni, anzi, viverli in un contesto non abituale me li rende ancora più pesanti.
Insomma mi pesa ancora di più sapere di essere in vacanza senza poterla vivere come meriterebbe, quindi tendo a preferire "far finta di niente" come se le ferie o l'estate non esistessero, stesso espediente che adotto con tutto ciò che mi ferisce.
a me questo tipo di vacanza fa bene.
bisogna dire che diversi fattori concorrono a renderla più affrontabile.
non mi costa quasi niente - se dovessi investire grandi risorse forse mi sentirei più facilmente indotto a deplorare me stesso nel caso non mi prendesse bene, e vivrei con più ansia le piccole crisi di disorientamento girovagando solo.
non devo coprire grandi distanze, in un paio d'ore posso andare e tornare.
allo stesso tempo, a così poca distanza godo della possibilità di un isolamento molto forte, in luoghi dove internet e cellulare non trovano campo.
l'appennino è popolato più che altro da anziani, e anche se duole dirlo per chi ci vive e ci lavora, in questo momento di collasso anche le località più attrezzate di impianti attirano probabilmente un po' meno. il vantaggio, per me, consiste nel non trovarmi nella condizione appariscente di appestato che vaga senza meta tra famiglie e comitive che leccano il gelato. mi confondo bene tra gli anziani che sono gentili e riservati, intenti nelle loro faccende, e il resto della popolazione indigena che si alza e va al lavoro. inoltre, come ho scritto, vado a cercare gli anfratti dove le bande si nascondevano per sottrarsi ai rastrellamenti. per gran parte della giornata non vedo nessuno. sono entrato in diversi locali per bere un caffé o un amaro, e ho sempre trovato soltanto una barista che si stava annoiando e magari un vecchio con la faccia che sembrava di rovere, immerso nella gazzetta dello sport.
la montagna in generale mi è più famigliare del mare, mi rilassa e mi accoglie con più facilità.
certamente posso infilarmi in pensieri spiraliformi sui miei crucci e i miei dispiaceri più gravi, e viverli forse con più intensità, ma se accetto di affrontare questi picchi mentre cammino e bestemmio dolcemente a mezza bocca, poi ne esco un po' più forte, come dopo una bella doccia.
sentivo il bisogno di smuovere qualcosa, e probabilmente lo sentirò di nuovo prima che sia autunno, quindi spero di riuscire a cogliere l'occasione di altre escursioni, magari un po' più lunghe.
per me si tratta ora di accettare profondamente la solitudine affettiva a cui non ero più abituato da alcuni anni, e credo sia un bene costruirmene l'immagine in uno scenario leggermente spostato rispetto a quello dove compio le mie routine e mi viene a mancare l'obbligo di trovare un istante per rimirarmi in questo abbandono, e potermi voler bene o voler male così come mi trovo.
Joy- Numero di messaggi : 250
Data d'iscrizione : 29.12.12
Joy- Numero di messaggi : 250
Data d'iscrizione : 29.12.12
Re: Diario.
Joy..... in Italia c'è libertà di pensiero e di opinione
Dunque, come qui sul forum, ognuno è libero di dire come la pensa, secondo lui
Poi sta a ognuno di noi capire se questa persona sà quello che dice o se parla da perfetto idiota
Poi ci sono anche persone che non sanno niente, ma cercano ugualmente di aiutarti, sparando una cazzata, però detta in buona fede, questi in un certo senso sono anche persone da apprezzare
Un ragazzo che io conosco non riusciva a guarire da una malattia,ad una visita, il medico un po sconsolato disse " tu devi aver fatto del male a qualcuno "
Questo ragazzo è uscito molto depresso dall'ambulatorio e poi con noi si è molto risentito da quanto detto dal medico
io li risposi " quarda che è un modo di dire, non ha detto che ti stà bene la malattia e non guarirai, mai e che sei una persona cattiva "
Quel medico ha detto una battuta sbagliata alla persona sbagliata nel momento sbagliato, o forse l'aveva detta con l'intento di buttarla un po sul tragicomico
Sapessi Joy quante cavolate ho sparato io... e poi mi sarei taglato la lingua ?
Non te la prendere Joy
Dunque, come qui sul forum, ognuno è libero di dire come la pensa, secondo lui
Poi sta a ognuno di noi capire se questa persona sà quello che dice o se parla da perfetto idiota
Poi ci sono anche persone che non sanno niente, ma cercano ugualmente di aiutarti, sparando una cazzata, però detta in buona fede, questi in un certo senso sono anche persone da apprezzare
Un ragazzo che io conosco non riusciva a guarire da una malattia,ad una visita, il medico un po sconsolato disse " tu devi aver fatto del male a qualcuno "
Questo ragazzo è uscito molto depresso dall'ambulatorio e poi con noi si è molto risentito da quanto detto dal medico
io li risposi " quarda che è un modo di dire, non ha detto che ti stà bene la malattia e non guarirai, mai e che sei una persona cattiva "
Quel medico ha detto una battuta sbagliata alla persona sbagliata nel momento sbagliato, o forse l'aveva detta con l'intento di buttarla un po sul tragicomico
Sapessi Joy quante cavolate ho sparato io... e poi mi sarei taglato la lingua ?
Non te la prendere Joy
roberto66- Numero di messaggi : 504
Data d'iscrizione : 24.07.12
Joy- Numero di messaggi : 250
Data d'iscrizione : 29.12.12
Re: Diario.
Ma sai Joy, fondamentalmente di fronte a una persona che sta male, le consolazioni facili e in certo senso ovvie si sprecano.
Magari le persone vogliono dirti davvero qualcosa che ti aiuti ma molto spesso non hanno avuto il tuo stesso problema, se l'hanno avuto non è detto che l'abbiano davvero superato e in ogni caso l'avrebbero vissuto a modo loro perché sono loro e non te.
Poi, in termini generali, il fatto che una sofferenza forte sia un'occasione di crescita è anche vero ma:
a) tutte le esperienze forti sono un'occasione di crescita, quelle belle: se ci si impegna in un progetto, se si conoscono persone nuove, se si inizia una relazione e via dicendo. Al che è palese che tutti preferiremmo "crescere" a botte di esperienze forti ma positive.
b) bisogna riuscire a superarla in modo sensato. nel senso che davanti a una difficoltà si può anche diventare più arrabbiati, più disillusi ecc. ecc. e per farlo è inevitabile dover attraversare tutta la sofferenza. È difficile e si sta male.
Negli ultimi tempi, credo di aver avuto la tentazione di prendere a testate 3/4 delle persone che hanno tentato di consolarmi con delle ovvietà tutto considerato insulse. Almeno sei in buona (spero) compagnia. Da questo posso dire di aver imparato che, a volte, può valer la pena spiegarsi, molto spesso non ne vale la pena perché, alla fine dei conti, te la stai giocando con la superficialità, la paura, la poca empatia e spesso anche la poca intelligenza, che non sono cose che ti devi necessariamente sobbarcare.
L'unica cosa consolante può essere rendersi conto che davanti a qualcuno che sta male, difficilmente tu lo asfalterai di banalità e almeno ti darai l'opportunità di starlo ad ascoltare.
Magari le persone vogliono dirti davvero qualcosa che ti aiuti ma molto spesso non hanno avuto il tuo stesso problema, se l'hanno avuto non è detto che l'abbiano davvero superato e in ogni caso l'avrebbero vissuto a modo loro perché sono loro e non te.
Poi, in termini generali, il fatto che una sofferenza forte sia un'occasione di crescita è anche vero ma:
a) tutte le esperienze forti sono un'occasione di crescita, quelle belle: se ci si impegna in un progetto, se si conoscono persone nuove, se si inizia una relazione e via dicendo. Al che è palese che tutti preferiremmo "crescere" a botte di esperienze forti ma positive.
b) bisogna riuscire a superarla in modo sensato. nel senso che davanti a una difficoltà si può anche diventare più arrabbiati, più disillusi ecc. ecc. e per farlo è inevitabile dover attraversare tutta la sofferenza. È difficile e si sta male.
Negli ultimi tempi, credo di aver avuto la tentazione di prendere a testate 3/4 delle persone che hanno tentato di consolarmi con delle ovvietà tutto considerato insulse. Almeno sei in buona (spero) compagnia. Da questo posso dire di aver imparato che, a volte, può valer la pena spiegarsi, molto spesso non ne vale la pena perché, alla fine dei conti, te la stai giocando con la superficialità, la paura, la poca empatia e spesso anche la poca intelligenza, che non sono cose che ti devi necessariamente sobbarcare.
L'unica cosa consolante può essere rendersi conto che davanti a qualcuno che sta male, difficilmente tu lo asfalterai di banalità e almeno ti darai l'opportunità di starlo ad ascoltare.
merla- Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino
Re: Diario.
Spero Joy. che non te la sei presa con me !!!! ne sarei molto dispiaciutoroberto66 ha scritto:Joy.....
Poi sta a ognuno di noi capire se questa persona sà quello che dice o se parla da perfetto idiota
Poi ci sono anche persone che non sanno niente, ma cercano ugualmente di aiutarti, sparando una cazzata, però detta in buona fede, questi in un certo senso sono anche persone da apprezzare
Praticamente con altre parole.. ma mi sembra di aver detto quello che anche tu hai scritto
io ho detto che sta a noi capire se uno parla perche sà quello che dice o se parla da perfetto idiota
Capisco che sarebbe bello, ogni qualvolta si parla o si riceve consiglio da qualcuno, trovare fiducia, soglievo o buone indicazioni, da questa conversazione.... ma purtroppo non è sempre così
Sai quante volte sono andato dal mio medico ( che stimo moltissimo ) a dirgli che ero stressato, depresso, e lui mi ha sempre ignorato, finche un giorno ho saputo che questo medico si era preso 3 mesi di ferie perche depresso ( so che stava per divorziare, ma non sò se questa era la causa o l'effetto )
Da allora ha preso un po piu seriamente questa malatia
Intorno a tante malatte c'è indifferenza, ignoranza
un medico una volta mi disse " se si sente che il tale ha un tumore "
Allo stomaco... ti rispondono...poveraccio !
Al pancreas... ti rispondono...poveraccio !
Al fegato... ti rispondono....beveva ?
Ai polmoni... ti rispondono... fumava ?
Per la depressione tanti si comportano allo stesso modo, sembra quasi che con 2 belle parole buttate lì.. la depressione passi, e si ritorni belli pimpanti e allegri come prima
perche di depressione non ne sanno un bel nulla e allora cause e soluzioni se le ipotizzano loro
Il bello è !!!! e che siamo noi a sentire a valutare e prendere seriamente o ignorare certe persone o i loro consigli
Parlare volentieri dei nostri problemi con certe persone e ignorarne certe altre
Ultima modifica di roberto66 il Ven Lug 12, 2013 7:32 pm - modificato 2 volte.
roberto66- Numero di messaggi : 504
Data d'iscrizione : 24.07.12
Joy- Numero di messaggi : 250
Data d'iscrizione : 29.12.12
Re: Diario.
Ci hai ragione. Il problema è che comunque quando tendi una mano a una persona che sta male e dannazione stai male che tu, questa ti caga in faccia. E io non lo farei mai. Quindi, alla fine, anche le persone che stanno male a volte sono delle stronze. Trovassi io una persona che mi tende una mano, sicuramente non la scarterei a priori. Ci si innamora troppo del proprio star male. Alla fine si rischia di avere la sindrome di stoccolma.Joy ha scritto:In questi giorni facevo una considerazione, che una delle cose che mi dà più fastidio sono quelli che stanno mediamente bene e ti sparano giu' consigli da manualetti della felicità facendo tutti i positivi.
Proprio ieri uno é arrivato a dirmi che per tutto questo male c'è sempre un motivo, quindi se si passa attraverso questo dolore é per renderci più forti.
Ecco, gli avrei spaccato i denti.
Siamo troppi pieni di libricini new age di scrittori che raccontan balle alla gente disperata per alzare le vendite.
-Nessuno-- Numero di messaggi : 521
Data d'iscrizione : 12.11.12
Joy- Numero di messaggi : 250
Data d'iscrizione : 29.12.12
Re: Diario.
Hai detto di non volere baci perugina. E infatti ora ti spiego il motivo per il quale qualche tempo fa ebbi qualche divergenza con te.Io a differenza tua, nonostante maltrattamenti di ogni genere, da quelli fisici a quelli psicologici, non sono diventato né un arido né uno stronzo. Forse non sono diventato nemmeno più forte, ma sono diventato più esperto e resistente. E l'esperienza mi ha insegnato che non devo fare agli altri cio che non volevo fosse fatto a me, né devo incolpare il prossimo di colpe che non ha o tanto meno avere su di esso quello stesso pregiudizio che poi altri hanno avuto su di me, in una parola: il dolore non sarà mai e non deve essere mai un alibi per essere una persona peggiore o anche semplicemente piu stronza. Se chi ha sofferto potesse rinunciare ad essere stronzo, potrebbe almeno fare gruppo con chi ha sofferto come lui o quantomeno concedere una speranza a se stesso e agli altri. Se usi il dolore come un alibi sbagli.Joy ha scritto:-Nessuno- ha scritto:Ci hai ragione. Il problema è che comunque quando tendi una mano a una persona che sta male e dannazione stai male che tu, questa ti caga in faccia. E io non lo farei mai. Quindi, alla fine, anche le persone che stanno male a volte sono delle stronze. Trovassi io una persona che mi tende una mano, sicuramente non la scarterei a priori. Ci si innamora troppo del proprio star male. Alla fine si rischia di avere la sindrome di stoccolma.
Le persone che stanno male diventano (forse) più stronze delle altre.
Qui mi ricollego alla frase del mio amico sulla funzione della dolore.
Il dolore a mio parere non rende forti, ma ci abbruttisce, ci cambia spesso in maniera definitiva.
Se io dovessi riflettere sugli insegnamenti che mi ha dato tutto questo, penso che di costruttivo non ci sia nulla, anche perchè spesso il dolore non ti capita per punirti di qualcosa di sbagliato che hai fatto, ma ti estrae a caso come un biglietto dell'enalotto.
Sono serviti a qualcosa tutti questi anni? Personalmente no.
A me sono serviti solo a togliermi qualsiasi fiducia e speranza che potevo avere, e a farmi diventare stronza nei confronti di qualsiasi cosa che mi circonda.
.
-Nessuno-- Numero di messaggi : 521
Data d'iscrizione : 12.11.12
Pagina 5 di 8 • 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8
Pagina 5 di 8
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|