Sono Bipolare

Oggi sono stata dal mio psichiatra.. che ha confermato quello che già sospettavo.. sono bipolare .. e la prova del nove è stato l'effeto dell'antidepressivo su di me .. mi ha scatenato un fase ipomaniacale.. ed avendo avuto in passato altri episodi simili..
Non sto a dirvi come sto adesso .. a pezzi .. confusa e frastornata.. e dovrò prendere farmaci per almeno 5 anni la cosa non si risolve così velocemente visto che ci soffro da più di 15 anni e nn ho mai avuto in questi anni fasi depressive acute.. nessuno se ne è mai accorto.. ( a partee il darmi dell'instabile.. )
Nessuno mi costringe a prendere farmaci lo psichiatra me lo ha detto .. però la paura di perdere il controllo e di andare in depressione acuta ..c'è .. e ho un figlio piccolo a cui badare ..quindi ho accettato.. mi ha prescritto lo zyprexa..( spero di non ingrassare ora che ho ritrovato la linea.. uffa..) vedremo se la cura funziona..Pe ora .. sto giù giù

guarda, secondo me ci sono cose positive:

1. finalmente hai la diagnosi con cui confrontarti e sai che hai e non vieni curata per qualcos'altro. La cosa basilare per curarsi in qualsiasi malattia è la diagnosi giusta, senza quella non si fa molto.

2. non hai avuto finora fasi depressive acute, il che è pure buono e se ti curi per bene ora forse le eviterai per sempre.

Capisco la tristezza per la diagnosi su cui uno non ci spera e per il fatto che dovresti ora prendere a lungo medicine, comunque la situazione ora è quella e io trovo positivo il fatto che ora sai quel che hai e che devi fare per curarti. Se tu avessi un'altra diagnosi sbagliata, come negli ultimi 15 anni della tua vita in cui nessuno si accorse che sei bipolare, non risolveresti nulla.

Ora puoi scegliere che fare sapendo che hai.

Riguardo al fatto che temi un aumento di pero ho cercato in internet gli effetti collaterali di zyprexa e ho trovato:
aumento dell'appetito con aumento di peso, l'aumento di peso è comunque di solito limitato e non porta a sovrappeso.

Forse proprio perchè c'è questo pericolo di aumentare di peso dovresti stare attenta a ciò che mangi, cercare di evitare cibi altamente calorici o parlarne col tuo medico di base o un dietologo.

non so se vuoi dirlo, ma quanti anni ha tuo figlio ?

io penso che se ti curi in modo appropriato lo fai non solo per tuo figlio ma sopprattutto per te, starai meglio ed eviterai il peggio.

capisco che ti senti giù, non è bello andare dallp psichiatra ed avere una diagnosi, ma è necessario per migliorare in seguito.....

M lo ha detto anche lo psichiatra che è meglio sapere quello che ho che pensare di essere matta e lìho sempre pensatoa.. a parte che ..dove sta la differenza nella gravità o meno della cosa? .. certo normale non lo sono e allora potrei vedere qil mio distrbo con du ottiche diverse in base allo stato se sono giù sono come una mela bacata o un pezzo difettoso se sono su sono una persona speciale , sono creativa e divertente... ma alla fine chi sono davvero io forse lo saprò solo se prendo quelle maledette medicine..che ho deciso comunque di prendere almeno per vedere come va ..
Per Marco: Mio figlio ha 3 anni e sono separata da poco.. ti lascio immaginare la faccia del mio ex marito quando gli ho detto che cosa ho.. ovviamente è preoccupato per il bambino .. e so che mi vuole molto bene..però per chi sta dall'altra parte.. ecco nn è facile nenache per loro e mi dispiace di essere così.. forse ci si nasce così..non lo so..

Per Anto : anche tu sei così? io voglio saprene di più su questa cosa il medico mi haspeigato a grandi linee e mi ha detto di dare un'occhiata su internet .. grazie.. penso che andrò a comprarmi un libro se c'è su questo disturbo..

Bla Bla Bla...
penso che Marco abbia parlato con lingua diritta, non mi sento di aggiungere altro.

Però, essendo una persona tremendamente curiosa, mi colpisce una cosa di te.

Il tuo bisogno di sentirti, percepirti in linea. Sembra questa la tua vera preoccupazione circa l'assunzione prolungata di farmaci.

Allora...siamo qui seduti in cerchio...in questa seduta di gruppo...prima che versi il tè...vorrei chiederti di metterti a nudo. Uso questa espressione perchè quando ci si guarda allo specchio, o ci si pesa, normalmente lo si fa nudi.
Lo so che non è facile...potremmo anche giocare a Monopoli...visto che fuori piove...ma tutti noi che partecipiamo a questi incontri di gruppo..lo facciamo nella convinzione ci possano essere d'aiuto.
Ora, noi non ti vediamo.
Vorremmo sapere come sei, conoscere le tue misure: altezza, peso. Questi sono dati reali, misurabili, che ci possono far dire se sei o meno in sovrappeso.
Ma ti chiediamo di dire molto di più. Come percepisci il tuo corpo? Quale parte di esso ami e quale ti piace di meno? Quale parte usi come indicatore per sentirti bene o male con la tua corporeità?
E il bisogno di percepirti, di piacerti allo specchio, quale meta-bisogno sottintende?
Il bisogno di piacere? Di essere desiderabile sessualmente?
E parliamone....suvvia...

Tu farai da apripista Bla Bla...quello che ci dirai fungerà da modello. Più profonda e intima sarà la tua risposta e più ci costringerai a fare altrettanto.
Io sto già meditando di uscire dal forum per non dover rispondere!!

Scusa ma trovo il tuo intervento abbastanza fuori luogo e siccome non ho mezze misure ti rispondo:

1) non mi sembra di essere in una seduta di gruppo e non ci voglio neanche essere anche perchè qui non ci sono medici ..
2) Cosa te ne frega di come sono fatta ? se sono alta magra o grassa?
3) non ho chiesto a nessuno di dire se sono o no in sovrappeso ho solo espresso una mia preoccupazione circa gli effetti collaterali delle medicine..visto che il peso e il mio aspetto fisico sono sempre stati un problema per me
4) le tue domande mi sembrano quelle che fanno a Studio Aperto o sui giornali di Gossip alle veline..o ho capito male io ?

sapevo di rischiare scrivendo quel che ho scritto...
Rispondo...prima che il Gran Giurì decida o meno per la mia lapidazione...

1)La seduta di gruppo è una metafora.
2)Sono curioso, e sì, potrò voler sapere come sei fatta? La domanda è legittima. Così come la tua risposta.
3)E se il peso e l'aspetto fisico fossero sempre stati anche un mio problema?
4)Io uso questo forum come valvola di sfogo, con effetto catartico. Non so quanti altri giorni scriverò qui...so solo che la posta in gioco si sta alzando...scriverò cose che potranno dar fastidio...

a me piace l'idea di lucedamore. Io si voglio sedermi a prendere un te con voi, metaforicamente o anche dal vivo, sono pronta, sono bipo.

Ok? Lo sapevo...tocca sempre a me fare il matto....
Oggi aprirò un post fuori topic...laddove bevendo una tazzina di tè si parlerà della propria corporeità in relazione alla depressione. Come la percezione del proprio corpo possa portare a situazioni di sofferenza o meno.

Va bene così?

Anto...ora so chi sei

Dunque...chi ha piacere di usare il forum per fare terapia di gruppo è libero di farlo e chi non vuole è altrettanto libero di non farlo. A questo scopo consiglierei di usare la chat perché c'è un'immediatezza e una possibilità di chiarire eventuali malintesi che attraverso i post mancano.

Però, mi sembra molto più opportuno non intervenire con toni da terapeuta o da analista nelle discussioni degli altri. Il tuo approccio - Luce - ovviamente non è condiviso da tutti, perché non siamo tutti uguali, per cui puoi diventare invasivo. E io stessa, se tu in un momento per me problematico mi avessi risposto in questo modo, ti avrei scritto tagliando e cucendo molto più aspramente di blablabla.
Quindi vedi, se ritieni giustificato essere invadente, poi ti beccherai le male parole. Dopo le male parole, se continuerai a essere invadente, verrai ignorato.
Questo accade in tutte le situazioni di vita, quando si fa un po' troppo il burlone con i fatti degli altri e si tratta di imparare a stare al mondo.

merla

so che rischio...so che spesso esagero...so che posso essere tagliato...ma non voglio piacere a tutti...

Io qui esprimo me stesso...due o tre tipi di emozioni..che ho dentro...e che stanno per uscire in modo violento a breve....

Con Bla Bla Bla ho rischiato...e lei mi ha mandato a quel paese. Stop.

Ma vorrai concedermi, Ale, che fuori topic, posso postare NUOVI argomenti, con la massima libertà, fermo restando un linguaggio civile e non volgare o lesivo della dignità altrui.

Ma guarda, io non so se può consolarti, però è parere di molti medici con cui ho parlato io che il bipolarismo in fondo sia un po' parte di tutti noi.

Mi spiego, come tutti abbiamo momenti in cui ci sentiamo depressi per diversi motivi senza per questo doverci considerare malati, allo stesso tempo tutti abbiamo sbalzi d'umore più o meno sottili.
Lasciando per un momento da parte la questione farmaci, la diagnosi - almeno nei disturbi dell'umore - è semplicemente una categorizzazione necessaria a stabilire dei protocolli di cura e terapeutici, non prenderla come uno stigma o un timbro.
Tutto considerato bipolare lo eri anche tre giorni fa, solo che nessuno aveva ufficializzato questa cosa, ma in sé non è niente di che: se prendi in considerazione i numeri di persone in Italia che hanno problemi di depressione, piuttosto che di ansia, piuttosto che di attacchi di panico, piuttosto che disturbi della personalità (e non hai idea di quanti disturbi della personalità esistano), piuttosto che altri disagi di altro genere, fidati che è più difficile trovare qualcuno che non abbia niente.

Quindi non pensarti come "timbrata", il sapere il nome serve a fini terapeutici perché questa tua fragilità non diventi troppo invalidante e non ti crei troppo problemi. Tu sei tu, magari una volta curata avrai meno sbalzi d'umore (riconducibili in quella che viene considerata "la norma") e così avrai anche un metro per decidere se vuoi o no proseguire la cura. ma sei sempre tu, capisci? Se provi a seguire la terapia, avrai un metro per decidere se è meglio con la terapia o senza terapia, ma non pensare di diventare un'altra.
In ogni caso finora con la terapia tu sei riuscita ad avere un figlio (che se nonostante la separazione hanno affidato a te, significa che decisamente non sei pazza, anzi..) a tenerti un lavoro, ad avere una vita affettiva più o meno soddisfacente. Quindi pazza nel senso di folle certamente non lo sei.

Ora puoi vedere se con la terapia starai meglio, si tratta solo di prenderti un po' di tempo e di valutare la cosa per bene a mente fredda. Sei seguita anche da uno psicoterapeuta quindi non sei sola, puoi analizzare al meglio la situazione.

Per la lunghezza della terapia, capisco perfettamente quello che pensi: anche a me al tempo avevano detto che nel mio caso, causa predisposizione familiare probabilmente avrei dovuto prendere farmaci a vita. Ed è una cosa che anche per me è molto difficile accettare. Io sono un po' ingrassata (non so se per fame nervosa o per i farmaci) ma l'effetto collaterale che mi disturba di più attualmente sono i problemi sessuali. Fatto sta che dopo 5 anni e mezzo adesso sto provando a seguire un protocollo diverso per dismettere le medicine, anche a me hanno paventato l'uso di stabilizzatori dell'umore per prevenire altre ricadute in futuro e la cosa mi rattristerebbe. Però mi sto impegnando dal lato della psicoterapia, in modo da rinforzarmi in quel senso in caso di eventuali ricadute per gestirle meglio e magari poter fare a meno dei farmaci.
Conta anche che i medici inizialmente ti descrivono un protocollo poi possono rivalutare la situazione in corso d'opera a seconda di come va e di come rispondi alla terapia. I protocolli sono appunto protocolli poi le cose vanno ritagliate caso per caso e situazione per situazione. E conta anche che l'industria farmaceutica è sempre al lavoro, escono sempre nuovi farmaci, che in teoria sono più tollerabili, più efficaci e con meno effetti collaterali.
Insomma, aspettiamo prima di fasciarci la testa, ok?

Lucedamore ha scritto:so che rischio...so che spesso esagero...so che posso essere tagliato...ma non voglio piacere a tutti...

Io qui esprimo me stesso...due o tre tipi di emozioni..che ho dentro...e che stanno per uscire in modo violento a breve....

Con Bla Bla Bla ho rischiato...e lei mi ha mandato a quel paese. Stop.

Ma vorrai concedermi, Ale, che fuori topic, posso postare NUOVI argomenti, con la massima libertà, fermo restando un linguaggio civile e non volgare o lesivo della dignità altrui.

Ma allora, che sia Stop per te, va bene. Non è detto che sia stop per tutti, capisci?

Magari una persona arriva qui, o in un'altra sede a parlare dei suoi problemi intimi, e tu come un elefante in una gioielleria inizi a fare il Marzullo della situazione.
Sei liberissimo di farlo, io sono liberissima di farti notare che denota maleducazione e insensibilità. E sono liberissima di comportarmi tenendo presente questa connotazione di cui ho avuto l'impressione.

E - scusa la solita schiettezza - ma io sta ca*ata dell"esprimo me stesso non la vedo come una giustificazione. A me disturbano i bambini dell'oratorio qui davanti quando fanno le feste la domenica mattina alle 8 e allora per esprimere me stessa li riempio di secchiate d'acqua ogni volta che mi svegliano. geniale!
Quando uno si approccia in questo modo all'intimità di altri, che non l'hanno autorizzato a fare così, per me si dimostra solo insensibile e infantile. La tua necessità di far uscire le tue emozioni è tua, il fatto di non averle evidentemente fatte uscire prima in modo adeguato è un problema tuo, non mio, neanche di blablabla e tantomeno di nessun altro.
Quindi sarebbe dimostrazione di essere adulto fare uscire cotante emozioni in modo consono, almeno quando si parla dei problemi degli altri.

merla

per blablabla:

l'essere "matto" è un'espressione che dice poco. Una volta si diceva forse per chi andava in manicomio o dallo psichiatra, non esiste una malattia "matto".

Lo psichiatra è un medico che cura malattie psichiche e la casistica "matto" non c'è. Forse chi ha schizzofrenia può essere inteso come matto ma secondo me non è corretto.

le depressioni bipolari appartengono alle depressioni solo che a volte l'umore va giù e a volte va su...

il mio psichiatra mi ha detto che ci sono casi lievi e casi più gravi di bipolarismo, che molti artisti sono un po' bipolari e che nelle fasi allegre sono particolarmente creativi.

penso che hai fatto bene a dirlo all'ex marito, forse avrà più comprensione per te e forse la malattia ha condizionato un po' anche il matrimonio, informati sulla malattia, è sempre meglio essere sapere che non sapere secondo me.

Lucedamore ha scritto:Ok? Lo sapevo...tocca sempre a me fare il matto....
Oggi aprirò un post fuori topic...laddove bevendo una tazzina di tè si parlerà della propria corporeità in relazione alla depressione. Come la percezione del proprio corpo possa portare a situazioni di sofferenza o meno.
Va bene così?
Anto...ora so chi sei

a vostra disposizione. L'idea mi piace.
Si, Luce, sono io....

x Blablabal. Sono stata "catalogata" bipolare 5 o 6 anni fa. Varie terapie, una psicoterapia (inutile). Cambio di psichiatra, poi un altro poi breve ricovero in psichiatria. Poi altro psichiatra e nuovi farmaci. Di certo c'è che soffo di insonnia cronica e che dall'insonnia cronica non si guarisce mai. Ciò a detta del primario del reparto di CSM della mia città. In effetti senza sedativi non c'é verso che io dorma.
Per il resto, il mio attuale psich. dice che secono lui io non sono affatto bipolare ma sono affetta "solo" da depressione maggiore. E' quella per cui se non prendi i farmaci SEMPRE ti suicidi dopo giorni-mesi-anni di angosciosa disperazione.
Ho passato vari momenti neri e nerissimi. Ora sto prendendo 3 antidep. e 2 sedativi. Tiro avanti in qualche modo.
Non felice, e nemmeno serena....
I migliori auguri a te che devi farcela perché hai un bambino di 3 anni.
Io no.

per anto: prova eventualmente un centro specializzato sul sonno (credo a milano esiste) per vedere che ti dicono sulla tua insonnia cronica.

marco7 ha scritto:per anto: prova eventualmente un centro specializzato sul sonno (credo a milano esiste) per vedere che ti dicono sulla tua insonnia cronica.

Ci ho pensato, ma non ne ho voglia. La cosa non mi pesa più di tanto: la sera mi prendo le mie pastigliette e mi spengo. La mattina mi prendo i miei antidep. e mi riaccendo.
E poi, sotto sotto, conto di non vivere ancora molto a lungo, per cui posso pure sopportare di prendere farmaci per qualche anno ancora...

per anto: se val la pena provare un centro sul sonno lo sai solo dopo che l'hai provato. Migliorando il sonno potrebbe anche migliorare la tua vita e la depressione.

Naturalmente devi decidere tu che vuoi fare ma secondo me val la pena provare. Non hai nulla da perdere penso. Degli specialisti del sonno ne sanno di sicuro di più di uno psichiatra.

marco7 ha scritto:per anto: se val la pena provare un centro sul sonno lo sai solo dopo che l'hai provato. Migliorando il sonno potrebbe anche migliorare la tua vita e la depressione.
Naturalmente devi decidere tu che vuoi fare ma secondo me val la pena provare. Non hai nulla da perdere penso. Degli specialisti del sonno ne sanno di sicuro di più di uno psichiatra.

Il punto è che non mi importa migliorare la mia vita. Ben altro ci vorrebbe che non posso avere. Allora mi tengo l'insonnia e i sedativi. Tanto, mi auguro che finirà presto.

Per Luce

Non ti ho mandato a quel paese .. ho solo espresso me stessa ok .. in questo momento non vi va di parlare di certe cose ..e penso tu lo abbia capito .. magari un'altra volta


Per Merla

Mi piace come parli .. sei comprensiva e riesci a centrare il probelma e quello che ho in mente .. è vero.. ragionando a mente fredda.. e parlando con la mia psicologa deciderò se seguire o meno la terapia farmacologica.. sinceramente vorrei farcela da sola .. so che non sarà facile, dovrò cambiare certe mie malsane abitudini.. e lavorare sul mio autocontrollo .. anche in fase depressiva e in fase euforica sono comunque riuscita a lavorare e a stare con altre persone.. anzi proprio lo stare con gli altri è per me una forza se sto con altre persone so che devo a fare attenzione a certi segnali e riuscire a controllare gli impulsi che pe me sono più nervosi. E' vero anche che sì penso che la maggior parte delle persone chi più chi meno abbia i propri problemini con l'umore o di altro tipo ( il mio ex marito ha atto 4 anni di terapia per le cris id'ansia) io probabilmnte sono più fragile, probabilmente conta l'ambiente in cui sono cresciuta ( mia madre è stata depressa e mio padre ha problemi di insonnia....Il fatto di sapere di avere un"distrubo" è stata un po una tegolata ,, ma lo è stato così anche quando mi hanno detto che la mia tiroide non funzionava granché e avrei dovuto prendere eutirox a vita .. sono stata male una settimana ma poi ho metabolizzato la cosa e non mi sento diversa dagli altri per questa cosa.
Un'ultima cosa : grazie

Per Marco :

..E' vero anche io nelle mie fasi "UP" che ora so essere fasi ipomaniacali.. sono molto creativa.. mi piace scrivere e ho un microblog di recensioni cinematografiche ( avendo studiato cinema..ehhe ;-) ).. Sto cercando di informazioni per adesso qua e la in giro per la rete .. vorrei capire se questo ha influito anche sulle mie scelte sentimentali..

Per Anto

Non dire che conti di non vivere a lungo ..lo so anche io quando sono giù penso di essere un peso per tutti..e vorre i farla finita ma non ho il coraggio perchè mi piace vivere .. e nonostante tutto penso di essere una bella persona.. è vero che ho un figlio piccolo devo andare avanti anche per lui .. ma io sono importante anche per me stessa..e anceh quand o mi sento sola e senza speranza .. e penso che non mi amerà nessuno mai più che io nn sarò in grado di amare nessuno che .. ecc.. ecc.. lì scopro che il mio "contorno" come lo definisco io ci tiene a me .. piccoli gesti inaspettati.. che però mi fanno capire che la luce anche se piccola c'è in fondo al tunnel. lo so che ora ti sto parlando in fase normale ..però davvero c'è sempre una ragione per andare avanti.
P.S. Anche io ho problemi col sonno..infatti sono quasi sempre euforica perchè dormo poco .. sto pensando di ricominciare a prendere la melatonina che è una cosa naturale e che mi ha aiutta a dormire in passato..

anto ha scritto:
Il punto è che non mi importa migliorare la mia vita. Ben altro ci vorrebbe che non posso avere. Allora mi tengo l'insonnia e i sedativi. Tanto, mi auguro che finirà presto.

mi sembra che la depressione stia vincendo su di te. Non ti importa di migliorare perchè la depressione prende il sopravvento.

forse uno psichiatra migliore ti aiuterebbe ad avere la meglio sulla depressione.

No ragazzi, lasciate perdere. Ho accettatto questa cosa del non voler vivere e mi sta bene così. Tiro avanti per un paio di motivi, il tempo necessario per sistemare un po' di cose. Inganno il tempo tra lavoro, un po' di palestra (quando posso) e cosette varei. Ma non ho programmi per il futuro. Non mi interessa averne. Non voglio avere futuro. Ho una nipote di un anno e mezzo che non ho mai visto perchè non voglio stabilire legami con lei. Evito accuratamente tutti i parenti che posso e non ho più amicizie.
Meno si ha nella vita e meno se ne rimpiange la perdita.
Che poi ammesso anche che io riuscissi a sistemarmi come vorrei (e non sarà) non sarei contenta finché intorno a me tante persone cui sono legata stanno male.
E allora è meglio niente. E' meglio questa non vita, è meglio la morte quando (spero presto) arriverà.

la vita è tua e tu devi decidere che farne e come viverla.

l'unico problema è che la depressione stessa cambia il modo con cui si vede la vita e non si è più obiettivi, per questo ho scritto che la depressione sta avendo il sopravvento su di te.

marco7 ha scritto:la vita è tua e tu devi decidere che farne e come viverla.
l'unico problema è che la depressione stessa cambia il modo con cui si vede la vita e non si è più obiettivi, per questo ho scritto che la depressione sta avendo il sopravvento su di te.

Si, lo so. Ma la depressione è una forza uguale ma contraria alla mia volontà. Anzi, spesso più forte della mia volontà. Conduce la mia vita. Io posso cercare di tenerla un po' a bada con i farmaci, ed è quello che faccio. Ma non sempre funziona. E poi c'è il mondo da gestire: i colleghi, il lavoro, i pensieri che scorrono indipendenti e ribelli. La volontà non basta. Certo non la mia soltanto. E poi c'è fame d'affetto, di quell'affetto unico e speciale di un amore che non c'è. E che non ci sarà perché io sono così e chi mi conosce non mi vuole.
Perché io sono così.