Come 'sentirsi' meno soli?
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Come 'sentirsi' meno soli?
Preciso meglio la domanda.
'Essere' più o meno soli dipende dal tipo di luoghi che si frequentano e di relazioni che si intraprendono, e il 'come' in questo caso è abbastanza scontato.
'Sentirsi soli' è un altro paio di maniche, come ripete il noto adagio, ci si può sentire soli anche in mezzo alla folla.
Ci sono infiniti modi per 'scappare', per 'rifugiarsi', per 'evadere' dal quotidiano e dagli altri, ma alla fine prima o poi in tutti questi 'modi/luoghi' in qualche modo ci si ritrova sempre. Per me ad esempio é uno di quei momenti.
Come si fa a sentirsi meno soli?
'Essere' più o meno soli dipende dal tipo di luoghi che si frequentano e di relazioni che si intraprendono, e il 'come' in questo caso è abbastanza scontato.
'Sentirsi soli' è un altro paio di maniche, come ripete il noto adagio, ci si può sentire soli anche in mezzo alla folla.
Ci sono infiniti modi per 'scappare', per 'rifugiarsi', per 'evadere' dal quotidiano e dagli altri, ma alla fine prima o poi in tutti questi 'modi/luoghi' in qualche modo ci si ritrova sempre. Per me ad esempio é uno di quei momenti.
Come si fa a sentirsi meno soli?
seal- Numero di messaggi : 21
Data d'iscrizione : 23.11.10
...
Non sei mai solo se credi in Dio... se ti affidi a Lui diventa "tutto più facile" ...
Serena- Numero di messaggi : 82
Data d'iscrizione : 17.11.10
Per me il sentirsi soli
è una diretta conseguenza del sentirsi male, dello stare male con sé stessi.
Semplice a dirsi. Però se una persona non sta bene, soffre per qualsiasi ragione, ogni volta che sta in mezzo alla gente è naturale che si senta solo, ancorato come è alla sua "sofferenza".
Anzi, il fatto che tutti intorno a te sembra siano felici, o semplicemente sorridenti, amplifica il proprio senso di alienazione. E di solitudine.
L'unica soluzione è risanare la propria ferita. Cercare la propria strada per la guarigione.
E questo cammino, aimè, costa sacrificio, e dolore.
E ricollegandomi a quanto diceva Serena, relativamente a chi ha fede, c'è in questa sofferenza una provocazione che di primo acchito rifiutiamo in toto: l'offerta a Dio di questo dolore.
Mi muovo su un campo minato, lo so.
Qualcuno tempo fa, forse mmm, mi parlava di "medicina amara". Bhe, anche questa lo è. E molto.
Ovvio, è naturale chiedere la grazia della guarigione con le preghiere ma riuscire a dire che offriamo la sofferenza per i nostri peccati e per quelli degli altri, è un grandissimo atto d'amore. Per il prossimo ma anche per noi stessi.
Al ché uno potrebbe dirmi la ragione di tutto questo. La ragione è che, la Giustizia tiene fermo il suo braccio grazie al sacrificio delle anime vittime. La Giustizia vede un'umanità compiere una miriade di peccati: vedi i milioni di aborti. Non dico altro.
La sofferenza è una medicina amara.
Io son cristiano, cerco di praticare, ma riconosco di essere un gran peccatore. E per anni ho vissuto nel peccato in modo assiduo. Posso anche riflettere che, la mia vita passata nei vizi, abbia contribuito anch'essa alla depressione. Ora, in questi mesi di sofferenza, sto cercando di "convertirmi" in modo più deciso e continuo.
Non voglio incutere terrore a nessuno. Penso alla sofferenza in questa vita rapportata all'eternità, traendone conforto.
Pensate come deve essere tremendo finire all'inferno, per l'eternità. Non 10..20...50...80 anni...vissuti nella sofferenza, nella povertà, nella privazione...qui si parla di eternità!!
Dal racconto di una veggente, credo di Medjugorie, che per miracolo è stata portata nell'aldilà per vedere i tre regni ultraterreni mi ha colpito soprattutto questa frase: vedemmo (si trovava all'inferno), vedemmo una donna bellissima che si tuffò nel fuoco e si trasformò in un mostro orribile.
Ora, quando mi capita di vedere una bella donna, e magari di desiderarla, penso a questa frase.
Un'altra frase, detta dalla Madonna in uno dei suoi messaggi deve far riflettere: Sei voi sapeste come si soffre in purgatorio, fareste di tutto per non andarci.
Non volevo infastidire chi professa altri credo. Siamo su un forum libero, quindi ho voluto scrivere alcune mie riflessioni personali, relative alla solitudine e sofferenza, alla luce della mia fede.
Semplice a dirsi. Però se una persona non sta bene, soffre per qualsiasi ragione, ogni volta che sta in mezzo alla gente è naturale che si senta solo, ancorato come è alla sua "sofferenza".
Anzi, il fatto che tutti intorno a te sembra siano felici, o semplicemente sorridenti, amplifica il proprio senso di alienazione. E di solitudine.
L'unica soluzione è risanare la propria ferita. Cercare la propria strada per la guarigione.
E questo cammino, aimè, costa sacrificio, e dolore.
E ricollegandomi a quanto diceva Serena, relativamente a chi ha fede, c'è in questa sofferenza una provocazione che di primo acchito rifiutiamo in toto: l'offerta a Dio di questo dolore.
Mi muovo su un campo minato, lo so.
Qualcuno tempo fa, forse mmm, mi parlava di "medicina amara". Bhe, anche questa lo è. E molto.
Ovvio, è naturale chiedere la grazia della guarigione con le preghiere ma riuscire a dire che offriamo la sofferenza per i nostri peccati e per quelli degli altri, è un grandissimo atto d'amore. Per il prossimo ma anche per noi stessi.
Al ché uno potrebbe dirmi la ragione di tutto questo. La ragione è che, la Giustizia tiene fermo il suo braccio grazie al sacrificio delle anime vittime. La Giustizia vede un'umanità compiere una miriade di peccati: vedi i milioni di aborti. Non dico altro.
La sofferenza è una medicina amara.
Io son cristiano, cerco di praticare, ma riconosco di essere un gran peccatore. E per anni ho vissuto nel peccato in modo assiduo. Posso anche riflettere che, la mia vita passata nei vizi, abbia contribuito anch'essa alla depressione. Ora, in questi mesi di sofferenza, sto cercando di "convertirmi" in modo più deciso e continuo.
Non voglio incutere terrore a nessuno. Penso alla sofferenza in questa vita rapportata all'eternità, traendone conforto.
Pensate come deve essere tremendo finire all'inferno, per l'eternità. Non 10..20...50...80 anni...vissuti nella sofferenza, nella povertà, nella privazione...qui si parla di eternità!!
Dal racconto di una veggente, credo di Medjugorie, che per miracolo è stata portata nell'aldilà per vedere i tre regni ultraterreni mi ha colpito soprattutto questa frase: vedemmo (si trovava all'inferno), vedemmo una donna bellissima che si tuffò nel fuoco e si trasformò in un mostro orribile.
Ora, quando mi capita di vedere una bella donna, e magari di desiderarla, penso a questa frase.
Un'altra frase, detta dalla Madonna in uno dei suoi messaggi deve far riflettere: Sei voi sapeste come si soffre in purgatorio, fareste di tutto per non andarci.
Non volevo infastidire chi professa altri credo. Siamo su un forum libero, quindi ho voluto scrivere alcune mie riflessioni personali, relative alla solitudine e sofferenza, alla luce della mia fede.
Lucedamore- Numero di messaggi : 198
Data d'iscrizione : 24.10.10
Re: Come 'sentirsi' meno soli?
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Ultima modifica di tic tac il Sab Mar 19, 2011 1:18 pm - modificato 1 volta.
tic tac- Numero di messaggi : 188
Data d'iscrizione : 15.08.10
Località : Milano
Re: Come 'sentirsi' meno soli?
l argomento mi sta molto a cuore. Io ho una voragine dentro che non riesco a colmare.
Secondo me la solitudine è il problema del nostro modello di societa che ci costringe ad un individualismo forzato anzi lo esalta senza privilegiare il senso comunitario che si va perdendo.
Dobbiamo indossare delle maschere e magari nascondere agli altri la parte piu vera di noi col risultato che quasi nessuno ci conosce per come siamo per le nostre debolezze. Penso in primis occorre creare dei rapporti di valori cercare, sforzarsi quanto piu possibile di mettersi in gioco di aprirsi e trovare persone che conoscano tutto di noi anche i lati bui. Questo non è facile ma sicuramente nutre molto affettivamente parlando, avere amici che ti amino con tutte le tue debolezze per quello che veramente sei.
Poi dare,,,, Spesso la solitudine è legata anche al bisogno di esternare la carica affettiva che abbiamo dentro, e allora penso che aiutare gli altri anche attraverso il volontariato puo dare un senso diverso a tutto.
Per quanto concerne la fede come diceva qualcuno serve ma ovviamente è un percorso e non tutti lo fanno e per farlo ci vuole grosso sacrificio e dedizione.
La famiglia? Beh quella non te la puoi scegliere, gli amici si
Secondo me la solitudine è il problema del nostro modello di societa che ci costringe ad un individualismo forzato anzi lo esalta senza privilegiare il senso comunitario che si va perdendo.
Dobbiamo indossare delle maschere e magari nascondere agli altri la parte piu vera di noi col risultato che quasi nessuno ci conosce per come siamo per le nostre debolezze. Penso in primis occorre creare dei rapporti di valori cercare, sforzarsi quanto piu possibile di mettersi in gioco di aprirsi e trovare persone che conoscano tutto di noi anche i lati bui. Questo non è facile ma sicuramente nutre molto affettivamente parlando, avere amici che ti amino con tutte le tue debolezze per quello che veramente sei.
Poi dare,,,, Spesso la solitudine è legata anche al bisogno di esternare la carica affettiva che abbiamo dentro, e allora penso che aiutare gli altri anche attraverso il volontariato puo dare un senso diverso a tutto.
Per quanto concerne la fede come diceva qualcuno serve ma ovviamente è un percorso e non tutti lo fanno e per farlo ci vuole grosso sacrificio e dedizione.
La famiglia? Beh quella non te la puoi scegliere, gli amici si
amary- Numero di messaggi : 8
Data d'iscrizione : 09.11.10
Re: Come 'sentirsi' meno soli?
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Ultima modifica di tic tac il Sab Mar 19, 2011 1:18 pm - modificato 2 volte.
tic tac- Numero di messaggi : 188
Data d'iscrizione : 15.08.10
Località : Milano
Re: Come 'sentirsi' meno soli?
tic tac ha scritto:seal ha scritto:Preciso meglio la domanda.
'Essere' più o meno soli dipende dal tipo di luoghi che si frequentano e di relazioni che si intraprendono, e il 'come' in questo caso è abbastanza scontato.
'Sentirsi soli' è un altro paio di maniche, come ripete il noto adagio, ci si può sentire soli anche in mezzo alla folla.
Ci sono infiniti modi per 'scappare', per 'rifugiarsi', per 'evadere' dal quotidiano e dagli altri, ma alla fine prima o poi in tutti questi 'modi/luoghi' in qualche modo ci si ritrova sempre. Per me ad esempio é uno di quei momenti.
Come si fa a sentirsi meno soli?
Io partirei dalla famiglia: chi più ti ama senza condizione? L'amore di Dio si esplica anche in essa. Sfruttiamola come grande risorsa.
OK si può andare a trovare qualche volta uno, qualche volta l'altro, invitarli a cena, ecc... tutto importante e positivo secondo me (queste persone a cui in qualche modo apparteniamo e che in qualche modo ci appartengono, oggi ci sono ma prima o poi - domani o tra cento anni - non ci saranno più) ma alla fine della giornata si rimane soli. Cioè, OK, partiamo dalla famiglia, come continuiamo?
mmm- Numero di messaggi : 679
Data d'iscrizione : 31.03.10
Re: Come 'sentirsi' meno soli?
amary ha scritto:l argomento mi sta molto a cuore. Io ho una voragine dentro che non riesco a colmare.
purtroppo ti capisco
amary ha scritto:Secondo me la solitudine è il problema del nostro modello di societa che ci costringe ad un individualismo forzato anzi lo esalta senza privilegiare il senso comunitario che si va perdendo.
In che modo ci costringe? Come possiamo evitarlo?
amary ha scritto:Dobbiamo indossare delle maschere e magari nascondere agli altri la parte piu vera di noi col risultato che quasi nessuno ci conosce per come siamo per le nostre debolezze. Penso in primis occorre creare dei rapporti di valori cercare, sforzarsi quanto piu possibile di mettersi in gioco di aprirsi e trovare persone che conoscano tutto di noi anche i lati bui. Questo non è facile ma sicuramente nutre molto affettivamente parlando, avere amici che ti amino con tutte le tue debolezze per quello che veramente sei.
Poi dare,,,,
Non credo di aver mai trovato qualcuno degno di conoscere ogni mia debolezza. O ne sarebbe stato sopraffatto (vedi genitori e chi altro mi voglia bene), o ne avrebbe approfittato a mio discapito, o mi avrebbe semplicemente denigrato o svalutato.
Le cose sono due, o siamo circondati da gente di poco valore, o non lo so...
amary ha scritto:Spesso la solitudine è legata anche al bisogno di esternare la carica affettiva che abbiamo dentro, e allora penso che aiutare gli altri anche attraverso il volontariato puo dare un senso diverso a tutto.
Poi però ti trovi ad aiutare gente uguale o simile/assimilabile a quella che ti esclude/ha escluso in altri ambiti e allora inizi a pensare "che sono str**zo io?!?!?"
amary ha scritto:Per quanto concerne la fede come diceva qualcuno serve ma ovviamente è un percorso e non tutti lo fanno e per farlo ci vuole grosso sacrificio e dedizione.
Bho non è che deve essere l'inizio e la fine di tutto, magari può aiutare in alcuni momenti.
amary ha scritto:La famiglia? Beh quella non te la puoi scegliere, gli amici si
Ma alla famiglia ci appartieni. Probabilmente esistono famiglie a cui non vale la pena appartenere, però per la maggior parte credo che un minimo di amore incondizionato sia giusto. Cioè, non è che ci devi rimettere chissà che cosa, puoi amare una persona ed essere severa con essa se necessario.
mmm- Numero di messaggi : 679
Data d'iscrizione : 31.03.10
Re: Come 'sentirsi' meno soli?
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Ultima modifica di tic tac il Sab Mar 19, 2011 1:19 pm - modificato 1 volta.
tic tac- Numero di messaggi : 188
Data d'iscrizione : 15.08.10
Località : Milano
Re: Come 'sentirsi' meno soli?
Il discorso famiglia però presuppone che ci sia.
E come dicevo all'inizio, non è che in questo caso parlo di non avere proprio familiari (anche se c'è la concreta possibilità che questo sia vero) quanto di 'avere' gradi di parentela con persone che comunque sono 'fuori' dalla nostra vita.
Meglio ancora, cercando qualche riferimento sociale più o meno vicino; i condomini.
Più o meno tutti (invidio se qualcuno qui abita in campagna o in qualche luogo isolato) viviamo in palazzi.
Io conoscerò di vista (e ribadisco di vista) si e no un 3-4 persone.
Eppure il portone d'ingresso si apre e si chiude facendo entrare e passare non solo gente di uffici o clienti di un'agenzia, quanto persone che abitano nel palazzo.
La fede è qualcosa di importante, anche perché i rituali comunque 'impongono' delle regole e degli schemi predefiniti nei quali ritrovarsi. Ma quante persone si 'conoscono' alle funzioni? E' già tanto se non si scappa dinanzi allo 'scambiatevi un segno di pace'.
Dio (tanto per stare in argomento) quanto vorrei che non ci fossero queste 'ondate' improvvise di pessimismo assoluto, che repentinamente tingono tutto di nero. Credo anche che dietro molto di questo vi sia un estremo eccesso di razionalizzazione.
Forse per essere meno soli basterebbe anche solo iniziare semplicemente a godere ciò che si ha, per quel poco o meno che sia.
Ma sono proprio queste incertezze, quel retrogusto di insicurezza, che se ne vanno e ritornano.
E come dicevo all'inizio, non è che in questo caso parlo di non avere proprio familiari (anche se c'è la concreta possibilità che questo sia vero) quanto di 'avere' gradi di parentela con persone che comunque sono 'fuori' dalla nostra vita.
Meglio ancora, cercando qualche riferimento sociale più o meno vicino; i condomini.
Più o meno tutti (invidio se qualcuno qui abita in campagna o in qualche luogo isolato) viviamo in palazzi.
Io conoscerò di vista (e ribadisco di vista) si e no un 3-4 persone.
Eppure il portone d'ingresso si apre e si chiude facendo entrare e passare non solo gente di uffici o clienti di un'agenzia, quanto persone che abitano nel palazzo.
La fede è qualcosa di importante, anche perché i rituali comunque 'impongono' delle regole e degli schemi predefiniti nei quali ritrovarsi. Ma quante persone si 'conoscono' alle funzioni? E' già tanto se non si scappa dinanzi allo 'scambiatevi un segno di pace'.
Dio (tanto per stare in argomento) quanto vorrei che non ci fossero queste 'ondate' improvvise di pessimismo assoluto, che repentinamente tingono tutto di nero. Credo anche che dietro molto di questo vi sia un estremo eccesso di razionalizzazione.
Forse per essere meno soli basterebbe anche solo iniziare semplicemente a godere ciò che si ha, per quel poco o meno che sia.
Ma sono proprio queste incertezze, quel retrogusto di insicurezza, che se ne vanno e ritornano.
seal- Numero di messaggi : 21
Data d'iscrizione : 23.11.10
Re: Come 'sentirsi' meno soli?
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Ultima modifica di tic tac il Sab Mar 19, 2011 1:19 pm - modificato 1 volta.
tic tac- Numero di messaggi : 188
Data d'iscrizione : 15.08.10
Località : Milano
Re: Come 'sentirsi' meno soli?
Ciò che dici è giusto, ma crea una conseguenza particolare.
Qualunque tipo di diversivo o di passatempo, alla fine, con il ripetersi, crea routine.
La routine è poi a sua volta assoggettata ad eventi di frustrazione.
E alla fine diviene frustrazione essa stessa, perdendo il 'senso' di farla.
Alla fine, la maggior parte dei diversivi, tutti arrivano a creare dei 'circuiti' alternativi nei quali far 'scorrere' sentimenti, ambizioni, quel che resta delle speranze. Risultano essere qualcosa che fanno 'staccare' dal solto 'circuito', ma giusto per qualche "giro".
E spesso quei "giri" sono troppo veloci, oppure troppo distanti da ciò che si è realmente per riuscire in qualche modo a 'condividere' dei frammenti di strada con qualcun'altro. O se lo si fa lo si fa con superficialità, la stessa che del resto chiediamo al 'passatempo'.
E le persone non sono 'passatempi', così almeno la penso io.
Mi sto rendendo conto che forse ciò che chiedo o mi aspetto da un qualsivoglia rapporto personale sia qualcosa di così "importante" e profondo quasi come le mie aspettative vadano anche al di là di ciò che io sono, qualcosa di irraggiungibile, o meglio semplicemente di 'impensabile'.
O forse ancora è sempre il solito discorso dell'iper-razionalizzazione, però il tutto mi mette davanti ad uno strano pensiero: è mai possibile che questo senso di solitudine possa venire dal desiderio se non dall'incapacità di non voler prendere in giro la gente? E' mai possibile che uno dei veicoli per 'raggiungere' non in senso lato 'gli altri' sia in pratica il prendere in giro?
Strano concetto.
Qualunque tipo di diversivo o di passatempo, alla fine, con il ripetersi, crea routine.
La routine è poi a sua volta assoggettata ad eventi di frustrazione.
E alla fine diviene frustrazione essa stessa, perdendo il 'senso' di farla.
Alla fine, la maggior parte dei diversivi, tutti arrivano a creare dei 'circuiti' alternativi nei quali far 'scorrere' sentimenti, ambizioni, quel che resta delle speranze. Risultano essere qualcosa che fanno 'staccare' dal solto 'circuito', ma giusto per qualche "giro".
E spesso quei "giri" sono troppo veloci, oppure troppo distanti da ciò che si è realmente per riuscire in qualche modo a 'condividere' dei frammenti di strada con qualcun'altro. O se lo si fa lo si fa con superficialità, la stessa che del resto chiediamo al 'passatempo'.
E le persone non sono 'passatempi', così almeno la penso io.
Mi sto rendendo conto che forse ciò che chiedo o mi aspetto da un qualsivoglia rapporto personale sia qualcosa di così "importante" e profondo quasi come le mie aspettative vadano anche al di là di ciò che io sono, qualcosa di irraggiungibile, o meglio semplicemente di 'impensabile'.
O forse ancora è sempre il solito discorso dell'iper-razionalizzazione, però il tutto mi mette davanti ad uno strano pensiero: è mai possibile che questo senso di solitudine possa venire dal desiderio se non dall'incapacità di non voler prendere in giro la gente? E' mai possibile che uno dei veicoli per 'raggiungere' non in senso lato 'gli altri' sia in pratica il prendere in giro?
Strano concetto.
seal- Numero di messaggi : 21
Data d'iscrizione : 23.11.10
Re: Come 'sentirsi' meno soli?
Carisma!!!
suggestione- Numero di messaggi : 835
Data d'iscrizione : 08.01.08
Età : 55
Località : nessuna
Re: Come 'sentirsi' meno soli?
Sono molto belli i vostri discorsi sulla Fede, ma io purtroppo non ne ho più moltissima.
Concordo con chi dice che <<ci si sente soli anche in mezzo ad una folla>>
Ci si sente soli anche in mezzo a persone care, a cui tieni, perché è possibile che domani decidano che tu non conti altrettanto, e ti abbandonino
per quello non racconto mai niente di me, ho paura che le persone fidate di cui qualcuno qui sopra parla, quelle con cui sfogarsi anche dei propri più grandi segreti, un giorno decidano che sei una palla al piede, e ridano delle tue disgrazie, tanto sono distanti dalle loro.
Le persone fino a che non ci passano non capiscono, famiglia compresa. Ti prendono semplicemente per qualcuno di viziato in cerca di attenzioni.
Concordo con chi dice che <<ci si sente soli anche in mezzo ad una folla>>
Ci si sente soli anche in mezzo a persone care, a cui tieni, perché è possibile che domani decidano che tu non conti altrettanto, e ti abbandonino
per quello non racconto mai niente di me, ho paura che le persone fidate di cui qualcuno qui sopra parla, quelle con cui sfogarsi anche dei propri più grandi segreti, un giorno decidano che sei una palla al piede, e ridano delle tue disgrazie, tanto sono distanti dalle loro.
Le persone fino a che non ci passano non capiscono, famiglia compresa. Ti prendono semplicemente per qualcuno di viziato in cerca di attenzioni.
Larcombe- Numero di messaggi : 15
Data d'iscrizione : 13.06.13
Re: Come 'sentirsi' meno soli?
Mi sembra che questo thread è morto anzitempo
Howl- Numero di messaggi : 226
Data d'iscrizione : 03.06.12
Re: Come 'sentirsi' meno soli?
temo anche io.
Larcombe- Numero di messaggi : 15
Data d'iscrizione : 13.06.13
Re: Come 'sentirsi' meno soli?
Howl ha scritto:Mi sembra che questo thread è morto anzitempo
Howl, non sottovalutare le tue capacità di riesumazione di una salma rispetto al semplice costatarne il decesso, almeno finché questa ha un corpo composito di temi, argomenti e figure che rimandano sempre a qualcosa di altro da sé, a meno che tu non voglia considerare la discussione chiusa per l'esaurirsi di ogni variazione, di ogni possibilità combinatoria, attorno a tutto quello che è possibile dire o immaginare attorno alla voce enciclopedica e/o all'esperienza sensibile della solitudine.
piquemal- Numero di messaggi : 390
Data d'iscrizione : 17.02.11
Età : 43
Re: Come 'sentirsi' meno soli?
Imparando a stare bene con sè stessi, senza la "necessità" di definirsi per il mezzo d'altri....
Niklaswolf- Numero di messaggi : 395
Data d'iscrizione : 10.03.12
Età : 46
Località : Milano
Re: Come 'sentirsi' meno soli?
@ Niklaswolf
in teoria, in pratica è quasi impossibile da farsi al giorno d'oggi.
se sparisci dai parametri di giudizio della gente, sparisci dalla vita della gente.
non che non apprezzi un po di solitudine, ma...
in teoria, in pratica è quasi impossibile da farsi al giorno d'oggi.
se sparisci dai parametri di giudizio della gente, sparisci dalla vita della gente.
non che non apprezzi un po di solitudine, ma...
Larcombe- Numero di messaggi : 15
Data d'iscrizione : 13.06.13
Re: Come 'sentirsi' meno soli?
Larcombe ha scritto:@ Niklaswolf
in teoria, in pratica è quasi impossibile da farsi al giorno d'oggi.
se sparisci dai parametri di giudizio della gente, sparisci dalla vita della gente.
non che non apprezzi un po di solitudine, ma...
Larcombe, credo sarebbe ora di cominciare a fregarsene dei "parametri di giudizio della gente", ciò detto, con lo stare bene con se stessi non intendevo l'isolarsi bensì il non sentirsi "isolati" quando si è soli, non dipendere per forza da qualcuno nel definirsi per poter stare bene con noi stessi e, di conseguenza, con gli altri...."di conseguenza" perchè credo che facendo così la socializzazione non sia (più) una necessità ma una volontà....no?
Niklaswolf- Numero di messaggi : 395
Data d'iscrizione : 10.03.12
Età : 46
Località : Milano
Re: Come 'sentirsi' meno soli?
faccio già la parte di quella che se ne frega degli altri, in realtà non ci riesco.
mi è stato detto che è normale, che siamo "animali sociali", però non riesco comunque a fare a meno di sentirmi "isolata", sia sola che in compagnia.
mi è stato detto che è normale, che siamo "animali sociali", però non riesco comunque a fare a meno di sentirmi "isolata", sia sola che in compagnia.
Larcombe- Numero di messaggi : 15
Data d'iscrizione : 13.06.13
Re: Come 'sentirsi' meno soli?
io le ho provate tutte,ho ricevuto solo rifiuti
non ho piu speranze
certo sarebbe meglio morrire
non ho piu speranze
certo sarebbe meglio morrire
aerdna- Numero di messaggi : 223
Data d'iscrizione : 09.05.13
Re: Come 'sentirsi' meno soli?
Bha, secondo me non siamo animali sociali.
Howl- Numero di messaggi : 226
Data d'iscrizione : 03.06.12
Re: Come 'sentirsi' meno soli?
...così dicono, e secondo me non è del tutto falso.
Ma non è neanche giusto che uno debba conformarsi oppure sentirsi escluso.
A quel punto inizi a pensare che ci sia qualcosa di sbagliato in te.
Ma non è neanche giusto che uno debba conformarsi oppure sentirsi escluso.
A quel punto inizi a pensare che ci sia qualcosa di sbagliato in te.
Larcombe- Numero di messaggi : 15
Data d'iscrizione : 13.06.13
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