Come affrontare la morte

Quasi due mesi fa ho perso un amico. Molto giovane ha deciso di suicidarsi il fratello più piccolo lo ha trovato a casa. Si era impiccato , naturalmente ho attraversato vari stati di umore ma non mi sono mai sentito depresso. Ultimamente invece faccio fatica a dormire , ho perso peso , mi sono anche ammalato. La notte faccio spesso dei sogni strani , non proprio incubi , ne tantomeno sogno il mio amico , ma ad esempio ieri ho sognato di essere sott'acqua e di parlare con il mio vecchio cane (morto anche lui anni or sono) , poi yuri (cosi si chiamava) mi guarda e mi inizia a dirte che sono sott'acqua e che se non mi sbrigo rischio di annegare. In quel momento mi sveglio tutto sudato (un po per il caldo) e non riesco a prendere più sonno. Yuri da qualche giorno è diventato una figura ricorrente nei miei sogni. Il fatto è che non mi sento triste , nonstante io e Diego eravamo molto legati. Un tipo di legame molto profondo e duraturo , ci conoscevamo fin da piccoli abbiamo frequentato le stesse scuole , la stessa palestra per anni , le nostre famiglie erano e sono molto vicine. So che dovrei essere triste ma ancora adesso non mi sento triste solo stanco molto molto stanco.

La morte è inaffrontabile.
Per morire ti basta un secondo, ma d'altronde un secondo è sufficiente anche per vivere.
Nell'attimo esatto che la vita si insedia in un essere, parte il conto alla rovescia.

ancor più della morte, il suicidio è una cosa orribilmente impressionante perché ti sbatte in faccia una sofferenza in vita che si presume più insopportabile della morte stessa: ci credo che sei traumatizzato!
La settikmana scorsa un mio giovane collega, ammalato di sclerosi multipla, ha cominciato -ridendo e scherzando - a dichiarare di volersi suicidare.
è andato avanti per un ora a dirci che era ora che passasse dal pensiero all'azione e che il suicidio si rendeva necessario a causa della grande stanchezza procurata dalla malattia.
Nonostante inframmezzasse il discorso con battute facete, ci assicurava che stava parlando sul serio.
Avevo bene inteso che parlava davvero sul serio, ma le mie 2 colleghe presenti mi hanno rassicurata sul fatto che statisticamente chi parla di suicidio non lo mette in pratica (speriamo).
Ora il mio collega è finalmente in ferie e mi auguro che curi quella stanchezza che gli impedisce di vivere bene di modo che non gli venga più in mente di realizzare i suoi propositi.
non posso sapere cosa si prova ad avere una malattia brutta come la sclerosi multipla, ma essendo depressa cronica, capisco benissimo come la stanchezza cronica possa rovinare la vita.
Ma se si hanno delle persone care, suicidarsi è un tradimento nei loro confronti. Anche se si stà soffrendo. la morte per suicidio procura nei propi cari un dolore terribilmente più forte che una morte normale.

Da giovane ho tentato pure io il suicidio....e in gennaio di quest'anno ci ho pensato nuovamente tante volte, non riuscivo a stare ferma, piangevo e per una settimana è stata dura il desiderio di andarmene per sempre era così forte ed impellente...che ho avuto paura di me stessa.
Solo il pensiero di ciò che facevo agli altri, scegliendo questa soluzione, mi ha trattenuto dal farlo.
Doveva essere un bel cane, Yuri e dovevi volergli bene.
Luana