ciao a tutti... posso unirmi a voi??
3 partecipanti
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ciao a tutti... posso unirmi a voi??
ciao a tutti... entro in punta di piedi a far parte di questo forum...
sono lucia, ho 28 anni ed ho 2 bambini..
ma sono tanto depressa, anche io come molti di voi non ho avuto una vita semplice, e continua tutt'ora a essere cosi..
non so piu che fare, passo le giornate con un nervoso assurdo, piango spesso e senza motivo..non riesco piu a godermi la vita..
nessuno mi capisce, la mia famiglia poi....
davanti fanno una faccia e dietro sparlano..mi sento sola e abbandonata..
ho 2 slendidi bimbi e a volte non mi sento una buona madre..
come posso fare x superare tutto questo??
non ne posso parlare con nessuno... solo con voi perche so che mi capite... e che non verro giudicata..
splendido forum..
un bacione a tutti...
sono lucia, ho 28 anni ed ho 2 bambini..
ma sono tanto depressa, anche io come molti di voi non ho avuto una vita semplice, e continua tutt'ora a essere cosi..
non so piu che fare, passo le giornate con un nervoso assurdo, piango spesso e senza motivo..non riesco piu a godermi la vita..
nessuno mi capisce, la mia famiglia poi....
davanti fanno una faccia e dietro sparlano..mi sento sola e abbandonata..
ho 2 slendidi bimbi e a volte non mi sento una buona madre..
come posso fare x superare tutto questo??
non ne posso parlare con nessuno... solo con voi perche so che mi capite... e che non verro giudicata..
splendido forum..
un bacione a tutti...
lucia- Numero di messaggi : 1
Data d'iscrizione : 22.06.10
Re: ciao a tutti... posso unirmi a voi??
Ciao Lucia!
Un abbraccio di benvenuto.
Pieno di calore...
Sento il bisogno di dirti una cosa: quando sottolinei quanto sia stupido giudicare, dici una cosa verissima.
Ecco: oggi, capisco questo: la Depressione tra le sue moltissime cause è radicata di un sentimenti. Il primo è, senza dubbio, l'universo dell'intolleranza e del razzismo.
(Chi è vittima di intolleranza... ecco: si deprime).
Il secondo sentimento è la critica.
Le critiche si differenziano dall'intolleranza perché quest'ultima può anche non avere alcuna ragione (ad esempio: è intollerante chi dice... "Mi stai antipatico, punto").
Chi è vittima di critiche, ecco, deve affrontare la depressione...
§
Chiedi come fare ad uscire dalla Depressione.
Eh... domanda difficilissima!
CIò che so è questo: se è vero che la depressione nasce dall'intolleranza e dalle critiche, logica vuole che queste due azioni siano sostituite da universi positivi.
Provo a spiegarmi: l'intolleranza può essere sostituita dall'amore.
E la critica può essere sostituita dall'educazione.
La gente è naturalmente portata ad amare e ad essere educata.
(La scuola, la cultura, esistono per questo).
Il fatto è che spesso l'Amore e l'Educazione "si sporcano" di Intolleranza e Critica.
Provo a spiegarmi: spesso quando amiamo vogliamo cambiare delel cose che non ci piacciono nel Partner. O magari ci dà fastidio la sua libertà. La sua individualità. QUesto ci spinge ad essere intolleranti... e l'intolleranza quando raggiunge un certo livello... ecco... uccide l'amore.
Così è nell'Educazione.
Spesso si confonde l'Educazione con la Critica.
Ed è un errore molto frequente. A scuola, ad esempio, molti professori più che educare, criticano i ragazzi.
E le critiche... i voti... portano il ragazzo a deprimersi, a lasciarsi andare e poi, d'improvviso, a smettere di studiare.
Se l'Intolleranza è "giudizio dell'amore", la critica è "giudizio dell'educazione".
§
Come si combatte allora la Depressione?
Riscoprendo, penso, i valori profondi... belli... dell'Amore e dell'Educazione.
L'Amore è la sopravvivenza dell'Anima. Un'anima che non ama, si deprime.
Così come l'Educazione è la sopravvivenza della Vita e del Corpo. (Non c'è lavoro senza educazione...).
§
Un abbraccio forte forte...
unica risposta
Tralasci molte cose nella tua presentazione, anche se si possono evincere.
Non dici da quanto ti senti depressa, non dici com'è il rapporto con tuo marito/compagno (per familiari intendi anche lui?), non dici se hai mai pensato ad una cura....
Hai 28anni e sei giovane per soffrire una vita intera. E' questo che speri per te ed i tuoi figli? Magari ora sono piccoli, ma non credere che in seguito non vengano coinvolti nella tua malattia. Da madre e da depressa ti dico che i figli sentono ed assorbono moltissimo dai genitori.
Ti esorto quindi a lasciar perdere le inutili prese di posizione del tuo parentado che non sa e non soffre quello che stai soffrendo tu. Ognuno in questo mondo si deve costruire la propria strada e molto spesso questa non coincide con i voleri e le aspirazioni altrui, ma non per questo è meno valida.
Capisco che sia difficile mettersi contro la famiglia, ma ora tu hai la tua a cui pensare e sta a te darle l'indirizzo che desideri. Attenzione, perchè i problemi non risolti non passano da soli ma ingigantiscono sempre più...
Cerca quindi di valutare e prendere in considerazione l'idea di farti aiutare. Se i tuoi non sono in grado o non vogliono, rivolgiti prima al tuo medico di base e confidati con lui con sincerità chiedendogli un parere. Se anche lui non prende in considerazione la cosa, allora rivolgiti direttamente al Centro di Igiene Mentale della tua provincia. Il nome sembra brutto e fa un certo effetto, ma in realtà sono strutture dove transitano tantissime persone che hanno problemi simili ai tuoi.
Penso che una madre, oltre ad essere responsabile della propria vita e felicità, è responsabile e fautrice di quella dei propri figli. Non c'è nulla di più importante e soddisfacente per una madre che donare un ambiente di crescita sano alle sue creature. Ciò non vuol dire che tutto debba essere perfetto e che il dolore non esista, anzi! Ma che passi l'esempio che se si sta male, ci si va a far curare; se c'è un problema, si cerca di risolverlo; se c'è un disagio, lo si affronta e non si fa finta di nulla...
Soprattutto questo: se c'è un problema, non si fa finta di nulla.
Questo è un consiglio spassionato, dato con tutta la comprensione che deriva dal condividere un dolore e non con la saccenza di chi crede di avere ogni soluzione a portata di mano.
Un affettuoso saluto.
Non dici da quanto ti senti depressa, non dici com'è il rapporto con tuo marito/compagno (per familiari intendi anche lui?), non dici se hai mai pensato ad una cura....
Hai 28anni e sei giovane per soffrire una vita intera. E' questo che speri per te ed i tuoi figli? Magari ora sono piccoli, ma non credere che in seguito non vengano coinvolti nella tua malattia. Da madre e da depressa ti dico che i figli sentono ed assorbono moltissimo dai genitori.
Ti esorto quindi a lasciar perdere le inutili prese di posizione del tuo parentado che non sa e non soffre quello che stai soffrendo tu. Ognuno in questo mondo si deve costruire la propria strada e molto spesso questa non coincide con i voleri e le aspirazioni altrui, ma non per questo è meno valida.
Capisco che sia difficile mettersi contro la famiglia, ma ora tu hai la tua a cui pensare e sta a te darle l'indirizzo che desideri. Attenzione, perchè i problemi non risolti non passano da soli ma ingigantiscono sempre più...
Cerca quindi di valutare e prendere in considerazione l'idea di farti aiutare. Se i tuoi non sono in grado o non vogliono, rivolgiti prima al tuo medico di base e confidati con lui con sincerità chiedendogli un parere. Se anche lui non prende in considerazione la cosa, allora rivolgiti direttamente al Centro di Igiene Mentale della tua provincia. Il nome sembra brutto e fa un certo effetto, ma in realtà sono strutture dove transitano tantissime persone che hanno problemi simili ai tuoi.
Penso che una madre, oltre ad essere responsabile della propria vita e felicità, è responsabile e fautrice di quella dei propri figli. Non c'è nulla di più importante e soddisfacente per una madre che donare un ambiente di crescita sano alle sue creature. Ciò non vuol dire che tutto debba essere perfetto e che il dolore non esista, anzi! Ma che passi l'esempio che se si sta male, ci si va a far curare; se c'è un problema, si cerca di risolverlo; se c'è un disagio, lo si affronta e non si fa finta di nulla...
Soprattutto questo: se c'è un problema, non si fa finta di nulla.
Questo è un consiglio spassionato, dato con tutta la comprensione che deriva dal condividere un dolore e non con la saccenza di chi crede di avere ogni soluzione a portata di mano.
Un affettuoso saluto.
anthea- Numero di messaggi : 857
Data d'iscrizione : 14.11.08
Età : 54
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