aiutare un depresso?

non so come fare...
mio fratello (37 anni) 4 anni fa ha avuto un ENORME delusione d'amore (l'ultima delle tante in 12 anni di un rapporto malato con una tipa con reali problemi psicologici) e da allora è chiuso in se stesso, non parla con nessuno, dice che la sua vita è finita e che non ha senso fare qualcosa (non crede negli psicologi o psichiatri perchè non hanno saputo aiutare lei)
ha allontanato tutti gli amici, vegeta, non si confida più nemmeno con me.
so che sicuramente c'erano altre cose che hanno causato questo suo stato, ma non vuole affrontare una terapia
in famiglia abbiamo cercato di aiutarlo, avevamo trovato dei professionisti in zona ma niente da fare...
in pratica, io COSA DEVO FARE?
qualcuno sa dirmi quale può essere l'approccio migliore?
uno psichiatra mi ha proposto un ricovero forzato, ma non voglio arrivare a tanto, e se provassi a fargli assumere antidepressivi a sua insaputa?
adesso lavora, ma piange continuamente e non riesce a stare con gli altri, non svolge bene i suoi compiti e ho paura che lo lascino a casa.
sarebbe meglio che stesse a casa lui o che lo licenzino?
sono disperata
angela

Se lui non vuole non puoi fare nulla.
E' tremendo da dire, ma purtroppo vero. Il ricovero (sempre che tu possa farlo, perchè mi pare ci vogliano motivi molto seri per uno coatto) dura una, due settimane, un mese?
Magari servirebbe ad instradarlo, o magari otterresti l'effetto contrario e cioè quello di allontanarlo sempre di più da te e dalla famiglia.

Curarlo a sua insaputa è impossibile. E' un depresso e non un idiota. Prima di tutto voglio vedere quel medico che ti da una cura per interposta persona, e poi non credere che lui non se ne accorgerebbe! Gli antidepressivi devono essere "aggiustati" e provati sul paziente e sui suoi sintomi, non son mica caramelline! Alla fine peggioreresti le cose.

L'unica cosa che puoi fare è farlo prendere da parte da tuo padre, che gli molli due ceffoni e gli faccia capire che si sta comportando come un bambino. Che voi gli volete bene e che non ha senso che lui si rovini la vita senza averle prima provate tutte per guarire.
Fate un patto... lui si cura per due anni e se non funziona lo lasciate stare. Fate leva sul suo affetto per voi, fategli capire che distruggerà anche voi se non si cura...
Siate subdoli e sempre ottimisti.
Andate al colloquio con lui preparati. Leggete prima riviste mediche e libri sulla psichiatria. Fatevi consigliare dallo psichiatra un libro che parli di casi clinici risolti. Insomma cercate con ogni mezzo di portargli prove tangibili che di depressione si può guarire, o comunque stare meglio.

Io ho letto un libro molto illuminante al riguardo: Rompere gli schemi della depressione.
Prova a leggerlo e a farglielo leggere.

Sappi che però, per quanti sforzi tu possa fare, lui è adulto e padrone della sua vita e non è detto che tu lo possa convincere.
Stai attenta perchè potresti cadere in un vortice ossessivo che poi farebbe ammalare anche te. E questo non gioverebbe nè a te e nè a lui.

Ti auguro tanto di farcela.

anthea ha scritto:
Curarlo a sua insaputa è impossibile. E' un depresso e non un idiota. Prima di tutto voglio vedere quel medico che ti da una cura per interposta persona, e poi non credere che lui non se ne accorgerebbe! Gli antidepressivi devono essere "aggiustati" e provati sul paziente e sui suoi sintomi, non son mica caramelline! Alla fine peggioreresti le cose.

Non solo è impossibile, è penalmente perseguibile e sarebbe molto grave.
Non pensarci neanche.

Io credo fermamente che nella Depressione ci siano tre componenti.

Mi riferisco a queste:
- Ottimismo,
- Fiducia in sé,
- Fiducia negli altri.

Non è una frase scritta tanto per scrivere...

La Depressione, se la si volesse definire in modo logico, è proprio un p r o b l e m a di Ottimismo e di Fiducia (in Sè e negli altri).

Io sapevo di essere Depresso perché sapevo di non essere Ottimista.

E sapevo di essere Depresso perché non avevo alcuna fiducia: né in me stesso, né negli altri.

Uscire dalla Depressione, allora, consiste proprio in questo: ridiventare ottimisti e acquisire una grande fiducia in sé e negli altri.

§

So che c'è una conseguenza logica.

Chi è Ottimista, con il tempo, avrà fiducia in sé stesso. E chi avrà fiducia in sé stesso, con il tempo, imparerà ad avere fiducia negli altri e, quindi, ad amare.

Quindi, il problema è: come si può insegnare l'Ottimismo ad un Depresso? La qual cosa è piuttosto difficile. Chi è depresso, infatti, è pessimista per definizione.

So questo: la chiave stà nel comprendere che la Depressione ha una forma speculare.

Provo a spiegarmi: i depressi non hanno alcuna fiducia in sé stessi. Ma esistono persone che hanno t r o p p a fiducia negli altri. (Ad esempio: le persone affette da Disturbo di personalità dipendente).

I depressi non hanno fiducia in sé stessi. Ed esistono persone che hanno t r o p p a fiducia in sé stessi (Ad esempio: i Narcisisti).

Così come i depressi non hanno ottimismo. Ed esistono persone che hanno t r o p p o Ottimismo (ad esempio: i giocatori d'azzardo compulsivi).

Analizziamo bene: c'è un meno e c'è un più.

Questa sera penso che l'unico consiglio sensato che ti posso dare è questo: osserva bene come alcune pratiche di "eccesso di Ottimismo" siano terapeutiche.

Pensa, immagina, ad un giocatore di carte.

Chi gioca a carte può vincere e può perdere.

Ma si può barare.

E nel barare, osserva bene, si può far vivere la persona in un grandissimo ottimismo (vincerò).

§

Ciò che ti chiedo, dunque, è di immaginare proprio questo.

Vincere.

Far vincere tuo fratello.

Portarlo a scommettere e fare in modo che lui v i n c a sempre.



Stà a te e alla tua fantasia trovare modi per far sentire tuo fratello F o r t u n a t o.

Comincia, ad esempio, con il dirglielo.

Magari fai in modo che lui trovi una banconota di 5 euro per terra (che un tuo complice avrà lasciato in un luogo strategico).

E poi fargli credere che lui sia f o r t u n a t o.

In filosofia, questo comportamento, si chiama tecnicamente: "Pronoia".

La Pronoia è l'opposto della Paranoia.

Dato che la Paranoia, senza ombra di dubbio, è una forma di Depressione, l'opposto della Paranoia è la cura.



§

Rimane un abbraccio.

Resisti.

Le parole curano l'anima.

la delusione provoca cinismo, sopratutto quando questa si ripete nel tempo.

Il cinismo inaridisce l'animo, e come tutte le cose mal nutrite finiscono per deprimersi per poi perire.

Le parole curano l'anima.

Poche parole, precise, meditate .................................