Abbandonare la terapia

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Messaggio  Primavera Mar Mar 24, 2009 3:39 pm

alfredo ha scritto:
Primavera ha scritto:La resistenza al cambiamento è proprio all'origine della mia depressione, la prima volta che caddi in depressione io non capii neppure cosa stava accadendo, non ne avevo mai sentito parlare, ero lontana dalla mia famiglia e dai miei amici più cari, in un momento della mia vita che era già convulso da svariati cambiamenti, dentro e fuori di me. Io volevo andare da una parte ma chi mi stava accanto in quel momento non ha sentito ragioni, non mi ha aiutato, mi ha combattuto, non ha compreso il mio disagio emotivo, fino al totale abbandono. Ovviamente tutto ciò è stato ad oggi analizzato, compreso e superato. Ma seppur sia stato un breve periodo, io ero in depressione, passiva e in uno stato di ansia perenne ed è assurdo ma nonostante sapessi in cuor mio che chi mi stava accanto non mi stava facendo del bene, non sapevo prendere una decisione, ma che dirvi l'amor fa fare follie e così le convinzioni che mi feci in quel frangente su di me, su gli altri, sulla realtà, convinzioni non tutte nate nella mia testolina, ma anche suggeritemi "amabilmente" hanno fatto danni su quasi tutta la mia persona. Alcune di queste convinzioni sono riuscita a smontarle da sola, altre mi ha aiutato l'analista, ma quelle che si son insinuate profondamente a volte riaffiorano come un uragano, passano, spazzano via tutto e penso sia normale passare qualche tempo a piangere sulle marcerie, ma forse serve perchè in quel momento capisci che per la prossima dovrai costruire qualcosa di più forte, fondamenta più solide se si vuole che l'uragano passi lasciandoci illesi.
Comunque è possibile che ora io attui in qualche modo, una resistenza al cambiamento... forse questa è una di quelle convinzioni che sono ancora ancorate profodamente...

le dondamenta più solide , a cui accenni possono essere il "senso del sè sicuro ", e chi ha problemi di umore , penso che non si sia costruito sufficientemente .
Ricostruirlo , è il lavoro che ci attende , per stare meglio .
La mia personale teoria è questa :
I nuovi schemi mentali , più positivi , acquisiti razionalmente nelle psicoterapie , devono condurre una battaglia impari con l'inconscio , la sede nella quale sono depositate e inscritte convinzioni fortemente negative .
Da qui la difficoltà della nostra razionalità , a scalzare le precedenti , che facilmente hanno il sopravvento in momenti paricolarmente difficili .
Spesso le convinzioni dell'inconscio , che arrivano per l'appunto in modo automatico , agiscono in modo da boicottare il benessere , facendo fare scelte sbagliate che causano dolore , forse per placare sensi di colpa o come se , si preferisse un dolore conosciuto a una situazione di benessere , ma sconosciuta .
Tuttavia , in noi vi è anche la parte che tende al benessere , anche se le tecniche per realizzarlo devono essere esercitate continuamente .

Il tuo modo di esprimerti è molto bello e sai cominicare in modo molto efficace . Smile complimenti .

ciao

Grazie Alfredo,

ma non ho ben capito cosa sia il senso del sé sicuro, non ne ho mai sentito parlare, ma se la mia intuizione non è errata sì è proprio su quello che sto lavorando. Il mio senso del sé sicuro era stato un po' stravolto da una serie infinita di sensi di colpa e varie. Per la mia analista non è stato semplice, il mio grado diffidenza all'epoca era molto elevato, prima che riuscissi nuovamente a confidare qualcosa ci è voluto motlo tempo, forse l'analisi è durata tanto anche per questo.

La tua teoria sugli schemi mentali può aver un suo perché, effettivamente l'insinuarsi di un nuovo modo di pensare se stessi e gli altri non è un qualcosa che accade in poco tempo, ci vuole costanza e pazienza, un continuo lavorio..
Non so se al momento sarei in grado di fare tutto ciò da sola e/o con l'aiuto di un libro, penso che il confronto con chi ne sa più di me sia d'obbligo, e già all'epoca per me arrivare dall'analista fu una conquista pensa oggi parlarne con voi... piccoli passi ieri, piccoli passi oggi... Smile

Son convinta che ognuno di noi si spinto dalla necessità di stare bene sia con sé stessi sia con gli altri, e la ricerca verso questo stato di benessere a volte si inerpica su strade che non sono assolutamente facili, ma non impossibili.
Quando nelle sedute mi si dice di immaginare una strada, un percorso io me lo son sempre immaginato semplice e pieno di fiorellini, nella pratica scopri che non lo è e mi rendo sempre più conto che un esperto può aiutarci nei momenti più difficili, ed ora capisco bene che anche chi ne ha fatto esperienza sulla propria pelle può fornire un contributo molto importante.
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Messaggio  Viola Mar Mar 24, 2009 3:39 pm

Lo gnatologo è uno specialista. Si occupa del sistema stomatognatico, cioè dal sistema composto dai denti(occlusione) muscoli e tendini e articolazione temporo mandibolare e del rapporto tra di essi e con il resto dello scheletro.. Lo specialista può rilevare l'eventuale patologia nei rapporti del sistema e soprattutto curarla e/o stabilizzarla. Se riesci, cerca di trovare chi si occupa e fa solo gnatologia. Tutti i dentisti hanno studiato l'apparato stomatognatico, per forza di cose, ma non tutti sanno come diagnosticare e soprattutto intervenire allo stato dell'arte. Non sempre una malocclusione è sinonimo di patologia, poichè il sistema è compensato, cioè in equilibrio. Magari a volte si interviene sui denti andando a inficiare un equilibrio, scompensandolo. Insomma, una malocclusione deve essere sintomatica per dover intervenire. Attenzione, come per l'agopuntura e lo yoga di ciarlatani ce ne sono anche qui.
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Messaggio  suggestione Mar Mar 24, 2009 3:51 pm

lo Gnatologo è uno medico chirurgo specialista, e non ha nulla a che fare con i dentisti.
Un centro di gnatologia è all'ospedale di Udine, poi uno a Milano e se ricordo bene a Brescia.

Nel tuo caso ti consiglio lo Yoga tradizionale, però poi dipende dai maestri.
Magari apriremo una discussione sullo Yoga, credo sarà utile convogliare gli approfondimenti in una unica categoria.
Comunque uno yoga molto dolce, basato principalmente sulla tonificazione e il rilassamento della muscolatura.
nel tuo caso non è importante raggiungere al più presto delle Asanas particolari, quanto usare delle Asanas molto semplici, ma fatte molto lentamente, con un respiro molto lungo e circolare, usando il massimo dell'attenzione.
Il motivo è semplice, in questo modo il tuo inconscio riuscirà a ristrutturarsi velocemente, in modo da tenere la parte destra del tuo corpo rilassata, senza l'uso di farmaci.
Penso che per qualche motivo il tuo inconscio mandi sempre dei segnali di contrazione a questi muscoli, forse la causa sono i denti, forse un meridiano compromesso, forse un trauma non digerito.
La parte destra contratta può significare una paura oppure una forte difesa a qualcosa.
Rifletti un momento, quando ti difendi da qualche cosa, ti giri sul fianco e alzi i l braccio per difendere la testa, e la gamba per difendere il busto, tenendo la parte contratta, come se ti dovessi difenedere da qualcuno che ti vuole picchiare, molestare.
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Messaggio  Primavera Mar Mar 24, 2009 5:02 pm

Scusate, effettivamente mi accorgo che mi son fatta prendere un po' dall'entusiasmo, cercherò di affrontare con calma un argomento alla volta. Ora devo riflettere su cosa fare con l'analista, forse è sufficiente riassestare il tiro...
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Messaggio  suggestione Mar Mar 24, 2009 5:24 pm

Primavera, questi sono spunti, non certezze.
Ora hai a disposizione più informazioni utili per orientarti meglio verso un percorso.
Se hai un buon rapporto con il tuo medico di famiglia, prova a chiederli il suo parere.

comunque affidati al tuo istinto, ascoltati, e se non lo sai ancora fare, impara a farlo.
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Messaggio  anthea Mar Mar 24, 2009 7:03 pm

benvenuta nel forum.

Gli altri del forum ti hanno già dato tanti spunti preziosi, come li hanno dati a me mesi fa quando ero in crisi nera e qundi non ho molto da aggiungere.

Ti raccomando solamente di non isolarti. L'isolamento è pericoloso ed è nemico della guarigione e della vita. Capisco che quando si sta male non si ha voglia neppure di uscir di casa, ma appena ti senti un po' meglio, scappa fuori e fai qualcosa di fisico che aiuta.

Con lo psicologo, dopo tre anni di terapia, credo sia utile un confronto per ridefinire risultati e strategie future. Un buon professionista, dopo aver sondato i meccanismi mentali attraverso i quali ci facciamo del male, deve improntare un percorso terapeutico volto a scardinare tali meccanismi spesso inconsci con compiti anche da fare a casa nella quotidianità (spero che gli altri utenti del forum mi correggano se sbaglio).
Non è detto poi che, anche se serio, uno psicologo abbia successo con tutti i pazienti. Certe volte può essere utile cambiare se si ha la sensazione di non approdare a nulla.

In quanto alla tua avversione ai farmaci, me ne chiedo il motivo.
Sono totalmente infondati i pregiudizi secondo cui solo i malati gravi li prendono e che se uno inizia poi non ce la fa più a smetterli (prospettiva credo in ogni caso meno terrificante di vivere una vita da depresso cronico).

Anch'io a 18anni quando ebbi il primo episodio depressivo, non li presi neppure in considerazione (e neppure la psicoterapia). Quando però 4 anni fa ebbi la seconda ricaduta ed il mio primo attacco di panico, non esitai (avevo marito e figli e non volevo tirarla per le lunghe). Dopo un anno di terapia, li smisi totalmente e fino a pochi mesi fa tutto è andato bene.

Ora, con problemi medici che si trascinano, ho capito che devo mettere in atto tutte le strategie possibili per ritornare a stare bene e prevenire le ricadute (che peggiorano la malattia) e quindi sto seguendo anche la terapia psicologica. Ho iniziato a leggere i libri suggeritimi da Alfredo e devo dire che mi hanno dato parecchi spunti di comprensione, utili anche allo psicologo.

Ho appena iniziato il cammino e sono fiduciosa. Abbi tanta fiducia anche tu e vedrai che ce la farai.
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Messaggio  Primavera Gio Mar 26, 2009 3:15 pm

Ne ho parlato con l'analista, ma non ho concluso né preso ancora alcuna decisione, andrò ancora settimana prossima, non me la sentivo proprio di decidere! Non posso fare una scelta del genere per un momento di rifiuto avuto in un momento di depressione, ho bisogno di pensarci ancora un po', non vorrei poi ritrovarmi dopo un paio di settimane a chiamarla disperata per un incontro...
Lei suggerisce di vederci una volta al mese, ma non interrompere, o tre volte e poi sospendere un paio di settimane, e nel frattempo capire com'è che ho sentito questa necessità...

Appena tornata mi son sentita poco male, mi son mancate le forze... come mi fossi svuotata d'un tratto, che sensazione!
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Messaggio  suggestione Gio Mar 26, 2009 5:37 pm


Appena tornata mi son sentita poco male, mi son mancate le forze... come mi fossi svuotata d'un tratto, che sensazione!


Non ho compresa questa frase.
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Messaggio  Primavera Ven Mar 27, 2009 12:17 pm

sugge ha scritto:
Appena tornata mi son sentita poco male, mi son mancate le forze... come mi fossi svuotata d'un tratto, che sensazione!


Non ho compresa questa frase.

Quando son tornata a casa, dopo l'incontro con l'analista, mi son sentita un po' male, un calo di energie, saranno stati gli argomenti affrontati che mi han un attimo scombussolata! Mi son sentita come se non avessi più forza, un derelitto alla deriva!!
Ci ho lavorato un po' su, qualche minuto di tranquillità, un po' di traning autogeno e mi son sentita meglio! Per fortuna ho imparato a fare da sola il traning autogeno, mi aiuta molto in situazioni di questo tipo, spesso l'ho praticata anche per calmare i dolori, ovviamente alla prima mi va bene, ma se i dolori persistono mi diventa più difficile rilassarmi!

Son stata dal fisiatra che mi ha diagnosticato una forte infiammazione cervico-lombare, dice che è la tensione associata anche alla dismetria, ad un po' di cervicale! E' concorde, insieme al mio medico curante di fare un accertamento sulla mia occlusione dentaria, entrambi dicono che se non fosse corretta insieme ad una forte tensione possono provocare dolori di questo genere, ho già la richiesta, lunedì prenderò l'appuntamento!
Dovrò fare le applicazioni indicatemi dal fisiatra: ionoforesi, laser, ultrasuoni e massaggi (questi ultimi abbiam concordato di farli due volte a settimana, visto che farli per dieci gg di fila non è servito a molto, in questo modo pensa che avrò maggiore possibilità di allentare la tensione).
Mi chiedevo cosa significhi in pratica fare agopuntura, significa fare più sedute, come faccio dal fisiatra oppure si tratta di una volta ogni settimana, mese?
E mi chiedevo anche se sia corretto farla prima delle sedute dal fisiatra, durante o dopo?
Appena mi danno nomi e n telefonici degli specialisti in agopuntura dovrò chiedere un po' di delucidazioni!
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Messaggio  merla Ven Mar 27, 2009 12:42 pm

Primavera ha scritto:
Mi chiedevo cosa significhi in pratica fare agopuntura, significa fare più sedute, come faccio dal fisiatra oppure si tratta di una volta ogni settimana, mese?
E mi chiedevo anche se sia corretto farla prima delle sedute dal fisiatra, durante o dopo?
Appena mi danno nomi e n telefonici degli specialisti in agopuntura dovrò chiedere un po' di delucidazioni!

beh...mia mamma è andata una volta alla settimana per un po', poi ha rarefatto le sedute.
In ogni caso credo dipenda molto dal singolo agopuntore, e dal tipo di terapia/di problema che hai.
L'agopuntura ha moltissime applicazioni, quindi è un fattore variabile e soggettivo. è possibile che vengano stimolati dei punti, come capitava a mia madre, grazie alla cui stimolazione scarichi moltissima tensione, per cui magari dopo hai bisogno di dormire qualche ora. Oppure ne stimoli altri e non ti scende per nulla questa stanchezza. Come esistono problemi che si risolvono in poche sedute, altri che invece richiedono un trattamento costante e prolungato.

L'ideale sarebeb discutere di tutti questi fattori, il problema da risolvere, la durata, la frequenza e la tua risposta alla terapia con il relativo specialista e definire le modalità ritagliate specificamente per te. Un po' come con un medico o l'analista insomma. ;-)

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Messaggio  suggestione Ven Mar 27, 2009 12:55 pm

L'agopuntura la puoi fare in qualsiasi momento, non ha controindicazioni particolari, a parte durante la gravidanza, in quanto esistono punti abortivi.

Come deve essere eseguita una seduta di agopuntura:

Il Medico ti chiederà alcune cose sul tuo stato di salute e sulla tua vita in generale, poi ti dovrebbe visitare tastandoti i polsi e guardandoti la lingua.
La principale diagnosi avviene con la palpazione dei polsi e l'osservazione della lingua, questo suggerisce lo stato di salute del paziente e dove intervenire.

Gli aghi verranno infissi o con la tecnica della cerbottana o con la semplice manipolazione della mano, a seconda della zona e del medico.
Può essere usata la moxa, per scaldare i punti di agopuntura, o la tecnica della coppettizzazione e altre ancora.

Non è doloroso, solitamente dopo la seduta si è talmente stanchi che si va a dormire, e si possono avere degli aggravamenti.

Se ci sono dei peggioramenti, allora vuol dire che la terapia è giusta, significa che il male incomincia ad essere veramente combattuto e promossa la guarigione.
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Messaggio  Primavera Ven Mar 27, 2009 1:27 pm

sugge ha scritto:
Non è doloroso, solitamente dopo la seduta si è talmente stanchi che si va a dormire, e si possono avere degli aggravamenti.

Se ci sono dei peggioramenti, allora vuol dire che la terapia è giusta, significa che il male incomincia ad essere veramente combattuto e promossa la guarigione.

Quel che temevo... ma mi farò coraggio! Grazie sugge!
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Messaggio  suggestione Ven Mar 27, 2009 6:57 pm

Temi il dolore degli aghi?
Gli aghi sono molto sottili, poi i punti di agopuntura hanno una singolare caratteristica, quella di risucchiare l'ago.
Potrai avvertire una scossa, oppure calore, o freddo a seconda dello stato energetico del tuo corpo.

se provi a tastare con la mano il tuo corpo, scoprirai di avere in punti precisi e delimitati, dolore, e non solo, potrai anche scoprire che ci sono dei piccoli nodi come fagioli, oppure delle fossette, degli avvallamenti.
In questi posti il colore della pelle può cambiare, e la temperature può essere differente dal resto del corpo.
I punti dolenti sono veri e propri blocchi energetici.
Solitamente sono ristagni di sangue, o anche calcificazioni muscolari, oppure contratture mai curate.
Nel tuo caso, non credo che si tratti di altro, in quanto malattie come la fibromialgia hanno una eziologia che ti sarebbe stata già diagnosticata dal tuo medico.

Una cosa che però potresti fare subito, iniezioni di vitb12 da 5000 unità, contrasta i dolori muscolari e velocizza la guarigione.
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Messaggio  Primavera Ven Mar 27, 2009 7:25 pm

sugge ha scritto:Temi il dolore degli aghi?

Non temo il dolore degli aghi, per questo in molti mi han detto che non si sente quasi nulla, temo il peggioramento del dolore prima della guarigione, ma anche per le applicazioni del fisiatra mi han detto che è possibile un peggioramento durante o poco dopo le applicazioni. Ho notato che in entrambi in casi (che si vada a stimolare le parti compromesse con massaggi e varie applicazioni come ultrasuoni o ionoforesi, o che si vada a ristabilire l'equilibrio dei flussi tramite sedute di agopuntura) il decorso della guarigione è abbastanza simile.
Poi penso dipenda anche dai soggetti e dalle cause del dolore.
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Messaggio  Primavera Ven Mar 27, 2009 7:29 pm

Povero agopuntore che quando mi vedrà, si ritroverà davanti un rompicapo di blocchi energetici Smile
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Messaggio  Pavely Ven Mar 27, 2009 10:55 pm

Ma nò, che non è vero...

Sai Primavera una cosa?

Sei veramente Primavera.

Dalle tue parole emerge la luce quando colpisce le foglie e le rende verdi e brillanti... prima della magia dell'estate.

...

Ti dedico una poesia:

"Lasci le parole alle porte
della dottoressa. Sorridi,
tu, nelle tue scarpe belle.
Ti guardo, così distante,
e mi rendi felice. Il sole
tra i tuoi capelli, la luce
tra le foglie degli ontani,
il brillare dell'erba, (mi sembra,
sai?, di vedere la rugiada).
Avrei voglia di alzarmi. Quì,
da questa panchina, quì,
davanti allo studio della dottoressa
in psicanalisi, vorrei capire
perché gli hai lasciato un fiore
di mughetto (si regalano
per la festa della donna?
Vero? Oppure sbaglio?)...
ti dicevo: vorrei capire
perché gli hai lasciato un fiore
di mughetto accanto alla porta.
Ma non importa. Importa, invece,
questo: ora che fuggi via lasci
lo scintillio tipico di questa
stagione."
Pavely
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http://storiadipavely.blogspot.com/

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Messaggio  Primavera Sab Mar 28, 2009 3:31 pm

ma le crei sul momento?
Molto bella, grazie della dedica!
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