Abbandonare la terapia

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Messaggio  Primavera Lun Mar 23, 2009 12:42 pm

L'altro giorno son finita al pronto soccorso, sono mesi che sto male e nonostante accertamenti e terapie niente, il medico che mi ha visitato dichiara che ho una forte contrattura muscolare dovuta o concomitante ad uno stato d'ansia. Mi chiede anche se sono seguita da uno psichiatra. Torno a casa con una nuova cura, ma tutto crolla o è già crollato, uno stato d'ansia, che può essere la causa o la conseguenza del dolore fisico, ma se vado da un'analista!! Il giorno dopo non voglio più parlare con nessuno, non voglio parlare coi miei familairi, gli amici ed anche con la mia analista, con un sms le comunico che non andrò più alle sedute. Ho paura, ho paura che siano state le sedute a farmi venire questo dolore fortissimo che ormai mi rende inutile, immobile in un letto a soffrire, mesi di accertamenti, timore di tumori ed altre malattie immunodepressive e poi risulta che è l'ansia?!! Mi arrabbio con me, con il mio corpo e la mia mente, mi arrabbio con tutti quelli che mi son stati accanto e non hanno fatto nulla per evitarlo.
Stamane mi sveglio e mi rendo conto che tutto ricomincia, son cinque anni che combatto con la depressione, fino a cinque anni fa tutto pareva andare per il meglio, poi un evento, n emozione inaspettata mi ha fatto cadere in un baratro, mi son rialzata, varie volte, la prima da sola, la seconda con la psicologa, la terza pure, ed ora ho paura, un'altra volta, non ce la farò... ma quand'è che invece di cambiare, mutare forma non se ne va... se non soffro nell'anima soffro nel corpo, cosa sia peggio non riesco a deciderlo!!
Volevo fare tante cose nella mia vita, devo laurermi ma sono tre anni che più ci provo peggio va, non ho più piacere di far nulla, mi sono isolata dal mondo, non esco, tengo lontani gli amici, che non capendo si arrabbiano pensando che faccia la snob, ho solo i miei familiari ed anche loro ormai son stanchi di me, ho solo la mia analista, ma tutto questo non mi basta, rivorrei indietro la mia vita, ma or ora dopo l'analisi anche la mia vita precedente è compromessa, e non so più bene chi sono, non so più cosa vorrei fare.
Ho paura anche di abbandonare la terapia, è l'unica cosa che faccio per me stessa, ma sono tre anni che sono in analisi e non è cambiato nulla, ci sono brevi momenti in cui mi pare che l'energia torni ed io sia i grado di affrontare di nuovo la vita ma poco dopo ecco che tutto mi ricasca addosso, ed ogni volta temo che non ce la farò. E' possibile che in due anni non ci sia stato un solo visibile miglioramento: tre anni fa vivevo con i miei, non avevo un ragazzo, dovevo laurearmi e non avevo un lavoro; oggi vivo coi miei, non ho un ragazzo, devo laurearmi e non ho un lavoro. Nel frattempo ho sempre vissuto con i miei, ho avuto brevi relazioni che si son concluse nei modi peggiori, il primo prof che mi seguiva per la tesi mi ha abbandonata e la seconda che ha preso il suo posto temo lo farà considerato i miei continui rinvii a causa della mia salute, ho fatto qualche lavoro temporaneo dove mi han sempre lasciato a casa senza assumermi a tempo indet. L'analista cerca di darmi fiducia, di farmi analizare le motivazioni del mio disagio e più analizzo peggio sto...

A qualcun altro è mai accaduto di non sentirsi soddisfatto dalla terapia, di provare un senso di inutilità, e di sentirsi peggio di prima nell'analizzarsi, vorrei capire se questo è normale, se invece non lo è e qualcosa sarebbe dovuto accadere nel frattempo.
Non vorrei cambiare analista, ho paura di dover ricominciare tutto d'accapo, in fondo sento che qualcosa migliora, ma sono piccoli ed impercettibili miglioramenti che nella mia vita in generale non riescono ad attuare un vero e proprio cambio di rotta, e questo mi deprime, almeno negli ultimi mesi.
Grazie a tutti.
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Messaggio  Nadir78 Lun Mar 23, 2009 1:10 pm

Benvenuta Primavera.

Sinceramente non so se consigliarti di smettere con la terapia o no, nè se cambiare analista... Per quella che è stata la mia esperienza, la terapia mi ha aiutata un sacco a capire cosa non andava nella mia vita e ad uscirne.
Però voglio dirti come la penso: la tua vita non tornerà mai come era una volta e prima te lo ficchi nel cervello e meglio è. Continuare a rimuginare su quanto è cambiata la tua vita e su come eri prima è la cosa più sbagliata che tu possa fare. 5 anni fa sei entrata in depressione, accettalo. Ora devi pensare soltanto a curarti e a stare meglio. Spesso la terapia fa uscire cose dolorose che per anni abbiamo fatto finta di non conoscere. La terapia spesso è dolorosa, ma secondo me fondamentale perchè anche se con sofferenza, finalmente qualcuno ti sbatte in faccia cose che devi affrontare. Anche se fanno male, affrontale. E' fondamentale per guarire. Non evitare di non soffrire, rimandi soltanto e continui a portarti dentro ansia e angoscia. Il dolore fisico è un gioco della tua mente, accetta anche questo. E' il modo in cui il tuo corpo scarica tutta l'ansia che ti porti dentro. Lo so perchè anche io soffro di questi disturbi, ma sono solo dovuti all'ansia, quindi alla tua testa. Non stare arrabbiata, smettila di arrabbiarti, non serve a nulla, aumenta solo la tensione. Devi accettarti per quella che sei cioè una persona che ha dei problemi da risolvere. Deve essere la tua priorità. Una volta superato questo, verrà tutto il resto: l'amore, la laurea, gli amici. Se non risolvi questo e non arrivi a stare bene con te stessa, non potrai mai affrontare altro. Anche questo lo conosco sulla mia pelle. Ho 30 anni, non sono ancora laureata, avevo mollato gli studi per 3 anni e ora sto ricominciando e sto avendo qualche soddisfazione, anche se ho i miei tempi. Non sarò il vanto dei miei genitori, ma non mi interessa, mi interessa solo la mia serenità.
Per cui prima di decidere se abbandonare l'analisi, ti consiglio di pensarci bene perchè se stai facendo un percorso e stanno uscendo cose dolorose, forse sei sul percorso giusto. Ripeto: smettila di pensare a 1000 cose (sono malata, non mi piaccio, non sono laureata, vivo con i miei, ecc.) e concentrati sulla tua guarigione. Non tornerai mai quella di prima, ma sarai una persona diversa, più sensibile e matura, più consapevole di se stessa. Cerca di vedere il lato positivo.
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Messaggio  suggestione Lun Mar 23, 2009 1:17 pm

Ciao Primavera.

È una cosa normale non trovare dei risultati nella terapia analitica e qualche volta anche farmacologica.
Il tuo stato di frustrazione, oltre più aumenta la tua sofferenza, il voler uscire al più presto dalla depressione scatena gli stati ansiosi.
La depressione non si combatte, si supera, tu non devi lottare contro te stessa, devi aiutare te stessa.
L'atteggiamento è indispensabile per uscire forti dalla sofferenza.

L'analisi può servire, ma non tutti gli analisti sono uguali e non tutti sono capaci.
Ho delle mie teorie al riguardo, che possono e non possono essere condivise, macinare il passato non sempre è utile se prima non ci si riporta ad uno stato di equilibrio tale, da essere in grado di sostenere dei conflitti o rancori, che ci portiamo dentro da anni.

Mangiare bene, nutrirsi con cose buone e sostanziose, andare in posti rilassanti in mezzo al verde, stare con persone che non rompono, se no meglio soli, e cercare di non farsi troppe seghe mentali, e magari occupare la mente con cose leggere e divertenti, come dei bei libri o dei bei film, insomma cercare di evitare le cose negative e stressanti della vita.
Non c'è altro modo per uscire che ritornare a volersi bene, senza punirsi, e incolpare gli altri.

Ora è dura, ma le cose miglioreranno.
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Messaggio  lunatica Lun Mar 23, 2009 2:58 pm

Ciao Primavera,e benvenuta Like a Star @ heaven
Secondo me più che abbandonare la terapia dovresti provare con un altro psicologo.
Continua la terapia farmacologica.
Spesso è indispensabile.Può aiutarti rimetterti in piedi,anche se è ovvio che il resto lo devi fare tu.
Appena avrai maggiore forza fai qualcosa che ti fa stare bene,coltiva una passione,fai un'attività sportiva,insomma,qualcosa che ti impegni la mente e che ti distragga dal negativo che stai vivendo.
Qui puoi trovare un pò del sostegno di cui hai bisogno,puoi contare sempre su di noi.
Gli stimoli degli utenti del forum ad es. su di me sono stati efficaci.Non dico di stare bene,però sto lottando per aiutarmi e gli incoraggiamenti mi sono serviti.
In bocca al lupo,Primavera.
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Messaggio  lunatica Lun Mar 23, 2009 3:03 pm

sugge ha scritto:Ciao Primavera.

Ho delle mie teorie al riguardo, che possono e non possono essere condivise, macinare il passato non sempre è utile se prima non ci si riporta ad uno stato di equilibrio tale, da essere in grado di sostenere dei conflitti o rancori, che ci portiamo dentro da anni.

Smile

Condivido,può essere anche deleterio concentrarsi troppo sul passato,se prima non si acquisisce una certa forza.
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Messaggio  merla Lun Mar 23, 2009 3:48 pm

Ciao Primavera,

condivido all'incirca tutto quello che hanno già scritto gli altri. L'analisi può servire o non servire, dipende da molti fattori: quali sono le cause del malessere, il terapeuta, e il soggetto. Non tutti sono ricettivi alla psicoterapia, come non tutti rispondono allo stesso modo ai farmaci.

Sul tornare come prima, sono d'accordo con nadir, non si torna mai come prima, ma non è un'affermazione necessariamente negativa. Si cambia, come dopo qualsiasi altra esperienza, e ci si evolve non necessariamente meglio o peggio, ma è una cosa naturale nella vita di chiunque, anche se una problematica forte (come la depressione ma non solo) inevitalmente ci cambia di più.

Ora, magari questo tuo momento, è acuito dalla frustrazione dell'essere stata male anche fisicamente in conseguenza dell'ansia, quindi forse vedi le cose peggiori di quello che sono. Se invece lucidamente sei convinta di non aver fatto grossi progressi e che l'analisi non ti sia servita così tanto, forse dopo tre anni è davvero il momento di dare una svolta.
Sicuramente non di dar la guerra per persa, però.

Ci sono mille altre strade: avendo avuto la fortuna di incontrare medici e psicologi bravi, quella che potrei consigliarti io di primo acchitto e di trovare uno psichiatra e uno psicologo disposti a seguirti in modo affiancato, in quanto farmaci e terapia non dovrebbero essere avulsi l'uno dall'altro. Non è detto che con la terapia ti troverai per forza costretta a scavare dentro di te in certi termini, ogni terapia è diversa, quindi forse ci sono modi per renderla meno dolorosa.
A differenza di nadir, io credo che ci siano dei casi in cui forse è meglio non togliere il coperchio da certe pentole. dipende un po' dai casi insomma, ma è un aspetto che uno psicologo bravo e con cui tu trovi in sintonia, sicuramente è in grado di affrontare.

In ogni caso, l'importante è prenderti cura di stessa, che sia con un medico, con un terapeuta, e anche cercando di dedicarti al tuo fisico, come consiglia sugge, e magari appena stai meglio cercare un'attività fisica che ti aiuti a non accumulare tensioni nel fisico, e che ti piaccia. ;-)

Ultima cosa....cerca di scaricare la rabbia il più possibile, o di veicolarla verso altre cose. Arrabbiarsi con se stessi, con le persone che ci stanno accanto o con la depressione, è totalmente inutile, aggiungi solo rancore a una situazione non facile. La depressione sai che c'è, sai che la vuoi affrontare o trovare un modo di conviverci senza esserne annichilita, ma in questo momento è un aspetto della tua vita, ad arrabbiarti ti fai solo del male che non meriti.
E la laurea, il ragazzo, il lavoro..alla fine dei conti sono solo corollari alla tua serenità. Poni te stessa al centro dei tuoi obiettivi e poi vedrai che anche tutto il resto, in un modo o nell'altro, prenderà la sua direzione.

ciauz e benvenuta

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Messaggio  merla Lun Mar 23, 2009 4:28 pm

sugge ha scritto:C
Ho delle mie teorie al riguardo, che possono e non possono essere condivise, macinare il passato non sempre è utile se prima non ci si riporta ad uno stato di equilibrio tale, da essere in grado di sostenere dei conflitti o rancori, che ci portiamo dentro da anni.


Aggiungo (e sono d'accordo anche con luna solo che non ho ancora imparato a fare quote su due messaggi diversi) che secondo me questa cosa è sacrosanta: per la terapia bisogna sentirsi pronti e abbastanza in forma per affrontarla.

Se non si è in grado di sopportarla meglio rimandare a un altro momento: l'importante è iniziare a occuparsi di se stessi. io lo feci con i farmaci (che prendo ancora purtroppo), altri hanno seguito altre strade, altri come nadir quando hanno iniziato ad affrontare la cosa, sono riusciti a fare subito terapia.
Bisogna andare per gradi e fare quello che ci si sente e che si riesce a sopportare un pezzo alla volta, senza complicarci troppo la strada insomma. ;-)
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Messaggio  Primavera Lun Mar 23, 2009 6:02 pm

Vi ringrazio tutti per la disponibilità e per i consigli. Premetto che non sto affrontando alcuna cura farmacologica, da me stessa rifiutata anni fa, perché non volevo prendere medicinali per un problema psicologico, cosa che oggi mi sembra abbastanza bizzarra visto che sono mesi che per un dolore fisico forse di natura psicologica non faccio altro che passare da una cura ad un'altra, prendendo le più svariate medicine, non facendo altro che esami su esami per capire cosa c'è che non va. Per il resto, mi prendo cura di me stessa, mangio bene e cerco di fare una vita sana e tranquilla, ma è vero che ho la tendenza a punirmi quando le cose non vanno, mi sento in colpa verso di me e soprattutto verso gli altri di continuo, per quanto son stata male anni fa e per gli anni a seguire, per lo stato di infelicità che creo in me ed attorno a me. La prima volta che sono andata dall'analista erano passati già due anni dal primo ed unico episodio importante di depressione, non stavo male ma sentivo che stava di nuovo per accadere, così decisi di andare ai ripari, da sola avevo fatto il possibile per tirarmi su ma mi rendevo conto che avevo nascosto i problemi e le cause del mio malessere ed era arrivato il momento di affrontarli. Dopo tutti questi anni, sono riuscita ad affrontare alcune delle cause del mio malessere, ma la sofferenza fisica degli ultimi mesi mi ha messo a dura prova e pensare ora di doverne affrontare altri, non son sicura di volerlo fare, di voler scavare ancora, a volte mi spaventa il capire. Forse ho bisogno di trovare un nuovo equilibrio prima di andare oltre nell'analisi, forse ho bisogno di affiancare una cura farmacologica, forse questo momento è il preludio per la svolta che tanto aspettavo. In settimana avrò l'"ultima seduta" con la mia analista per esporle le motivazioni della mia richiesta di sospendere le sedute, ed è stata una grande idea quella di chiedervi un'opinione al riguardo, in primis per aver fatto tacere quella sensazione di solitudine e senso di incomprensione che mi circondava, poi per avermi dato spunti di riflessione per questa decisione che mi pareva avventata ma giustificata in qualche modo. Non conosco nessuno con cui poterne parlare liberamente, o a cui chiedere un consiglio o parere, e per anni anche dubbi del genere me li son risolta in solitudine, finché stamattina devo ammettere che le vostre risposte alla mia domanda mi stanno facendo riflettere su possibilità e soluzioni che non avevo considerato, che questo è un buon metodo di confronto, perché le risposte sono disinteressate e dense di esperienza, e mi chiedo perché non ci ho pensato prima... Very Happy
Grazie a tutti.
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Messaggio  suggestione Lun Mar 23, 2009 6:31 pm

Soffri di emicrania?
Hai una cervicalgia, e dolori alle spalle?
Ti svegli con il mal di testa, nausea etc?
Hai gastriti con reflusso?
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Messaggio  Primavera Lun Mar 23, 2009 6:45 pm

Ho dolori solo alla parte destra del corpo, dalla tempia, mascella, collo, spalla, braccio fino alle dita delle mani, schiena lombo-sciatalgia, anca, gamba, piede soprattutto sotto internamente. Il dolore è diffuso ma pungente, di solito inizia nella notte, mi sveglio che sono ore che non faccio altro che girarmi e rigirarmi nel letto, tentando di "sgranchirmi" la gamba e cercando una posizione in cui sento meno dolore. A volte casi di stipse. Prendo antidolorifici e altro che rilassa la muscolatura, ma non sempre funzionano, faccio terapie fisiatriche (massaggi, ionoforesi, in settimana ho l'appuntamento post applicazioni ma domenica son finita a l pronto soccorso quindi non hanno avuto molto successo). Normalmente mi faccio di valeriana, dalle 4 alle 8 compresse in 24 ore, bevo molta acqua (2-4 litri al dì) e mangio fibre (frutta e crusca). PS: Fumo e bevo caffé (ho provato a diminuire le sigarette ed a bere decaffeinati e camomille fin dalla colazione ma non è cambaito nulla.)
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Messaggio  alfredo Lun Mar 23, 2009 6:53 pm

Anni fa quando ero disperato e depresso , ho fatto 2 psicoterapie di cui una molto efficace anche se breve , poi ho continuato da solo con l'aiuto di libri che avevano lo stesso approccio ai problemi .
Quindi penso che la psicoterapia possa servire, però se sono 3 anni che vai , forse è il caso di fare il punto della situazione e capire se può dipendere da te la resistenza al cambiamento o dal tipo di psicoterapia o psicoterapeuta .

Dai fatti della vita , successi e fallimenti , specie nelle relazioni affettive e nel lavoro , ci facciamo delle convinzioni su noi stessi , sugli altri , sulla realta' , che se molto negativi e soprattutto assoluti , quindi erronei , possono indurci passività e ansia .
Imparare adistinguere quando un obiettivo è suscettibile di un nostro incremento di sforzi per raggiungerlo , e quando invece l'esito non dipende da noi , fa evitare delusioni , giudizi autolesionisti , ostilità verso altri o verso il destino .
Da tenere sempre in considerazione che , per quanto si collezionino insuccessi , il senso del valore di se stessi non deve scendere a livelli troppo bassi , ma considerarsi comunque degni di valore.

alfredo

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Messaggio  Primavera Lun Mar 23, 2009 7:59 pm

La resistenza al cambiamento è proprio all'origine della mia depressione, la prima volta che caddi in depressione io non capii neppure cosa stava accadendo, non ne avevo mai sentito parlare, ero lontana dalla mia famiglia e dai miei amici più cari, in un momento della mia vita che era già convulso da svariati cambiamenti, dentro e fuori di me. Io volevo andare da una parte ma chi mi stava accanto in quel momento non ha sentito ragioni, non mi ha aiutato, mi ha combattuto, non ha compreso il mio disagio emotivo, fino al totale abbandono. Ovviamente tutto ciò è stato ad oggi analizzato, compreso e superato. Ma seppur sia stato un breve periodo, io ero in depressione, passiva e in uno stato di ansia perenne ed è assurdo ma nonostante sapessi in cuor mio che chi mi stava accanto non mi stava facendo del bene, non sapevo prendere una decisione, ma che dirvi l'amor fa fare follie e così le convinzioni che mi feci in quel frangente su di me, su gli altri, sulla realtà, convinzioni non tutte nate nella mia testolina, ma anche suggeritemi "amabilmente" hanno fatto danni su quasi tutta la mia persona. Alcune di queste convinzioni sono riuscita a smontarle da sola, altre mi ha aiutato l'analista, ma quelle che si son insinuate profondamente a volte riaffiorano come un uragano, passano, spazzano via tutto e penso sia normale passare qualche tempo a piangere sulle marcerie, ma forse serve perchè in quel momento capisci che per la prossima dovrai costruire qualcosa di più forte, fondamenta più solide se si vuole che l'uragano passi lasciandoci illesi.
Comunque è possibile che ora io attui in qualche modo, una resistenza al cambiamento... forse questa è una di quelle convinzioni che sono ancora ancorate profodamente...
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Messaggio  suggestione Lun Mar 23, 2009 8:48 pm

immagino che avrai fatto tutta una serie di esami, come tac, raggi, risonanza magnetica, emocromo etc, ma nulla è venuto a galla, per quanto ho compreso.

Ho alcune teorie da proporti, che possono essere interessanti.

Un problema gnatologico, in pratica problemi alla mandibola causata da una mal occlusione dentaria.
Le mal occlusioni dentarie, non solo possono provocare dolori del tuo genere, ma anche ansia e depressione.
Se soffri di bruxismo, digrignamento dei denti, può essere allora un problema gnatologico.
La tensione che tale problema causa durante la notte, provoca una cascata di contratture e tensioni tendineo muscolari con comparsa di dolori diffusi.

Posture errate, che con gli anni hanno causato l'indebolimento della muscolatura destra.

Una dorsologia causata da una perturbazione dei meridiani della vescica, rene, e questa teoria è avvallata dal fatto che gli antidolorifici, miorilassanti e ionoforesi non ti aiutano, anzi forse peggiorano, perché tendono ad indebolire ulteriormente gli organi sopracitati.
Un trattamento di agopuntura, comunque te la consiglio vivamente, sarà molto ma molto efficacie.
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Messaggio  Viola Lun Mar 23, 2009 9:07 pm

Sugge sei grande!!! Ho avuto per 20 giorni una dorsalgia furiosa....ero completamente bloccata...Per 15 giorni si è sommata una febbretta a 37° sempre verso le cinque del pomeriggio con brividi e spossatezza...L'umore era nero, avevo nausee mi veniva da piangere...Ho avuto paura del "cambio di stagione" e di una ricaduta. Sono andata a farmi le analisi e una eco al fegato e al pancreas...Non capivo cosa avessi. Le eco tutto ok. Le analisi delle urine hanno evidenziato una batteremia , quindi una infezione all'apparato urinario. Non avevo e non ho sintomi localizzati. Domani , urino cultura...e forse antibioticoterapia. Ho passato 20 giorni pazzeschi! A livello energetico ero una schifezza...ero giù giù...Ho scoperto anche una anemia da carenza di ferro e ho un emocromo ai minimi termini....
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Messaggio  Viola Lun Mar 23, 2009 9:22 pm

Primavera ben arrivata!!! (..in tutti i sensi...) Very Happy . Come hai scritto non stai prendendo una terapia , quindi non sei sotto controllo da questo punto di vista...Quando serve è importante una buona terapia farmacologica. E questo è il primo passo. Poi, quando si è giù, diventa difficile ripercorrere a tutti i costi il passato...Forse, la svolta è anche occuparsi del momento...delle frustazioni...farsi aiutare ora a superarle...non sarebbe male. Poi, quando ti sarai fortificata...le devi affrontare, come dicevano su un post, affrontale, magari più in là..consapevole che le stai solo accantonando e non resistendogli...ora hai magari un altra priorità...Prendi per mano l'analista...fatti accompagnare...Fai qualcosa per te...Secondo me hai bisogno di fare...Sono daccordo con tutti i commenti...E' un ottimo forum....che sostiene. A volte, durante la mia psicoterapia, ho avuto un bisogno incredibile , solo di sentirmi sostenuta...Consigliata e sotenuta...A volte, anche per me non era il momento di analizzare il passato, quando magari ero presa da fatti del momento. Se non risolvevo i fatti del momento, l'analizzare il passato mi intasava le linee....ciao
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Messaggio  suggestione Lun Mar 23, 2009 9:31 pm

Ciao Viola. Smile Smile
Come mai il ferro così basso? hai le mestrazioni abbondanti?

Se hai una lombosciatalgia allora probabilmente è causata dai reni e dalla vescica.
Bevi molta acqua, per il momento e se non ricordo male ci sono delle erbe che andrebbero bene al caso tuo.

un abbraccio Smile Smile
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Messaggio  Viola Lun Mar 23, 2009 9:48 pm

Sugge caro Very Happy , no, non ho mestruazioni abbondanti. e infatti non capisco...Di che erbette parli, che farebbero al caso mio? (spero non siano quelle da nascondere nel cioccolato o nel caffè nei consigli di Cantarel !!!) Razz Razz A parte le battute, fammi sapere...Ti abbraccio anche io Very Happy
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Messaggio  Primavera Lun Mar 23, 2009 10:32 pm

Urka... o meglio eureka!

Era una possibilità che mi era balenata nella testa, anche perché i dolori erano iniziati sporadici proprio dopo l'inserimento di una capsula dentaria, ma pur andando più volte dal dentista, mi avevano detto che non poteva essere. Così visto che da quel lato avevo ancora il dente del giudizio, han pensato a quello... un'operazione estenuante, un'ora e mezza di "maciullamento", il dente non voleva uscire, han dovuto spaccarlo e nn son neppure riusciti a toglierlo tutto, perché il nervo sotto non teneva più l'anestesia (forse era già infiammato). Sinceramente l'evento è stato così traumatico che dal dentista ci vado solo per la pulizia dei denti e molto raramente.
Ma ora che mi dici, andrò a farmi un controllo ambulatoriale in un altro posto per verificare se ci sia una mal occlusione dentaria, effettivamente la mascella mi fa male nei paraggi di quel dente, tanto che uso anche un disiffiammante per le gengive... (insomma in ogni posto dove mi fa male ho tentato di trovare qualcosa che dia sollievo, se non si è capito!)

Sulla postura, non lo so... sto affrontando il problema dal fisiatra, ho una dismetria, la dx è la più lunga, ma di poco più di un cm, non così importante da causare tanti dolori; ho studiato per anni seduta nello stesso modo e non mi ricordo di aver avuto dolori di tal genere, la mia colonna non è messa tanto male da dare problemi tali, tutt'al più dovrei avere un mal di schiena, poi al momento la postura è cmq compromessa e tendo a prendere posizioni non consone a causa del dolore...
Di esami ne ho fatti molti, ma nessuna tac o risonanza, ho fatto per il momento una rachide in toto, vari esami del sangue, escluso malattie reumatologiche, varie eco, e per diagnosticarmi la stipse, escludendo il peggio da intestino e colon, un clisma a doppio contrasto.

Scusa l'ignoranza ma cosa vuol dire "perturbazione dei meridiani" ?

L'agopuntura, me l'han proposta come corroborante per cambi di stagione e abbassamento delle energie, dici che anche per dolori di tal genere possa dare risultati terapeutici? proverò ad informarmi su qualche buon centro... ormai tentate 30, magari alla 31 mi va bene!
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Messaggio  Primavera Lun Mar 23, 2009 10:34 pm

Viola ha scritto:Primavera ben arrivata!!! (..in tutti i sensi...) Very Happy .

Grazie Viola... non avevo pensato che effettivamente sono anche i primi giorni di primavera...
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Messaggio  alfredo Lun Mar 23, 2009 10:47 pm

Primavera ha scritto:La resistenza al cambiamento è proprio all'origine della mia depressione, la prima volta che caddi in depressione io non capii neppure cosa stava accadendo, non ne avevo mai sentito parlare, ero lontana dalla mia famiglia e dai miei amici più cari, in un momento della mia vita che era già convulso da svariati cambiamenti, dentro e fuori di me. Io volevo andare da una parte ma chi mi stava accanto in quel momento non ha sentito ragioni, non mi ha aiutato, mi ha combattuto, non ha compreso il mio disagio emotivo, fino al totale abbandono. Ovviamente tutto ciò è stato ad oggi analizzato, compreso e superato. Ma seppur sia stato un breve periodo, io ero in depressione, passiva e in uno stato di ansia perenne ed è assurdo ma nonostante sapessi in cuor mio che chi mi stava accanto non mi stava facendo del bene, non sapevo prendere una decisione, ma che dirvi l'amor fa fare follie e così le convinzioni che mi feci in quel frangente su di me, su gli altri, sulla realtà, convinzioni non tutte nate nella mia testolina, ma anche suggeritemi "amabilmente" hanno fatto danni su quasi tutta la mia persona. Alcune di queste convinzioni sono riuscita a smontarle da sola, altre mi ha aiutato l'analista, ma quelle che si son insinuate profondamente a volte riaffiorano come un uragano, passano, spazzano via tutto e penso sia normale passare qualche tempo a piangere sulle marcerie, ma forse serve perchè in quel momento capisci che per la prossima dovrai costruire qualcosa di più forte, fondamenta più solide se si vuole che l'uragano passi lasciandoci illesi.
Comunque è possibile che ora io attui in qualche modo, una resistenza al cambiamento... forse questa è una di quelle convinzioni che sono ancora ancorate profodamente...

le dondamenta più solide , a cui accenni possono essere il "senso del sè sicuro ", e chi ha problemi di umore , penso che non si sia costruito sufficientemente .
Ricostruirlo , è il lavoro che ci attende , per stare meglio .
La mia personale teoria è questa :
I nuovi schemi mentali , più positivi , acquisiti razionalmente nelle psicoterapie , devono condurre una battaglia impari con l'inconscio , la sede nella quale sono depositate e inscritte convinzioni fortemente negative .
Da qui la difficoltà della nostra razionalità , a scalzare le precedenti , che facilmente hanno il sopravvento in momenti paricolarmente difficili .
Spesso le convinzioni dell'inconscio , che arrivano per l'appunto in modo automatico , agiscono in modo da boicottare il benessere , facendo fare scelte sbagliate che causano dolore , forse per placare sensi di colpa o come se , si preferisse un dolore conosciuto a una situazione di benessere , ma sconosciuta .
Tuttavia , in noi vi è anche la parte che tende al benessere , anche se le tecniche per realizzarlo devono essere esercitate continuamente .

Il tuo modo di esprimerti è molto bello e sai cominicare in modo molto efficace . Smile complimenti .

ciao

alfredo

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Messaggio  Pavely Lun Mar 23, 2009 10:52 pm

Primavera... benvenuta.

Quello che vorrei dirti è che, anch'io sono affetto da dismetria.

Mi sembra di leggere... in quello che scrivi... tantissimi temi. E affrontarli... vederli... capirli è difficilissimo.

La prima emozione che provo è: "E' un momento difficile e vorrei tantissimo darti affetto". Non importa nient'altro.

Solo un abbraccio in questa notte di Marzo. C'è la Depressione, il Dolore... c'è questa stagione. Ora, la finestra è chiusa... rimangono le tue parole.

Ciò che ti chiedo è, però, di osservare questo: non cercare una ragione nella Depressione. Immagina un albero bellissimo. La ragione sono le foglie e sono i fiori. La Depressione è, invece, nascosta nelle radici, sotto terra.

Depressione e Analisi sono temi differenti. L'Analisi (junghiana o freudiana) consiste nel capire quanto istinto depressivo, istinto suicida o istinto tossicodipendente arricchiscano la vita. Cioè: la morte non è il momento dopo la vecchiaia, Primavera.

La morte stà prima. Prima che ci è dato di nascere. La morte, cioè, significa: "Non esistenza". Non c'è nulla in una stato di morte, non c'è vita. Pure, quando moriamo fisicamente la vita continua. Il nostro corpo diviene sostanza, polvere, terra, ossa... e su queste sostanze la vita rinasce.

La morte, allora, è prima della nascita. Ed è per questo che la nascita è una vittoria sulla morte. Ed è un momento di gioia indescrivibile... un momento che ti lascia senza respiro per la felicità che dà. Io mi chiamo Pavél... prima che fossi concepito (nel dicembre del 1975) non esistevo. Non esistendo... c'era la morte. (Morte vuol dire che non c'era la vita... in questo caso la mia).

Bene: la depressione è quello stato prima di una nascita, prima della creazione, prima dell'avvenimento di qualcosa.

La Depressione sono le radici di ognuno di noi.

Dalla Depressione nasciamo e diventiamo vivi e felici: siamo felici perché vivi. E siamo vivi perché siamo distanti dagli anni e dagli attimi della Depressione.

Ma tu, però, non cercare di capire cosa sia la Depressione. La Depressione è nel tuo inconscio. (Così come ci sono pulsioni distruttive e terribili... come il suicidio e la tossicodipendenza). E' nascosta, profonda... ed è per combatterla che nasce una vita.

Per capire come combattere una Depressione, devi nascere.

E questo consiglio è importante... celebra ogni giorno la tua nascita.

Ogni mattina, scrivi: "Oggi, realmente, nasco". Cerca immagini di bambini piccolissimi, appena nati...

Osservali. Stringili a te. Senti l'odore (a volte sgradevole...) dei bambini appena nati. Quando senti dolore: chiudi gli occhi e focalizza questi immagini...

Tenere un bambino piccolo accanto a te... dargli il latte... vederlo dormire. Immaginare il momento in cui, sdraiato accanto a te, con la manina ti stringe il dito indice.

Il profumo di latte...

Ricorda: la nascita...

E questo abbraccio che ti lascio quì... in questa notte di Marzo.
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Messaggio  suggestione Mar Mar 24, 2009 5:48 am

Primavera, devi farti visitare da un gnatologo, i dentisti non sono i medici competenti al caso, anzi sono coloro che combinano i danni solitamente per incompetenza o per il profitto facile alle spese della salute dei loro pazienti.

Anche se le ossa sono perfette, la muscolatura non è detto che lo sia.
Puoi avere i muscoli anteriori più o meno forti dai posteriori e viceversa, come i muscoli laterali in disarmonia.
Tu sei abituata, non puoi accorgertene della differenza.
Comunque vada, ti consiglio vivamente di praticare lo Yoga, che è l'unica disciplina atta a riequilibrare la postura la muscolatura.

Perturbazione dei meridiani:
Un meridiano può essere sofferente per molte cause, insulti atmosferici, psicologici, alimentari, traumi.
Nel tuo caso, potresti avere il meridiano del rene e della vescica destro con grossi problemi di circolazione energetica, visto che partono dal piede e arrivano fino alla testa.
La depressione associata all'ansia, potrebbe essere di tipo yang, con un vuoto di yin del rene che non ha più l'energia sufficiente per trattenere lo yang del cuore.
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Messaggio  merla Mar Mar 24, 2009 9:09 am

Primavera ha scritto:

L'agopuntura, me l'han proposta come corroborante per cambi di stagione e abbassamento delle energie, dici che anche per dolori di tal genere possa dare risultati terapeutici? proverò ad informarmi su qualche buon centro... ormai tentate 30, magari alla 31 mi va bene!

L'agopuntura (sempre che trovi un professionista serio e competente), può fare miracoli.

Anni fa mia madre per dei problemi alla schiena non riusciva più a camminare (dopo 20 metri si bloccava, di notte non dormiva perchè non poteva stare nella stessa posizione, etc. etc.): consulti su consulti in ospedali specialistici non le avevo dato speranze, l'unica prospettiva che le avevano dato era un'operazione con 6 mesi di gesso (adesso non sto a raccontarti i dettagli della schiena di mia madre, ma era un caso complesso) senza possibilità di miglioramenti, ma solo di stabilizzazione della situazione (se non si fosse operata le avevo prospettato il rischio forte di rimanere paralizzata per i probabili peggioramenti).

Dopo mesi di consulti è approdata a un medico cinese (con laurea presa anche in italia, e abilitato ad esercitare sia come agopuntore che come medico..attenta ai ciarlatani che si sprecano), il quale fin dalla prima seduta è riuscito a farla migliorare in un modo che a detta dei medici che aveva consultato era impossibile.

Se trovi un professionista serio, l'agopuntura può dare risultati inimmaginabili.

ciauz
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Messaggio  Primavera Mar Mar 24, 2009 1:32 pm

sugge ha scritto:Primavera, devi farti visitare da un gnatologo, i dentisti non sono i medici competenti al caso, anzi sono coloro che combinano i danni solitamente per incompetenza o per il profitto facile alle spese della salute dei loro pazienti.

Anche se le ossa sono perfette, la muscolatura non è detto che lo sia.
Puoi avere i muscoli anteriori più o meno forti dai posteriori e viceversa, come i muscoli laterali in disarmonia.
Tu sei abituata, non puoi accorgertene della differenza.
Comunque vada, ti consiglio vivamente di praticare lo Yoga, che è l'unica disciplina atta a riequilibrare la postura la muscolatura.

Perturbazione dei meridiani:
Un meridiano può essere sofferente per molte cause, insulti atmosferici, psicologici, alimentari, traumi.
Nel tuo caso, potresti avere il meridiano del rene e della vescica destro con grossi problemi di circolazione energetica, visto che partono dal piede e arrivano fino alla testa.
La depressione associata all'ansia, potrebbe essere di tipo yang, con un vuoto di yin del rene che non ha più l'energia sufficiente per trattenere lo yang del cuore.

Ma lo gnatologo è uno specialista? Oggi vado dal mio dottore e vedo di farmi fare una richiesta, speriamo non mi faccian attendere mesi.

Per lo Yoga, avevo cominicato ad informarmi tramite parentado vario che lo pratica anche abbastanza assiduamente, solo che mi parlano di due tipi di Yoga, uno "classico" ed uno "dinamico", secondo te per la mia situazione che tipo di Yoga è più corretto?
Mi han detto di provarli entrambi e poi decidere ma non posso basarmi solo su impressioni e piacevolezze, vorrei anche capire quale sia l'effettiva esigenza del mio corpo.

grazie Sugge, sei stato molto prezioso!

Grazie a tutti, mi sto mobilitando come non mai per trovare soluzioni e per affrontare l'accumulo problematico che mi stava schiacciando!
Primavera
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Messaggio  Primavera Mar Mar 24, 2009 1:38 pm

merla ha scritto:
Primavera ha scritto:

L'agopuntura, me l'han proposta come corroborante per cambi di stagione e abbassamento delle energie, dici che anche per dolori di tal genere possa dare risultati terapeutici? proverò ad informarmi su qualche buon centro... ormai tentate 30, magari alla 31 mi va bene!

L'agopuntura (sempre che trovi un professionista serio e competente), può fare miracoli.

Anni fa mia madre per dei problemi alla schiena non riusciva più a camminare (dopo 20 metri si bloccava, di notte non dormiva perchè non poteva stare nella stessa posizione, etc. etc.): consulti su consulti in ospedali specialistici non le avevo dato speranze, l'unica prospettiva che le avevano dato era un'operazione con 6 mesi di gesso (adesso non sto a raccontarti i dettagli della schiena di mia madre, ma era un caso complesso) senza possibilità di miglioramenti, ma solo di stabilizzazione della situazione (se non si fosse operata le avevo prospettato il rischio forte di rimanere paralizzata per i probabili peggioramenti).

Dopo mesi di consulti è approdata a un medico cinese (con laurea presa anche in italia, e abilitato ad esercitare sia come agopuntore che come medico..attenta ai ciarlatani che si sprecano), il quale fin dalla prima seduta è riuscito a farla migliorare in un modo che a detta dei medici che aveva consultato era impossibile.

Se trovi un professionista serio, l'agopuntura può dare risultati inimmaginabili.

ciauz

Mi sto già muovendo, sperando di trovare qualcuno che sia bravo, ma quì di cinesi ce n'è tanti e tramite il centro Yoga penso che uno bravo lo troverò. Grazie
Primavera
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