Periodo da incubo

Oudeis, ci dev'essere un fraintendimento perché non vedo nessuna controversia, né mi accorgo di vincerla.
Come ti dico da mesi, praticamente da quando ti sei iscritto, di norma si chiede che gli interventi in topic siano focalizzati sulla depressione come problema, non la depressione come esercizio di stile, come saggio di ennui, come l'imitazione di una pagina del Novecento del Guglielmino.
Non ti contesto la visione del mondo, il name dropping filosofico e letterario: mi sta bene ma OFF TOPIC.
Dove hai visto l'ottimismo zuccheroso? Non ho nessuna immagine rassicurante del mondo da opporre alla tua, non c'è davvero controversia.
Vorrei solo che tu capissi che questo non è un forum dedicato a definire la nostra posizione rispetto al cosmo, perché quella è funzione storica delle religioni e su questo forum non alligna nessuna setta religiosa.
Meglio, puoi anche evitare di capire: basta che ti adegui alla frequente eventualità dello spostamento o della rimozione dei tuoi interventi, che avverrà a mia discrezione.

In verità, il topic è mio, l'ho aperto io ed ho sempre parlato della depressione come un problema, come la vedo io. Per questo non capisco perché l'argomento sia stato spostato nella sezione "off topic"; come se i contenuti dei miei messaggi fossero alla stregua di discorsi da farsi affacciati ad un balcone per veder passare il tempo od al bar dinnanzi ad un fumante caffè. Se rileggi i miei messaggi, Canterel, ti accorgerai che i miei problemi li ho esposti evitando di filosofeggiare, poiché ritengo che questo sia inutile: ho detto semplicemente la mia.

Questo sia ben chiaro senza alcun intento polemico era solo per capire. D'altronde il forum è tuo e puoi prendere le decisioni che ritieni corrette.

Un saluto

Sogni infranti ha scritto:In verità, il topic è mio, l'ho aperto io ed ho sempre parlato della depressione come un problema, come la vedo io.

I germi di possibili temi di discussione sono pure emersi, ma sono impaniati nella trama di una discussione abbondantemente degenerata ed è complicato ora discriminare e separare qualcosa da mettere In topic.
Riferimenti alle esperienze di paralisi del sonno, alle difficoltà di comunicazione con amici e parenti, alle terapie: sono temi dai quali può pure nascere una discussione.
Prima che il thread fosse traslato Off topic, sono passati giorni. Per due giorni tu e Oudeis vi siete cimentati in una nobile gara di invocazioni a dio e vagheggiamenti della morte. Ho provato a sollecitarti sul tema della comunicazione con amici e parenti, a sollecitare te e Oudeis a scendere ad un livello di analisi più favorevole alla costruzione di discorsi non dogmatici, non dottrinari, perché se si persevera nel ricorso esclusivo a categorie astratte e universali (come "dio", "il mondo"),  o ipercodificate nel proprio sistema di credenze e di valori (come"i chierici", i "guru del pensiero positivo" e così via), è facile poi che il discorso finisca appunto come è finito qui, con l'imitazione di Cristo che cammina nell'orto di Getsemani.

Perdona, ma gli sfoghi su questo forum sono tollerati solo fino ad un certo punto, e certamente non sono incoraggiati. Tutto questo thread può valere come esempio della difficoltà comunicativa frequentemente collegata ai disturbi dell'umore; ma il suo valore, credo, si coglie solo dall'esterno, da un vertice metacomunicativo.

Allora, se vuoi facciamo così: posso ripubblicare In Topic il tuo primo intervento di presentazione che ha originato il thread.
Eventualmente si può riprendere a parlare dall'inizio di paralisi del sonno, dell'effetto paradossale degli incoraggiamenti degli amici eccetera, se qualcuno vuole assumersi ancora il rischio di essere indicato come cittadino del mondo dei Puffi. Il resto del thread rimane qui, dove volendo si può anche proseguire a discutere. Questa è la proposta, fammi sapere tu se ti sembra accettabile o se preferisci lasciare tutto il thread dove si trova ora.

canterel II ha scritto:

Sogni infranti ha scritto:In verità, il topic è mio, l'ho aperto io ed ho sempre parlato della depressione come un problema, come la vedo io.

Allora, se vuoi facciamo così: posso ripubblicare In Topic il tuo primo intervento di presentazione che ha originato il thread.
Eventualmente si può riprendere a parlare dall'inizio di paralisi del sonno, dell'effetto paradossale degli incoraggiamenti degli amici Questa è la proposta, fammi sapere tu se ti sembra accettabile o se preferisci lasciare tutto il thread dove si trova ora.

Per me puoi lasciare tutto così com'è.

Continuo a pensare che la depressione non sia un disturbo dell'umore o una patologia, ma la condizione naturale in un mondo innaturale e feroce. Il malinconico, come scrivevo, non vede nero, ma VEDE. Egli vive, mentre gli altri sono morti, perché solo chi è morto non soffre.

Oudeis ha scritto:Continuo a pensare che la depressione non sia un disturbo dell'umore o una patologia, ma la condizione naturale in un mondo innaturale e feroce. Il malinconico, come scrivevo, non vede nero, ma VEDE. Egli vive, mentre gli altri sono morti, perché solo chi è morto non soffre.

Nessuno si illude di farti cambiare idea, o pensa che sia opportuno forzarti ad abbandonare il tuo convincimento.

Quando discuto qualche tuo enunciato, è per amore della discussione, dato che questo è un forum di discussione.
Quando invece i tuoi interventi sono trattati con gli strumenti della moderazione, lo scopo non è ovviamente correggere o censurare le tue credenze, ma piuttosto ridurre gli effetti pragmatici che esse producono sulle tue condotte e le tue interazioni in questo forum.

La mia condotta è compromessa in modo irrimediabile.

Oudeis ha scritto: Il malinconico, come scrivevo, non vede nero, ma VEDE. Egli vive, mentre gli altri sono morti, perché solo chi è morto non soffre.

La felice scelta da parte tua del termine "malinconico" per distinguere il tipo di individuo nobile e dotato di facoltà percettive maiuscole che assimili alla persona depressa chiama in causa una lunga tradizione letteraria, e mi dà l'occasione per anticipare agli occasionali lettori del forum che aprirò presto una sezione qui, negli Off Topic, per condividere la lettura di un'antologia, curata da una professoressa di filosofia australiana, dedicata proprio a tracciare una genealogia della Melanconia, indagando anche i complessi rapporti di parentela che questo vecchio concetto intrattiene con la depressione clinica contemporanea. A giorni, forse ad ore, aprirò il thread nel quale riverserò periodicamente riassunti ed appunti sulle sezioni del testo, mano a mano che procedo nella lettura.

Che cosa ho fatto di male per subire questi atroci tormenti?
Nel mentre io patisco quelli che mi hanno fatto del male se la spassano, carichi di salute e buonumore.
Questa è la vita!

Sempre peggio! Come sarebbe meglio se io morissi mettendo la parola fine una volta per tutte! Tanto non c'è soluzione...

Soluzione a cosa?

Sogni infranti ha scritto:Sempre peggio! Come sarebbe meglio se io morissi mettendo la parola fine una volta per tutte! Tanto non c'è soluzione...

E' così anche per me.