Il rapporto con il Terapeuta.
2 partecipanti
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Il rapporto con il Terapeuta.
Mi chiedevo com'è il vostro rapporto con il Terapeuta?
O come è stato...?
Ora che mio padre stà male non sono andato in Terapia.
(Il dottore sembra aver capito...)
O come è stato...?
Ora che mio padre stà male non sono andato in Terapia.
(Il dottore sembra aver capito...)
Re: Il rapporto con il Terapeuta.
Il rapporto col terapeuta è fondamentale per il nostro processo di guarigione. La fiducia , come atto di affidamento deve essere totale. Tale rapporto non termina con la seduta, ma prosegue fuori, nella vita. Le sue parole e quello che accade nella relazione in studio, risuonano fino fuori. Se questa risonanza è e diventa un'assonanza allora andiamo e procediamo bene sulla strada della nostra scelta di guarire. Siamo noi che portiamo il "materiale" da lavoro. Il processo di relazione crea. Crea il terzo soggetto, la relazione stessa. Dobbiamo averne cura. Una cura che non prescinde dalla nostra attenzione. La vita accade, fluisce, è qui che entra in gioco il terzo soggetto che via via immettiamo nella nostra , già nuova vita. E' già nuova. Lo è già da quando siamo entrati la prima volta nel suo studio. E' la cura ,è l'attenzione, è la responsabilità(abilità a rispondere) che porremmo per una cosa a cui teniamo tanto. Come se, la relazione di cura di noi stessi, fosse nostro figlio. Quando si ammalò mia madre, qualche anno fa, non riuscii ad andarci. Anche lui capì. E' giusto, sbagliato? Chi può dirlo? Anche la vita è buona maestra. La vita, non finisce quando si va dallo psicologo e viceversa. Il rapporto col terapeuta non deve essere vissuto a compartimenti stagni. Siamo noi che ci accorgiamo per primi, se la nostra relazione di guarigione fa progressi. Ci cambia la vita. Col mio terapeuta , questo è accaduto, questo accade. Perchè ti dissi di portare i tuoi sensi di colpa dal terapeuta? Perchè la vita(accade, fluisce) ti ha messo difronte alla malattia di tuo padre. Non sei colpevole della sua malattia....ma mancante nei Tuoi confronti se non approfitti di questa esperienza per andarti a vedere i Tuoi sensi di colpa. Buon proseguimento Pavel
Viola- Numero di messaggi : 432
Data d'iscrizione : 20.01.08
Età : 60
Località : Roma
Re: Il rapporto con il Terapeuta.
Effettivamente, mi accorgo di avere sempre un 'limite' ad affidarmi agli altri.
Come una paura... un timore.
Avviene con il terapeuta e avviene con le persone.
Però, l'importante è questo: credo di capire la lezione.
Bisogna aprirsi.
Essere dolci con fermezza.
Come una paura... un timore.
Avviene con il terapeuta e avviene con le persone.
Però, l'importante è questo: credo di capire la lezione.
Bisogna aprirsi.
Essere dolci con fermezza.
Re: Il rapporto con il Terapeuta.
Anche io avevo questo limite ad affidarmi. Per poi scoprire, non tanto tempo fa, che non sappiamo nulla dei "limiti". Ho dovuto, con lui, affrontare quanto invece non imponevo limiti (come difese) , non ne ero capace, anzi meglio non lo sapevo, e quanto mi limitavo ad affidarmi (come fiducia).Beh, non avevo difese! Come potevo affidarmi? Insomma, bando alle ciance, se le cose se fanno potemo parlà...sennò ci rimangono le congetture.
Viola- Numero di messaggi : 432
Data d'iscrizione : 20.01.08
Età : 60
Località : Roma
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