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Messaggio  notturna Gio Mar 25, 2010 5:39 am

Sono una ragazza, ho 25 anni, ed ultimamente sto male dentro.
mi sono laureata da poco e adesso dovrei studiare per la specialistica, eppure non ho molta voglia di farlo; sono tediata, annoiata, e insoddisfatta della mia vita.

più di due anni fa conobbi un ragazzo, L., e me ne sono innamorata, subito. ma dopo poche settimane di flirt, lui mi ha letteralmente scaricata. non l'ho visto per mesi e poi l'ho rincontrato, sono riuscita ad insediarmi nel suo gruppo di amici e a diventare a sua volta loro amica, e tutto solo per potergli stare accanto.
una sera, dopo i festeggiamenti per il compleanno di un nostro amico, lui mi accompagna alla macchina e ci baciamo... il mio cuore in quel momento si riempie di speranze, speranze che rapidamente svanisco all'alba.

pochi giorni dopo decido di dichiaragli il mio amore, tanto ormai non avevo più niente da perdere. gli dico che l'ho sempre amato, che adoro anche i suoi difetti e lo supplico di darmi la possibilità di farmi almeno conoscere. ma dolcemente lui mi dice che mai, per nulla al mondo, avrebbe mai potuto ricambiare il mio amore.

è passato più di un anno dalla mia dichiarazione e: sono rimasta nel suo gruppo di amici, ho subito le peggiori umiliazioni da parte sua, l'ho visto andare con altre, io stessa ho avuto altre relazioni, eppure continuo ad amarlo.
basta una sua parola perchè io vacilli, basta un suo gesto affettuoso perchè io smetta di vedere la realtà e mi illuda, basta un suo gesto sgarbato perchè io cada nello sconforto. lui quasi non parla con me eppure io cerco di essere informatissima sulla sua vita, se so che ci sarà lui sono gioiosa altrimenti nulla ha senso, faccio di tutto per piacergli (mi interesso alle sue stesse cose, cerco di dire cose intelligenti..) eppure paradossalmente sembro ottenere puntualmente l'effetto sbagliato.

sto male, sto male dentro, non riesco ad accettare che lui non mi abbia voluto, non riesco a tollerare nè il rifiuto nè l'abbandono, ma principalmente perchè penso che sia assurdo smettere di amare colui che io ritengo perfetto per me.
all'inizio sono andata avanti, ho provato a ricominciare, ma adesso non ce la faccio, tutto mi annoia, sono spesso triste, non ho voglia di fare niente, veglio di notte e dormo di giorno, ho una vita sballata, non riesco ad impegnarmi in niente, piango ed ogni volta che conosco un nuovo ragazzo, questo viene inesorabilmente schiacciato al confronto con lui.

vorrei che la mia vita cambiasse, vorrei appassionarmi a nuove cose a nuove persone, ma tutto è così banale e poco interessante. non so come uscirne, ma so solo che sto male.

notturna

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vi racconto la mia storia... Empty Ciao notturna

Messaggio  merla Gio Mar 25, 2010 8:12 am

Ciao notturna,

purtroppo tutto quello che mi viene da dirti sarà estremamente banale, ma in storie di questo genere purtroppo non ci sono soluzioni originali.

L'innamoramento o l'infatuazione di per sé è un periodo splendido (se ricambiato) ma è soltanto l'inizio, ciò che dà il via, all'amore vero e proprio tra due persone, che è sostanzialmente una relazione, cioè uno stato emotivo in cui gli attori devono per forza essere due. Quando ci si innamora di qualcuno lo si vede perfetto, la propria metà della mela etc. etc ma è soltanto una emozione come dire "in potenza": se si è innamorati in due allora inizia un lungo, lento e spesso difficile lavoro per diventare almeno approssimativamente le due reciproche metà della mela. uno elimina gli spigoli, l'altro affila le curve, si impara a litigare e sopportarsi e man mano si combacia sempre meglio.

Quando la relazione non c'è, e il sentimento è a senso unico, si rimane alla fase dell'infatuazione e non si va oltre. Questa fase però dovrebbe essere breve, altrimenti si rischia un po' di perdere il contatto della realtà. Tu scrivi "ma principalmente perchè penso che sia assurdo smettere di amare colui che io ritengo perfetto per me". Come fa uno che non ti vuole a essere perfetto per te? Manca proprio la condizione iniziale. Ed è una condizione iniziale che non si può imporre in nessun modo. TI conosce, avete avuto un flirt, c'è scappato un bacio, e poi lui ti ha detto chiaramente che non ricambia i tuoi sentimenti. E mi pare anche da quanto racconti che sia abs corretto da non dare spazio ad illusioni.

Ora, a prescindere da questa intro fin troppo lunga, soffrire per un sentimento non ricambiato è una cosa normale che purtroppo capita a tutti prima o poi, però è una situazione che deve avere un termine, a un certo punto bisogna farsene una ragione e voltare pagina, altrimenti diventa paralizzante e, forse, se non riesci ad uscire da questa situazione ci sono delle ragioni tue che potresti approfondire con se stessa.
In generale a me non viene da dire che non riuscire a togliersi dalla testa una persona è una cosa che necessita un aiuto psicologico, perché appunto è una cosa normale che tutti devono imparare ad affrontare. Però esistono delle situazioni in cui questa cosa diventa un'ossessione e diventa paralizzante, e va un po' al di là delle reazioni adattative che mettiamo in atto naturalmente e che sono sane.
In altri termini, impiegare due anni per accettare un divorzio, o una separazione da una relazione lunga che rappresentano un cambiamento sostanziale nella vita, ci sta.....soffrire ancora e non riuscire a reagire dopo un flirt e un bacio, a mio parere non ci sta tanto. Anche se è una cosa che in effetti capita a molte persone.

Devi valutare tu se è il caso di parlare con qualcuno, di farti aiutare, per sbloccare questa tua situazione emotiva o se ce la fai da sola a metterti il cuore in pace.
Questo qualcuno non deve necessariamente essere un professionista, forse basta un'amica o una persona equilibrata che ti stia a sentire e che tu sia disposta ad ascoltare: credo che tu sappia benissimo di dover voltare pagina, cambiare gruppo di amici, conoscere altre persone ecc ecc. Quindi devi solo trovare qualcuno che te lo dica nel modo giusto ed essere disposta a farti convincere.
Facci il favore di non ammalarti di depressione per un'amore mai cominciato, ok? Sarebbe davvero un non-sense. :-)
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Messaggio  notturna Gio Mar 25, 2010 8:27 am

la maggior parte delle cose che hai detto, le ho capite già da tempo da me.
tu hai colto un punto che è essenziale: la paralisi.
sono paralizzata in questo limbo da anni e non riesco a scrollarmelo di dosso, da un lato so perfettamente che lui non mi vuole, dall'altro ho la sensazione che lui mi trattenga.

ha un modo di relazionarsi a me strano, non abbiamo un rapporto pacifico, ma molto conflittuale, mi attacca, non perde occasione per darmi della stupida, e poi (cosa detta anche da amici comuni) si comporta come se fosse mio padre. mi dice che non devo comportarmi in un certo modo, mi dice di cambiare alcuni atteggiamenti, mi spiega le cose che non so.

ultimamente lui aveva decisamente esagerato nelle sue esternazioni brutali, ed avevo iniziato ad ignorarlo, paradossalmente al mio ignorarlo ne è seguito un suo lieve addolcimento. può sembrare assurdo ma io ho la sensazione che lui non mi voglia, ma che comunque non riesce lui stesso a lasciarmi andare via, ad accettare che non ci sia più io lì innamorata di lui.

sicuramente non ho un esempio felice di padre al quale ispirarmi, ma credo di non essere sola in questa danza. ho avuto altre delusione e mi sno ripresa in tempi adeguati, ma sta volta è diverso, non sono solo io ad essere disfunzionale.

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Messaggio  merla Gio Mar 25, 2010 8:52 am

credo di essermi espressa male....non intendevo e non penso che tu sia disfunzionale.
Innanzitutto perché appunto in questo tipo di danza "uno scappa, l'altro insegue" ci si passa più o meno tutti e con tempistiche a volte lunghissime.

Quello che io trovo disfunzionale a priori è proprio la danza io scappo e tu insegui, che diventa poi invece di una relazione normale ed equilibrata, un rapporto di forza. E i rapporti di forza secondo me sono disfunzionali.
Il fatto è che in certe circostanze uno può finirci o trovarsi in una rapporto disfunzionale, non riuscire ad uscirne e poi magari da lì arrivare a crearsi dei problemi più grandi.
Il fatto che tu ti lasci, magari anche tentando di reagire, trattare male, dimostra un po' come oramai da questo rapporto di non-sense non riesci ad uscire. Uno si fa dare della stupida una volta, forse due, magari pensando a un momento di nervosismo. La terza volta, non ti si lascia arrivare oltre la sillaba "stu" che ti ho già mangiato la faccia. La quarta volta non mi vedi più....

Io non lo conosco, quindi sono soltanto ipotesi le mie, ma ci sono persone che, perché sono loro a essere disfunzionali. instaurano rapporti di forza di questo tipo e ci sono persone, magari più fragili, che in questi rapporti ci finiscono e li subiscono.
Ma gli attori sono sempre due, quindi anche chi apparentemente subisce un certo tipo di rapporto, ha i mezzi per diventare soggetto della situazione e cambiare il tipo di relazione, escludendo il rapporto di forza. Se non lo fa è perché l'altra persona, spesso inconsapevolmente, è andata a centrare proprio il punto giusto e non si sa perché, non si riesce più a sganciarsi.

Riprendo la questione dell'uomo perfetto per te: è perfetto uno che ti dà della stupida e ti dice cosa fare o cosa non fare? no e lo sai benissimo anche tu. TI manca di rispetto e tu non riesci a sganciarti e forse il problema è un po' più serio di quanto mi era sembrato a una prima lettura.
A me verrebbe da dirti di farti aiutare se riesci possibilmente da un professionista. Chi non ha rispetto per gli altri, non è una persona che può amare qualcuno, gli manca un pezzo fondamentale e che sta alla base di tutto e ti ha agganciata. Sta a te adesso trovare il modo e l'aiuto giusto per sganciarti.

In breve...scappa dalle relazioni disfunzionali e se non riesci a scappare, psicologo. Certi comportamenti, ai limiti del maltrattamento, possono lasciare segni enormi in una persona, quindi prima riesci a non pensarci più, meglio sarà.
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vi racconto la mia storia... Empty rapporto malato...

Messaggio  anthea Gio Mar 25, 2010 8:58 am

Ok, sai di esserti infilata in un rapporto malato. Tu sei dipendente da lui e lui, magari inconsciamente, ha bisogno di questa tua adorazione.
Penso che entrambi abbiate bisogno di stare lontani il più possibile. Se anche lui in realtà ci tenesse a te, questo sarebbe un modo importante per fare chiarezza dentro di sè.

Devi proprio allontanartene.
Una cosa simile è successa ad una mia amica, anche se loro si erano messi insieme.
Lei era ossessionata da lui, litigavano sempre ma poi lei non riusciva a stargli lontano. Risultato: quatto anni di sofferenza e l'ultimo predepressivo, finchè lui ha deciso di tagliare.
Lei si è disperata, ma poi è riuscita a voltar pagina. Oggi è sposata felicemente e ha due figli con un'altro.
Alla fine credo che fosse più un problema suo interiore. Era insicura di sè, estremamente. Sembrava aggressiva e forte fuori, ma dentro si portava dietro grandi problemi derivanti anche dal suo passato e dalla famiglia.

Forse dovresti prima cercare di capire perchè hai assolutamente bisogno di questa persona per andare avanti. Io sono felicemente sposata da anni, però sono consapevole che mio marito non è perfetto come lo credevo un tempo e che la convivenza aiuta a umanizzare chi amiamo.
Non esiste l'essere perfetto per noi... ce ne sono diversi. Tutto sta nell'incontrarli e decidere con quale passare la nostra vita.
Se lui morisse non moriresti anche tu. Quindi non è vero che non puoi vivere senza di lui.

Cerca di capire perchè ti senti così insoddisfatta di te. Se tu ti volessi bene non staresti un minuto di più a farti umiliare e prendere per i fondelli da tutti; avresti già dato un calcio nel sedere al mondo e ti saresti buttata in un'attività stimolante.

Perchè non provi a fare un bel viaggio con persone che non conosci? E poi magari quando torni potresti avere la forza di staccarti definitivamente.
Dacci un taglio veramente netto o ti ritroverai malata e con un pugno di mosche in mano.
anthea
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Messaggio  alfredo Gio Mar 25, 2010 11:28 am

Vittima e carnefice .
Prima o poi una vittima incontra un carnefice nella sua strada . E il rapporto può andare avanti chissà per quanto , o almeno fino a quando la vittima si stanca di farla (la vittima).
A non troncare questo rapporto malato che non porta da nessuna parte , sono complici una forte attrazione verso quella persona e il vissuto con quel genitore dal quale non si è ricevuto l'affetto e il riconoscimento , tanto desiderati .
Cosi in età adulta , trovarsi in un rapporto del genere , non costituisce una situazione nuova , perchè già vissuta come normale , in un altro periodo della vita e si è disposti ad accettarla , perchè convinti che "facendo i bravi " poi potrà cambiare e ricevere da quella persona il tanto agognato amore .
La vittima deve fare degli sforzi sovrumani per capire quali comportamenti adottare , gli sbagli e difetti che deve correggere ,sperando di farsi accettare ; il carnefice invece deve solo dosare quel minimo di falsa considerazione , che gli basta per tenere legato a sè la vittima , mentre il resto del tempo lo può dedicare a maltrattare e umiliare ,attività dalle quali prova un piacere enorme sapendo di avere un controllo totale sull'altro (caratteristiche narcisistiche o forse sadiche ).

Io ci ho messo 2 , 3 anni a farmi passare sta sbronza , ed è stato quando ho capito che il rispetto e la considerazione che mi aspettavo di ricevere , dovevo io per primo darmene .
Che liberazione poi , sentire di non essere più sotto continuo esame e ai comandi .

alfredo

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