Buongiorno

Ciao e benvenuta.Anch'io sono nuova nel forum.Purtroppo la depressione può essere recidiva.Ci sono periodi brevi della mia vita in cui penso di averla superata e invece ecco che poi si ripresenta.
Non vergognarti di parlarne con gli altri,non è una colpa.Se ti giudicano male è un problema loro,non tuo.
Credo che si possa capire se sei nuovamente depressa dalla durata dei sintomi tipici,come l'insonnia o al contrario l'ipersonnia,l'apatia,i pensieri del tutto pessimistici,gli stati d'ansia,la diminuzione della capacità di concentrarsi,la mancanza di energia,ecc.Se alcuni sintomi sono presenti da almeno due settimane allora è molto probabile che si tratti di depressione.
Comunque penso che se ci impegnamo sul serio a combatterla possiamo guarire.
Buona fortuna

ciao piccolofiore. senza dubbio poter contare su alcune persone fidate capaci di accogliere i tuoi pensieri sarebbe d'aiuto. allo stesso tempo, fai bene ad essere prudente: non a tutti e in tutte le circostanze è utile raccontare come ci sentiamo. solo tu puoi valutare correttamente in che modo amministrare la tua intimità: se scoprirti, con chi, e perché. inoltre mi pare di capire, se non hai parlato con nessuno, che nulla ti è stato diagnosticato. quando dici di soffrire di "questo male", sei sicura di sapere bene di che male si tratta? esistono tante forme di disagio. se diventa molto grave e penalizzante, forse consultare discretamente un medico sarebbe un passo da fare.

?'???..........
Piccolofiore, lo stato melanconico, triste, pessimista accompagnato da stanchezza, indolenza, insofferenza a tutto ciò che ti circonda con il susseguirsi di stati rabbiosi, con una eccessiva aggressività anche senza motivi, può essere il segnale della depressione.

Hai il nick quasi uguale al mio. La depressione, quando non è provocata da eventi esterni dolorosi, è causata da uno squilibrio chimico e va curata con terapia farmacologica. Se dovesse ritornare devi rivolgerti ad uno specialista. Non avere vergogna, non ne abbiamo colpa.

Io credo che la risposta vada cercata nella parola Ottimismo.

Occorre, io penso, osservare questa parola. Volgerla come una domanda: "Sono ottimista?", "Mi sento una persona ottimista?".

Se a questa domanda rispondi "Ragionevolmente sì"... ecco... sai di essere guarita.

La Depressione forse è un sentimento che unisce in sé la Sfiducia... il Dolore... il Vuoto... sentimento che le persone ottimiste sanno affrontare e superare... così, come un sorgere di stella nella notte.

piccolofiore ha scritto: ma quindi a te gli altri lo sanno?

Si.Penso che non ci sia nulla di cui vergognarsi,anzi,sfogarsi può essere d'aiuto.

con questo non voglio dire che non te la leverai più di dosso.
Anzi ti esorto a curarti perchè ammalarsi di depressione capita, come hai potuto notare tu stessa su questo forum, a tantissime persone.
Non devi tenerti tutto dentro, è sbagliato. Perchè il primo passo per curarsi è essere consapevoli di essere malati e non di essere colpevoli o sbagliati.
Ovviamente non è necessario sbandierarlo ai quattro venti. Solamente alle persone che ti amano.

Io sono riuscita ugualmente a realizzarmi nella vita, ma ora penso di avere la maturità per tentare la via della terapia psicologica oltre che quella farmacologica già sperimentata.
Qualcosa mi sembra di aver capito. E spero di poterti dire un giorno che ce l'ho fatta!

Ma tu non sottovalutare i tuoi sintomi e curati. Non ti devi vergognare perchè la depressione è comune quanto il mal di denti ormai.

DEPRESSIONE: SCHEMA PRATICO RICAVATO DAL DSM IV

Vuoi fare diagnosi di DEPRESSIONE MAGGIORE?
5 o più dei seguenti sintomi devono essere presenti durante un periodo di almeno 2 settimane, devono caratterizzare la maggior parte della giornata ed esser presenti quasi quotidianamente:

1. Umore depresso;
2. Diminuzione di piacere o interesse per tutte le attività;
3. Perdita di peso (5% peso corporeo), diminuzione appetito;
4. Insonnia o ipersonnìa;
5. Agitazione o rallentamento psicomotorio;
6. Facile affaticabilità;
7. Autosvalutazione o sentimenti eccessivi di colpa;
8. Ridotta capacità di pensare o concentrarsi, indecisione;
9. Ricorrenti pensieri di morte;