dovrei suicidarmi ?

La mia situazione dai 15 anni in su,continuamente vittima di bullismo,demolizione giornaliera della mia autostima,anche le ragazze mi sfottevano pesantemente perchè ero grasso.Verso i 20 anni morte in 48 ore di mia madre,neanche il tempo di salutarla che è morta,reprimo la mia tristezza,quasi aspettandomi che si rialzi dalla tomba.
Depressione,rimorsi,tentativi di suicidio,abbandono dell'università e ricovero nella casa dei pazzi,poi mio padre si sente male,paura di perdere anche lui e mi sono riscosso sono tornato a studiare mi sono operato agli occhi e sono tornato a guidare,mò sto all'ultimo anno di università,in estate per la prima volta in vita mia vado con gli amici in vacanza insieme.
Non mi sono mai innamorato e le ragazze mi hanno sempre mostrato il due di picche e mi sono ridotto ad andare a puttane anche se a un certo punto ho smesso,troppo squallore.

Ieri a una festa di laurea di una mia amica,non ho fatto altro che bere x far passare il tempo,e mi chiedevo se ero io che ero lo sfigato che non tentavo nemmeno di farmi una delle ragazze in questo bar,cerano altre feste nel bar.

e perchè ero l'unico che aveva notato che questo pseudo-bar intellettuale cera un cartone raffigurante Frida Kahlo e che proiettavano senza sonoro sul bar il film sulla sua vita.

Ragazzi che devo fare ? devo prendere la lametta sopra e tagliarmi le vene,o buttarmi dal palazzo più alto del mio paesino di cacchina ?
o forse c'è speranza x me ?

Se c'è ditemi qualcosa per andare avanti,che non c'è la faccio? sono stanco di lottare,vorrei un aiuto,sono quasi 5 anni che combatto giorno x giorno la depressione e le manie suicide.

Che devo fare? vi prego aiutatemi,sono a tanto così dal suicidarmi.

johnnyboy88, forse nei momenti penosi non c'è bisogno di mettersi nella prospettiva di prendere decisioni (difficile che escano delle idee sensate), così come quando si ha la nausea non è il momento di mettersi a tavola. se ora ti senti molto male credo potresti anche solo considerarti convalescente per il tempo che ti serve, e se ne hai la necessità rivolgerti al medico o a chi pensi che potrebbe intervenire per agevolare tale convalescenza, e nel frattempo non sentirti costretto ad avere buone idee né a deplorare te stesso o ad affliggerti per quello che ti passa per la testa.

io credo che
perfino ciò che ti fa stare male sia un buon motivo per avere pazienza e fare esperienza e conservare la tua curiosità per il mondo, la tua peripezia e quelle degli altri.
nei momenti di crisi non cerco una leva soltanto nella speranza, anche perché la speranza va gestita in modo da non farsi sorprendere dalle delusioni. per me non è effettivamente solo la speranza a tenere in piedi l'insieme, ma anche la compassione. penso che è possibile, quando si sta male, sentire una certa prossimità con i destini degli altri (anche di quelli che sembrano magari ingiustamente più fortunati, o meno consapevoli). una compassione fondamentale per il genere umano e anche per l'ipotetico cretino che mi ha urtato o per il disgraziato che ha voluto il mio danno, o per chi non mi ha voluto accogliere, è il punto di partenza su cui posso concentrarmi per recuperare un briciolo di tutto il resto, speranza o volontà di ragionare, fosse anche solo la rabbia che un minuto dopo sfogherò in modo indecoroso sullo stesso cretino.
prima di riposizionarmi nella lotta posso avere bisogno di considerare per un attimo che non sono alieno al resto della mia specie, non sono ontologicamente separato, e le sofferenze innervano le storie di ciascuno. dopo che ho recuperato questa idea fondamentale dello stare al mondo, che è un'esperienza di comunione al netto di tutta la solitudine e di tutta l'incapacità di capirsi e giustificarsi, allora riprendo in mano i problemi dove li avevo lasciati quando ero troppo amareggiato.

Grazie Canterel per le belle parole,ma ciò che mi fa soffrire maggiormente è la mia fredda verso le ragazze (scusa la volgarità, non mi si arrizza) belle o brutte che siano,non paura di parlarci,di uscirci o altro,solo fisicamente non mi attirano,non sento un fuoco nel basso ventre.
E' normale ? è strano ?

johnnyboy88 ha scritto:Grazie Canterel per le belle parole,ma ciò che mi fa soffrire maggiormente è la mia fredda verso le ragazze (scusa la volgarità, non mi si arrizza) belle o brutte che siano,non paura di parlarci,di uscirci o altro,solo fisicamente non mi attirano,non sento un fuoco nel basso ventre.
E' normale ? è strano ?

è normale, johnnyboy88.
i genitali non vanno a pile, i comportamenti e gli appetiti sessuali sono estremamente variabili (lo testimoniano le ricerche scientifiche) sia in senso orizzontale (tra un individuo e un altro), sia in senso diacronico (lo stesso individuo può attraversare periodi molto diversi in cui i significati e perfino le sensazioni fisiche si ristrutturano completamente). io posso portarti la mia esperienza: se dovessi identificarmi con il modo in cui vivo l'erotismo, dovrei dire che a seconda dei periodi dentro di me ci sono state diverse persone.
parlando di me, ma mi rendo conto che questo non deve valere per chiunque, devo anche dire che ha poco senso l'orizzonte generico di cercare delle donne per copulare (o anche per sposarle ed essere felice). è chiaro che senza un impulso anche a priori ad uscire di casa e frequentare altre persone, si resta soli e qualunque sviluppo è impossibile. ma per me la cosa più importante è concentrarmi su una persona concreta, in un contesto preciso, sia che abbia incontrato questa persona mentre la stavo cercando, sia che non la cercassi affatto. la qualità e intensità del durello per me dipende dal fatto di poter dare un nome e un'identità precisa alla donna, perché la cornice psicologica, i dettagli, la possibilità di incapricciarsi di un preciso individuo e non di un'idea di vagina potenziale indifferenziata, l'immaginazione, sono sostegni indispensabili anche alla libido maschile, contrariamente credo a certi modi di dire sul carattere più mentale dell'eccitazione femminile.
se ora sei depresso, incazzato, a disagio quando ti avvicini alle persone, non vedo proprio nulla di strano nel fatto di non provare eccitazione.
di questi tempi forse non è scontato ricordare che godere non è un dovere.

johnnyboy88 ha scritto:Che devo fare?

Un giorno morirai, e non puoi far niente per cambiare questo fatto.

Smetti di cercare qualcosa che giustifichi la tua vita. Per quello che sappiamo, la vita è un giro in giostra.

Fatti il tuo giro.

Non mettere la tua vita nelle mani degli altri.

Vivi. Affronta di petto quello che c'è e quello che non c'è.

Volevo stare con una ragazza ma non ci sto. Volevo pilotare un'altronave nell'universo infinito, visitare nuovi mondi nuove civiltà e fare ogni giorno nuove avventure. Sono tutte stronza*e allo stesso livello. La ragazza non c'è. L'astronave non c'è. Quando inizio a sconfortarmi per qualcosa che non c'è, mi dico: è un'astronave.

Cerca di apprezzare quello che hai e affonta la vita ogni giorno. Non tutto si può apprezzare, è vero, e allora disprezzalo, ma non pretendere che non esista. Alcune cose spiacevoli le puoi evitare, o le puoi risolvere, altre no, e te le tieni, ci convivi, e vivi nonostante esse.

Quello che avverrà avverrà. Magari costruiranno un'astronave e me la affideranno. Magari conoscerò una ragazza con cui costruire una relazione. Magari scoprirò di poter essere felice e contento senza l'una ne l'altra cosa. Magari scoprirò che la felicità è una cazz*ta e magari capirò c'è il bene e il male, il piacevole e lo spiacevole, la gioia e i dolori, che io lo accetti oppure no.

Esistono solo le cose che esistono, gli ideali sono solo illusioni.

Smetti di rincorrere gli ideali. Sono finti. Sono dei fantasmi. Sono plastica e silicone. Smetti di desiderare che non esistano i problemi. Affronta quello che viene. Se entri nella giusta ottica, nulla ti può sconfiggere, perché non c'è niente da perdere. Nulla conta e il mondo è pieno di cose grandiose e meravigliose e misere e orribili. Alcune cose toccheranno a noi, altre no.

Smetti di vivere nella speranza, speranza è illusione. Impara che le cose non si piegheranno al tuo volere, e che comunque non ne avrai bisogno. Non ti serve niente.

Non è facile capire, forse non è possibile capire, nel dubbio il mio suggerimento è: rimani vivo.

Tante volte leggo le vostre domande e aspetto anch'io consigli e risposte come fossero le mie di domande
Vedo che questa cosa ci accomuna in molto
johnny
Sei ancora giovane hai ancora la possibilita di riprendere in mano le redini della tua vita, ed è su questo che secondo me ti dovresti concentrare, togliere, rendere nullo quello che finora ti ha fatto male, ti ha fatto e continua a farti star male
Concentrarti su quello positivo che hai, o che vorresti dalla vita
Per le donne, si certo la compagnia di una bella donna simpatica fa sempre piacere, ed è contro la nostra natura rifiutarla o non trovare stimoli o interessi per cercarla
Apatia, isolamento, mancanza di autostima, difficolta di socializzare, mancanza di desiderio sessuale, sono cose molto note e comuni nella depressione
E' normaissimo quello che si prova, la difficolta, il disagio che si possono incontrare in certe situazioni, e magari si è tentati anche di cercare aiuto nell'alcool, ma credimi, l'alcool porta si un po di aiuto, ma usato con moderazione e magari, ottimo sarebbe usarlo solo per qualche bel brindisi in compagnia