essere incapace a fare
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canterel II
Howl
Anima in pen...ombra
spiaggia
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essere incapace a fare
Non sento più il dolore e neanche la scimmia che mi pesava addosso. Niente sensazioni di angoscia o voglia di morire, solo incapacità di voler fare. Resto a letto, ciondolo un po in casa,
ho ripreso a fumare, non scrivo neanche più e mi trovo scuse anche per non fare l'essenziale come andare a trovare mia madre. Credevo di stare meglio, sto regredendo? è un passaggio?
qualcuno di voi ha vissuto qualcosa di simile? come ne è uscito?
ho ripreso a fumare, non scrivo neanche più e mi trovo scuse anche per non fare l'essenziale come andare a trovare mia madre. Credevo di stare meglio, sto regredendo? è un passaggio?
qualcuno di voi ha vissuto qualcosa di simile? come ne è uscito?
spiaggia- Numero di messaggi : 92
Data d'iscrizione : 10.10.12
..e se tu stessi solo prendendo la rincorsa..?
Ciao Spiaggia
(è davvero il tuo nome, come scrivevi nel relativo post..? Bellissimo..! )
So di correre il rischio di risultare mitomane,
ma se questo può servire ad aiutare qualcuno, non mi interessa..!
Ti copio e incollo una parte di un post che ho postato per Misia nel suo thread "Curare la Distimia",
visto che magari potresti non averlo letto, e che invece potrebbe avere un'attinenza con ciò che scrivi:
è solo la mia visione delle cose naturalmente,
ma confido che un pochino-ino possa dare una mano..!
"[...]
Io credo che l'unico modo per poter "familiarizzare" con la nostra Malattia
(il termine virgolettato è voluto: suppongo che in qualche modo essa sia entrata nella nostra vita per un motivo preciso,
quasi che essa voglia, col suo patologico linguaggio, "parlarci" per dirci qualcosa di importante,
qualcosa di fondamentale che però, senza la potenza Sua irruenza, non staremmo ad ascoltare...)
sia accettarla nell'attesa di imparare come "tenerle testa",
per poi gradualmente non dico sconfiggerla ma almeno ridimensionarla molto
(perchè io sono dell'idea che se di mezzo c'è, come penso sia il mio caso, della cronicità o della Distimia, non si possa abbattere del tutto...)...
Per farlo suppongo che sia necessario imparare a distinguere
(e qui credo serva ascoltare la nostra intuizione -dobbiamo pur fidarci di noi stessi ogni tanto, se vogliamo lottare come si deve...-)
A) le giornate in cui possiamo combattere (a volte di più, a volte di meno),
B) quelle "via di mezzo",
C) i giorni in cui invece dobbiamo arrenderci e stare semplicemente a guardare
(non credo sia passività lo stare fermi meditatamente, quando si sente che la nostra sarebbe una lotta contro i mulini a vento:
dobbiamo risparmiare più energie possibili, visto che già ne abbiamo poche...):
in queste ultime ogni "palliativo" suppongo vada bene..!
Il mio parere..?
NELLE GIORNATE A) visto che comunque siamo costretti sul divano, le alternative potrebbero essere leggere (magari qualcosa di leggero) o,
se non ci sentiamo abbastanza concentrati, guardarci un bel dvd (o la tv insomma, ma io sono una cinefila e quindi parlo proprio di film! Smile )...
Potremmo poi, se riusciamo a starcene seduti invece che stesi (io ad esempio, dei giorni non riesco proprio a non stare sdraiata..)
distrarci al pc, scrivere, disegnare, giocare ai videogiochi, fare puzzle (forse quest'ultima attività può riordinare le idee, se ci sentiamo confusi)...
Fare ciò che ci diletta di solito quando siamo in casa insomma,
anche se sicuramente in quei momenti non sortirà l'effetto fortemente piacevole che ha quando stiamo meglio...
Giusto per fare passare quelle ore senza stare nella paura di non sapere come affrontarle, ecco..!
NELLE GIORNATE B) magari possiamo depennare qualche voce
nella "lista delle cose che di solito,
quando stiamo benino (noi non siamo SOLO la Depressione infatti: siamo anche qualche altro momento migliore!), vorremo fare,
ma non riusciamo mai a trovare il tempo per fare"
(io in un momento in cui mi sentivo "lucida" ne ho fatta una, così quando non lo sono
posso consultarla e cercare di attivarmi per metterla in pratica, se riesco con sforzo a radunare un pochino motivazione per farlo..!
Mi aiuta a vedere che nel concreto riesco a portare a termine qualcosa che mi interessa,
anche se si parla solo di piccole cose e non di grandi progetti...)..!
NELLE GIORNATE C) dato che ci sentiamo un pochino più motivati
(non moltissimo se no non credo che saremmo dei veri e propri depressi,
ma penso sia sufficiente "un po' di più del solito"...)
cerchiamo di darci attivamente da fare e di fare quello che riterremo essere un aiuto ai nostri problemi (come uscire o fare attività fisica)
ma che per lo più non abbiamo né la forza né l'emotività (parlare di "voglia" sarebbe sbagliato, lo sappiamo bene...) per fare!
E' qui e soltanto qui, al punto C, che secondo me dobbiamo davvero sforzarci, tentare di "darci una mossa"
come sostengono sinceramente ed (ahimé) ingenuamente le persone intorno a noi che ci vogliono bene
ma che non hanno la più pallida idea di cosa voglia dire vivere questa Malattia
(loro la vedono da fuori d'altronde...Non possono percepire quanto siano fuori luogo certi consigli in certi momenti...
Alle volte faccio una tale fatica a sopportarlo: non so voi...)!
"Attivarsi" deve essere per noi uno sforzo, non una violenza, altrimenti finisce per essere controproducente..!
Non bisogna in nessun caso esagerare infatti,
[...]
perchè siamo esseri estremamente fragili, inutili girarci intorno,
e dobbiamo stare attenti ai noi stessi il più possibile, per il bene nostro e quello di chi ci vuole bene...
Nella mia visione se ti senti "schiacciata dall'immobilità", stai immobile... e aspetta che la Malattia ti conceda una piccola pausa per muoverti...
Ti abbraccio forte...
"
Mi permetto di aggiungere che la tua potrebbe forse essere una semplice fase di stallo,
e quindi tu non debba necessariamente pensare ad una "retrocessione"..!
Oltretutto, a ben vedere, se invece anche dovesse esserlo, ricorda questa massima (una frase fatta è vero, ma realistica..!):
"Per poter spiccare un lungo salto in avanti, è necessario tornare indietro per poter prendere la rincorsa..."!
Chi ti assicura che non possa essere quello che stai facendo tu..?
(è davvero il tuo nome, come scrivevi nel relativo post..? Bellissimo..! )
So di correre il rischio di risultare mitomane,
ma se questo può servire ad aiutare qualcuno, non mi interessa..!
Ti copio e incollo una parte di un post che ho postato per Misia nel suo thread "Curare la Distimia",
visto che magari potresti non averlo letto, e che invece potrebbe avere un'attinenza con ciò che scrivi:
è solo la mia visione delle cose naturalmente,
ma confido che un pochino-ino possa dare una mano..!
"[...]
Io credo che l'unico modo per poter "familiarizzare" con la nostra Malattia
(il termine virgolettato è voluto: suppongo che in qualche modo essa sia entrata nella nostra vita per un motivo preciso,
quasi che essa voglia, col suo patologico linguaggio, "parlarci" per dirci qualcosa di importante,
qualcosa di fondamentale che però, senza la potenza Sua irruenza, non staremmo ad ascoltare...)
sia accettarla nell'attesa di imparare come "tenerle testa",
per poi gradualmente non dico sconfiggerla ma almeno ridimensionarla molto
(perchè io sono dell'idea che se di mezzo c'è, come penso sia il mio caso, della cronicità o della Distimia, non si possa abbattere del tutto...)...
Per farlo suppongo che sia necessario imparare a distinguere
(e qui credo serva ascoltare la nostra intuizione -dobbiamo pur fidarci di noi stessi ogni tanto, se vogliamo lottare come si deve...-)
A) le giornate in cui possiamo combattere (a volte di più, a volte di meno),
B) quelle "via di mezzo",
C) i giorni in cui invece dobbiamo arrenderci e stare semplicemente a guardare
(non credo sia passività lo stare fermi meditatamente, quando si sente che la nostra sarebbe una lotta contro i mulini a vento:
dobbiamo risparmiare più energie possibili, visto che già ne abbiamo poche...):
in queste ultime ogni "palliativo" suppongo vada bene..!
Il mio parere..?
NELLE GIORNATE A) visto che comunque siamo costretti sul divano, le alternative potrebbero essere leggere (magari qualcosa di leggero) o,
se non ci sentiamo abbastanza concentrati, guardarci un bel dvd (o la tv insomma, ma io sono una cinefila e quindi parlo proprio di film! Smile )...
Potremmo poi, se riusciamo a starcene seduti invece che stesi (io ad esempio, dei giorni non riesco proprio a non stare sdraiata..)
distrarci al pc, scrivere, disegnare, giocare ai videogiochi, fare puzzle (forse quest'ultima attività può riordinare le idee, se ci sentiamo confusi)...
Fare ciò che ci diletta di solito quando siamo in casa insomma,
anche se sicuramente in quei momenti non sortirà l'effetto fortemente piacevole che ha quando stiamo meglio...
Giusto per fare passare quelle ore senza stare nella paura di non sapere come affrontarle, ecco..!
NELLE GIORNATE B) magari possiamo depennare qualche voce
nella "lista delle cose che di solito,
quando stiamo benino (noi non siamo SOLO la Depressione infatti: siamo anche qualche altro momento migliore!), vorremo fare,
ma non riusciamo mai a trovare il tempo per fare"
(io in un momento in cui mi sentivo "lucida" ne ho fatta una, così quando non lo sono
posso consultarla e cercare di attivarmi per metterla in pratica, se riesco con sforzo a radunare un pochino motivazione per farlo..!
Mi aiuta a vedere che nel concreto riesco a portare a termine qualcosa che mi interessa,
anche se si parla solo di piccole cose e non di grandi progetti...)..!
NELLE GIORNATE C) dato che ci sentiamo un pochino più motivati
(non moltissimo se no non credo che saremmo dei veri e propri depressi,
ma penso sia sufficiente "un po' di più del solito"...)
cerchiamo di darci attivamente da fare e di fare quello che riterremo essere un aiuto ai nostri problemi (come uscire o fare attività fisica)
ma che per lo più non abbiamo né la forza né l'emotività (parlare di "voglia" sarebbe sbagliato, lo sappiamo bene...) per fare!
E' qui e soltanto qui, al punto C, che secondo me dobbiamo davvero sforzarci, tentare di "darci una mossa"
come sostengono sinceramente ed (ahimé) ingenuamente le persone intorno a noi che ci vogliono bene
ma che non hanno la più pallida idea di cosa voglia dire vivere questa Malattia
(loro la vedono da fuori d'altronde...Non possono percepire quanto siano fuori luogo certi consigli in certi momenti...
Alle volte faccio una tale fatica a sopportarlo: non so voi...)!
"Attivarsi" deve essere per noi uno sforzo, non una violenza, altrimenti finisce per essere controproducente..!
Non bisogna in nessun caso esagerare infatti,
[...]
perchè siamo esseri estremamente fragili, inutili girarci intorno,
e dobbiamo stare attenti ai noi stessi il più possibile, per il bene nostro e quello di chi ci vuole bene...
Nella mia visione se ti senti "schiacciata dall'immobilità", stai immobile... e aspetta che la Malattia ti conceda una piccola pausa per muoverti...
Ti abbraccio forte...
"
Mi permetto di aggiungere che la tua potrebbe forse essere una semplice fase di stallo,
e quindi tu non debba necessariamente pensare ad una "retrocessione"..!
Oltretutto, a ben vedere, se invece anche dovesse esserlo, ricorda questa massima (una frase fatta è vero, ma realistica..!):
"Per poter spiccare un lungo salto in avanti, è necessario tornare indietro per poter prendere la rincorsa..."!
Chi ti assicura che non possa essere quello che stai facendo tu..?
Anima in pen...ombra- Numero di messaggi : 159
Data d'iscrizione : 28.06.12
Età : 37
Località : Bologna (provincia)
Re: essere incapace a fare
Anima in pen...ombra ha scritto:[font=Georgia][center]Ciao Spiaggia
(è davvero il tuo nome, come scrivevi nel relativo post..? Bellissimo..! )
So di correre il rischio di risultare mitomane,
]
...avere l'interesse di qualcuno mi è cmq di aiuto, non mi ritrovo in quello che scrivi ma leggerti è stato positivo, ci vado riflettendo. Ho solo paura di smettere di vivere, adesso non sto male, ma a volte penso che se non ci fossi, parte la mamma e un'amica, ci sarebbe la fine di tutto. E questo pensiero mi spaventa
spiaggia- Numero di messaggi : 92
Data d'iscrizione : 10.10.12
Temi di non esserci più, ma ora ci sei...
...Sono lieta che non ti ritrovi in ciò che scrivo,
così devi per forza spendere energie attive a riflettere su questo punto di vista diverso dal tuo sulle cose,
e in questo modo sottrai energia al dolore e ai cattivi pensieri..!
Il fatto che tu sia spaventata dal pensiero di non esserci più è un segnale molto positivo a parere mio:
significa che hai ancora emozioni e sensazioni che scorrono dentro di te
(nonostante nei momenti più critici possa sembrarti il contrario),
e il timore può aiutarti in qualche maniera a metterle in moto..!
Temi di smettere di esserci, ma di fatto adesso ci sei,
quindi per il momento attaccati a questo, alla mamma e all'amica,
e cerca di partire da lì per muoverti affinchè l'angoscia piano piano scemi...
Fammi avere tue notizie..ok..?
così devi per forza spendere energie attive a riflettere su questo punto di vista diverso dal tuo sulle cose,
e in questo modo sottrai energia al dolore e ai cattivi pensieri..!
Il fatto che tu sia spaventata dal pensiero di non esserci più è un segnale molto positivo a parere mio:
significa che hai ancora emozioni e sensazioni che scorrono dentro di te
(nonostante nei momenti più critici possa sembrarti il contrario),
e il timore può aiutarti in qualche maniera a metterle in moto..!
Temi di smettere di esserci, ma di fatto adesso ci sei,
quindi per il momento attaccati a questo, alla mamma e all'amica,
e cerca di partire da lì per muoverti affinchè l'angoscia piano piano scemi...
Fammi avere tue notizie..ok..?
Anima in pen...ombra- Numero di messaggi : 159
Data d'iscrizione : 28.06.12
Età : 37
Località : Bologna (provincia)
Re: essere incapace a fare
Anima in pen...ombra ha scritto:Temi di smettere di esserci, ma di fatto adesso ci sei,quindi per il momento attaccati a questo, alla mamma e all'amica,
e cerca di partire da lì per muoverti affinchè l'angoscia piano piano scemi...Fammi avere tue notizie..ok..?
l'angoscia non se ne va, lìimmobilismo resta, vorrei ma non posso è quello che costantemente penso Cosa posso fare per "fare", per non morire di inedia, per non lasciarmi scivolare nel nulla.la memoria mi va abbandonando, mi sta venendo la paura di andarmene come sono vissuta, in punta di piedi.
Ho faticato a leggere bene il testo centralizzato ma è stato piacevole sentire la tua presenza amica. Grazie
spiaggia- Numero di messaggi : 92
Data d'iscrizione : 10.10.12
Si può avanzare anche in punta di piedi...
Ciao,
questa volta ti sono amica scrivendoti "a lato invece che al centro", così non ti risulto faticosa!
Mi dispiace saperti ancora in questa fase critica di pessimismo paralizzante,
ma personalmente mi sento di rassicurarti sul fatto che a volte i tunnel possono essere piuttosto lunghi ma...alla fine un'uscita ce l'hanno!
L'importante è che tu non ti arrenda all' "inedia" che accusi,
anche se ti sembra di non riuscire ad avanzare attivamente contro di essa (già lottarvi contro è contrastarla, secondo me!):
cerca un aiuto di qualsiasi sorta (si va per tentativi, e con l'impegno non si smette mai di trovare nuove strade)
per sforzarti a testa alta di procedere in questo cammino...
...magari vi riuscirai solo molto lentamente e "in punta di piedi", come dici tu,
(è bella questa immagine, perchè le piccole vittorie non devono necessariamente essere raggiunte in maniera eclatante:
esistono anche le mete raggiunte in silenzio, e non hanno certo meno valore..!),
ma se ci credi con tutta te stessa, sono sicura che tu possa riuscirci (almeno un po')..!
Ti abbraccio..
questa volta ti sono amica scrivendoti "a lato invece che al centro", così non ti risulto faticosa!
Mi dispiace saperti ancora in questa fase critica di pessimismo paralizzante,
ma personalmente mi sento di rassicurarti sul fatto che a volte i tunnel possono essere piuttosto lunghi ma...alla fine un'uscita ce l'hanno!
L'importante è che tu non ti arrenda all' "inedia" che accusi,
anche se ti sembra di non riuscire ad avanzare attivamente contro di essa (già lottarvi contro è contrastarla, secondo me!):
cerca un aiuto di qualsiasi sorta (si va per tentativi, e con l'impegno non si smette mai di trovare nuove strade)
per sforzarti a testa alta di procedere in questo cammino...
...magari vi riuscirai solo molto lentamente e "in punta di piedi", come dici tu,
(è bella questa immagine, perchè le piccole vittorie non devono necessariamente essere raggiunte in maniera eclatante:
esistono anche le mete raggiunte in silenzio, e non hanno certo meno valore..!),
ma se ci credi con tutta te stessa, sono sicura che tu possa riuscirci (almeno un po')..!
Ti abbraccio..
Anima in pen...ombra- Numero di messaggi : 159
Data d'iscrizione : 28.06.12
Età : 37
Località : Bologna (provincia)
Re: essere incapace a fare
spiaggia ha scritto:Non sento più il dolore e neanche la scimmia che mi pesava addosso. Niente sensazioni di angoscia o voglia di morire, solo incapacità di voler fare. Resto a letto, ciondolo un po in casa,
ho ripreso a fumare, non scrivo neanche più e mi trovo scuse anche per non fare l'essenziale come andare a trovare mia madre. Credevo di stare meglio, sto regredendo? è un passaggio?
qualcuno di voi ha vissuto qualcosa di simile? come ne è uscito?
Io sto iniziando a pensare che sia semplice pigrizia
Howl- Numero di messaggi : 226
Data d'iscrizione : 03.06.12
Non riuscirci non è né "non volerlo fare", né "fallire"...
Io personalmente non penso che questa sia pigrizia invece,
o per lo meno, se anche lo è,
non credo sia corretto comunque paragonarla alla stregua di quella "gratuita" di chi sta bene e, semplicemente, "non ci mette voglia"..!
Da come la metti Howl, sembra quasi che essere apatici o "paralizzati" per colpa della Depressione sia una colpa..!
Io credo invece che l'unico vero e proprio reato di questa Malattia sia rappresentato dal non impegnarsi fino in fondo per contrastarla:
se però, al contrario, si è sicuri di starlo facendo al massimo delle proprie forze beh...
...non riuscirci non significa "fallimento":
significa solo che dobbiamo affinare ancora la tecnica!
Non trovi..?
o per lo meno, se anche lo è,
non credo sia corretto comunque paragonarla alla stregua di quella "gratuita" di chi sta bene e, semplicemente, "non ci mette voglia"..!
Da come la metti Howl, sembra quasi che essere apatici o "paralizzati" per colpa della Depressione sia una colpa..!
Io credo invece che l'unico vero e proprio reato di questa Malattia sia rappresentato dal non impegnarsi fino in fondo per contrastarla:
se però, al contrario, si è sicuri di starlo facendo al massimo delle proprie forze beh...
...non riuscirci non significa "fallimento":
significa solo che dobbiamo affinare ancora la tecnica!
Non trovi..?
Anima in pen...ombra- Numero di messaggi : 159
Data d'iscrizione : 28.06.12
Età : 37
Località : Bologna (provincia)
Re: essere incapace a fare
Howl ha scritto:
Io sto iniziando a pensare che sia semplice pigrizia
se vuol essere uno stimolo costruttivo forse occorre articolare un minimo di più, altrimenti sembra proprio che la pigrizia sia ciò che ti ha ispirato il commento.
Re: essere incapace a fare
canterel II ha scritto:
se vuol essere uno stimolo costruttivo forse occorre articolare un minimo di più, altrimenti sembra proprio che la pigrizia sia ciò che ti ha ispirato il commento.
Giusto!
Howl- Numero di messaggi : 226
Data d'iscrizione : 03.06.12
Re: essere incapace a fare
Anima in pen...ombra ha scritto:Io personalmente non penso che questa sia pigrizia invece,
o per lo meno, se anche lo è,
non credo sia corretto comunque paragonarla alla stregua di quella "gratuita" di chi sta bene e, semplicemente, "non ci mette voglia"..!
Da come la metti Howl, sembra quasi che essere apatici o "paralizzati" per colpa della Depressione sia una colpa..!
Io credo invece che l'unico vero e proprio reato di questa Malattia sia rappresentato dal non impegnarsi fino in fondo per contrastarla:
se però, al contrario, si è sicuri di starlo facendo al massimo delle proprie forze beh...
...non riuscirci non significa "fallimento":
significa solo che dobbiamo affinare ancora la tecnica!
Non trovi..?
Ma perchè la pigrizia è una colpa?è un modo d'essere
se la volevo passare come una colpa la chiamavo accidia
Howl- Numero di messaggi : 226
Data d'iscrizione : 03.06.12
Scusa, non avevo inteso bene allora!
Scusami Howl,
non avevo intuito questa sfumatura, e avevo travisato il senso del tuo post!
E' vero, la pigrizia può anche essere un aspetto "buono" (le virgolette però ce le metto...)
costitutivo del proprio modo di essere e del proprio carattere in effetti:
l'importante è solo giudicarla diversamente dall'accidia,
altrimenti chi è soltanto "pigro" ma non "accidioso",
poi ci rimane ferito, se no!
Ciao e buona serata!
non avevo intuito questa sfumatura, e avevo travisato il senso del tuo post!
E' vero, la pigrizia può anche essere un aspetto "buono" (le virgolette però ce le metto...)
costitutivo del proprio modo di essere e del proprio carattere in effetti:
l'importante è solo giudicarla diversamente dall'accidia,
altrimenti chi è soltanto "pigro" ma non "accidioso",
poi ci rimane ferito, se no!
Ciao e buona serata!
Anima in pen...ombra- Numero di messaggi : 159
Data d'iscrizione : 28.06.12
Età : 37
Località : Bologna (provincia)
Re: essere incapace a fare
Howl ha scritto:spiaggia ha scritto:Non sento più il dolore e neanche la scimmia che mi pesava addosso. Niente sensazioni di angoscia o voglia di morire, solo incapacità di voler fare. Resto a letto, ciondolo un po in casa,
ho ripreso a fumare, non scrivo neanche più e mi trovo scuse anche per non fare l'essenziale come andare a trovare mia madre. Credevo di stare meglio, sto regredendo? è un passaggio?
qualcuno di voi ha vissuto qualcosa di simile? come ne è uscito?
Io sto iniziando a pensare che sia semplice pigrizia
..ho pensato a questa ipotesi che prima della malattia non mi apparteneva , l'ho scartata perché il non fare e il restare chiusa in casa, svuota la mia vita di ogni energia positiva. Non vivo aspetto, aspetto il niente
spiaggia- Numero di messaggi : 92
Data d'iscrizione : 10.10.12
Re: essere incapace a fare
Anima in pen...ombra ha scritto:Ciao,
questa volta ti sono amica scrivendoti "a lato invece che al centro", così non ti risulto faticosa!
esistono anche le mete raggiunte in silenzio, e non hanno certo meno valore..!),
ma se ci credi con tutta te stessa, sono sicura che tu possa riuscirci (almeno un po')..!
Ti abbraccio..
..ho sentito il tuo abbraccio, grazie
spiaggia- Numero di messaggi : 92
Data d'iscrizione : 10.10.12
Re: essere incapace a fare
spiaggia ha scritto:Howl ha scritto:spiaggia ha scritto:Non sento più il dolore e neanche la scimmia che mi pesava addosso. Niente sensazioni di angoscia o voglia di morire, solo incapacità di voler fare. Resto a letto, ciondolo un po in casa,
ho ripreso a fumare, non scrivo neanche più e mi trovo scuse anche per non fare l'essenziale come andare a trovare mia madre. Credevo di stare meglio, sto regredendo? è un passaggio?
qualcuno di voi ha vissuto qualcosa di simile? come ne è uscito?
Io sto iniziando a pensare che sia semplice pigrizia
..ho pensato a questa ipotesi che prima della malattia non mi apparteneva , l'ho scartata perché il non fare e il restare chiusa in casa, svuota la mia vita di ogni energia positiva. Non vivo aspetto, aspetto il niente
Ciao, mi spiace se non ti ho tirato su sortendo l'effetto contrario!
non è l'ultima spiaggia
Howl- Numero di messaggi : 226
Data d'iscrizione : 03.06.12
Solo un "sono contenta"...
Ciao Spiaggia,
sono contenta che tu abbia sentito il mio abbraccio...
Volevo dirti solo questo...
Buona giornata (sperando che lo sia):
fammi avere presto tue notizie...
sono contenta che tu abbia sentito il mio abbraccio...
Volevo dirti solo questo...
Buona giornata (sperando che lo sia):
fammi avere presto tue notizie...
Anima in pen...ombra- Numero di messaggi : 159
Data d'iscrizione : 28.06.12
Età : 37
Località : Bologna (provincia)
Re: essere incapace a fare
Ma scusa, spiaggia, non ti rendi conto di quanto sia positivo il fatto che tu capisca che in questo "ciondolare" ci sia qualcosa che non va? Io in quella situazione che descrivi tu ci sono stato per settimane, e mio fratello ancora più di me, ma la cosa più grave è che ci stavamo relativamente bene, trasformati in animali domestici affezionati alle mura di casa più che alle persone, all'odore che lasciavamo nelle stanze, alla differenza fra il calduccio e il freddo che potevamo sentire aprendo la tempesta. Succedeva nei periodi subito dopo un esame universitario o altre scadenze, anche lavorative, quando dopo aver sognato di fare chissà cosa, ci trovavamo così. Io credo che tu sia parecchio avanti nella strada della consapevolezza. Non ho molti consigli da darti perché mi sento più "indietro" di te, anche se l'espressione è un po' brutta.
Anche il fatto che tu ti renda conto che si tratta di scuse, quando non fai alcune cose, io lo trovo positivo. Io ad esempio per non fare attività fisica trovo delle scuse al limite del demenziale, ma al momento le vivo come motivi serissimi.
Un abbraccio (come sempre fra mare e spiaggia)
Anche il fatto che tu ti renda conto che si tratta di scuse, quando non fai alcune cose, io lo trovo positivo. Io ad esempio per non fare attività fisica trovo delle scuse al limite del demenziale, ma al momento le vivo come motivi serissimi.
Un abbraccio (come sempre fra mare e spiaggia)
mareincrespato- Numero di messaggi : 15
Data d'iscrizione : 26.01.13
mal di vivere
è la prima volta che scrivo in un forum ... vivo esattamente la tua condizione, da tempo oramai e non ho ancora trovato
una via d'uscita ... ma non smetto di trovarla ... anche io ho ripreso a fumare (molto) ... forse la causa di tutto è il mal di vivere,
il voler sfuggire al vivere ...
una via d'uscita ... ma non smetto di trovarla ... anche io ho ripreso a fumare (molto) ... forse la causa di tutto è il mal di vivere,
il voler sfuggire al vivere ...
confuso- Numero di messaggi : 4
Data d'iscrizione : 07.03.13
Re: essere incapace a fare
...non è l'ultima spiaggia, è non vivere i giorni e sentire di non appartenere a niente, niente più interessi, niente affetti, tutto sta diventando piatto, senza emozioni. Trascinarsi per l'indispensabilissimo, guardare gli altri e vederli come marionette con tiranti funzionanti. Io no.. Il tuo era cmq un tentativo di aiuto. La solitudine cercata, mi schiaccia con la mancanza di affetti e di calore umano. Accendo la tv per sentire dei suoni che non siano i miei rumori
spiaggia- Numero di messaggi : 92
Data d'iscrizione : 10.10.12
Re: essere incapace a fare
non ne uscirò, mi sento sommergere, è una sensazione nuova non dolorosa, ma non mi piace. la vita sta piano piano uscendo da dentro di me.
Ma cerco sempre qualcosa che spinga a salire dal mio abisso
Ma cerco sempre qualcosa che spinga a salire dal mio abisso
spiaggia- Numero di messaggi : 92
Data d'iscrizione : 10.10.12
Re: essere incapace a fare
..sto iniziando a pensare che non ne uscirò mai dalla depressione, che questa malattia si modifica ma non si fa sconfiggere. Ho tanta paura..... Non riesco a uscire di casa, sono assolutamente incapace di fare qualcosa, anche aprire una raccomandata.
Qualcuno ne è uscito da questo stadio?
Qualcuno ne è uscito da questo stadio?
spiaggia- Numero di messaggi : 92
Data d'iscrizione : 10.10.12
Credo sia ciclico,ma forse possiamo imparare ad affrontarlo!
...Dal mio punto di vista
praticamente tutti noi depressi "cronici" e "non traumatici"
ci siamo (ampiamente) passati da questo stadio,
ne siamo (a fatica) pressochè usciti,
e costantemente siamo condannati ad entrarci di nuovo (per più o meno tempo),
in maniera tristemente ciclica....
Anche io credo che di Depressione non si guarisca
(per quanto speri sempre di scoprire che mi sbaglio..!),
ma sono convinta comunque che si possa migliorare nell'imparare a conviverci e "ridimensionarla",
in modo almeno che i giorni "nei quali riusciamo, anche se a fatica, ad aprirle quelle raccomandate",
siano almeno un po' sereni...
Sul come cerco di reagire personalmente ai momenti di massima apatia
ho scritto un post un po' di tempo fa (in risposta ad una ragazza):
vado farne un "copia e incolla" e te lo riporto qui,
così, se ne hai voglia, puoi leggerlo
(nella speranza che in qualche modo possa aiutarti..!)...
praticamente tutti noi depressi "cronici" e "non traumatici"
ci siamo (ampiamente) passati da questo stadio,
ne siamo (a fatica) pressochè usciti,
e costantemente siamo condannati ad entrarci di nuovo (per più o meno tempo),
in maniera tristemente ciclica....
Anche io credo che di Depressione non si guarisca
(per quanto speri sempre di scoprire che mi sbaglio..!),
ma sono convinta comunque che si possa migliorare nell'imparare a conviverci e "ridimensionarla",
in modo almeno che i giorni "nei quali riusciamo, anche se a fatica, ad aprirle quelle raccomandate",
siano almeno un po' sereni...
Sul come cerco di reagire personalmente ai momenti di massima apatia
ho scritto un post un po' di tempo fa (in risposta ad una ragazza):
vado farne un "copia e incolla" e te lo riporto qui,
così, se ne hai voglia, puoi leggerlo
(nella speranza che in qualche modo possa aiutarti..!)...
Anima in pen...ombra- Numero di messaggi : 159
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Età : 37
Località : Bologna (provincia)
Il mio modo di vedere la cosa...
Eccolo qui:
"[...]
Io credo che l'unico modo per poter "familiarizzare" con la nostra Malattia
(il termine virgolettato è voluto: suppongo che in qualche modo essa sia entrata nella nostra vita per un motivo preciso,
quasi che essa voglia, col suo patologico linguaggio, "parlarci" per dirci qualcosa di importante,
qualcosa di fondamentale che però, senza la potenza Sua irruenza, non staremmo ad ascoltare...)
sia accettarla nell'attesa di imparare come "tenerle testa",
per poi gradualmente non dico sconfiggerla ma almeno ridimensionarla molto
(perchè io sono dell'idea che se di mezzo c'è, come penso sia il mio caso, della cronicità o della Distimia, non si possa abbattere del tutto...)...
Per farlo suppongo che sia necessario imparare a distinguere
(e qui credo serva ascoltare la nostra intuizione -dobbiamo pur fidarci di noi stessi ogni tanto, se vogliamo lottare come si deve...-)
A) le giornate in cui possiamo combattere (a volte di più, a volte di meno),
B) quelle "via di mezzo",
C) i giorni in cui invece dobbiamo arrenderci e stare semplicemente a guardare
(non credo sia passività lo stare fermi meditatamente, quando si sente che la nostra sarebbe una lotta contro i mulini a vento:
dobbiamo risparmiare più energie possibili, visto che già ne abbiamo poche...):
in queste ultime ogni "palliativo" suppongo vada bene..!
Il mio parere..?
NELLE GIORNATE A) visto che comunque siamo costretti sul divano, le alternative potrebbero essere leggere (magari qualcosa di leggero) o,
se non ci sentiamo abbastanza concentrati, guardarci un bel dvd (o la tv insomma, ma io sono una cinefila e quindi parlo proprio di film! Smile )...
Potremmo poi, se riusciamo a starcene seduti invece che stesi (io ad esempio, dei giorni non riesco proprio a non stare sdraiata..)
distrarci al pc, scrivere, disegnare, giocare ai videogiochi, fare puzzle (forse quest'ultima attività può riordinare le idee, se ci sentiamo confusi)...
Fare ciò che ci diletta di solito quando siamo in casa insomma,
anche se sicuramente in quei momenti non sortirà l'effetto fortemente piacevole che ha quando stiamo meglio...
Giusto per fare passare quelle ore senza stare nella paura di non sapere come affrontarle, ecco..!
NELLE GIORNATE B) magari possiamo depennare qualche voce
nella "lista delle cose che di solito,
quando stiamo benino (noi non siamo SOLO la Depressione infatti: siamo anche qualche altro momento migliore!), vorremo fare,
ma non riusciamo mai a trovare il tempo per fare"
(io in un momento in cui mi sentivo "lucida" ne ho fatta una, così quando non lo sono
posso consultarla e cercare di attivarmi per metterla in pratica, se riesco con sforzo a radunare un pochino motivazione per farlo..!
Mi aiuta a vedere che nel concreto riesco a portare a termine qualcosa che mi interessa,
anche se si parla solo di piccole cose e non di grandi progetti...)..!
NELLE GIORNATE C) dato che ci sentiamo un pochino più motivati
(non moltissimo se no non credo che saremmo dei veri e propri depressi,
ma penso sia sufficiente "un po' di più del solito"...)
cerchiamo di darci attivamente da fare e di fare quello che riterremo essere un aiuto ai nostri problemi (come uscire o fare attività fisica)
ma che per lo più non abbiamo né la forza né l'emotività (parlare di "voglia" sarebbe sbagliato, lo sappiamo bene...) per fare!
E' qui e soltanto qui, al punto C, che secondo me dobbiamo davvero sforzarci, tentare di "darci una mossa"
come sostengono sinceramente ed (ahimé) ingenuamente le persone intorno a noi che ci vogliono bene
ma che non hanno la più pallida idea di cosa voglia dire vivere questa Malattia
(loro la vedono da fuori d'altronde...Non possono percepire quanto siano fuori luogo certi consigli in certi momenti...
Alle volte faccio una tale fatica a sopportarlo: non so voi...)!
"Attivarsi" deve essere per noi uno sforzo, non una violenza, altrimenti finisce per essere controproducente..!
Non bisogna in nessun caso esagerare, [...]
perchè siamo esseri estremamente fragili, inutili girarci intorno,
e dobbiamo stare attenti ai noi stessi il più possibile, per il bene nostro e quello di chi ci vuole bene...
Nella mia visione se ti senti "schiacciata dall'immobilità", stai immobile... e aspetta che la Malattia ti conceda una piccola pausa per muoverti...
Ti abbraccio forte..."
Spero di poterti essere in qualche modo di sollievo:
so bene che è difficilissimo attraversare i momenti di cui parli...
Buonanotte...
"[...]
Io credo che l'unico modo per poter "familiarizzare" con la nostra Malattia
(il termine virgolettato è voluto: suppongo che in qualche modo essa sia entrata nella nostra vita per un motivo preciso,
quasi che essa voglia, col suo patologico linguaggio, "parlarci" per dirci qualcosa di importante,
qualcosa di fondamentale che però, senza la potenza Sua irruenza, non staremmo ad ascoltare...)
sia accettarla nell'attesa di imparare come "tenerle testa",
per poi gradualmente non dico sconfiggerla ma almeno ridimensionarla molto
(perchè io sono dell'idea che se di mezzo c'è, come penso sia il mio caso, della cronicità o della Distimia, non si possa abbattere del tutto...)...
Per farlo suppongo che sia necessario imparare a distinguere
(e qui credo serva ascoltare la nostra intuizione -dobbiamo pur fidarci di noi stessi ogni tanto, se vogliamo lottare come si deve...-)
A) le giornate in cui possiamo combattere (a volte di più, a volte di meno),
B) quelle "via di mezzo",
C) i giorni in cui invece dobbiamo arrenderci e stare semplicemente a guardare
(non credo sia passività lo stare fermi meditatamente, quando si sente che la nostra sarebbe una lotta contro i mulini a vento:
dobbiamo risparmiare più energie possibili, visto che già ne abbiamo poche...):
in queste ultime ogni "palliativo" suppongo vada bene..!
Il mio parere..?
NELLE GIORNATE A) visto che comunque siamo costretti sul divano, le alternative potrebbero essere leggere (magari qualcosa di leggero) o,
se non ci sentiamo abbastanza concentrati, guardarci un bel dvd (o la tv insomma, ma io sono una cinefila e quindi parlo proprio di film! Smile )...
Potremmo poi, se riusciamo a starcene seduti invece che stesi (io ad esempio, dei giorni non riesco proprio a non stare sdraiata..)
distrarci al pc, scrivere, disegnare, giocare ai videogiochi, fare puzzle (forse quest'ultima attività può riordinare le idee, se ci sentiamo confusi)...
Fare ciò che ci diletta di solito quando siamo in casa insomma,
anche se sicuramente in quei momenti non sortirà l'effetto fortemente piacevole che ha quando stiamo meglio...
Giusto per fare passare quelle ore senza stare nella paura di non sapere come affrontarle, ecco..!
NELLE GIORNATE B) magari possiamo depennare qualche voce
nella "lista delle cose che di solito,
quando stiamo benino (noi non siamo SOLO la Depressione infatti: siamo anche qualche altro momento migliore!), vorremo fare,
ma non riusciamo mai a trovare il tempo per fare"
(io in un momento in cui mi sentivo "lucida" ne ho fatta una, così quando non lo sono
posso consultarla e cercare di attivarmi per metterla in pratica, se riesco con sforzo a radunare un pochino motivazione per farlo..!
Mi aiuta a vedere che nel concreto riesco a portare a termine qualcosa che mi interessa,
anche se si parla solo di piccole cose e non di grandi progetti...)..!
NELLE GIORNATE C) dato che ci sentiamo un pochino più motivati
(non moltissimo se no non credo che saremmo dei veri e propri depressi,
ma penso sia sufficiente "un po' di più del solito"...)
cerchiamo di darci attivamente da fare e di fare quello che riterremo essere un aiuto ai nostri problemi (come uscire o fare attività fisica)
ma che per lo più non abbiamo né la forza né l'emotività (parlare di "voglia" sarebbe sbagliato, lo sappiamo bene...) per fare!
E' qui e soltanto qui, al punto C, che secondo me dobbiamo davvero sforzarci, tentare di "darci una mossa"
come sostengono sinceramente ed (ahimé) ingenuamente le persone intorno a noi che ci vogliono bene
ma che non hanno la più pallida idea di cosa voglia dire vivere questa Malattia
(loro la vedono da fuori d'altronde...Non possono percepire quanto siano fuori luogo certi consigli in certi momenti...
Alle volte faccio una tale fatica a sopportarlo: non so voi...)!
"Attivarsi" deve essere per noi uno sforzo, non una violenza, altrimenti finisce per essere controproducente..!
Non bisogna in nessun caso esagerare, [...]
perchè siamo esseri estremamente fragili, inutili girarci intorno,
e dobbiamo stare attenti ai noi stessi il più possibile, per il bene nostro e quello di chi ci vuole bene...
Nella mia visione se ti senti "schiacciata dall'immobilità", stai immobile... e aspetta che la Malattia ti conceda una piccola pausa per muoverti...
Ti abbraccio forte..."
Spero di poterti essere in qualche modo di sollievo:
so bene che è difficilissimo attraversare i momenti di cui parli...
Buonanotte...
Anima in pen...ombra- Numero di messaggi : 159
Data d'iscrizione : 28.06.12
Età : 37
Località : Bologna (provincia)
Re: essere incapace a fare
Anima in pen...ombra ha scritto:[center]Ciao Spiaggia
(è davvero il tuo nome, come scrivevi nel relativo post..? Bellissimo..! )
NOn ce la faccio a leggere i tuoi msg, non ci riesco per la centratura. ti ringrazio cmq, è una delle mie carenze. grazie comunque
spiaggia- Numero di messaggi : 92
Data d'iscrizione : 10.10.12
Re: essere incapace a fare
[quote="Howl"][quote="spiaggia"][quote="Howl"][quote="spiaggia"]
Forse un giorno vi scriverò che sto bene. perchè sarò arrivata alla decisione finale, chiudere questa mia inutile, fallimentare esistenza
Forse un giorno vi scriverò che sto bene. perchè sarò arrivata alla decisione finale, chiudere questa mia inutile, fallimentare esistenza
spiaggia- Numero di messaggi : 92
Data d'iscrizione : 10.10.12
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