10 anni di depressione.

Per tessere nuove relazioni sociali ci vuole costanza, (come per uscire dalla depressione direi)
Costanza di fare un passetto giorno per giorno per qualche mese, e allora si cominciano a cogliere i frutti dei proprio sforzi.
Ci sono cose che danno un ritorno immediato: fare sport, camminare al sole all'aria aperta, uscire qualche sera con un amico o in un gruppo, fanno migliorare automaticamente autostima e di conseguenza l'umore.
per le persone invece, ci vuole tempo e bisogna anche aprirsi e saper aspettare.
Non si può avere una relazione da un giorno all'altro, anche solo per conoscere una persona che interessa, la devi vedere, ci devi parlare, ci devi uscire più volte e passano un sacco di settimane.
bisogna fare uno sforzo piccolo ma costante ogni giorno. questa credo sia la strada.

io non sono così costante, sono per il tutto e subito, per mollare quel che non vedo a portata di mano. faccio così. il fatto che non amo far fatica (corsa, nuoto o palestra) credo rientri un questo mio modo di fare. anche l'andare ripetutamente ad un banale corso di inglese diventa una sfida, perchè mi autoinvento alibi per non andarci, e quando non ci vai una volta diventa più semplice non andarci anche la seconda e poi la terza, e poi non ci vai più. e finisce che non esco di casa.
per questo quando ho uno sprazzo di energia, come stasera, scrivo una mail iscrivendomi per il secondo quadrimestre, e domani quando sarò di umore nero, ormai avrò fissato l'impegno ed avrò una spinta in più ad andarci anzichè un alibi per stare a letto.
stare a letto è una cosa che odio, ma la mattina alzarsi è dura.
cosa faccio? non ho amici con cui andare a lezione (perchè ho smesso di andarci e li ho persi di vista) nè con cui andare in biblioteca a studiare (perchè ho smesso di andarci regolarmente... e li ho persi di vista) dove trovo la forza? boh...

Ho scritto un paio di volte i passi che facevo ogni giorno su un blog, ma poi mi perdo nella routine e non scrivo più. vuoi anche perchè nessuno legge.
ieri è sta una giornata di m.. fatto niente, dormito tanto, combinato assolutamente nulla, fatto l'appunto con la psicoterapeuta serve si, ma ci vuole tempo, e poi il tempo finisce in pochissimo.
oggi, replica. fatto niente fino al pomeriggio dormito fino alle 9.30, rimasto in pigiama fino a dopo pranzo. apatia totale.
nel pomeriggio mi sono un attimo tirato su, ho preparato due pacchi da spedire (piccola frazione del cargo di cianfrusaglie di ogni tipo accumulate nelle ore davanti ad internet (10 anni x 6 ore al giorno... qualcosa da comprare lo si trova). poi ho chiesto ad un amico di uscire per un film al cinema, ma non poteva, e allora me ne sono andato da solo allo spettacolo delle 18.30, il film meritava, la sala era semivuota, così anche se sono da solo non mi sento troppo in imbarazzo, e me la sono passata fino alle 20.
ho da poco cenato, prosciutto e patate bollite, e scrivo qui davanti al pc.
come proposito della serata, per non passare 3 ore davanti al computer a evitare di rendirmi conto che qualcosa posso fare, un'oretta di compiti di inglese per essere in pari già da subito con sabato.
se riuscissi a studiare 1 ora stasera, 1 ora giovedì pomeriggio, 1 ora venerdì, sarei un reuccio.
settimana prossima faccio 3 giorni via, ho preso un volo con ryanair, da solo, sto via 3 giorni in ostello, sperando di camminare, accettare di delegare le responsabilità a casa, vivere per me stesso. spero di conoscere qualche persona, non ci sta male anche qualche ragazza, per parlare con persone sconosciute con le quali riesco a parlare molto di più anche io.
e poi dormire bene 3 giorni, avere da fare per visitare la città e poi tornare tranquillo e rilassato, anche se so che quando torno è dura.

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poi le giornate girano come ieri sera in cui non ho cmq combinato nulla, nemmeno l'oretta che dicevo, sono rimasto davanti alla tv, senza lo stimolo per fare nulla, e oggi? bah...

E mi ritrovo uguale stasera,
domani ho il corso, fatto nulla.
mi serve sempre la solita ora o due per fare qualcosa di decente, ma non ho ancora fatto niente.
potrei anche uscire con amici, ma non so bene cosa fare, si avvolgono due pensieri, sbagliati: se esco non faccio i compiti, (potrei farli adesso subito e un po' dopo), e mi dico di non uscire per fare i compiti (che puntualmente non faccio.)