10 anni di depressione.

A varie fasi vivo da 10 anni in depressione.
Ho dato 6 esami all'università in questi 10 anni, e adesso i ritrovo a 29 anni con niente in mano. non ho mai lavorato, ho pochissimi amici (1-2) esco poco, ho sempre voglia di dormire, non riesco ad impegnarmi in nulla.
passo le giornate occupando il tempo per non fare niente (navigo su internet, giro in macchina, faccio la spesa) ho come il rifiuto a mettermi sui libri e studiare qualcosa.
ho provato a iscrivermi ad un corso di inglese, e a parte le prime volte, sono 3 volte che non ci vado, perchè non faccio nemmeno quella mezz'oretta di compiti.
sono così chiuso e avvolto nelle mie non abitudini, che non cambia mai nulla.
credo ci voglia una forza di volontà enorme che non ho, per costringersi ad alzarsi tutte le mattine, oppure a stare sui libri.
a sto punto forse dovrei pure rendermente e chiuderla con l'idea dell'università.
non ho appoggi famigliari, anzi ho una situzione dove devo prendermi cura dei miei, e nessuno si prende cura di me.
non vedo come uscirne.

Domani ho la lezione del corso, settimanale, ho da recuperare le 3 lezioni a cui non sono andato, devo studiare e fare gli esercizi, ci vorrebbero un paio d'ore a settimana di studio per fare tutto e imparare qualcosa, mancano 9 ore alla sveglia di domattina, le altre volte ho tirato tardi fino all'una scrivendo come adesso su internet o guardando la tv, o guardando porno (altra dipendenza acquisita, ad un certo punto anche su internet hai finito i forum da leggere e ti rimane solo quello)
mi sono preparato due moka di caffè: venuto ignobile, non si sente il profumo di caffè e non capisco se è il mio naso che fa le bizze, oppure se il caffè andato a male (boh, l'ho aperto da una settimana), fattostà che sono qui che scrivo.
se sto sveglio e scrivo ogni tanto forse ce la faccio a fare i compiti ed ad arrivare a domattina con la voglia e non l'imbarazzo di andare a lezione.
in testa mi passa il pensiero che devo andare a dormire per riposare, che se non dormo sono stanco, ma sono sempre stanco, più dormo più ho sonno, oggi pomeriggio ho dormito 2 ore e stasera alle 8 avevo di nuovo sonno. e poi mi riposo solo per ciondolare in giro: sono 2 anni che non mi presento ad un appello d'esame. tantovale essere stanchi per aver fatto qualcosa, anche se salto un po' di sonno ho dormito in senso generale per così tanto che fa lo stesso.

ciao geronimo,
ma per la depressione fai qualcosa? farmaci, psicoterapia o altro?
merla

Farmaci e psicoterapia da 3 anni.
Sicuramente ho avuto dei miglioramenti, ma lo stato di fondo è sempre lo stesso, ho cambiato molte cose, sopratutto legate al modo di pensare, all'autostima che è migliorata, ma la base di fondo è sempre dura. Cioè non trovo lo stimolo per alzarmi tutte l mattine, la volontà di resistere a fare qualcosa.
L'esempio stupido dei compiti è questo: una stupidata che però non faccio, per non fare mezz'ora di compiti ogni tanto, non mi sento di andare a lezione, così non esco, così dormo di più eccetera. si avvita.

geronimo84BO ha scritto:
L'esempio stupido dei compiti è questo: una stupidata che però non faccio, per non fare mezz'ora di compiti ogni tanto, non mi sento di andare a lezione, così non esco, così dormo di più eccetera. si avvita.

A me era capitata una cosa identica con un corso di russo che ho frequentato male per un sacco di tempo e in un certo senso mi capita anche con l'università che non ho ancora terminato.
La terapia un po' mi aiuta però si tratta di capire cosa c'è un po' sotto a questo meccanismo: nel senso che è chiaro che il problema non è il corso di inglese, ma è una cosa più generale.
Il tuo psicologo cosa dice?

Con la psicologa parlo ed esploro,
lei è imparziale/impersonale quindi mi spinge a parlare di cose che evito, oppure me le fa vedere da un'altra prospettiva, però quest'argomento non l'abbiamo, non l'ho ancora esplorato tanto da liberarmene.
cmq per è drammatico perchè nell'inerzia di non fare nulla, non riesco nemmeno a cambiare, cioè penso che sono troppo indietro, o che che sia impossibile, solo che se non inizio da qualche parte (cioè mi metto a studiare dall'inizio, perchè si deve iniziare) mi sembra sempre più difficile e così passano i giorni, le settimane, adesso sono passati anni!

ho anche un altro problema, il disordine: ho accumulato cose su cose comprando su internet, sempre passando il tempo in modo da finire la giornata, da rimanere impegnato con la mente; vari hobby varie cose però tutte incompiute lasciate a mezzo, accatastate in camera, tanto che mi vergogno se qualcuno ci entra. non riesco a liberarmene, la forza di passare una giornata a mettere in ordine, perchè mi viene da pensare che non posso passare tutta la giornata a mettere a posto, e poi finisco cmq per non fare niente.
insomma un loop da cui non riesco a uscire.

nel tuo caso, dell'università di cui parlavi, secondo te cosa c'è sotto?

Ma dell'inerzia non gliene parli?

Se posso riportarti il consiglio della mia di psicologa, è in sé abbastanza inutile stare a pensare a tutti i motivi per cui l'inerzia ci danneggia o ci danneggerà e a tutte le conseguenze dell'inerzia.
Voglio dire che a te sicuramente importa del corso di inglese, ad esempio, altrimenti non saresti arrivato su un nuovo forum a parlare di questo, però il pensare tanto alle conseguenze del fatto che sei inerte potrebbe (per me lo è) essere una delle cose che ti blocca proprio dal dedicarti all'attività.

Ad esempio, mi è capitato pochi giorni fa di essere nella stessa situazione: le attività che sapevo dovevo fare erano diverse, sistemare certe cose per il lavoro, studiare per l'università, pulire la casa e stavo lì a cazzeggiare davanti al pc. A un certo punto mi sono ricordata del consiglio della psicologa, che stringi stringi era "smetti di pensare e fai qualcosa" e senza accorgermene ho sistemato tutta la casa. A una velocità mai vista e facendo pochissimo sforzo (sicuramente molto meno che le volte in cui mi mettevo a sistemare pensando che dovevo costringermici)

Non so se ti sono stata utile.

geronimo84BO ha scritto:nel tuo caso, dell'università di cui parlavi, secondo te cosa c'è sotto?

beh nel mio caso c'è una questione di autostima: per me finire l'università ha un significato particolare, di cui carico tutto.
trovare la soluzione al problema, sicuramente è importante.

però come ti ho detto prima, nel caso del mio meccanismo, la soluzione, per quanto banale, è spegnere qualsiasi tipo di pensiero e valutazione sulla propria inerzia e semplicemente fare.

A me ha anche aiutato l'abitudine (non consolidata) di scrivere la sera cosa fare il giorno dopo con un tot di orari: tipo 3 ore lavoro, 2 studio, 2 c**i miei ecc.
Credo di non aver mai rispettato una programmazione, ma il fatto di non dover pensare a cosa dovevo fare, perché tanto l'avevo scritto, mi ha aiutato. (sembra una ca**ata, ma per me non lo è stata)

capisco quel che vuoi dire, anche per me l'inerzia è un grosso problema anche se non tanto grosso quanto per te.
dopo tanto che mi ripetevo che non avevo abbastanza forza di volontà, mi sono convinta che alla fin fine la forza di volontà si costruisce e la si allena...quindi in quei periodi bui in cui non ho voglia di far niente, la mia casa si riempie di cartoni delle pizze e cartacce e i compiti si accumulano, ri-comincio pian piano. comincio col pulire una parte della casa, poi faccio i compiti di tedesco che sono quelli che mi piacciono di più. una piccola cosa per giorno, pian piano la casa torna decente e la massa di compiti non mi sembra più così insormontabile, e poi mi rendo conto che più cose faccio più ne riesco a fare, ma non c'è motivo di partire in quarta perchè, come dici tu, si finisce col non far niente.
boh probabilmente ho detto cose che già sapevi, se è così scusami!

Io ho fatto di tutto:
settimane pianificate: fatto nulla.
giornate pianificate ad ore: fatto nulla.
ne ho parlato ma credo di non essere ancora riuscito ad esprimere il livello profondo di inerzia in cui mi trovo, a comunicarlo pienamente.
per gli altri (in particolare per i miei famigliari) faccio tutto quello che c'è da fare, qualcosa lentamente ed in ritardo però tutto. per me niente, ed è un continuo rimanere fermo.

quel "smetti di pensare e fai qualcosa" è un consiglio che è tornato fuori anche con me, ed è effettivamente utile, qualche volta funziona ma ci vuole una spinta enorme, od un completo senso di rigetto per l'inerzia in cui sto immerso, tale da smuovermi e fare d'impeto le pulizie o quello che devo fare.
per lo studio purtroppo una mezza giornata non basta a preparare un esame, da qui anni di far niente.

geronimo84BO ha scritto:
per gli altri (in particolare per i miei famigliari) faccio tutto quello che c'è da fare, qualcosa lentamente ed in ritardo però tutto. per me niente, ed è un continuo rimanere fermo.

beh questo è anche un altro aspetto, no?

prova a insistere in terapia a spiegare bene che il livello di inerzia per te è un problema e che vuoi risolverlo. Alla fine la terapia serve a quello, sicuramente aiuta a capire molte cose ecc. ecc., ma il punto essenziale è risolvere quello che tu decidi di non risolvere.

un altro spunto, mi viene in mente nello scriverti di non pensare l'inerzia come una cosa che ti capita e ti inchioda in una situazione immutabile. l'inerzia è una parte di te in questo momento come le ragioni che la scatenano e, pertanto, anche se non ti sembra puoi gestirla.

l'ultima frase è complessa, devo digerirla ben bene. è difficile cmq anche con la psicoterapeuta parlare ed esplorare chiaramente certi ambiti. spesso volendo/ non volendo non sono molto chiaro. è sicuramente da fare uno sforzo per parlare chiaramente.

intanto adesso mi sono messo a fare / anzichè pensare che non lo posso fare, i compiti di inglese. li faccio e tra unpo' riscrivo se sono ancora sveglio.

tedesco o inglese scusa?

inglese, scusa mi sono impappinato scrivendo, avevo appena letto il post sopra di kate91 che scriveva del tedesco.

Credo tu abbia bisogno di intessere relazioni sociali che ti diano stimoli e dunque motivazioni ad agire.

tic tac ha scritto:Credo tu abbia bisogno di intessere relazioni sociali che ti diano stimoli e dunque motivazioni ad agire.

Brava sono d'accordo, è il mio stesso problema; ma come si fa a intessere relazioni sociali?
come condividere interessi? per far mascere una relazione sociale occorre una necessità,
una spinta, per raggiungere un fine, per uno scopo comune, ma quale?

Dai Geronimo non mollare!! finisci prima di dormire!!

Sto cercando di farlo: faccio volontariato, in attività che mi fanno stare/collaborare in gruppo,
frequento un corso di ginnastica, per stare in gruppo.
Però mi manca cmq un'affetto stabile, amicizie su cui potermi poggiare quando sto male. un po' perchè negli anni non me le sono costruite, un po' perchè sono abbastanza chiuso verso gli altri. mi sto sbloccando pian piano, ma ci vuole tempo anche se qualche amico/persona che frequento in piì ce l'ho.

adesso ancora un'oretta e poi ho finito di studiare per domani, mi sento un po' male credo per il caffè che ho bevuto che forse era davvero andato a male.

ho fatto quasi tutto, mi mancherebbe ancor aun'ora ma sono cottissimo, e non mi sento bene, ho caldo e mal di stomaco maledetto caffè.
vado a letto, punto la sveglia alle 7 e per le 8 ho finito gli esercizi, alle 9 sono a lezione e vediamo come va. sono 3 volte che non vado chissà cosa diranno gli altri ed il professore, spero non mi prenda di mira, sono sicuramente indietro rispetto agli altri.

we son qui, non sono proprio a posto con la roba da studiare, sto finendo gli esercizi.
cerco cmq di farmi forza, faccio un'altra mezz'ora e poi mi butto fuori di casa, e dopo speriamo di andar senza ripensamenti.
grazie per la chiaccherata nottura, ci aggiorniamo.

geronimo84BO ha scritto:Sto cercando di farlo: faccio volontariato, in attività che mi fanno stare/collaborare in gruppo,
frequento un corso di ginnastica, per stare in gruppo.

Ma scusa, allora non sei mica poi così inerte, no?
Il tuo problema si concentra magari sullo studio o sulle aspettative che ci metti.

si sicuramente l'inerzia si concentra sullo studio, e sull'aspettativa che dovrebbe darmi una vita ed un lavoro seguenti.
tutto quello che faccio extra è uno sforzo per sbloccarmi, più sto in mezzo alla gente (magari all'inizio non vorrei andarci) migliora l'umore.

E' lo stare da solo ed il rimandare che fa un gran danno: per esempio, pensavo che ero l'unico che aveva saltato 3 lezioni, chissà cosa mi chiedono, e poi so poco la lezione; e invece mancava metà gente, molti hanno mollato, la lezione non è uno sfoggio di conoscienze ma si parla e si prova a parlare in inglese su argomenti diversi, insomma non è una lezione in cui vengo giudicato, ma stando nei miei pensieri mi autogiudico tanto da dirmi "mi vergono ad andarci perchè non ho fatto i compiti", oppure resto a letto, rimando e continuo a rimuginare rimandare.

geronimo84BO ha scritto:A varie fasi vivo da 10 anni in depressione.
Ho dato 6 esami all'università in questi 10 anni, e adesso i ritrovo a 29 anni con niente in mano. non ho mai lavorato, ho pochissimi amici (1-2) esco poco, ho sempre voglia di dormire, non riesco ad impegnarmi in nulla.
passo le giornate occupando il tempo per non fare niente (navigo su internet, giro in macchina, faccio la spesa) ho come il rifiuto a mettermi sui libri e studiare qualcosa.
ho provato a iscrivermi ad un corso di inglese, e a parte le prime volte, sono 3 volte che non ci vado, perchè non faccio nemmeno quella mezz'oretta di compiti.
sono così chiuso e avvolto nelle mie non abitudini, che non cambia mai nulla.
credo ci voglia una forza di volontà enorme che non ho, per costringersi ad alzarsi tutte le mattine, oppure a stare sui libri.
a sto punto forse dovrei pure rendermente e chiuderla con l'idea dell'università.
non ho appoggi famigliari, anzi ho una situzione dove devo prendermi cura dei miei, e nessuno si prende cura di me.
non vedo come uscirne.

Caro amico, sono malesseri che ho anche io Dormirei sempre il giorno e mai la notte a causa dell'insonnia, anche io come te dovrei portare a termine una laurea, la seconda, e anche io come te mi sento privo di forza. Contemporaneamente a questo sono alla ricerca di un lavoro fisso e sicuro. Non ho ricette particolari per uscire da questo stallo in cui mi pare tu ti senta, però ti dico di non mollare l'università

Howl ha scritto:

Brava sono d'accordo, è il mio stesso problema; ma come si fa a intessere relazioni sociali?
come condividere interessi? per far mascere una relazione sociale occorre una necessità,
una spinta, per raggiungere un fine, per uno scopo comune, ma quale?

Innanzitutto per intessere relazioni occorre uscire di casa. Inizialmente lo si può fare da soli o con familiari. In secondo luogo scegliere un ambiente stimolante che ci possa svagare come un centro commerciale o una passeggiata al parco o in biciclettata. Terzo, cogliere le occasioni che ci si presentano durante il cammino come terreno fertile su cui seminare.
Questo secondo me è un buon inizio.