Depressione a 18 anni?

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Messaggio  Marlboro06 Dom Set 07, 2014 12:34 am

Quando avevo 13 anni la mia vita è cambiata, le mie amiche di scuola citofonavano a casa ma non rispondevo, volevo rimanere sola, stare al computer. E proprio così ho conosciuto un ragazzo, che più che un ragazzo per me era diventata una malattia. Passavo le notti sveglia a parlare con lui e poi dormivo a scuola, non avevo una vita normale, avevo solo lui, che mi trattava male, che mi faceva sentire piccola e insignificante, che viveva a mille chilometri di distanza e che credevo di amare. Dopo quasi tre anni è scomparso dalla mia vita, si è portato via le sue canzoni lugubri e tristi, le sue idee naziste e malsane, i suoi modi capaci di condizionarmi, la sua convinzione di "anoressia=bellezza". Mi ha lasciato con un gran vuoto dentro, bulimica, con tre anni buttati a stare in casa a parlare con lui o ad aspettarlo le ore e a illudermi che prima o poi sarebbe venuto a trovarmi quando in realtà la sua presenza fisica l'ho potuta avere solo 6 giorni in tre anni. Mi ha lasciato con un'immensa sofferenza, un odio e una rabbia che ancora non mi capacito di aver superato. Ho sempre pensato che se avessi avuto dei genitori presenti tutto questo non sarebbe successo, invece, sfortunatamente, la mia più grande sofferenza è sempre giunta e tutt'ora proviene dal loro menefreghismo e dal loro egoismo. Malgrado provassi costantemente un gran senso di vuoto, di tristezza e di mancanza non credo di esser stata depressa in quegli anni. Avevo delle passioni, leggevo, suonavo il pianoforte, ero molto creativa, mi piaceva scrivere, sognavo tante cose per il mio futuro. Dopo quel periodo così oscuro ci sono stati mesi felici, ho conosciuto delle ragazze che hanno aperto la porta della mia adolescenza perduta, ho spento il computer e ho iniziato ad uscire mescolandomi con quello che doveva essere il mio mondo: la discoteca, i sabati sera fuori a bere, il solo fatto di avere delle vere amiche mi faceva sentire viva, nuova. E poi una sera, in discoteca, ho rivisto per la seconda volta un ragazzo, e l'ho amato. Mi sono fatta avanti, abbiamo parlato e da lì è nata una storia che va avanti da un anno emmezzo. Inizialmente è stata molto sofferta come relazione, da parte mia. Non mi trattava molto bene, eppure io mi sforzavo così tanto di farmi amare. Credevo di esser nuovamente finita in una relazione dove avrei dato tutto per ricevere un bel pugno in faccia. Non so cosa sia cambiato ma ad un certo punto ha iniziato ad amarmi, tantissimo. Mi ha detto il primo "ti amo" che avessi mai ricevuto nella mia vita, e mi amava e mi ama davvero. Purtroppo però credo che questa relazione abbia influito sui miei stati d'animo attuali, perchè siamo diventati molto uniti, ci conosciamo benissimo, abbiamo condiviso tante esperienze nuove. Io sono felice solo quando sto con lui, ragion per cui voglio stare solo con lui e non voglio più uscire con le altre persone della mia vita. Non dormo più di notte, se non dormiamo insieme io sto sveglia fino alle 8 del mattino a piangere e a sentire una mancanza che mi strazia. Quest'estate siamo stati separati quasi un mese, sono andata in America con la mia famiglia e non riuscivo a vivere, avevo solo brutti pensieri e idee suicide. Sono terrorizzata dal fatto che tutto questo possa finire, non voglio che si stufi di me, sento di non poter vivere senza di lui perchè ora come ora io vivo solo quando è con me. Gli ho parlato di quello che provo, di quanto son dipendente da lui, di come mi sento senza vita, senza voglie, senza passioni. Sono ossessionata dai ricordi che ci appartengono, e mi sembra di vivere in tutte le dimensioni tranne che nel presente. Ho paura di tutto questo, io sento quello che provo. Lui mi dice che non sono depressa, che devo solo trovare motivazioni per alzarmi dal divano e fare quello che mi va. MA IO SENTO SOLO QUESTO. Mi sento sola, perchè mi sento sola da tutta la vita? Perchè questo attaccamento a lui? Perchè non posso vivere serenamente senza tutto questo stress e terrore e tristezza? Come fa a non accorgersi che sono depressa e che lui è la mio unico respiro vitale per cui non mi lascio cadere nel baratro? Non voglio farlo impazzire, non voglio dover essere una sua preoccupazione costante, non voglio che lui debba rinunciare alla su vita per star dietro a me. Ma come faccio se mi sento brutta come la fame, una fallita terribile e son convinta che questo sia un pensiero comune nella mia famiglia, piena di sensi di colpa e completamente vuota senza di lui?
COME FACCIO A RITROVARMI? Anche se non penso di essermi mai conosciuta, solo e sempre odiata.


Scusate la lunghezza, ma sento molto il bisogno di parlare e sfogarmi con qualcuno.

Marlboro06

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Depressione a 18 anni? Empty Re: Depressione a 18 anni?

Messaggio  lorenzobg75 Dom Set 07, 2014 2:14 am

scusami se esco parzialmente fuori tema...la mia è solo una considerazione generica:voi ragazze siete terribili...vi innamorate sempre di chi vi tratta male e non merita niente,e snobbate o prendete per i fondelli i ragazzi che invece sono più sensibili ed affettuosi...è sempre la stessa solfa che sento centinaia di volte,perchè siete convinte che lo stronzo o l'esibizionista sia più uomo e dia più senso di sicurezza,mentre quello sensibile è uno sfigato senza palle...insomma,sembra che ve le andate a cercare proprio...e che dire poi della competizione spietata tra voi ragazze??...
ps:amo sentir suonare il pianoforte,complimenti! Smile
lorenzobg75
lorenzobg75

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