Domande

merla ha scritto:Mah, in generale io credo che una valutazione in merito a quanto sia complicata una situazione la si possa anche dare ed eventualmente si possa anche far presente tale valutazione, sempre nei limiti del rispetto e sempre senza ritenere di meritare o meno la considerazione degli altri in funzione della posizione in cui ci si classifica.
Da lì a scrivere "hai questo o quest'altro, di che ti lamenti" o dal dare giudizi su cosa sia disagio e cosa sia mania di protagonismo, piuttosto che voglia di far nulla ecc. ecc. o altre affermazioni simili che sinceramente si fanno da sole il loro prezzo, ne passa parecchio secondo me.

Anche perché, comunque, questa sezione è dedicata al disagio psichico e non genericamente alle "difficoltà" che una persona può incontrare nella sua vita. Ora, anche qui non vedo nulla di male nel mettere in evidenza che ci sono situazioni di disagio psichico più complesse di altre. È capitato che persone che avevano un disagio molto forte, tso, tentativi di suicidio ecc. ecc. passassero di qui. Come mi sembra davvero "miserevole" pensare di queste persone "E vabbè ma tu hai una famiglia e un lavoro, di che ti lamenti?" (e per fortuna nel singolo caso nessuno è arrivato a tanto...), mi sembra anche ipocrita non poter pensare che si tratta di situazioni più complesse rispetto a quelle di persone magari più giovani, con un disagio per il momento più contenuto e quindi per il momento più affrontabile e risolvibile e con meno responsabilità da gestire per il momento.

Diciamo che personalmente troverei più opportuno e accogliente ricordarsi che questa sezione del forum è dedicata al disagio psichico e di conseguenza regolarsi. Il che non vuol dire che non si possa parlare di altri aspetti in cui si estrinseca questo disagio, cercando di restare in-topic (fatto salvo il fatto che ognuno può aprirsi in tutta libertà i proprie thread per sfogarsi se ci tiene) e tenendo presente che il disagio psichico, come anche altre patologie fisiche, è trasversale, asessuato, senza età ecc. ecc.
In questa sede si può parlare dei problemi di lavoro, di studio, di relazione, sentimentali ecc. ecc., ma possibilmente nei limiti in cui hanno a che vedere con il disagio psichico. Altrimenti non ha tanto senso e si toglie spazio e legittimità agli altri utenti.
Per, in altre parole, essere tristi perché si è senza lavoro, senza amici, senza donna/uomo, ci sta ed è sano normale. Essere depressi perché la mancanza di lavoro, di amici, di donna/uomo o altro è stato un fattore scatenante è un'altra cosa, ma la depressione (o 'anzia o il disturbo narcisistico di personalità, ecc. ecc.) è il problema.
Insomma, su un forum di SLA, qualcuno direbbe a un altro utente "sì hai la SLA, ma hai amici, compagni, vacanze, ecc. TI che ti lamenti?"? Penso che nessuno si azzarderebbe.

crisalide ha scritto:La situazione di Allalone mi fa un pò paura perchè fa nascere un tragico dilemma: e se anche ricostruissi una vita sociale decente e la capacità di portare avanti gli studi, il mio mal di vivere continuasse impedendomi di godere di tutto ciò?
Come già detto, c'è la depressione endogena che non è "campo-dipendente"... te la tieni e basta a prescindere da ciò che hai e fai, laddove il problema permane, dunque, in quel che senti dentro...

Numb ha scritto:Ma io infatti non stavo mettendo in dubbio la sofferenza di Allalone ... semplicemente non mi piace l'idea che alcune cose passino per scontate, o per universalmente facili da raggiungere, poiché per molti non sono né scontate, né facili da raggiungere ...
A volte queste cose vengono scritte come semplici premesse, e in quanto tali vengono (involontariamente) sminuite. Io sono certa che chi scrive non lo fa di proposito, uno sta male e giustamente scrive quello che gli passa per la testa, però, alla fine della fiera, l'impressione che si da' a coloro che non riescono a raggiunge quelle cose, è di una mancanza di rispetto. Tutto qui.

Allalone ha scritto:

crisalide ha scritto:La situazione di Allalone mi fa un pò paura perchè fa nascere un tragico dilemma: e se anche ricostruissi una vita sociale decente e la capacità di portare avanti gli studi, il mio mal di vivere continuasse impedendomi di godere di tutto ciò?
Come già detto, c'è la depressione endogena che non è "campo-dipendente"... te la tieni e basta a prescindere da ciò che hai e fai, laddove il problema permane, dunque, in quel che senti dentro...

Ho riletto, a qualche giorno di distanza, quel che avevo scritto e le risposte che sono giunte al mio post. La tua mi ha colpito perché ogni volta che raggiungo un obiettivo comincio il conto alla rovescia per il momento in cui mi troverò di nuovo a sentirmi sola o sommersa dai problemi.
Nei momenti di lucidità invece mi rendo conto che non tutti i torti ha chi scrive "tu hai almeno questo, noi che dovremmo dire?". Non do loro ragione per l'aver sottolineato una mancanza piuttosto che un'altra, e non mi va di rientrare nel discorso, ma è vero il fatto che dovremmo essere capaci di apprezzare quel che abbiamo e dovremmo farlo tutti: depressi e non, alti bassi magri grassi ecc ecc ecc tutti.
Così si troverà il modo di togliere anche pensieri negativi come i miei o il tuo in questa tua risposta: il tuo mal di vivere non ti impedirà di goderti tutto quel che puoi raggiungere se tu glielo impedirai. E lo si può fare soltanto sapendo ed essendo consapevoli delle proprie possibilità, della propria voglia di fare e del proprio coraggio, della propria capacità e delle proprie potenzialità. Il sorriso quando si fanno le cose e il credere in se stessi sono la chiave e devono emergere: li ho fatti emergere anchei n un periodo in cui niente mi sembrava positivo e sentirli rinascere dentro di me mi ha dato la forza per riuscire a credere in qualcosa di positivo per me e per il mio futuro, senza che questa speranza sia intaccata dai dubbi o dalla possibilità che il mal di vivere torni a farsi sentire.
Se dovesse tornare, lo si riaffronta ma l'importante è tirare fuori le cosiddette e lottare per la propria felicità.
La nostra forza, quella vera, può essere più forte di qualsiasi mal di vivere, Crisalide.

laura15 ha scritto:

Numb, non è una mancanza di rispetto, è che quello che tu pensi sia la felicità non lo è!!! c'è chi non h niente e soffre, c'è chi possiede qualcosa e soffre ugualmente......perchè il problema non sta nel possedere.....
non è lì la soluzione.

ma è dentro di noi.

c'è sempre un motivo e magari dai post, non si può capire tutto di una persona...
tu non hai mai avuto un ragazzo, e ne soffri tantissimo ti capisco, in quanto sentirai il peso sociale di questa mancanza...
io ce l'ho avuto.....ma tu non puoi capire quanto ti faccia sentire sola una persona che non ti ama.
e il fallimento che deriva dalla fine del rapporto con i dovuti sensi di colpa.
gli amici, si è una fortuna , ma nella sofferenza sei solo.
sei tu....
nella vita si è sempre soli. perchè bisogna sempre fare i conti con se stessi....
lo sò che non ti trovi dall'altra parte, e finchè non ti ci trovi non ci credi.
ma credimi la vita è così, nessuno ti manca di rispetto.
non bisogna soffermarsi troppo sui motivi per cui una persona ci dice che soffre....
ma sul fatto che dice di soffrire...che può nascondere tante cose

Numb ha scritto:

laura15 ha scritto:

Numb, non è una mancanza di rispetto, è che quello che tu pensi sia la felicità non lo è!!! c'è chi non h niente e soffre, c'è chi possiede qualcosa e soffre ugualmente......perchè il problema non sta nel possedere.....
non è lì la soluzione.

ma è dentro di noi.

c'è sempre un motivo e magari dai post, non si può capire tutto di una persona...
tu non hai mai avuto un ragazzo, e ne soffri tantissimo ti capisco, in quanto sentirai il peso sociale di questa mancanza...
io ce l'ho avuto.....ma tu non puoi capire quanto ti faccia sentire sola una persona che non ti ama.
e il fallimento che deriva dalla fine del rapporto con i dovuti sensi di colpa.
gli amici, si è una fortuna , ma nella sofferenza sei solo.
sei tu....
nella vita si è sempre soli. perchè bisogna sempre fare i conti con se stessi....
lo sò che non ti trovi dall'altra parte, e finchè non ti ci trovi non ci credi.
ma credimi la vita è così, nessuno ti manca di rispetto.
non bisogna soffermarsi troppo sui motivi per cui una persona ci dice che soffre....
ma sul fatto che dice di soffrire...che può nascondere tante cose

Si', capisco quello che dici .. anche se io sinceramente sono stata bene solo nei priodi in cui c'era qualcuno che mi degnava di considerazione ... comunque credo che alla fine il problema stia sempre nello stare bene con sé stessi ... il punto è che per farlo bisogna fare prima ' i conti ', come ben dicevi tu ... e a volte per fare quest'operazione ci si impiega una vita intera .... ammesso ci si riesca

Triste pagliaccio ha scritto:ma io non vi capisco ....
che c'è uno standard da rispettare per essere depressi??