si può essere depressi anche quando si è estremamente felici

Ho capito di essere depressa nel momento più felice della mia vita.
Va bene, sto facendo un po' di scena, forse non era proprio "il" momento più felice, ma certamente ero in uno tra i periodi più felici che ricordo. Devo dire la verità, sono felice anche adesso.
La mia vita è meravigliosa; ho un lavoro che amo, conosco molte persone e le apprezzo tutte, ho una grande passione per la danza, ho un gruppo di amici con la quale la coltivo, e questo era tra i miei sogni dell'infanzia; mentre lavoro studio, per passione, e provo piacere nel farlo; ho una casa, pago l'affitto, ho la mia completa autonomia. A volte mi fermo a guardare tutto quello che ho, e non riesco a capacitarmi di quanto belle siano le cose che mi ha dato la vita. E' tutto così meraviglioso.
Sono io che sono malata.

Non posso neanche dire che mi odio, perchè mi apprezzo. Non mi trovo bella, ma quando mi guardo negli occhi allo specchio mi sento bene con me stessa. Vedo oggettivamente le mie qualità, come i miei difetti (eh va bè, e ci mancherebbe siamo umani!), e mi vanno bene.
Però ho il pensiero fisso: morire; spegnere tutto questo.

E allora qual è la causa? Amo la mia vita, il mondo esterno, e persino me stessa. Da dove? Da dove si origina questo estrema sofferenza, che fa si che quando io stessa meno me lo aspetto, scoppio a piangere, in un'apoteosi di dolore e insofferenza verso me stessa, fisso la finestra, e non so quale recondita parte del mio cervello tira fuori questa mostruosa forza di volontà mi trattiene dall'aprirla, e cadere?

A leggere queste parole non può sembrare, ma in questo momento sono in un fase che a me sembra piuttosto avanzata della mia malattia. Il percorso è stato lungo fino a qui e chissà quanto durerà ancora e dove mi porterà, e ho attraversato ossessioni, crolli, crisi di ansia, ed altre mirabolanti avventure, come si attraversa una foresta piena di arbusti, alberi e liane, un labirinto scuro, un percorso articolato attraverso forme diverse di sofferenza, tutte motivate ed ancorate a situazioni concrete e motivazioni contingenti, e ne sono uscita, da tutte, da tutte queste, ne sono ucita ascoltandomi, parlandomi, osservandomi, e capendo. Mi sono liberata. Più e più volte.

Ma la malattia è la malattia, non viene da fuori, non ha motivi, non ha cause esterne, non ha ragioni, non ha un cazzo, fattostà che è lì, e persino contro una come me, che sembra estremamente fragile ma in realtà ha la forza di un gigante quando si tratta di voler sopravvivere, persino contro di me 'sta stronza non si arrende. E' tornata, e adesso ha capito che non può farcela a combattermi dietro le sue solite maschere, e così adesso ce l'ho qui di fronte, sono faccia a faccia con lei, con una vita felice e persone splendide al mio fianco, e un'estremo vuoto che mi risucchia dentro.

Ho capito che lei è questo: una malattia. Quando ce l'hai ce l'hai.
Ho anche tutti gli strumenti per fronteggiarla, ma lei è lì.

E adesso?

Vorrei ringraziare tutte le persone che scrivono della propria sofferenza; ho sempre pensato che gli altri sono sempre un'ottima medicina. Ma gli altri hanno vite ed esperienze che non sempre sono passate attraverso le stesse difficoltà che mettono al muro te; sentire invece che da qualche parte nel mondo qualcuno lotta quotidianamente con gli stessi mostri che ti rincorrono, dà coraggio. Parliamoci, ci fa bene...
Grazie.

ciao! bhe prima di tutto complimenti per riuscire a fare tutte queste cose! esserti coltivata una passione, degli amici e riuscire a pagare un affitto per avere la tua indipendenza! e soprattutto mi ha colpito la frase: quando mi guardo negli occhi allo specchio mi sento bene con me stessa! questo è bellissimo...credimi per prima cosa non c'è niente di più importante! apprezzare le proprie qualità ed saper accettare anche i propri difetti...non è da tutti! specialmente quando si è depressi! purtroppo però so che a volte, anche quando si ha tutto dalla vita, non si è comunque felici interiormente. giustamente tu dici di avere tutto quello che ogni persona possa desiderare e da quello che scrivi sembrerebbe proprio di si...ma ne sei sicura? insomma...questo è tutto quello che volevi? c'è qualcosa che vorresti diverso nella tua vita? qualcosa che rimpiangi o sai di non poter avere? devi cercare di capire bene da dove ti viene questo vuoto...anche se so che non è facile!! eccome se lo so!! se invece ritieni che tutto ciò che hai è tutto ciò che volevi avere, so che a volte, purtroppo, molte persone stanno male proprio per questo! tante persone hanno una bella famiglia degli amici un lavoro eppure stanno come te...con questa "bestia" (intendo la depressione) inspiegabile! quello che ti posso consigliare è di cercare di non smettere mai di sognare e che anche se stai bene così di puntare sempre più in alto...darti degli obiettivi! spesso una volta che una persona ha ottenuto ciò che voleva si sente sì felice ma anche triste...vuoto! perchè ora quell'obiettivo l'ha raggiunto e sembra "aver finito", sembra che non ci sia più niente da fare! cerca invece sempre di guardare avanti e pensare che hai ancora tantissime cose da poter provare e che in qualsiasi momenti puoi cambiare tutto della tua vita e fare anche cose completamente diverse se ti rendono felici! spero almeno in parte di esserti stata di aiuto! quando stai giù o hai brutti pensieri scrivi pure qui...sicuramente qualcuno di noi ti risponderà e ci daremo una mano l'uno con l'altro!

ciao letizia, ti ringrazio per la tua risposta!
In realtà non credo che sia il mio caso questo, di una persona che ha tutto nella vita e per questo si sente vuota. Ho una vita normalissima in effetti, come tutti, e se avessi voglia di disprezzarla avrei anche argomentazioni valide (il mio lavoro è bello, ma non qualificante, e prendo troppo poco; vorrei comprare casa, ma non posso permettermi niente di dignitoso; non riesco ad avere una vita sentimentale, rimarrò sola tutta la vita, ecc.). Ma non riesco a vederla così, e soprattutto non riesco ad additare qualche evento esterno come responsabile della mia sofferenza.
Mi sento anche forte e capace di fronteggiare questo problema (da sola, perchè in effetti nessuno mi sta aiutando, non vado da specialisti, non parlo con gli altri della mia sofferenza).
Quindi quello che vorrei dire, che è la mia esperienza, è che questa malattia (bè almeno nel mio caso, non voglio generalizzare) non è "causata da qualcosa", io non sono "depressa perchè...", ma "sono malata e basta"...
I perchè e i motivi dietro le quali si è nascosta finora non sono cause ma pretesti attraverso i quali si è manifestata.
Lei può comparire in qualsiasi situazione, quando c'è c'è. Non so come dirlo, forse è predisposizione, forse fa parte di te, fa parte del pacchetto, del kit di strumenti che ti viene assegnato quando nasci: bene, benvenuta, adesso questa è la vita, cavatela da sola, tieni questi sono le tue armi, buon viaggio, e lì in mezzo c'è anche lei, ti tocca, come un fardello, o come un compito personale ("Lei ha 75 anni a disposizione per risolvere questo enigma: come combattere il buco nero, come uscire dalla depressione".

Tante e tante volte mi sono trovata a pensare, dai anche adesso ce la posso fare, anche adesso posso reagire. Posso. Anche questa volta può finire. Però... stavolta non ne ho voglia... stavolta lascio...

E questo davvero è il momento in cui più ho paura...

lent io non sono nella tua situazione quindi magari non capirò. la depressione non è uguale per tutte le persone, più che una malattia è un genere di malattie.

comunque quello che so io è che le persone spesso mentono nel dire che sono felici/contente. mentono innanzi tutto a se stesse.

mi è capitato l'altro giorno di sentire una persona dire che era contenta della sua situazione, ma bho conoscendo lei e la sua situazione io metterei la mano sul fuoco che non è vero, poi è stata anche una sensazione a pelle, quella che sotto la sua maschera di normalità, avrebbe voluto scoppiare a piangere, ma va bhe è una persona che non vedrò di nuovo per tanto tempo.

forse tu stai, artificialmente, mettendo in risalto le cose in cui sei riuscita, e nascondendo le lacune che ci sono nella tua vita. stai cercando di dare importanza dove riesci e di toglierla dove non riesci. per poi autocertificarti come felice, in modo da mettere la coscienza a posto.

o magari invece di realizzare quello che volevi tu, hai realizzato quello che pensavi ci si aspettasse da te.

comunque, se non riesci a venirne a capo, forse dovresti farti aiutare dalla formula psichiatra+psicologo, vai dal tuo medico di base e ti fai fare la ricetta.

ciao in bocca al lupo

ciao mmm,
se tu mi vedessi dal vivo penseresti subito che sono una persona che sta male, perchè è quello che si vede.
Ma non mento se dico che la mia vita è piena di fortune e cose belle.

Vivo la mia come una malattia, causata da nulla, che semplicemente è li, come un raffreddore o un tumore. Non c'è qualcuno o qualcosa a cui do la 'colpa' della mia sofferenza.

La mia "felicità" è la coscienza della bellezza delle cose nonostante tutto, non certo un sorriso sulle labbra, che non ho da anni.

Non è una menzogna, ma uno strumento per sopravvivere.

Questa è la mia maggiore tragedia, scavando scavando vedo che questa malattie non è causata da niente di esterno o contingente, è una condizione pura in se stessa. Questo è molto più difficile da combattere.

Sono convinta anche io che non esiste LA depressione, ma ne esistono tante diverse.

Grazie per le tue parole in ogni caso, in bocca al lupo anche a te.

non so se è un po' tardi per risponderti e se tu lo leggerai ma ti dico quel che penso:

la depressione è una malattia e come tale va curata.

dici di essere malata e depressa. L'ha fatta un medico la diagnosi ?

dici di avere tutti gli strumenti contro la depressione credo. Intendi dire hai antidepressivi ?

se sei depressa dovresti andare da uno psichiatra perchè lui è lo specialista che cura la malattia depressione.

ciao.