è possibile essere geneticamente depressi?
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è possibile essere geneticamente depressi?
Qualunque metodo io abbia utilizzato per scacciare il dolore è stato inefficace... che io sia destinato a rimanere infelice e scontento e disilluso per sempre?
coseno91- Numero di messaggi : 1
Data d'iscrizione : 02.09.10
Re: è possibile essere geneticamente depressi?
Come per altre malattie è possibile che ci siano predisposizioni genetiche, influenze culturali e sociali, ma escluderei che tu sia destinato a quanto dici.
Una predisposizione non ti condanna a una malattia, ti rende solo più vulnerabile ad essa, le influenze negative esterne aiutano il male a scatenarsi, a prendere forma, ad esistere... sta a te renderti più forte per compensare le vulnerabilità e controllare il modo in cui ti fai influenzare dai fattori esterni.
Puoi cacciare il male, sta a te capire come, facendoti aiutare da chi, provare, riprovare e riprovare ancora. Potresti uscirne sano, e con "anticorpi" che i fortunati non hanno. E allora, i ricordi bui non saranno più degli spettri da cui fuggire, saranno invece esperienze che ti appartengono, che ti hanno formato, cicatrici che ti ricorderanno chi sei, e cosa sei in grado di affrontare e superare. I brutti ricordi saranno un metro di paragone per poter apprezzare l'importanza e la bellezza delle cose, anche quando non saranno come tu le vorresti.
Che problemi hai?
Cosa ti rende "infelice, scontento e disilluso"?
Cosa hai fatto per provare a cambiare le cose?
Se hai voglia di raccontare, qui c'è qualcuno che ha voglia di conoscere e discutere...
Una predisposizione non ti condanna a una malattia, ti rende solo più vulnerabile ad essa, le influenze negative esterne aiutano il male a scatenarsi, a prendere forma, ad esistere... sta a te renderti più forte per compensare le vulnerabilità e controllare il modo in cui ti fai influenzare dai fattori esterni.
Puoi cacciare il male, sta a te capire come, facendoti aiutare da chi, provare, riprovare e riprovare ancora. Potresti uscirne sano, e con "anticorpi" che i fortunati non hanno. E allora, i ricordi bui non saranno più degli spettri da cui fuggire, saranno invece esperienze che ti appartengono, che ti hanno formato, cicatrici che ti ricorderanno chi sei, e cosa sei in grado di affrontare e superare. I brutti ricordi saranno un metro di paragone per poter apprezzare l'importanza e la bellezza delle cose, anche quando non saranno come tu le vorresti.
Che problemi hai?
Cosa ti rende "infelice, scontento e disilluso"?
Cosa hai fatto per provare a cambiare le cose?
Se hai voglia di raccontare, qui c'è qualcuno che ha voglia di conoscere e discutere...
mmm- Numero di messaggi : 679
Data d'iscrizione : 31.03.10
Re: è possibile essere geneticamente depressi?
Scusa, mmm, non ce l'ho con te. ma credi davvero a quello che hai scritto?
Ospite- Ospite
Re: è possibile essere geneticamente depressi?
xxxy ha scritto:Scusa, mmm, non ce l'ho con te. ma credi davvero a quello che hai scritto?
Si. Il Mondo (e NOI in esso) non deve essere perfetto per meritare il nostro amore, non deve corrispondere ai nostri desideri e capricci, non ci deve coccolare.
Anche nelle avversità, anche nella sventura, nella miseria, è possibile cogliere il fascino dell'esistenza.
Chiamalo Dio, chiamalo Natura, Vita, chiamalo Universo, l'amore permea tutte le cose, e tutto è fantastico. Bisogna però imparare a vedere, a sentire, a provare.
Non tutti sono perfetti, anzi forse nessuno lo è. Quello che ci serve è trovare il nostro equilibrio, trovare quello che funziona per noi, e che ci faccia funzionare. C'è chi si può curare con psicoterapia e farmaci, c'è chi può trovare sostegno nella fede, chi nella mistica, chi nella filosofia. Non dobbiamo seguire la chimera della (presunta) perfezione, e nemmeno tenere la nostra felicità ostaggio di desideri arbitrari, dobbiamo invece riuscire a godere di ciò che la vita ci offre, e accettare umilmente quello che ci nega.
Ognuno deve trovare la propria strada se vuole davvero essere felice!
Abbandonarsi all'alcool, alle droghe, ai vizi, all'abuso di farmaci, queste cose non credo proprio che ti porteranno verso lidi sereni!
Io cerco motivazione, ispirazione, in ogni cosa in cui mi imbatto, l'ultima è, evita il vizio, cerca la virtù: prudenza (cercare di fare sempre quello che conviene rispetto ai propri obbiettivi, tra i quali dovrebbe primeggiare la propria serenità), giustizia (dai a Dio e agli altri quello che è loro dovuto, questo è davvero difficile in un paese di furbi, ma per questo entra in gioco la prossima virtù), fortezza (non desistere di fronte alla fatica, alla noia e alle difficoltà, sii tenace e non mollare MAI), temperanza (non lasciare che gli istinti prevalgano sulla ragione, non abusare dei piaceri terreni). Evitare la distrazione, sempre, essere sempre vigile, presente in quello che fai, nel luogo e nel tempo in cui sei, con chi sei.
Io scrivo abbastanza di getto quello che mi passa per la mente, anche se cerco di prendere le parti del mio interlocutore, di presentargli quello che gli potrebbe servire. Magari non sono sempre coerente, ma questo anche perché credo sempre in quello che scrivo, nel momento in cui lo scrivo.
C'è qualcosa che non ti convince rispetto al messaggio precedente?
mmm- Numero di messaggi : 679
Data d'iscrizione : 31.03.10
Re: è possibile essere geneticamente depressi?
...tutto bene... in un mondo perfetto.
Ma questo non è un mondo perfetto e spesso tutto ci rema contro e ci mancano le forze e non troviamo nessuno in grado di sostenerci e non bastiamo a noi stessi.
E ben che vada si scivola in depressione, quando non in follia. E non puoi stare su a ragionare tanto se magari una passeggiata in un bosco ti farebbe meglio che strare rinchiuso otto ore in ufficio, perchè non te la puoi permettere la passeggiata nel bosco.
Ti scontri con le difficoltà profonde ed impellenti della vita cui devi tener testa. Finché testa ce l'hai.
Poi ad un certo punto tutto degenera.
E magari ti ritrovi sì, a passeggiare in un bosco, ma perchè non hai più un lavoro...
Ma questo non è un mondo perfetto e spesso tutto ci rema contro e ci mancano le forze e non troviamo nessuno in grado di sostenerci e non bastiamo a noi stessi.
E ben che vada si scivola in depressione, quando non in follia. E non puoi stare su a ragionare tanto se magari una passeggiata in un bosco ti farebbe meglio che strare rinchiuso otto ore in ufficio, perchè non te la puoi permettere la passeggiata nel bosco.
Ti scontri con le difficoltà profonde ed impellenti della vita cui devi tener testa. Finché testa ce l'hai.
Poi ad un certo punto tutto degenera.
E magari ti ritrovi sì, a passeggiare in un bosco, ma perchè non hai più un lavoro...
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