Crisi di coppia
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suggestione
Luciano
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Re: Crisi di coppia
Comunque Luciano ti capisco, anche io per più di qualche ragazza ho perso la testa, e quando vieni scaricato ci si sente a pezzi.
Purtroppo fa parte della vita, soffrire per amore.
se analizziamo questo sentimento scopriamo che si è in uno stato alterato, quindi di malattia, anche se come malattia è decisamente bella, e poi noi che siamo molto sensibili, ne risentiamo molto di più.
Se hai le mie stesse inclinazioni, probabilmente starai male, e cadrai in depressione, perchè forse è l'unico posto sicuro, dove ci si riconosce meglio.
Con l'esperienza imparerai a domare queste situazioni, ma qualche volta nemmeno quella serve.
Purtroppo fa parte della vita, soffrire per amore.
se analizziamo questo sentimento scopriamo che si è in uno stato alterato, quindi di malattia, anche se come malattia è decisamente bella, e poi noi che siamo molto sensibili, ne risentiamo molto di più.
Se hai le mie stesse inclinazioni, probabilmente starai male, e cadrai in depressione, perchè forse è l'unico posto sicuro, dove ci si riconosce meglio.
Con l'esperienza imparerai a domare queste situazioni, ma qualche volta nemmeno quella serve.
suggestione- Numero di messaggi : 835
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Re: Crisi di coppia
Mah... mi sa che se ricado in depressione questa è la volta buona che abbandono definitivamente l'università a 4 esami dalla laurea, e mi cerco un lavoro. Con tanti ringraziamenti a quella stupida della mia ragazza (o devo dire la mia ex?)...
Luciano- Numero di messaggi : 274
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Re: Crisi di coppia
Previeni, prendendo da subito un Antidepressivo.
suggestione- Numero di messaggi : 835
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Re: Crisi di coppia
Senza prescrizione medica? E poi che tipo di antidepressivo?
Luciano- Numero di messaggi : 274
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Re: Crisi di coppia
puoi prendere l'iperico con buona titolatura, è un discreto antidepressivo.
poi prendere anche il biancospino, come tonico.
Aggiungo anche questo link a questo sito,dove si può imparare una tecnica che ritengo un ottimo aiuto in tutte quelle situazioni dove può venire compromessa la salute psicofisica.
La uso spesso e sopratutto in momenti di sconforto o forte stress, e devo dirti che mi serve sempre.
http://www.eft-italia.it/
poi prendere anche il biancospino, come tonico.
Aggiungo anche questo link a questo sito,dove si può imparare una tecnica che ritengo un ottimo aiuto in tutte quelle situazioni dove può venire compromessa la salute psicofisica.
La uso spesso e sopratutto in momenti di sconforto o forte stress, e devo dirti che mi serve sempre.
http://www.eft-italia.it/
suggestione- Numero di messaggi : 835
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Re: Crisi di coppia
suggestione ha scritto:puoi prendere l'iperico con buona titolatura, è un discreto antidepressivo.
poi prendere anche il biancospino, come tonico.
Aggiungo anche questo link a questo sito,dove si può imparare una tecnica che ritengo un ottimo aiuto in tutte quelle situazioni dove può venire compromessa la salute psicofisica.
La uso spesso e sopratutto in momenti di sconforto o forte stress, e devo dirti che mi serve sempre.
http://www.eft-italia.it/
Questa EFT sei sicuro che funziona o è solo suggestione? Ho fatto una breve ricerca in rete e ho trovato che è considerata una pseudo-scienza...
Luciano- Numero di messaggi : 274
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Re: Crisi di coppia
suggestione ha scritto:
se analizziamo questo sentimento scopriamo che si è in uno stato alterato, quindi di malattia, anche se come malattia è decisamente bella, e poi noi che siamo molto sensibili, ne risentiamo molto di più.
in effetti sono seriamente persuaso del fatto che l'innamoramento è un tipo di episodio psicotico.
Re: Crisi di coppia
Da ottimo conoscitore dell'agopuntura, potrei affermare di si.
In sintesi le tecniche E.F.T stimolano punti di agopuntura con il semplice picchiettare delle dita, aggiungendo un stimolo suggestivo dato dal ripetere di una frase.
Cosa succede?
Stimolando questi ago-punti si aprono le vie che portano all'inconscio, cosi che la frase di stimolo possa superare le barriere della coscienza, e depotenziare lo stato emotivo negativo.
IMPARATELO TUTTI
In sintesi le tecniche E.F.T stimolano punti di agopuntura con il semplice picchiettare delle dita, aggiungendo un stimolo suggestivo dato dal ripetere di una frase.
Cosa succede?
Stimolando questi ago-punti si aprono le vie che portano all'inconscio, cosi che la frase di stimolo possa superare le barriere della coscienza, e depotenziare lo stato emotivo negativo.
IMPARATELO TUTTI
suggestione- Numero di messaggi : 835
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Re: Crisi di coppia
Incomincia a farti una cultura sull'ipnosi è sempre utile.
http://www.humantrainer.com/wiki/Milton-H-Erickson.html
Il metamodello:
Il metamodello
Il metamodello nella sua definizione classica, indica "diciassette distinzioni linguistiche utilizzate per raccogliere informazioni altamente specifiche e di tipo sensoriale".
Il metamodello (detto anche "linguaggio di precisione") è un insieme di domande tese ad approfondire e specificare la struttura profonda dell'esperienza, ovvero la rappresentazione sensoriale della realtà.
Attraverso il linguaggio, infatti, ciascuno comunica la propria mappa del mondo filtrando la mappa VAKOG mediante l'utilizzo dei tre procedimenti universali del modellamento umano: le generalizzazioni, le cancellazioni e le deformazioni.
Il metamodello ha proprio la funzione di "confrontare" (termine tecnico adoperato in vece di "riscontrare e ribattere") tali espressioni (dette "violazioni") al fine di risalire all'esperienza originaria sensoriale e riallargare la mappa per verificare che la costruzione che ci siamo fatti sia davvero funzionale ed ecologica.
Poiché non possiamo guidare una persona all'interno della propria mappa (che solo lei conosce), il metamodello ci consente di condurla ad una chiarificazione della sua esperienza interna ed alla consapevolezza delle soluzioni possibili per il suo problema (che si trova nella sua rappresentazione soggettiva della realtà).
Accanirsi per cambiare la realtà oggettiva non ha senso: per accedere a nuove alternative basta riorganizzare l'esperienza soggettiva effettuando alcune precise operazioni mentali (quali quelle indotte dalle domande del metamodello).
Uso del metamodello
E' un procedimento molto utile ogni volta che si vuole:
definire gli obiettivi, in modo che siano "ben formati";
elicitare gli stati, sia quello problema che quello desiderato;
dare o raccogliere informazioni precise, in particolare confrontando le nominalizzazioni;
individuare le opportune strategie di azione in relazione alle singole situazioni;
rilevare le violazioni più frequenti per accrescere l'autoconsapevolezza sul processo di costruzione della propria mappa;
approfondire la VAKOG dell'interlocutore;
allargare la mappa, confrontando in particolare le cancellazioni (per la legge della varietà necessaria è importante avere quante più possibilità di scelta);
operare il cambiamento e ristrutturare l'esperienza, confrontando nello specifico le deformazioni.
Generalmente è assai difficile individuare negli altri le violazioni che noi stessi compiamo più di frequente, mentre quelle da cui siamo "esenti" ci si evidenziano in modo pressoché automatico.
Generalizzazioni
Per generalizzare un'esperienza utilizziamo:
quantificatori universali: espressioni troppo generiche per essere reali ed oggettive (sempre, tutto, mai, nessuno, chiunque, ognuno, … );
operatori modali: predicati verbali che esprimono necessità, possibilità e volontà (devo, posso, voglio).
Un eccessivo utilizzo di generalizzazioni comporta il rischio di perdita di molti particolari dell'esperienza causando un impoverimento della mappa del mondo ed una conseguente restrizione delle possibilità di scelta dell'individuo.
Attraverso il metamodello è possibile aiutare la persona ad effettuare distinzioni e recuperare così la parte di informazione persa.
Se, ad esempio, una persona dice: "non ho mai avuto successo", possiamo contestare questa generalizzazione in due modi: ricalcando il quantificatore utilizzato ("proprio mai mai?") oppure proponendo un controesempio ("c'è stata una volta in cui hai avuto successo?").
Cancellazioni
Il processo di cancellazione porta l'individuo ad avere una percezione della realtà ridotta rispetto all'esperienza completa: ciò può essere utile ed anche necessario in alcuni casi ma in altre situazioni può invece generare uno stato problema poiché la persona non riesce a vedere alcune proprie potenzialità o possibilità di scelte alternative.
I diversi tipi di cancellazione sono:
cancellazione semplice: non è specificato a chi o a cosa si faccia riferimento ("ho paura");
cancellazione dell'indice referenziale: non è espresso l'attore dell'azione ("bisognerebbe agire");
spostamento dell'indice referenziale: la persona utilizza il "tu" anziché l'"io" come se l'esperienza non fosse riferita direttamente a sé ("in questi casi ti chiedi sempre cosa fare");
comparativo mancante: quando un'affermazione è priva del termine di paragone ("voglio migliorare questa azienda");
falso avverbio: sono gli avverbi che terminano in -mente e derivano da una cancellazione; hanno potere persuasivo in quanto trasformano una valutazione puramente soggettiva in un'evidenza a carattere generale ("ovviamente a lei non importa");
verbi non specificati: non è chiaro in quale modo specifico avvenga l'azione ("lei mi rifiuta");
nominalizzazioni: la trasformazione di un'azione in un sostantivo che porta a percepire la situazione come qualcosa di oggettivo e quindi di indipendente dal nostro agire ("è il mio carattere").
Deformazioni
Le deformazioni si riferiscono ad elementi che entrano a far parte della mappa del mondo dell'individuo in maniera distorta rispetto alla realtà.
I processi di deformazione sono:
causa - effetto: corrisponde alla convinzione che cause esterne controllino le proprie sensazioni, per cui la persona sente di non avere scelta nel suo modo di reagire ("lui mi fa arrabbiare");
lettura della mente: un'asserzione illecita su ciò che un'altra persona pensa o sente ("lui mi odia");
performativo mancante: viene espresso un giudizio di valore cancellando l'indice referenziale ("è giusto comportarsi così");
equivalenza complessa: due eventi vengono messi arbitrariamente in relazione tra loro, in modo che un concetto ne implica un altro; è qualcosa di più ampio di una causa-effetto ("se lei mi amasse non si comporterebbe così");
presupposti: si danno per scontate delle informazioni implicite, degli assunti di base non verificati che limitano le possibilità di scelta ("lo risolveremo insieme").
Le deformazioni causa-effetto e le equivalenze complesse sono sempre presenti nella formazione delle convinzioni.
Sleight of mouth
Lo sleight of mouth (giocoliere di parole) è uno strumento estremamente potente per renderci consapevoli delle nostre convinzioni limitanti, le quali vengono generalmente rivelate da espressioni di causa-effetto o equivalenze complesse.
L'obiettivo è quello di mantenere l'intenzione positiva dietro ad un comportamento poco ecologico modificando il comportamento stesso e non la convinzione di base.
Anche lo sleight of mouth, come il metamodello, è una batteria di domande. Mira a spezzare il legame tra due eventi, vissuto come necessario ed ineluttabile, limitante perché non dà alternative di comportamento. In particolare, attraverso lo sleight of mouth si induce una persona a ridefinire la propria percezione rispetto ad un evento allargando la sua mappa con domande mirate tese a:
ridefinire comportamento ed equivalenza (ristrutturazione del significato);
cambiare prospettiva, contesto, cornice temporale;
ricercare altre cause ed obiettivi;
verificare intenzione, conseguenze e strategie;
trovare valori alternativi (più elevati), controesempi, ecc.
Milton Model
Mentre il metamodello viene utilizzato per specificare meglio l'esperienza, al contrario il Milton Model, o modello eriksoniano, "permette a chi lo usa di essere abilmente vago, nel senso di fare asserzioni che sembrano specifiche e che invece sono abbastanza generiche da costituire un adeguato ricalco dell'esperienza di chi ascolta, qualunque essa sia" (Bandler e Grinder). Si tratta di un "linguaggio di persuasione", in quanto consente di fornire istruzioni, e quindi di convincere e guidare (leading) una persona, senza il rischio di entrare in contrasto con la sua specifica esperienza interna.
Il modello eriksoniano, infatti, "dà modo di costruire asserzioni nelle quali quasi tutti i dati specifici di informazione sono cancellati. Ciò obbliga l'ascoltatore a supplire unicamente con la sua esperienza interna a tutti gli elementi cancellati".
Molte delle forme linguistiche adoperate dal Milton Model sono l'inverso di quelle del metamodello. Tra queste, particolarmente efficaci sono le nominalizzazioni, le cancellazioni, i verbi e gli indici referenziali non specificati, in quanto tutte inducono l'interlocutore a scegliere il significato che preferisce, ovvero quello che più si allinea alla sua esperienza soggettiva (mappa del mondo). Non a caso, i discorsi politici e gli slogan pubblicitari sono pieni di nominalizzazioni e di verbi non specificati.
Esistono poi altre forme del modello eriksoniano che non sono l'inverso del metamodello.
Le presupposizioni, ad esempio, sono un potentissimo modello linguistico che implicano la creazione di molte alternative le quali tutte però presuppongono la reazione che si vuole ottenere (e quindi ciò che non si vuole venga messo in discussione).
Es. Prima di realizzare questo progetto, vorrei discuterne con voi…
Decidiamo come portare avanti questa iniziativa…
http://www.humantrainer.com/wiki/Milton-H-Erickson.html
Il metamodello:
Il metamodello
Il metamodello nella sua definizione classica, indica "diciassette distinzioni linguistiche utilizzate per raccogliere informazioni altamente specifiche e di tipo sensoriale".
Il metamodello (detto anche "linguaggio di precisione") è un insieme di domande tese ad approfondire e specificare la struttura profonda dell'esperienza, ovvero la rappresentazione sensoriale della realtà.
Attraverso il linguaggio, infatti, ciascuno comunica la propria mappa del mondo filtrando la mappa VAKOG mediante l'utilizzo dei tre procedimenti universali del modellamento umano: le generalizzazioni, le cancellazioni e le deformazioni.
Il metamodello ha proprio la funzione di "confrontare" (termine tecnico adoperato in vece di "riscontrare e ribattere") tali espressioni (dette "violazioni") al fine di risalire all'esperienza originaria sensoriale e riallargare la mappa per verificare che la costruzione che ci siamo fatti sia davvero funzionale ed ecologica.
Poiché non possiamo guidare una persona all'interno della propria mappa (che solo lei conosce), il metamodello ci consente di condurla ad una chiarificazione della sua esperienza interna ed alla consapevolezza delle soluzioni possibili per il suo problema (che si trova nella sua rappresentazione soggettiva della realtà).
Accanirsi per cambiare la realtà oggettiva non ha senso: per accedere a nuove alternative basta riorganizzare l'esperienza soggettiva effettuando alcune precise operazioni mentali (quali quelle indotte dalle domande del metamodello).
Uso del metamodello
E' un procedimento molto utile ogni volta che si vuole:
definire gli obiettivi, in modo che siano "ben formati";
elicitare gli stati, sia quello problema che quello desiderato;
dare o raccogliere informazioni precise, in particolare confrontando le nominalizzazioni;
individuare le opportune strategie di azione in relazione alle singole situazioni;
rilevare le violazioni più frequenti per accrescere l'autoconsapevolezza sul processo di costruzione della propria mappa;
approfondire la VAKOG dell'interlocutore;
allargare la mappa, confrontando in particolare le cancellazioni (per la legge della varietà necessaria è importante avere quante più possibilità di scelta);
operare il cambiamento e ristrutturare l'esperienza, confrontando nello specifico le deformazioni.
Generalmente è assai difficile individuare negli altri le violazioni che noi stessi compiamo più di frequente, mentre quelle da cui siamo "esenti" ci si evidenziano in modo pressoché automatico.
Generalizzazioni
Per generalizzare un'esperienza utilizziamo:
quantificatori universali: espressioni troppo generiche per essere reali ed oggettive (sempre, tutto, mai, nessuno, chiunque, ognuno, … );
operatori modali: predicati verbali che esprimono necessità, possibilità e volontà (devo, posso, voglio).
Un eccessivo utilizzo di generalizzazioni comporta il rischio di perdita di molti particolari dell'esperienza causando un impoverimento della mappa del mondo ed una conseguente restrizione delle possibilità di scelta dell'individuo.
Attraverso il metamodello è possibile aiutare la persona ad effettuare distinzioni e recuperare così la parte di informazione persa.
Se, ad esempio, una persona dice: "non ho mai avuto successo", possiamo contestare questa generalizzazione in due modi: ricalcando il quantificatore utilizzato ("proprio mai mai?") oppure proponendo un controesempio ("c'è stata una volta in cui hai avuto successo?").
Cancellazioni
Il processo di cancellazione porta l'individuo ad avere una percezione della realtà ridotta rispetto all'esperienza completa: ciò può essere utile ed anche necessario in alcuni casi ma in altre situazioni può invece generare uno stato problema poiché la persona non riesce a vedere alcune proprie potenzialità o possibilità di scelte alternative.
I diversi tipi di cancellazione sono:
cancellazione semplice: non è specificato a chi o a cosa si faccia riferimento ("ho paura");
cancellazione dell'indice referenziale: non è espresso l'attore dell'azione ("bisognerebbe agire");
spostamento dell'indice referenziale: la persona utilizza il "tu" anziché l'"io" come se l'esperienza non fosse riferita direttamente a sé ("in questi casi ti chiedi sempre cosa fare");
comparativo mancante: quando un'affermazione è priva del termine di paragone ("voglio migliorare questa azienda");
falso avverbio: sono gli avverbi che terminano in -mente e derivano da una cancellazione; hanno potere persuasivo in quanto trasformano una valutazione puramente soggettiva in un'evidenza a carattere generale ("ovviamente a lei non importa");
verbi non specificati: non è chiaro in quale modo specifico avvenga l'azione ("lei mi rifiuta");
nominalizzazioni: la trasformazione di un'azione in un sostantivo che porta a percepire la situazione come qualcosa di oggettivo e quindi di indipendente dal nostro agire ("è il mio carattere").
Deformazioni
Le deformazioni si riferiscono ad elementi che entrano a far parte della mappa del mondo dell'individuo in maniera distorta rispetto alla realtà.
I processi di deformazione sono:
causa - effetto: corrisponde alla convinzione che cause esterne controllino le proprie sensazioni, per cui la persona sente di non avere scelta nel suo modo di reagire ("lui mi fa arrabbiare");
lettura della mente: un'asserzione illecita su ciò che un'altra persona pensa o sente ("lui mi odia");
performativo mancante: viene espresso un giudizio di valore cancellando l'indice referenziale ("è giusto comportarsi così");
equivalenza complessa: due eventi vengono messi arbitrariamente in relazione tra loro, in modo che un concetto ne implica un altro; è qualcosa di più ampio di una causa-effetto ("se lei mi amasse non si comporterebbe così");
presupposti: si danno per scontate delle informazioni implicite, degli assunti di base non verificati che limitano le possibilità di scelta ("lo risolveremo insieme").
Le deformazioni causa-effetto e le equivalenze complesse sono sempre presenti nella formazione delle convinzioni.
Sleight of mouth
Lo sleight of mouth (giocoliere di parole) è uno strumento estremamente potente per renderci consapevoli delle nostre convinzioni limitanti, le quali vengono generalmente rivelate da espressioni di causa-effetto o equivalenze complesse.
L'obiettivo è quello di mantenere l'intenzione positiva dietro ad un comportamento poco ecologico modificando il comportamento stesso e non la convinzione di base.
Anche lo sleight of mouth, come il metamodello, è una batteria di domande. Mira a spezzare il legame tra due eventi, vissuto come necessario ed ineluttabile, limitante perché non dà alternative di comportamento. In particolare, attraverso lo sleight of mouth si induce una persona a ridefinire la propria percezione rispetto ad un evento allargando la sua mappa con domande mirate tese a:
ridefinire comportamento ed equivalenza (ristrutturazione del significato);
cambiare prospettiva, contesto, cornice temporale;
ricercare altre cause ed obiettivi;
verificare intenzione, conseguenze e strategie;
trovare valori alternativi (più elevati), controesempi, ecc.
Milton Model
Mentre il metamodello viene utilizzato per specificare meglio l'esperienza, al contrario il Milton Model, o modello eriksoniano, "permette a chi lo usa di essere abilmente vago, nel senso di fare asserzioni che sembrano specifiche e che invece sono abbastanza generiche da costituire un adeguato ricalco dell'esperienza di chi ascolta, qualunque essa sia" (Bandler e Grinder). Si tratta di un "linguaggio di persuasione", in quanto consente di fornire istruzioni, e quindi di convincere e guidare (leading) una persona, senza il rischio di entrare in contrasto con la sua specifica esperienza interna.
Il modello eriksoniano, infatti, "dà modo di costruire asserzioni nelle quali quasi tutti i dati specifici di informazione sono cancellati. Ciò obbliga l'ascoltatore a supplire unicamente con la sua esperienza interna a tutti gli elementi cancellati".
Molte delle forme linguistiche adoperate dal Milton Model sono l'inverso di quelle del metamodello. Tra queste, particolarmente efficaci sono le nominalizzazioni, le cancellazioni, i verbi e gli indici referenziali non specificati, in quanto tutte inducono l'interlocutore a scegliere il significato che preferisce, ovvero quello che più si allinea alla sua esperienza soggettiva (mappa del mondo). Non a caso, i discorsi politici e gli slogan pubblicitari sono pieni di nominalizzazioni e di verbi non specificati.
Esistono poi altre forme del modello eriksoniano che non sono l'inverso del metamodello.
Le presupposizioni, ad esempio, sono un potentissimo modello linguistico che implicano la creazione di molte alternative le quali tutte però presuppongono la reazione che si vuole ottenere (e quindi ciò che non si vuole venga messo in discussione).
Es. Prima di realizzare questo progetto, vorrei discuterne con voi…
Decidiamo come portare avanti questa iniziativa…
suggestione- Numero di messaggi : 835
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Ma stai di fuori??????????
Luciano ha scritto:Mah... mi sa che se ricado in depressione questa è la volta buona che abbandono definitivamente l'università a 4 esami dalla laurea, e mi cerco un lavoro. Con tanti ringraziamenti a quella stupida della mia ragazza (o devo dire la mia ex?)...
Ma stai di fuori???????
C..o c'entra la ragazza (stupida o meno che sia), con l'università?
L'hai messa incinta e devi lavorare per mantenere la nuova famiglia? non mi pare.
Quindi luciano, calmati, bocce ferme e ragiona...
Capisco che sia stata la tua storia più importante finora, ma vabbè, è capitato a chiunque di soffrire per una persona di cui si è innamorati, fa parte della vita. Poi ci sono persone fortunate che azzeccano subito la persona e vabbè...ma è fortuna. Fortuna nell'aver incontrato quello/a giusto e impegno e dedizione nel portarla avanti una storia: e questo impegno bisogna averlo in due, se uno dei due non è pronto, allora non si va da nessuna parte, non basta uno che tira la carretta e l'altro si fa trascinare, così non funzia.
Ora come ora (magari poi cambierà, ma non alimentare false speranze) hai a che fare con una donna che per comunicare usa sms e facebook, pensi che sia pronta a metterci davvero impegno in una relazione? Al di là della maturità che si evince dalla scelta dei mezzi di comunicazione, nello sput** i vostri problemi su facebook, io ci vedo anche una non piccola mancanza di rispetto nei tuoi confronti.
Sei sicuro che sia proprio quella giusta? è bello essere innamorati, il mondo diventa tutto rosa, ma non basta, come dicevo prima bisogna poter tirare la carretta in due, altrimenti prima o poi la coppia si scoppia.
Dunque, come dicevo prima, bocce ferme: le tue priorità sono innanzitutto la tua salute e poi i tuoi progetti personali....anche la coppia può diventare una priorità nella vita di una persona, ma non nel senso che uno non capisce più un belino per un'altra persona. La coppia è una priorità quando e se si riesce a costruire qualcosa, percui a) si sta meglio di quando si stava da soli (perchè se ti crea più sofferenza, allora la coppia è deleteria) b) di fronte ai problemi dell'uno o dell'altro, si è in due e l'unione fa la forza. A me sembra che attualmente la tua 'ragazza' sia piuttosto concentrata su se stessa e un po' meno su di te e sulla sofferenza che ti crea. In questo momento non mi sembrate una coppia.
Quindi, volta pagina: concentrati su te stesso, sulla tua salute e sui tuoi progetti e bona.
Che ti frega di farle sapere il male che ti fa? Dopo un anno e mezzo se fosse stati sulla stessa lunghezza d'onda, ne sarebbe già pienamente cosciente.
Quindi non fare niente, dedicati a te stesso, poi se son rose fioriranno, altrimenti se sono ortiche...il mondo è pieno di donne.
Merla
merla- Numero di messaggi : 2206
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Re: Crisi di coppia
Ci sono stati altri sviluppi... stanotte la sua migliore amica mi ha telefonato (col telefono di lei) per sentire la mia versione dei fatti e per farmi capire che anche lei come me sta soffrendo... poi ha costretto lei a parlare al telefono con me, lei non voleva. E così abbiamo "parlato", nel senso che praticamente parlavo solo io e le dicevo le mie ragioni, mentre lei stava zitta e faceva l'offesa. Mi è sembrata triste dal tono di voce, ma alla fine non siamo arrivati a una conclusione. Lei è convinta di avere ragione, e sostiene che sono stato io ad averla trattata male. Penso che sia meglio parlare con lei di presenza, probabilmente domani parto e vado da lei. Penso che è molto probabile che ci lasceremo, a meno che non cambi atteggiamento... ma è meglio lasciarsi di presenza che a distanza, siete d'accordo?
Merla, le tue parole sono giuste, razionalmente non ha senso rovinarsi la vita per una storia andata male. Ma il mio stato d'animo è a pezzi, in momenti come questi vedo solo il buio davanti a me... come se mi trovassi in un tunnel pieno di cunicoli senza sapere dov'è la via d'uscita.
Merla, le tue parole sono giuste, razionalmente non ha senso rovinarsi la vita per una storia andata male. Ma il mio stato d'animo è a pezzi, in momenti come questi vedo solo il buio davanti a me... come se mi trovassi in un tunnel pieno di cunicoli senza sapere dov'è la via d'uscita.
Luciano- Numero di messaggi : 274
Data d'iscrizione : 19.03.08
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Località : Lombardia
Re: Crisi di coppia
Ahh bene, allora siete da manicomio tutti e due!!!!
Come ho sempre sostenuto........Amore = rincoglionirsi
Come ho sempre sostenuto........Amore = rincoglionirsi
suggestione- Numero di messaggi : 835
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Re: Crisi di coppia
suggestione ha scritto:Ahh bene, allora siete da manicomio tutti e due!!!!
Come ho sempre sostenuto........Amore = rincoglionirsi
Non posso che essere d'accordo...
Luciano- Numero di messaggi : 274
Data d'iscrizione : 19.03.08
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Località : Lombardia
Re: Crisi di coppia
Lucia', ma amare no, eh?
Ma insomma, cercare di vedere la cosa anche (un po') dal suo punto di vista... è proibito?
No, solo tu devi avere la parola, la riflessione giusta sul fatto, la decisione di andarla a trovare senza uno straccio di consenso... tutto è lasciato a te, alla tua decisione: all'anima dell'amore! Altro che badare a lei, alle sue esigenze! Altro che rispetto per l'altro! Se si volesse fare del male non ci sarebbe di meglio che agire come se lei fosse una maligna, una carogna che lavora e non ti vede apposta per farti soffrire!?!
Ma di che stiamo parlando? Un po' di rispetto per la sua personalità, il suo periodo e forse la sua sofferenza... no, eh?
Scusa Lucia', ma come sei pesante con lei, senza contare tutto il male che ti fai. Fermati, calma la tua mente, le delusione è un'invenzione della mente.
Ma insomma, cercare di vedere la cosa anche (un po') dal suo punto di vista... è proibito?
No, solo tu devi avere la parola, la riflessione giusta sul fatto, la decisione di andarla a trovare senza uno straccio di consenso... tutto è lasciato a te, alla tua decisione: all'anima dell'amore! Altro che badare a lei, alle sue esigenze! Altro che rispetto per l'altro! Se si volesse fare del male non ci sarebbe di meglio che agire come se lei fosse una maligna, una carogna che lavora e non ti vede apposta per farti soffrire!?!
Ma di che stiamo parlando? Un po' di rispetto per la sua personalità, il suo periodo e forse la sua sofferenza... no, eh?
Scusa Lucia', ma come sei pesante con lei, senza contare tutto il male che ti fai. Fermati, calma la tua mente, le delusione è un'invenzione della mente.
Stef- Numero di messaggi : 1033
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Località : Napoli
Re: Crisi di coppia
Stef, io la amo... ma il suo comportamento nei miei confronti, che ho cercato di descrivere accuratamente, ti è sembrato corretto?Stef ha scritto:Lucia', ma amare no, eh?
Ma insomma, cercare di vedere la cosa anche (un po') dal suo punto di vista... è proibito?
No, solo tu devi avere la parola, la riflessione giusta sul fatto, la decisione di andarla a trovare senza uno straccio di consenso... tutto è lasciato a te, alla tua decisione: all'anima dell'amore! Altro che badare a lei, alle sue esigenze! Altro che rispetto per l'altro! Se si volesse fare del male non ci sarebbe di meglio che agire come se lei fosse una maligna, una carogna che lavora e non ti vede apposta per farti soffrire!?!
Ma di che stiamo parlando? Un po' di rispetto per la sua personalità, il suo periodo e forse la sua sofferenza... no, eh?
Scusa Lucia', ma come sei pesante con lei, senza contare tutto il male che ti fai. Fermati, calma la tua mente, le delusione è un'invenzione della mente.
Luciano- Numero di messaggi : 274
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Re: Crisi di coppia
A proposito, non sono partito per andare da lei... lei mi ha detto per telefono che non sa quando avrà un attimo di tempo per vedermi. Quindi avrei fatto certamente un viaggio a vuoto, dato che non so esattamente dove si trova il luogo in cui lavora. Ogni tanto mi sento telefonicamente con la sua amica per avere notizie di lei e per cercare di capire qualcosa del suo comportamento.
Luciano- Numero di messaggi : 274
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Re: Crisi di coppia
Ma quanti anni avete? immagino che siete dei ventenni!!!
suggestione- Numero di messaggi : 835
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Re: Crisi di coppia
Quasi 27 anni io e 22 anni lei. Suggestione, come mai immagini che siamo dei ventenni?suggestione ha scritto:Ma quanti anni avete? immagino che siete dei ventenni!!!
Luciano- Numero di messaggi : 274
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oddio...
Luciano, per prima cosa mi scuso per la gaffe dell'auto. Pensavo che tu non guidassi per problemi psicologici (ci sono persone che hanno crisi di panico ecc.) ma che stando meglio avresti potuto riprendere.
OOPSS che figura!!
Riguardo all'età anagrafica, mi pare che non coincida con le vostre esperienze di coppia. Cioè a sentirvi parlare sembrerebbe di avere a che fare più con dei 16enni che con due persone mature.
Merla ha centrato il problema (parlo per quello che ho letto in questo post e non per conoscenza diretta; quindi..): dai tuoi discorsi si evince che non ragionate come coppia.
Ci sono molti infantilismi da parte di tutti e due da superare e magari tu hai necessità di una donna più matura che possa darti quella "stabilità" nel rapporto che evidentemente ti manca tanto.
Tu cerchi delle conferme da parte nostra per rafforzare ciò di cui ti sei convinto da tempo: in realtà non ti basta quello che lei ti dà. E lei forse ora non ce la fa a darti di più.
Il problema è solo questo. Non l'amore o l'affetto ecc.: tu sei pronto per il livello successivo e lei no.
Lo sarà mai? Boh.... forse non lo sa neppure lei e non ne è neppure coscente.
Questo non ha nulla a che vedere con l'università, però. E' esperienza di vita che ti serve per capire cosa cerchi in un rapporto e di cosa hai bisogno.
Se adesso fa soffrire, un domani si potrebbe rivelare indispensabile per arrivare a trovare veramente la persona giusta per te.
Trasforma questa negatività in qualcosa di positivo per te.
Un abbraccio.
OOPSS che figura!!
Riguardo all'età anagrafica, mi pare che non coincida con le vostre esperienze di coppia. Cioè a sentirvi parlare sembrerebbe di avere a che fare più con dei 16enni che con due persone mature.
Merla ha centrato il problema (parlo per quello che ho letto in questo post e non per conoscenza diretta; quindi..): dai tuoi discorsi si evince che non ragionate come coppia.
Ci sono molti infantilismi da parte di tutti e due da superare e magari tu hai necessità di una donna più matura che possa darti quella "stabilità" nel rapporto che evidentemente ti manca tanto.
Tu cerchi delle conferme da parte nostra per rafforzare ciò di cui ti sei convinto da tempo: in realtà non ti basta quello che lei ti dà. E lei forse ora non ce la fa a darti di più.
Il problema è solo questo. Non l'amore o l'affetto ecc.: tu sei pronto per il livello successivo e lei no.
Lo sarà mai? Boh.... forse non lo sa neppure lei e non ne è neppure coscente.
Questo non ha nulla a che vedere con l'università, però. E' esperienza di vita che ti serve per capire cosa cerchi in un rapporto e di cosa hai bisogno.
Se adesso fa soffrire, un domani si potrebbe rivelare indispensabile per arrivare a trovare veramente la persona giusta per te.
Trasforma questa negatività in qualcosa di positivo per te.
Un abbraccio.
anthea- Numero di messaggi : 857
Data d'iscrizione : 14.11.08
Età : 54
Re: Crisi di coppia
Grazie per l'intervento Anthea... però non capisco una cosa: dici che io e lei SEMBRIAMO due sedicenni, ma poi dici che io avrei bisogno di una donna più matura di lei al mio fianco. Sul fatto che lei non ha mostrato di essere tanto matura sono d'accordo, ma io? In quali comportamenti avrei dimostrato di ragionare come un sedicenne? Vorrei rendermene conto finalmente.
Luciano- Numero di messaggi : 274
Data d'iscrizione : 19.03.08
Età : 41
Località : Lombardia
Re: Crisi di coppia
Credo che quanto stia avvenendo potrebbe essere collegato in qualche modo al tuo stato.
Poiché sta succedendo a te di aver paura che lei ti stia nascondendo qualcosa, hai tu la necessità di parlare con l'amica per capire di più, tu vuoi vederla e per rassicurarti, per sapere se lei... credo che in qualche misura la faccenda dipenda molto da te.
Se tu cadi in uno stato di incertezza, di pretesa, di delusione dovuto anche alla tua sensibilità di depresso sensibile, certo non aiuti la situazione.
Se lei fosse libera sarebbe certamente più serena e forse più disponibile nei tuoi confronti. Molto è condizionato da te, compreso te stesso. Se tu "vuoi troppo" parlare-sviscerare-vederla-essere dimostrato l'amore di lei... se tu sei ansiogeno, cioè le crei ansia, dispiacere e altri bei sentimenti fai del male anche a te stesso.
Il tuo stato interiore, la tua agitazione sentimentale viene recepito da lei contagiandola.
Forse sei tu che stai creando il problema, o sei proprio tu il problema.
Forse lei è una ventenne normale che vive le sue esigenze come dovrebbe essere a quell'età. Forse lei ti vuole bene ma ha anche altri grilli per la testa con il lavoro che fa. Forse lei vorrebbe essere capita ma vede in te un angosciato. Non le stai facendo del bene.
Se tu a causa della passata depressione sei diventato più fragile non è un problema suo, cerca di capire, non è una "colpa" sua.
Forse lei ti vede cambiato da come ti conosceva, forse è un po' confusa dal tuo essere innamorato ma non fiducioso: è un po' schizofrenica la situazione.
Forse le stai facendo venire dei dubbi.
Pensaci Luciano.
Poiché sta succedendo a te di aver paura che lei ti stia nascondendo qualcosa, hai tu la necessità di parlare con l'amica per capire di più, tu vuoi vederla e per rassicurarti, per sapere se lei... credo che in qualche misura la faccenda dipenda molto da te.
Se tu cadi in uno stato di incertezza, di pretesa, di delusione dovuto anche alla tua sensibilità di depresso sensibile, certo non aiuti la situazione.
Se lei fosse libera sarebbe certamente più serena e forse più disponibile nei tuoi confronti. Molto è condizionato da te, compreso te stesso. Se tu "vuoi troppo" parlare-sviscerare-vederla-essere dimostrato l'amore di lei... se tu sei ansiogeno, cioè le crei ansia, dispiacere e altri bei sentimenti fai del male anche a te stesso.
Il tuo stato interiore, la tua agitazione sentimentale viene recepito da lei contagiandola.
Forse sei tu che stai creando il problema, o sei proprio tu il problema.
Forse lei è una ventenne normale che vive le sue esigenze come dovrebbe essere a quell'età. Forse lei ti vuole bene ma ha anche altri grilli per la testa con il lavoro che fa. Forse lei vorrebbe essere capita ma vede in te un angosciato. Non le stai facendo del bene.
Se tu a causa della passata depressione sei diventato più fragile non è un problema suo, cerca di capire, non è una "colpa" sua.
Forse lei ti vede cambiato da come ti conosceva, forse è un po' confusa dal tuo essere innamorato ma non fiducioso: è un po' schizofrenica la situazione.
Forse le stai facendo venire dei dubbi.
Pensaci Luciano.
Stef- Numero di messaggi : 1033
Data d'iscrizione : 13.01.08
Età : 70
Località : Napoli
Re: Crisi di coppia
Stef ha scritto:Credo che quanto stia avvenendo potrebbe essere collegato in qualche modo al tuo stato.
Poiché sta succedendo a te di aver paura che lei ti stia nascondendo qualcosa, hai tu la necessità di parlare con l'amica per capire di più, tu vuoi vederla e per rassicurarti, per sapere se lei... credo che in qualche misura la faccenda dipenda molto da te.
Se tu cadi in uno stato di incertezza, di pretesa, di delusione dovuto anche alla tua sensibilità di depresso sensibile, certo non aiuti la situazione.
Se lei fosse libera sarebbe certamente più serena e forse più disponibile nei tuoi confronti. Molto è condizionato da te, compreso te stesso. Se tu "vuoi troppo" parlare-sviscerare-vederla-essere dimostrato l'amore di lei... se tu sei ansiogeno, cioè le crei ansia, dispiacere e altri bei sentimenti fai del male anche a te stesso.
Il tuo stato interiore, la tua agitazione sentimentale viene recepito da lei contagiandola.
Forse sei tu che stai creando il problema, o sei proprio tu il problema.
Forse lei è una ventenne normale che vive le sue esigenze come dovrebbe essere a quell'età. Forse lei ti vuole bene ma ha anche altri grilli per la testa con il lavoro che fa. Forse lei vorrebbe essere capita ma vede in te un angosciato. Non le stai facendo del bene.
Se tu a causa della passata depressione sei diventato più fragile non è un problema suo, cerca di capire, non è una "colpa" sua.
Forse lei ti vede cambiato da come ti conosceva, forse è un po' confusa dal tuo essere innamorato ma non fiducioso: è un po' schizofrenica la situazione.
Forse le stai facendo venire dei dubbi.
Pensaci Luciano.
Allora, forse l'ho già raccontato ma ripetere non fa male.
1) Il 10 Agosto eravamo invitati a un compleanno, lei mi disse subito che sarebbe venuta. Poi questo compleanno fu anticipato al 9, e lei mi disse che quel giorno aveva già un impegno. Allora poco male, le ho detto che il 10 ci saremmo potuti vedere ugualmente per stare un po' insieme. Lei ha risposto di no.
2) L'altro giorno, il 19, nel primo pomeriggio le ho mandato un sms così, per chiederle cosa stava facendo e se era al lavoro. Lei mi ha risposto che era a casa e che quel giorno non lavorava. Allora le ho scritto che, se me l'avesse detto prima, avrei potuto venire a trovarla. Lei mi ha risposto che si era dimenticata di dirmelo.
3) Non ci vediamo dal 27 luglio, ed è quasi un mese.
Tutto questo non basta per capire che c'è qualcosa che non quadra? Amore va bene, ma se ci sono chiari sintomi che l'amore è a senso unico allora no...
Luciano- Numero di messaggi : 274
Data d'iscrizione : 19.03.08
Età : 41
Località : Lombardia
Crisi di coppia
Scusate ma mi vedo costretta a spostare di qua, visto che ormai è a senso unico questo thread.
merla- Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino
Re: Crisi di coppia
merla ha scritto:Scusate ma mi vedo costretta a spostare di qua, visto che ormai è a senso unico questo thread.
Nulla da obiettare merla...
Luciano- Numero di messaggi : 274
Data d'iscrizione : 19.03.08
Età : 41
Località : Lombardia
Re: Crisi di coppia
Piccola considerazione, ma l'esplorazione sessuale si è conclusa in tempi molto brevi?
suggestione- Numero di messaggi : 835
Data d'iscrizione : 08.01.08
Età : 55
Località : nessuna
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