genitore anziano depresso... o nichlista...

Sono una figlia tendenzialmente depressa di un padre tendenzialmente depresso.
i miei problemi magari seguiranno, ma ora sento forte l'esigenza di risolvere il problema babbo, chè sta troppo male..
Già da giovane sottoposto a cure (pare elettroschock) per problemi di depressione, ma ne so poco, non ero nata...
Lasciò ingegneria, poi dopo qualche anno, da sposato, si laureò velocemente in farmacia, la facoltà di mamma, e iniziò a trovare lavoro.
Caratteristiche che mi hanno sempre colpito, in opposizione a come sono io e come era mamma: fastidio per la musica, per i profumi, più tardi indifferenza verso i massaggi.
La faccio breve: lavoro a MI da dipendenti, poi loro farmacia nel paesello, tutto ok..
I figli crescono, nessuno si sposa nè trova un compagno duraturo, il figlio rimane a casa, la figlia (io) vaga per l'Italia, poi a Natale 2009 mamma se ne va senza preavvisi.
Spaesamento generale, era lei il comandante dell'equipaggio!..
Noi, i figli, in qualche modo ne usciamo.
Lui no....
Già anche CON lei era spaesato, negli ultimi tempi, penso per le cure che lui faceva, o per l'orrore prospettato di una vita senza di lei (qualche mese prima della morte mamma si era rotta il femore, con tutti i patemi d'animo etc etc di TUTTI noi).
ORA sono passati quasi 2 anni, e la voglia di babbo di morire è aumentata a dismisura...
E' solo, non ha voglia di vedere nessuno come sempre ha fatto, ma non sopporta questa solitudine che amplifica se stessa...
Dice: era meglio se morivo prima io, ero più vecchio... e fin qui ci sta
Poi dice anche: se tornassi indietro non mi sposerei nè farei figli, perchè la vita è solo sofferenza...
Ogni poco chiama "mamma" e chiede di portarlo via... non so se è di più quando sono presente, o è indipendente: è una richiesta di aiuto o uno standard?
So solo che sta male e vive ogni momento della sua vita come una cosa brutta, che sia un fallimento rispetto ai suoi standard o solo vuoto...
Cosa gli dico? Che la vita è una figata pazzesca e non so come ha fatto a non vederlo?
I viaggi, le cose sociali, le ha fatte sempre per stare dietro a mamma che se ne cibava ampiamente... cosa cavolo potrebbe interessargli di quello?
Per storie varie mi sono messa pure io a Cipralex, sottovoce, e sto meglio, ma dato che sono io ora la capofamiglia, chiedo a tutti - professionisti e non - come posso affrontare questo problema.... miiiii... se non moriva mamma era tutto più "comodo"... ma E' altro e lo affrontiamo...
Non so.. indicazioni per geriatri VERI e che si preoccupano dei loro pazienti, p.es., che considerano le varie influenze delle medicine che un anziano prende, o almeno un'indicazione per uno specialista - non so quale - che possa darci una dritta..
Grazie

ciao merlille,

per come è strutturato il forum, la cosa migliore sarebbe che chi fosse in grado di consigliarti un medico (non so se un geriatra o magari abbinare geriatra e psichiatra, tuo padre quanti anni ha?) lo facesse attraverso un messaggio in pvt perché non è il caso di pubblicare dati sensibili di medici in un forum pubblico. La zona cmq immagino sia Milano e dintorni, vero?
Personalmente non sono di Milano e non saprei dirti.

Per il resto l'elaborazione di un lutto è sempre una cosa personale e non ci sono tempi 'certi': per qualcuno 2 anni possono essere tanti, per altri possono essere pochi, e probabilmente quando il lutto riguarda la compagna di vita e si ha una certa età, la cosa si complica.
Magari scrivo una sciocchezza o una banalità, ma forse (magari sbaglio, saprai tu) a tuo padre potrebbe servire (sempre a seconda di quanto sta male e di quanto riesce) avere un ruolo, sentirsi utile nell'ambito familiare o in altri ambiti.
Non so insomma, la mamma comandava l'equipaggio e adesso tu hai assunto il ruolo di capofamiglia. E lui? sicuramente ha il suo ruolo, ma in questo momento di difficoltà forse è andato un po' perso per strada.
So benissimo che è un discorso di una banalità estrema, però in realtà è un problema che riguarda tutte le persone anziane nella nostra società e magari può esserti da spunto.

ciao e in bocca al lupo

Carissima Merilille, hai ragione su tutto e ti dico forza......forza; però mi raccomando, tu non devi trascurarti affatto, se hai dei precisi sintomi provvedi al più presto a farti fare una precisa diagnosi con realtiva cura; anzi contatta prima uno psicologo e parlagli di tutto, in modo tale che lui possa stabilire o meno se sia il caso di ricorrere alla farmacologia..e quindi neurologo o psichiatra; anzi una volta che tu starai meglio potrai aiutare ancora di più il tuo anziano papà, e condidera se magari, chissà, oltre a depressione possano in realtà ancora di più incidere dei problemi senili comuni a tutti gli anziani; molte persone che in gioventù non hanno mai avuto problemi di depressione in stato di senilità poi non è impossibile che comincino a proferire frasi distruttive da depresso. Considera tutto ciò e non ti trascurare...un abbraccio