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Messaggio  gio92 Ven Giu 03, 2011 1:45 am

Sono una ragazza di 18 anni e mezzo. Soffro di depressione-reattiva da 9 mesi. Per chi non sapesse cosa sia la depressione-reattiva questa è più o meno la spiegazione: "La depressione reattiva è uno stato depressivo strettamente legato ad un avvenimento doloroso ma con un'intensità e durata sproporzionate rispetto alla "normale" reazione di fronte a simili eventi".
La motivazione a me sembra così stupida che leggendo altri topic mi sono sentita veramente una scema.
In poche parole, da che avevo un bel gruppo di amici, per colpa di una brutta litigata con uno dei componenti del gruppo, mi sono ritrovata da sola con tutti contro.
Questa ragazza con la quale ho litigato l'ho portata io, l'anno scorso, all'interno di questo gruppo nel quale eravamo tutte persone che si conoscevano da quando avevamo circa sette-otto anni.
Lei era molto attaccata a me, aveva e credo abbia tuttora molti problemi, soprattutto in famiglia, e io con il mio solito spirito da buona samaritana le sono subito andata in soccorso, me la sono presa e accudita, le ho aperto le porte della mia casa e di tutti i miei amici.
Il mio ragazzo è addirittura diventato il suo migliore amico ma questa situazione dopo circa tre mesi non ha retto più; uscivamo sempre in tre, e la coppia era praticamente diventata loro. Io mi sono sempre stata zitta perchè sapevo quanto fosse importante per lei avere un amico maschio, me lo ripeteva ogni singolo giorno, ma io ormai non avevo più la mia migliore amica (perchè comunque negli ultimi due anni circa è stata la mia migliore amica) e il mio ragazzo. Quando ho deciso di far venire fuori la questione è successo il finimondo, lei pensava che io la volessi eliminare dalla mia vita e cose di questo genere, il mio ragazzo non aveva capito neanche cosa stesse succedendo e pensava che io stessi esagerando. Sta di fatto che questa ragazza è molto persuasiva ed è riuscita a portare dalla sua parte tutti i miei amici del gruppo, nel quale per me era diventato insostenibile stare. Ed è stata talmente tanto convincente che i miei cosiddetti amici del gruppo non hanno minimamente sentito il bisogno di sentire anche la mia versione dei fatti, e nemmeno di chiamarmi per sentire come stavo o che era successo dato che non stavo uscendo più con loro. Mi volevano fare la "guerra fredda", testuali parole, per isolarmi sempre di più dicendo che quando sarei riamsta veramente sola sarei tornata da loro strisciando a chiedere perdono, ma per che cosa?
Questa persona oltretutto sta nella mia classe, e io stavo talmente tanto male che a dicembre ho smesso di andare a scuola e da febbraio studio da semiprivatista e quest'anno ho anche l'esame di maturità.
Ho passato mesi veramente bui, non mangiavo e non dormivo. Ho preso per un po' un antidepressivo, a novembre, ma mi faceva vomitare tutti i giorni. Sono quindi passata al PROZAC da febbraio. Sono andata anche da uno psichiatra, avevo crisi di panico molto forti, soprattutto la notte e da dicembre sono in cura da una psicoterapeuta. Da circa un paio di mesi ho iniziato a sentirmi meglio, avevo voglia di mangiare, dormire e ho ripreso anche a studiare e a uscire con qualche amico al di fuori di questo gruppo.
Insomma, erano due mesi che iniziavo a stare meglio...e invece adesso è una settimana che sono tornata al punto iniziale: non dormo, non mangio, sono perennemente triste, passo notti intere a piangere. Non riesco a vedere più in la del giorno dopo. Vivo veramente alla giornata, senza obiettivi, scopi, sogni e come si fosse riazzerato tutto. Non riesco più a studiare. Domani avrei un'interrogazione di italiano e non sono riuscita a studiare vermante niente. Più sto così più mi sento male, è un circolo vizioso dal quale pensavo di essere in via di uscita e che invece mi ha risucchiato un'altra volta. Vado bene a scuola, ho la media dell'8 in tutte le materie, vado al liceo classico, e sto compromettendo tutto. Sono veramente infelice, senza avere motivi effettivi per esserlo. Ovviamente si tratta di una reazione esagerata, come ho detto all'inizio, e io non sono una che si autocommisera o si vittimizza, sono solo una ragazza che sta, o che perlomeno si sente, davvero MALE.
Mi scuso tanto per questo poema, ma sentivo veramente bisogno di mettere nero su bianco per quanto possibile quello che mi è successo, e perchè no, condividere questa mia esperienza con qualcuno che ne ha vissute di simili o semplicemente per sentire i vostri pareri!
Vi saluto, Gio!

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Messaggio  falco67 Ven Giu 03, 2011 4:37 am

Ciao Gio, benvenuta, sono Falco ho 44 anni, sposato felicemente da 20.... e mi dispiace proprio sentire la tua grande sofferenza, e se puo' esserti di consolazione anch'io negli ultimi tempi ho subito un trattamento simile e senza motivo da un gruppo di amici cresciuti insieme. Anzi il motivo della mia esclusione l'ho capita ora ed era appunto il fatto che avessi smesso di bere. Inizialmente mi prendevano addiritura in giro.... Pensa te.... Loro sapevano che quando venivano a trovarmi avrebbero trovato delle birre o del vino a casa mia.... e gratis chiaramente. Ora questo non lo trovano+ e quindi..... non vengono +.
Non ci sono altri motivi....... Sono rimasto molto deluso, ma comunque... ora risparmio anche dei bei soldini.... alla facciazza loro.
Che vadano pure a comprarle ste cose coi loro denari. Ma se l'amicizia dove rovinarsi a causa di questo...... Che pena!!!! mi fanno.
Ho provato a parlar loro, ma niente... e con la battuta mi dissero che se ritroveranno l'acool a casa mia verranno, altrimenti no.
Come si fa a bere coca-cola mi ha detto uno. Mi dispiace per loro....ma dovranno andare ad alcoolizzarsi, dove vorranno ma non + qui.
Io sono felice di non usare + quella droga comunque..... e mi dispiace per loro che continueranno..
Per quanto riguarda te e i tuoi "amici" forse parlando con uno alla volta di loro, e spiegandoti bene, potresti avere delle possibilità di riuscita. Almeno per le spiegazioni. Ti auguro buona fortuna Falco67 ciao

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Messaggio  Spara Ven Giu 03, 2011 9:39 am

Quoto Falco. Cerca il dialogo. A me è successa una cosa simile anche se per ragioni differenti. Ai tempi dell'università frequentavo un gruppo molto unito, dopo alcuni anni tra me ed un mio carissimo amico scoccò la scintilla. Ci frequentammo per quasi un anno. Alla fine le cose non andarono a buon fine e sparì, da un giorno all'altro, portandosi via con sé l'intero gruppo. Non rispondevano alle mie telefonate, non mi cercavano. Credimi...mi sono chiesta per mesi cosa avessi mai potuto fare. Rimboccata le maniche mi sono concentrata sugli esami e mi sono ricostruita un contesto. Poi mi sono trasferita e le cose son sfumate così. A distanza di anni ho rivisto alcuni dei vecchi amici a Bologna, per un caso veramente singolare. Imbarazzati all'inizio alla fine ci siamo scambiati i saluti di rito e indovina...ho scoperto che il mio ex aveva detto loro che ero stata io a lasciarlo in maniera brusca e ovviamente loro si son sentiti in dovere di rimanere accanto alla parte lesa e sofferente. Ed io mi son chiesta...perché non ho avuto il coraggio di tampinarli e spiegarmi e reclamare per me stessa un solo minuto di ascolto? Che sciocca. Alla fine siamo rimasti in ottimi rapporti...tra mille scuse ed abbracci, ma a distanza di anni non è facilissimo riannodare un filo spezzato. Provaci. Magari il tentativo sarà fallimentare, ma non avrai future recriminazioni nei confronti di te stessa. Ultima cosa...non sminuire il dolore che senti. Gli amici sono il carburante del cuore. Abbraccio.

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Messaggio  merla Ven Giu 03, 2011 11:02 am

ciao gio,

per la mia esperienza non so se ti conviene parlarne o cercare il dialogo adesso, in un momento in cui non ti senti tanto bene. Devi valutare se per te è una forzatura o meno.

qualche anno fa vivevo in un alloggio dove eravamo in 6, e tra questi c'era una persona (di cui pensavo di essere amica) con un enorme ascendente sugli altri. dopo una discussione e un successivo, infruttuoso, tentativo di chiarimento con lui, la situazione per me in casa è diventata insostenibile. Oltre a me c'era un altro inquilino verso il quale veniva fatto del vero ostracismo (molto peggio di quanto non succedesse a me), il quale però riusciva a gestirsi bene la situazione e ne soffriva il giusto.
Io ho retto un paio di mesi, con ansia, incubi ecc. ecc., poi ho semplicemente alzato i tacchi tornando provvisoriamente da mio padre perché non ce la facevo più. Oggettivamente tuttora la mia reazione mi sembra esagerata, però insomma, evidentemente certe cose che in sé ritengo sciocchezze per me rappresentano una pressione psicologica, che non reggo né ho intenzione di reggere. E a mio parere non necessariamente ne varrebbe la pena. tanto più che le persona manipolative esistono, e alla tua età si è particolarmente sensibili sia al loro fascino sia al loro eventuale ostracismo.

hai davanti un sacco di tempo e di vita, e incontrerai altri amici (in ogni caso ne hai altri a quanto dici) per cui secondo me faresti bene davvero a disinteressarti nei limiti del possibile. insomma, se questa situazione ti ha già portato a star male, cambiare regime scolastico ecc. ecc., e se tu fossi mia figlia o la mia sorella minore, il mio consiglio sarebbe di star il più lontano possibile da chi è parte proprio di questa situazione. perché a un certo punto prima c'0è la tua salute e il tuo benessere, dopo (e molto dopo) viene la capacità di gestirsi i rapporti umani, soprattutto quando si tratta di un gruppo di amici e quando hai 18 anni. :-)
Se fai il liceo classico, significa che probabilmente intendi iscriverti all'università, quindi tra pochi mesi sarai in un mondo completamente nuovo, con persone diverse, amici nuovi e un sacco di novità. spesso gli amici del liceo si perdono cmq con l'inizio dell'università, quindi - nei limiti in cui riesci - non darti altra pena per il tuo gruppo di amici.
chi era veramente amico, lo resterà anche dopo anni. chi non lo era, non è detto che valga lo sforzo del chiarimento.

per quanto riguarda il peggioramento, parlane con lo psicologo e lo psichiatra, però non pensare sia chissà cosa. l'esame di maturità è un momento di stress per tutti, arrivi da una situazione già di non serenità, per cui probabilmente è solo una specie di breve ricaduta contingente. se hai iniziato un percorso serio con il medico e lo psicoterapeuta, sicuramente la potrai gestire al meglio.
e cmq se non sbaglio alla maturità si tiene conto anche dell'andamento degli anni precedenti... per cui stai tranquilla, anche se ti impegni non puoi compromettere TUTTO, non è proprio possibile. :-)

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Messaggio  gio92 Ven Giu 03, 2011 2:09 pm

Ciao, grazie a tutti per esservi interessati!
Mi avete scritto tutti riguardo al dialogo, non l'ho scritto ma il dialogo l'ho cercato (diciamo che mi sono dimenticata di scrivere la parte forse più importante) ma è servito a poco o niente. La prima cosa che ho fatto è stata parlare con questa ragazza che accusava solo me di quanto fosse successo, dicendomi frasi del tipo "come al solito si pensa solo e sempre al tuo dolore" e cose simili...quando io sono la prima ad annullarmi completamente per dare tutta me stessa agli altri (Il mio atteggiamento da buona samaritana, che può essere ammirabile se non portato all'esasperazione come faccio io. Ma ho sempre fatto così, è proprio la mia natura, sulla quale sto lavorando in questi mesi con la psicologa). Con il mio ormai ex ragazzo il dialogo l'ho cercato immediatamente ma non capiva assolutamente per niente la mia reazione e soprattutto non capiva la mia depressione dicendomi che "la depressione è solo un modo per camuffare la pigrizia". Con gli altri componenti del gruppo invece il dialogo non l'ho cercato da subito, perchè non volevo vedere e parlare con nessuno ma comunque loro non si sono mai fatti vivi e quando, dopo qualche mese, ho provato a parlare con qualcuno di loro mi è stato detto "noi non ti abbiamo cercato perchè ti sei isolata da sola, sei tu che te ne sei andata quindi...". Insomma, questo dialogo è stato un po' deludente. Con gli altri amici al di fuori di questo gruppo (quindi sosstanzialmente quei pochi amici della classe) non è stato proprio facile relazionarsi in questo periodo perchè quando ho smesso di andare a scuola nessuno di questi mi ha chiamata o contattata, nessuno capiva la mia situazione, inoltre molti pensavano che i professori mi facessero favoritismi, che stessi navigando nell'ozio più totale...solo utimamente avevo ripreso i rapporti con due o tre di questi, ma ho come l'impressione che gli dia ancora fstidio questa situazione e mi sento un po' un peso per loro..sto sempre a chiedergli appunti o spiegazioni...sembra che non ne possano più.
Comunque stanotte sono stata di nuovo male, nuovo attacco di panico, e quindi niente interrogazione di italiano oggi, ho l'ultimatum per lunedi dove avrei anche un interrogazione di matematica e domani geografia astronomica...sto realmente impazzendo! @_@ dopo di che via allo studio per gli esami...ma ora come ora ho proprio perso di vista l'obiettivo...non mi va proprio di fare niente.
Ringarzio ancora tutti per avermi risposto! =)

gio92

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Messaggio  mmm Sab Giu 04, 2011 8:06 am

ciao, forse arrivo tardi comunque volevo suggerire di investire le tue energie nel curarti di te piuttosto che nel correre appresso agli altri.

spesso nelle relazioni c'è la fiamma e la falena, come dice la saggezza popolare meglio essere fiamma che falena, attrarre piuttosto che essere attratti. secondo me non vale solo per l'amore ma in certa misura anche per le amicizie.

ciao

mmm

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Messaggio  falco67 Sab Giu 04, 2011 8:37 am

Se posso... per quanto poco, io possa ora dire....
Dire solo che dopo tanto buio, si ritorna a vedere la luce. Anche se piccola.
Un piccolo spiraglio davanti a me si sta aprendo........... Ero messo davvero male... ERO!
Non disperare quindi anche tu, e vedrai che tutto si risolverà. Stai tranquilla innanzitutto.
Non dannarti l'anima se vedi tutto negativo, più ci pensi e peggio è. L'ho provato sulla mia pelle.
Ripeti dentro te: dai, un passino alla volta e vedrai che ce la fai GIO.
Lo so che pensar positivo quando proprio non ce nè, è difficile..... ma prova a farlo.
E quando sei lì che stai aspettando di prender sonno, pensa: DOMANI SARA' UNA SPLENDIDA GIORNATA.
Vedrai che pian piano tutto si sistema!
Abbi fiducia, te lo dice uno che ERA.... (passato prossimo...) (e tra un po' remoto... e ci credo..... bisogna....) messo malino di testa, come si dice.... fino a ieri.... mamma mia! ma oggi vedo già che splende il sole. E solo fino a ieri non lo vedevo....
Bisogna crederci anche se è dura, lo so.
Intanto ti auguro una SPLENDIDA GIORNATA. Dai, dai che ce la fai! CIAO FALCO
falco67
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