Info su farmaci.

Salve vorrei chiedere se qualcuno sta usando farmaci antidepressivi del tipo ssri ed antipsicotici atipici e non.
In particolare mi interessa sapere come si sono trovati e se sono aumentati di peso.
Insomma vorrei capire quali posso essere gli effeti collaterali dei seguenti farmaci:
daparox,welbutrin.
abilify,invega.

ciao ...io prendo un antidepressivo del tipo SSRI ...si chiama entact...poi da poco prendo del Risperdal per l'ansia...l'effetto combinato di questi due farmaci mi ha fatto aumentare di circa 8 Kg...tra gli altri effetti collaterali che ho avuto c'è ansia,stanchezza e confusione mentale...solo che dopo circa un mese dall'inizio della terapia scompaiono ...i farmaci che stai prendendo non li conosco ....cmq tieniti sempre in contatto con il tuo terapeuta ed informalo su qualsiasi effetto collaterale ti venga ...sarà lui a decidere sul da farsi in termini di dosi o addirittura di sostituzione del farmaco che ti dà problemi ...ciao in bocca al lupo:)

wellbutrin e cipralex (ssri) non mi hanno fatto aumentare di peso.

Idem come prima.

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Non so se sono farmaci ssri...
io comunque prendo il talofen in gocce, ma purtroppo non ti posso dire niente riguardo all'aumento di peso perché come farmaco ha l'effetto contrario, riduce l'appetito e dimagrisci. Il suo effetto negativo che ho riscontrato è che abbassa la pressione, quindi giramenti di testa ogni volta che ti alzi e spesso vedi anche nero per qualche secondo.
Inoltre ha un sapore veramente orribile. Ha comunque un effetto abbastanza immediato, non devi aspettare settimane prima che inizi a fare effetto.
Inoltre prendo anche lo zoloft, un antidepressivo in compresse, che fa effetto solo dopo alcune settimane.
Per un po' ho preso anche lo xanax, che è invece un ansiolitico (io lo prendevo per il minimo effetto antidepressivo che ha e perché andavo da una neurologa incapace, poi l'ho cambiata con il talofen). Fa effetto anche lui subito, crea un po' di dipendenza da quello che ho visto, nel senso che se ti dimentichi un giorno di prenderlo ne senti molto l'effetto.

Joy ha scritto:Faccio una domanda in questo post perchè non so in quale altra sezione del forum postarla.
E' vero che il mio medico della mutua non può prescrivermi psicofarmaci?
Prima avevo un altro medico di base e in passato mi aveva prescritto lo Xanax.
C'è forse differenza tra il prescrivere le benzodiazepine o il prescrivere gli antidepressivi?
Ho chiesto la prescrizione di un farmaco ma mi ha risposto che può prescrivermelo solo con il foglio di uno psichiatra.

La mia dottoressa di base mi fa la ricetta (rossa) dell'antidep dopo aver visto la ricetta (prescrizione) dello psych, mentre per lo xanax, essendo una benzo, la fa senza bisogno della ricetta dello specialista (ovviamente non a caso, ma se serve)

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Joy ha scritto:
Mi chiedo però se sia sufficiente curare la depressione solo avvalendosi di farmaci che propriamente non sono antidepressivi.
L'idea però di continuare a fare da "cavia" in altri probabili tentativi con nuovi farmaci, non mi rasserena molto ....

Purtroppo la materia è intricata e la cosa più certa è la risposta soggettiva ai farmaci. Ho preso a lungo un farmaco che mi dava effetti blandi solo perché non ho avuto il coraggio di metterlo in discussione con il medico. Accompagnare farmaci e analisi mi ha aiutato a chiarirmi le idee ed anche a mettermi più consapevolmente in rapporto con il mio medico. Sono dell'idea che nella depressione la terapia farmacologica è fondamentale ma da sola non basta.

Joy ha scritto:Mi chiedevo già da tempo se fosse possibile essere intolleranti solo agli antidepressivi e invece tollerare bene gli antipsicotici e le benzodiazepine.
Essendo totalmente ignorante in materia non conosco quale differenza di composizione intercorra fra i vari tipi di farmaci, quindi sono arrivata a chiedermi se finora ho semplicemente assunto quelli sbagliati, o se io non tolleri tutta la famiglia degli antidepressivi.
Non so se è già successo a qualcuno di voi.
Mi chiedo però se sia sufficiente curare la depressione solo avvalendosi di farmaci che propriamente non sono antidepressivi.
L'idea però di continuare a fare da "cavia" in altri probabili tentativi con nuovi farmaci, non mi rasserena molto ....

Farmaci antidep, antipsicotici (o neurolettici) e benzo sono diversi, anche se in alcune azioni possono coincidere o rafforzarsi se assunti assieme; ora, non sono un medico, ma ho provato due neurolettici (sycrest e risperdal), tre anridepressivi (un SNRI -cymbalta- e due SSRI -daparox (o dropaxin) e maveral-) e tre benzo diverse (xanax, valium e dalmadorm o valdorm), somministrate da tre psichiatri diversi.
Il primo psych mi diede fin da subito la dose di mantenimento e ho sbarellato di brutto, soprattutto dopo aver associato lo SRNI (cymbalta) al neurolettico (sycrest); la seconda e soprattutto il terzo hanno invece utilizzato un approccio progressivo, partendo da dosaggi bassi e salendo lungo un arco di un paio di mesi ai dosaggi di mantenimento, così da permettere al corpo di "digerire" i principi attivi e i loro effetti.
Stesso discorso nella dismissione; il primo SSRI (daparox) l'ho scalato nel giro di un mese e ora sto scalando il secondo (maveral), che è quello principale, al quale associo una dose minima di risperdal, che credo sarà l'ultimo a essere dismesso.
Per completare il quadro, il primo psych aveva sbagliato diagnosi e prescritto farmaci non adeguati (e temo non associabili, almeno leggendo i bugiardini - tra l'altro sul sycrest sembra ci siano forti dubbi riguardo al funzionamento e agli effetti collaterali); la seconda psych mi prescrisse il primo SSRI per calmare gli effetti dei precedenti farmaci eliminandoli dalla mia terapia, il terzo psych infine è quello che mi segue tutt'ora e mi diede la cura necessaria, proseguendo anche un po' sulla linea della collega.
Discorso a parte per le benzo, le quali hanno un'azione più immediata, quasi senza effetti collaterali se assunte nelle dosi corrette ma con la possibilità di portare ad assuefazione se prolungate nell'uso; io le ho usate per un paio di mesi come sonniferi (dalmadorm e valdorm) quando stavo male, sempre scendendo e salendo in progressione e in alcune occasioni per gli attacchi di panico e di ansia (xanax a casa, valium in dosi massicce le volte che son finito al pronto soccorso); parlando di me, i sonniferi han fatto il loro lavoro, mentre come ansiolitici non han sempre funzionato, sia per la forza degli attacchi, sia perchè son piuttosto robusto e penso ci vogliano dosi mediamente superiori alla media per ottenere gli effetti desiderati.
Poi ti mando la fattura per la consulenza....

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Joy ha scritto:Grazie per le consulenze di entrambi

Di nulla

Joy ha scritto:Ecco perchè mi chiedo se intervenire solo sul disturbo del panico (attualmente con l'Amisulpride), giovi poi anche alla depressione, o se quella sia un disturbo a se stante che andrà curata con farmaci specifici.

Leggendo qua e la, sembra che l'amisulpride sia utile e utilizzato anche come antidep (su google, "amisulpride e depressione"), che abbia pochi o nulli effetti indesiderati, che si possa scalare senza progressione ma che si debba tenere d'occhio la prolattina (che non so cosa sia.... ), ma forse per dosaggi più alti e per lunghi periodi di trattamento

Joy ha scritto:Finora avevo letto di una percentuale bassissima di persone intolleranti agli antidepressivi e spero che questi miei episodi siano solo dei casi arginati e di poter sfruttare gli effetti di qualcuno di questi farmaci, almeno all'inizio, per riuscire a fare qualche progresso

Penso dipenda da sensibilità personale, effetti indesiderati propri dell'antidepressivo, effetti indesiderati dovuti all'interazione con altri farmaci assunti in contemporanea; teoricamente lo psichiatra dovrebbe tenere conto di queste cose nel prescrivere la cura

Joy ha scritto:
Ecco perchè mi chiedo se intervenire solo sul disturbo del panico (attualmente con l'Amisulpride), giovi poi anche alla depressione, o se quella sia un disturbo a se stante che andrà curata con farmaci specifici.
Finora avevo letto di una percentuale bassissima di persone intolleranti agli antidepressivi e spero che questi miei episodi siano solo dei casi arginati e di poter sfruttare gli effetti di qualcuno di questi farmaci, almeno all'inizio, per riuscire a fare qualche progresso

Penso che il tuo psichiatra dovrebbe ascoltare questi tuoi interrogativi. Lo Xanax tampona un'emergenza ma non fa altro, l'antidepressivo SSRI offre un tappeto su cui svolgere ogni analisi. Non sono un dottore ma prima di pensarti intollerante agli antidepressivi pensa che di questi ne esistono parecchie famiglie ed è tuo diritto modificarli o cambiare il medico.

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Scusate ragazzi, qualcuno di voi sa dirmi se esiste e quale sia un ssri che abbia un effetto leggermente euforizzante come quando si assume una quantità moderata di alcool?

A voi capita di prendere un farmaco (non che io ne prenda) e di avere un effetto improvviso che però scade nel giro di pochissimo o poco tempo?

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Joy ha scritto:
Stavolta in lista ho ENTACT (escitalopram). Qualcuno per caso l'ha già usato?

è un antidepressivo SSRI che ho preso per qualche anno e mi è parso leggero e poco invadente rispetto ad altri, poi ciascuno li tollera a modo suo.

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L'ho preso anch'io per un po' e non ho avuto grossi effetti collaterali.

In ogni caso, è abs difficile che un medico allopatico ti consigli l'iperico. Se vuoi puoi provare a ragionare con un naturopata o simili per l'iperico, ma si tratta proprio di una scelta di campo.
Ci sono alcuni medici che sono anche omeopati e con cui magari puoi ragionare su cure del genere, però psichiatri sono pochissimi. Forse più facile che tu possa trovare un neurologo che valuti anche altri approcci.

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una cosa non capisco: come mai il terapista ti prescrive sempre psicofarmaci se ti fanno male?

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