Racconta il tuo più grande rimpianto...

Non aver avuto e non avere il coraggio di affrontare mio padre.

Rimpiango ogni volta che non ho alzato la voce con lui.

Rimpiango tutte le volte che non mi sono fatto valere.

Rimpiango di non aver fatto le valigie a 18 anni e di non essermi aggregata ad un gruppo di amici che sono andati a Londra.Allora stavo con un ragazzo che non voleva saperne di trasferirsi altrove.Ho scelto di rimanere a CaCania con lui.

lunatica ha scritto:Rimpiango di non aver fatto le valigie a 18 anni e di non essermi aggregata ad un gruppo di amici che sono andati a Londra.Allora stavo con un ragazzo che non voleva saperne di trasferirsi altrove.Ho scelto di rimanere a CaCania con lui.

La propria città può essere un rimpianto?

Però è vero...

Luna mi fai pensare che anch'io ho un rimpianto... quello di non essere andato in Francia.

Quasi quasi faccio lo zaino e scappo...

Beh,la propria città non è un rimpianto.
Quello che rimpiango è di non essere partita così su due piedi.Magari dopo un pò di tempo sarei pure ritornata,non lo so...
Si,dai,parti.E non dimenticare di mandami una cartolina o qualche souvenir

Essere un genio a metà!!

Il mio più grande rimpianto potrebbe essere quello di non laurearmi, sto cercando in ogni modo di non farlo diventare tale!

Non mollare Primavera.

E' vero.

Non mollare.

Io penso che il mondo italiano si distingua in Contadini e Intellettuali.

Si può essere dei geni in entrambi i campi...

Però credimi: è importante essere intellettuali.

Il mio + grosso rimpianto è essermi sposat

grazie per le risposte che mi avete dato.riguardo ai farmaci prendo en efexor litio e non mi ricordo.....secondo voi quanto conta lo specialista che mi ha in cura?e' il pensiero che deve cambiare? ho parecchia paura.ho visto la foto del ragazzo con la testa in giu moltl singolare. c e' chi mi parlava di pensiero olistico, di cosa si tratta?........ il disturbo di personalita riguarda essere me stessa....il caos. ciao e grazie claudia

Bel cocktail di farmaci, ti credo che non hai stimoli, sei sedata.
Lo specialista che ti ha in cura conta moltissimo, però più o meno tendono a darti le stesse terapie.

Tu dici di avere un disturbo della personalità, vorresti parlarcene di cosa si tratta? cosa provi o vedi, oppure senti?

Da come scrivi si percepisce che stai soffrendo profondamente, e le tue paure sono giustificate, ma non devono prendere il sopravento sul decorso della malattia.

Claudia il cammino è fatto da tappe, ogni tappa rappresenterà un successo verso la guarigione.
Il primo passo l'hai già fatto, stai in cura con uno specialista, ora però devi ordinare la tua mente, i tuoi pensieri e i tuoi obiettivi, per cui sarebbe meglio se ti rivolgessi ad uno psicologo ,o anche più di uno, che non guasta mai e quando avrai scelto chi ti rende più sicura, affronta assieme a lui i problemi che ti affliggono.

Non dimenticare il tuo corpo, che in questi momenti spesso viene abbandonato, quindi prenditi cura di ogni parte del tuo corpo, amandolo e rispettandolo.
Il corpo domanda un giusto nutrimento, un giusto e adeguato movimento e un buon riposo.

L'uomo con la testa in giù sono io Suggestione, pratico lo Yoga, disciplina che consiglio a tutti coloro che amano la vita, come l'amo io.

Buon cammino Claudia.

ciao purtroppo ho poca memoria per i nomi.....potresti rispondermi sul quesito che trattava dei 6 o 7 anni in cui hai sofferto di depressione?nello specifico se hai avuto alti e bassi.spero di non disturbarti ciao claudia

suggestione ha scritto:Bel cocktail di farmaci, ti credo che non hai stimoli, sei sedata.

Beh insomma...sedata dipende dal quarto farmaco che claudia non ricorda: così sono un antidepressivi di nuova generazione, uno stabilizzatore dell'umore e un ansiolitico (l'unico che seda un po'). Poi dipende da cosa intendiamo per sedata, dai dosaggi e dai problemi che c'erano di base.

Cmq, claudia, era un'altra persona a parlarti di anni di depressione, cioè alfredo, che poi magari ripassa sul forum e ti risponderà.

Olistico vuol dire avere una visione delle malattie che includa benessere fisico, psichico e mentale: quindi nel caso di problemi psichici non occuparsi soltanto degli aspetti psichiatrici e psicologici ma anche della salute e del benessere fisico: mangiare sano, fare sport etc. etc.

Boh claudia, vuoi parlarci un po' più di te? (solo se hai voglia)
ciao e buona notte

merla

Come ti ho detto, più è grande la sofferenza e più si devono usare medicinali per combatterla, ma questo non vuol dire che li dovrai prendere per tutta la vita.

Anche mia madre prendeva il litio, un antidepressivo e parecchi ansiolitici. Poi piano piano ha diminuito ed ora sta bene.
Ovviamente certe terapie richiedono anni, ma quello che conta è il risultato.
Mi raccomando: non sospendere mai le terapie e non diminuirle se non ti viene detto dal medico. Se non stai bene, cambia medico, ma non fare di testa tua!

Concordo, se hai disturbi, che sia positivo intraprendere anche una terapia psicologica. Se lo psicologo è bravo ti può aiutare molto.

Scrivi qualcosa di più su quello che senti e che provi. Sarebbe più semplice capire e magari aiutarti un po'.

claudia ha scritto:ciao purtroppo ho poca memoria per i nomi.....potresti rispondermi sul quesito che trattava dei 6 o 7 anni in cui hai sofferto di depressione?nello specifico se hai avuto alti e bassi.spero di non disturbarti ciao claudia

si , avevo alti e bassi , da quando è scoppiata in forma grave , andava avanti per un mese , poi smetteva del tutto , stavo bene una settimana , dieci giorni e poi ritornava come prima . Ne prevedevo il suo andamento e con molta fatica mi ci ero quasi abituato e aspettavo con pazienza quella settimana di tregua .

Poi non ebbe nemmeno più la stessa periodicità , durava anche 2 o 3 mesi di seguito e il periodo di benessere solo pochi giorni .
A quel punto ,mi preoccupavo sempre più , e mi stavo convincendo che non sarebbe andata mai più via e mi stavo rassegnando a stare male finchè avrei vissuto .

Ho passato pomeriggi interi , e anche le serate seduto in poltrona , piangendo o , solo assorto , con lo sguado fisso nel vuoto .
I sintomi credo di averli avuti tutti : oltre all'umore depresso , insonnia , ipersonnia , attacchi di panico (questi pochi ) . Il momento più brutto era la mattina , perchè al risveglio , si presentava l'umore depresso , mentre quando dormivo non me ne accorgevo e allora cercavo di prolungare il più possibile il sonno .
Ma alla fine anche il bisogno di sonno svaniva e allora l'umore depresso e quel groviglio di pensieri penosi , erano li ad attendermi , senza riuscire a trovarne la soluzione .

Mi ha fatto compagnia la musica di E.Satie , triste , come lo ero io .

In seguito ho cominciato a leggere libri che trattavano i disturbi dell'umore , e piano piano ho cominciato a conoscere i motivi che mi scatenavano la depressione .
Le falle profonde della mia personalità erano la mancanza di autostima .

Ora l' ho in parte ricostruita , e quegli episodi tristi di depressione non si sono più verificati .

Certo , a volte mi capita di ripetere gli stessi errori e quindi di stare male , ma ora sono in grado di attivare comportamenti migliori , per cui spesso mi creo situazioni positive , mentre quando sbaglio riesco ad attutire le emozioni negative , per cui non arrivo più alla depressione , ma solo a una certa tristezza che non assomiglia al modo di sentire da depresso .

Ciao , e se ti va , fai sapere di te , in modo che ti si possa aiutare meglio .
Alfredo

cosa hai messo in moto per scacciare i pensieri?e' dipeso molto da te? claudia

lunatica ha scritto:Rimpiango di non aver fatto le valigie a 18 anni e di non essermi aggregata ad un gruppo di amici che sono andati a Londra.Allora stavo con un ragazzo che non voleva saperne di trasferirsi altrove.Ho scelto di rimanere a CaCania con lui.

Lunatica..pensa un po´il mio rimpianto piu´grande é quello di non essere rimasta in Italia invece di trasferirmi per un uomo all´estero. Ora sono qui in un paese straniero e ancora mi pento, giorno dopo giorno della mia scelta. Se solo potessi mandare indietro il tempo..