Effetti collaterali

Prendo il risperdal 2 mg al dì da 15 giorni circa e ieri.. è arrivato un effetto collaterale schifosetto e fastidioso.. lunedì chiamerò lo psichiatra io inanto ho sospeso l'assunzione e vediamo se l'effetto collaterale va via.. mi crea disagio e imbarazzo..!
Mi dispiace perchè da quando ho cominciato la cura sto decisamente meglio.. sono tornata ad essere quella che ero e starci con la testa a non avere pensieri strani..ad essere finalmente serena ( più o meno..) .. lo psicoterapeuta e lo psichiatra sono ancora indecisi sulla diagnosi .. probabilmente dovrò fare dei test e sono pronta a fare di tutto pur di stare bene..
Se da un lato credo fermamente nel supporto psicologico.. dall'altra in questo momento ( o forse per sempre.. non lo so..) ho bbisogno dei farmaci per poter stare bene.. e la cosa che più mi fa rrabbiare è che il mio stare bene in questo momento è legato a delle medicine..che però danno effetti collaterali fastidiosi come il mio .. non so per quanto possa andare avanti a pastigliette..

(Vorrei dirti che sono passato... e ti ho letta).

(E, prima di tutto, una grandissima solidarietà...).

§

Poi, se posso, vorrei proporre una riflessione.

In verità: la Salute è SEMPRE legata a determinati comportamenti o all'assunzione di prodotti naturali o elaborati dall'uomo che chiamiamo Medicine.

Ad esempio: in Farmacia, esistono dei prodotti, assolutamente validi, chiamati "Fitoterapici": farmaci che nascono dall'elaborazione di Piante, Semi, Alberi.

Quand'ero piccolo, per dirne una, mi ricordo che mia mamma mi raccontava che anticamente, nei Giardini conventuali, c'era sempre un'area chiamata "Giardino dei semplici", in cui il Frate farmacista coltivava le piante "base" per le cure (Aglio come disinfettante... Valeriana per il riposo...).

Poi, durante il '900, l'Industria ideò il prodotto "pillola". Ad esempio, l'Aspirina, se ricordo bene, è una rielaborazione di un prodotto derivato dal Salice piangente. (E' "acido acetilsalicilico). Fino al XIX° secolo di faceva un "decotto" di corteccia. Dopo il XIX° secolo, si prende la pasticca. E, spesso, si ragiona sulla differenza.

§

La domanda è: è giusto usare la Natura per stare bene?

Per sopravvivere?

E' un comportamento naturale.

Bello.

Assolutamente spontaneo.

§

Poi... a ben vedere... anche "mangiare", in linea di principio, è una "Pratica di salute".

Non c'è differenza, cioè, nel prendere della Corteccia di Salice piangente e farne un decotto o raccogliere Grano per farne pasta.

In entrambi i casi c'è una sensazione di "disagio" (malattia... fame...) che, noi uomini, combattiamo come possiamo. A volte commettendo degli errori... (ad esempio quando mangiamo troppi "dolci"...) a volte scoprendo nuove "ricette" assolutamente soprendenti (come i Vaccini...).

§

Fortissimamente, vorrei dire questo: non c'è una grande differenza tra prendere Medicinali e Mangiare.

In entrambi i casi "usiamo la Natura" per stare meglio.

E, a rigor di logica... se non consideriamo "sbagliato" mangiare... perché consideriamo "sbagliate" le Medicine?

Se una Medicina fa male... poi... è giustissimo parlarne con il Medico. Perché così come esiste una "intolleranza" ad un cibo... (ad esempio l'intolleranza al Lattosio) così potrebbe esistere un'"intolleranza" ad un Farmaco.



§

Coraggio!

Ti faccio, davvero, forza!

gli effetti collaterali di molti antidepressivi scompaiono spesso dopo un po' di tempo che si prende l'antidepressivo. Per questo in questi casi non si dovrebbe interrompere la l'assunzione del farmaco ma attendere con pazienza se gli effetti collaterali scompaiono.

Il tuo psichiatra ti sarà dire che fare secondo lui: se interrompere il farmaco o se tenere duro ancora per un po'.

Scrivi che il fatto che il medicamento ti fa star bene ti fa arrabbiare. Io trovo che ciò non dovrebbe farti arrabbiare perchè ti indica che non dipende da te se stai male, non dalla tua volontà ma dalla malattia che va curata coi mezzi appropriati.

Storicamente nel passato si ha spesso considerato la depressione (o altre malattie psichiche) non come una vera malattia ma come un qualcosa di cui il paziente fosse esso stesso responasbile. Così non è e la depressione va presa molto sul serio, è una malattia che va curata come tutte le altre malattie e non banalizzarla con un "distraiti" che ti passa o con con altri espedienti non pertinenti.

Ciao Pavely!

La tua riflessione a rigor di logica non fa una piega.. è vero mangiamo per stre bene.. prendiamo le medicine per stare bene .. e qui mi rialla ccio a quello che ha scritto Marco7 la depressione cos' come altri disturbi pischici è una malattia è vero quindi ci sono le medicine per curarla..e si prendono se si vuole guarire.

La mia riflessione è diversa: io da circa 3 anni prendo ogni mattina la mia bella pastiglietta di Eutirox perchè la mia tiroide mi si è rivolta contro ( è autoimmune e non funziona bene) e questo non crea alcun fastidio anzi ringrazio che esistano delle pastigliette così.. perchè altrimenti sarei malata ..molto malata.
Il cervello è un organo e se l'organo si ammala bisogna curarlo. fin qui tutto bene.. quello che io non riesco ad accettare è :
1) il mio cervello non funziona più bene e per farlo toranare nei limit della noram devo prendere delle medicine
2) Se smetto le medicine anche solo per 2 giorni.. il mio cervello e il mio sistema del pensiero tornano a non funzionare più bene lo sto vedendo in questo momento.. ieri sono passata dalla rabbia esagerata . e ieri sera ero euforica .. ma forte abbastanza per capire che era meglio rimanere in casa e non fare danni in giro
3) Perchè prima ( oddio 17 anni fa ero messa peggio..) stavo bene anche senza medicine e ora il mio benessere dipende da una pastiglietta bianca.questo vuol dire che sono completamente andata? che dovrò prendere pastiglie a vita?
Questo mi fa arrabbiare ..la consapevolezza che è così .so che c'è gente messa peggio di me e che prende pastiglie diverse pur di stare bene.. ma sinceramente degli altri non mi interessa io guardo me stessa ..e so che non sarò mai più quella di prima se non mi curo ..dipenderò dai farmaci..e per una che prende l'aspirina se muore dal mal di testa ..è dura da digerire.. vorrei avere la bacchetta magica e poter tornare ad essere quelal che ero " naturalmente" ma non lo posso fare..

io penso che la differenza tra la pastiglia per la tiroide e la pastiglia per il tuo malessere psichico sia che una è per una nalattia fisica mentre l'altra per una psichica.

è più facile accettare e curare una malattia fisica che psichica. La malattia psichica è spesso stigmatizzata, viene nascosta se si può e non la si vuole avere.

anche socialmente si parla molto di più delle malattie fisiche che psichiche e c'è relativamente poca informazione e consapevolezza sulle malattie psichiche.

Tu hai la tua diagnosi che qualcosa non va (bipolare o altro) da poco e forse devi ancora abituarti a ciò.

Se prenderai medicamenti a vita per la malattia psichica non si sa ora (almeno io e tu), l'importante è vivere bene il presente e se per far ciò bisogna ricorrere ai farmaci pazienza e prendiamoli....

Io provo ad azzardare un'ipotesi...

Madre Natura NON SI è ANCORA ACCORTA CHE VIVIAMO FINO AD UNA COSì TARDA ETà.

Cioè: ci stiamo ancora "aggiustando"... assestando.

Un ricordo: quand'ero bambino sono stato agli scavi di Pompei. E mi ricordo, chiaramente, che la guida raccontò che l'età media degli antichi romani era sui 40 anni circa.

Oggi, se non sbaglio, l'età media degli italiani si assesta sui 70 anni.

E non è raro trovare ultracentenari nel nostro paese (penso, in modo speciale, alla Sardegna).

Il fatto è questo: la Medicina, ogni anno, SFIDA Madre Natura e la Mortalità. E, tantissime volte, vince.

Per tantissime malattie di cui oggi abbiamo la cura, anticamente si m o r i v a.

Ad esempio: per la Tiroide. Ma anche per il cuore... per tantissimi organi. Ed è qualcosa che mi ha sempre meravigliato tantissimo...

§

Anticamente, per la Malattia mentale si finiva in luoghi spaventosi (Manicomi) e non si aveva cura.

Oggi, sì.

Non dimentichiamo che molte Malattie mentali (penso al APD - Avoydant personality disorder... e così via) oggi sono PERFETTAMENTE CURABILI.

E questo grazie alla magia dell'interazione tra l'aspetto medico (Psichiatria) e l'aspetto "umano" (Psicologia). Che sempre, sempre, sempre devono andare assieme...

Ad esempio: è stato dimostrato scientificamente che un'alta qualità della vita, negli Ospedali, migliora in modo STRAORDINARIO i tempi di cura... (aspetto umanistico e psicologico).

§

Davvero, non dobbiamo avere paura di invecchiare o di stare male.

E, in verità, l'Uomo "allo stato naturale" vivrebbe 40 anni. Con le medicine molto di più.

Ma è un nesso n a t u r a l e. Non c'è, penso, invecchiamento, accesso alla "seconda età", senza medicine.

E con il tempo diventano sempre di più... (e i reumatismi... e gli occhiali... e la pasticca per il cuore... e quella per la pressione... e la glicemia...).



Dai... dobbiamo fare "buon viso a cattivo gioco". Sono le Regole... succede a tutti.

Il cervello è un organo come gli altri, non vedo differenza tra prendere una pastiglia per proteggere il cuore e una per aiutare il cervello, quando questa serve per aiutare a vivere.

Pavely ha scritto:
...
Un ricordo: quand'ero bambino sono stato agli scavi di Pompei. E mi ricordo, chiaramente, che la guida raccontò che l'età media degli antichi romani era sui 40 anni circa.

Oggi, se non sbaglio, l'età media degli italiani si assesta sui 70 anni.
...
E, in verità, l'Uomo "allo stato naturale" vivrebbe 40 anni. Con le medicine molto di più.
...

Mah non è che che questi morissero a 40 anni di vecchiaia.

Ad abbassare drasticamente la media probabilmente erano i bambini che non avevano tutte le cure di oggi e quindi morivano più di frequente... oltre agli altri morti di tutte le fasce d'età tra guerra, malattie (peste, malaria, ecc...), povertà, carenza non solo di cure ma anche di igiene ecc... ecc...

http://it.wikipedia.org/wiki/Speranza_di_vita

...
È strettamente correlata al tasso di mortalità alle diverse età: l'allungamento dell'aspettativa di vita alla nascita, ad esempio, può essere la semplice conseguenza della riduzione dei tassi di mortalità infantile, dovuta a migliori condizioni igieniche e sanitarie, senza che vi sia effettivo allungamento nella soglia di vita complessiva delle persone. Questo fatto è spesso all'origine di grossolani fraintendimenti, quando si afferma, in maniera semplicistica o a sproposito, che l'alta speranza di vita conseguita da una certa popolazione, ha come conseguenza l'aumento percentuale della popolazione anziana (si parla a volte, di invecchiamento della popolazione), mentre invece è la semplice conseguenza di bassi tassi di mortalità in età giovane....

Quest'altra testimonianza è pure interessante...

http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080803094838AARMx1D

Perchè nell'antichità gli uomoni vivevano piu a lungo?

Miglior risposta - Scelta dal Richiedente
Nel periodo prediluviano, la durata della vita umana si avvicinava ai mille anni. (Ge 5:5-29) Le persone più vicine alla perfezione originale dell’uomo avevano una maggiore longevità rispetto a quelle vissute molto dopo. La vita più lunga di cui si abbia notizia fu quella di Metusela (Matusalemme), che visse 969 anni, Enos 905, Maalalel 895, Lamec 777, Sem 600, Eber 464, Enoc 365, Peleg 239, Tera 205, Isacco 180, Abraamo 175, Giacobbe 147, ecc. Dopo il Diluvio, la durata della vita umana si ridusse rapidamente.
Circa 3.500 anni fa Mosè scrisse in merito alla durata della vita: “In se stessi i giorni dei nostri anni sono settant’anni; e se a causa di speciale potenza sono ottant’anni, tuttavia la loro insistenza è sull’affanno e sulle cose nocive”. (Sl 90:10) Sotto questo aspetto la situazione non è mutata sostanzialmente.
Il proposito originale di Dio era che l’uomo vivesse per sempre. Essendo perfetto, il primo uomo Adamo aveva l’opportunità di godere una vita senza fine continuando ad ubbidire a Dio. (Ge 2:15-17) A causa della disubbidienza, però, Adamo perse quell’opportunità, e da lui l’intera razza umana ereditò il peccato e la morte. — Ro 5:12.

E' bello l'accenno all'età di Matusalemme...



§

Però, perdonami, io rimango della mia opinione.

Sono convinto che nell'antichità, per tantissime malattie della terza età, non esistesse una cura.

Mi spiego: mio papà soffre di gravi crisi respiratorie. Ha più di 65 anni. E, a casa, abbiamo la Bombola di ossigeno che lui, con dei sondini nasali, deve usare la notte.

Si chiama "ossigeno-terapia" e serve ad aiutare, concretamente, la respirazione.

Bene: è un progresso della Medicina.

Un progresso che, per forza di cose, gli Antichi non conoscevano...

§

Ora, cosa accade?

Io non metto in dubbio che la Mortalità infantile si attesti "meravigliosamente" a livelli bassi. Ed è giusto ed un progresso dell'umanità bellissimo.

Pure, accanto a questo aspetto che, hai ragione, costituisce il 50% del problema... c'è anche l'altra faccia della moneta... cioè: così come i bambini non muoiono più in culla, neanche gli anziani muoiono più "così presto".

E' come, per me, se Bambini e Anziani, potessero essere iscritti in una "fascia sensibile". Persone "fragili" a cui la Medicina, nella sua ricerca, da tantissimo.



Così come c'è una ricerca nella Medicina pre-natale e per l'infanzia (pediatria) così c'è una ricerca eccezionale nella Medicina per la terza età (geriatria).

E oggi, abbiamo meravigliosi 70enni che scalano le Alpi a mani nude.

§

Forse, il mio messaggio è questo: quando c'è una Malattia, la Medicina elabora delle cure.

Alle volte, le Medicine "non sono perfette".

Però, sarà che sto guarendo dalla Depressione... lentissimamente... però penso che migliorino.

Anno dopo anno.

Cioè: dal semplice Decotto di corteccia di Salice piangente, siamo arrivati all'Aspirina. Dall'Aspirina andiamo avanti... (penso alla Tachipirina... e così via).



Non dobbiamo scoraggiarci!

Usiamo tutte le Armi che abbiamo... di ogni tipo... per migliorare.

Perché vergognarsi? Perché rifiutarsi?

Usiamo la Medicina.

Usiamo TUTTO CIò CHE, scientificamente, CI FA STARE BENE.

Mi sembra un comportamento responsabile... etico.

Ho capito sulla mia pelle che non posso stare senza pastiglietta o calmante per elefanti come la chiamo io ( ora sto prendendo Haldol 2 mg) .. però è pur vero che curo una parte del mio corpo in questo caso il cervello e ne danneggio altre.. si sa che i farmaci antipsciotici a lungo andare provocano problemi... spero solo di non doverle prendere ancora per molto..