Quando la politica ti manda in depressione!!!

Oltre ai vari casini psico emotivi di cui siamo afflitti, un'altra spinta verso il baratro della disperazione ci viene dalla notizia che il nano ha avuto la fiducia.
La stabilità economica dell'Italia di sicuro non viene dalle manovre economiche di Tremonti, ma bensì dal signoraggio, che porta nelle tasche dello stato quello che le entrate fiscali non sono in grado di fare.
La disoccupazione è in aumento, la cassa integrazione per molti è già finita e sono in strada, mentre per molti altri stà per finire e rimarranno senza redditto.
I giovani non hanno futuro, i futuri vecchi non avranno pensione, probabilmente diventeremo una colonia Cinese, le nostre donne dovranno portare il burka, e gli uomini lavoreranno al servizio di imprenditori stranieri con contratti "che cazzo ne so", e alla sera dovremo metterci con i culi al cielo verso la mecca.

La moralità è solamente una parola, l'etica va di pari passo con la prostituzione, la democrazia è al servizio della dittatura, la fede va a scapito della sanità mentale, il sesso e inflazionato quanto le seghe, l'amore è l'estremo disperato mezzo che usiamo per arrivare al giorno dopo, ma è solo illusione.

Forse la depressione e il solo e unico rifugio che resta a coloro che amano la vita.

guardavo ballarò....ho avuto un attimo di lucidità e ho notato che da una parte della sala c'erano un ex pc e un ex dc al soldo di un amico di craxi e dall'altra c'era un ex msi (che parlava di rivoluzione liberale....e giolitti si rivoltava nella tomba) un ex pc e una ex dc.
Tra di loro disquisivano di ribaltoni e credibilità politica...

Non depressa, ma profondamente disorientata sicuramente

ero a roma, ed ho assistito attonito a tutto l'ambaradan. che ci sarebbe stata aria pesante lo si era intuito nei giorni scorsi, ma vedere con i propri occhi il casino, lo scollamento totale tra istituzioni e realtà, tra cittadini e politici, è un'esperienza che supera le cronache del giorno dopo come le aspettative della vigilia.
ho visto con i miei occhi anche gli indiani, pakistani o non so, pagati per sostenere un movimento in favore dell'onorevole scilipoti. ho parlato con loro, non sapevano cosa stavano facendo, erano stati raccolti attraverso puro e semplice caporalato. c'erano uomini sandwich che avevano risposto all'ultimo secondo all'arruolamento e giravano indossando cartelli scritti in fretta a mano con il pennarello. altri agitavano striscioni dedicati a improbabili iniziative contro le banche (in difesa del povero scilipoti costretto a pagare il mutuo) o per la medicina alternativa (a sostegno del pretesto riguardante una legge sull'agopuntura, addotto da scilipoti per passare alla maggioranza).
questi surreali figuranti se ne stavano impalati davanti a montecitorio, dentro la zona rossa, cioè nel deserto, tra pochi passanti basiti come il sottoscritto, e molti furgoni blindati.

Secondo voi c'è ari di guerra civile???

secondo me neanche l'ombra.
la morte del contratto nazionale metalmeccanici è stata sancita con il beneplacito di due sindacati su tre.
chi farebbe una guerra civile se non si riesce a fare uno sciopero come si deve?

una guerra civile, direi proprio di no. per una guerra civile servono due apparati con relative organizzazioni, finanziatori e base di riferimento che si trovano in una situazione di inconciliabile antagonismo.

Secondo me la gente è rassegnata. Ormai da tempo è incapace di capire, di scegliere chi mandare in Parlamento. La maggioranza degli italiani è narcotizzata dalla tv spazzatura, dalle cavolate raccontate dai media di regime, e quei pochi che raccontano i fatti come stanno vengono bollati come giustizialisti, comunisti, ecc.

In una situazione del genere, il nano può governare fino alla morte. E dopo di lui, potrebbe esserci qualcuno come lui. Qualcuno che continuerà a far sopravvivere questo sistema e a smantellare lo stato di diritto.

Adesso che anche la scuola ha raggiunto il punto più basso, come si può sperare che le future generazioni si sveglino e cerchino di cambiare le cose? Sarebbe molto difficile. Il livello di ignoranza dei giovani tende ad aumentare. Nessuno legge più. La scuola dovrebbe insegnare ai giovani, sin da piccoli, su cosa è basata la nostra Repubblica, la nostra Costituzione, scritta con il sangue di chi ha lottato per liberare il nostro Paese dalla dittatura. Ma queste ormai sono parole considerate retoriche e pronunciate solo in occasione delle feste nazionali, vengono dette senza che nessuno le ascolti più.

Scilipoti rappresenta molto bene questa classe politica. Eletto (anzi nominato) in una lista di un partito che in teoria dovrebbe essere quello che fa più opposizione al regime berlusconiano, ha improvvisamente gettato la maschera, e praticamente ha detto all'Italia intera: "Io me ne frego di tutti voi, devo solo sistemare i miei interessi". Mi vergogno di essere quasi concittadino di questo individuo.

Ultimamente, per non farmi prendere dalla depressione, frequento i siti satirici di Spinoza e di Daniele Luttazzi... meglio riderci sopra...

.............Scilipoti!!!!

invece di Giuda dovremo incominciare a usare Scilipoti per additare i traditori.



Voltaire: “Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere.”


Bene o male oramai tutti abbiamo la possibilità di esprimere le nostre idee, internet e i social network ci sono d'aiuto, eppure poco o nulla sembra cambiare nella vita d'ogni giorno.


Credo che in questi ultimi vent'anni si è perso molto il senso del dovere approfittandosi dei diritti ottenuti e questo in qualche modo ha scatenato una forte e decisa presa di posizione da parte delle aziende e della politica.

Il nano ha usato le tv per suggestionare e indebolire il ceto medio basso della popolazione, ottenendo un vasto consenso dalle imprese, e riducendo notevolmente le capacità di reazioni della classe operaia.
La televisione ci ha addomesticato, ammansito, ci ha resi passivi.

E' dal 1999 che non ho più la televisione a casa e questa cosa mi riempie d'orgoglio, anche se per la maggior parte delle persone sono solo uno un pò Strano, ma ora l'intuizione che ho avuto in quei anni mi sta dando ragione.

Se L'Italia vuole cambiare deve solo spegnere la Televisione.

temo, sugge, che al punto in cui stiamo spegnere la televisione sia un po' poco come risposta.
piuttosto bisognerebbe espropriare la televisione (nel senso dell'emittente, non del televisore). e sarebbe solo un pezzetto del lavoro.

Caro Amico, temo che tu abbia ragione!!!

Però concedimi di dissentire dal tuo pensiero, perché non credo che le tv e i mezzi di informazione saranno mai imparziali, ma saranno sempre al servizio del potere.
Per questo predico dall'astenersi a guardare la Tv.

adesso è la tv, perché ancora la transizione di massa verso altri media non è completata. domani sarà internet. già oggi internet mostra dei problemi, le cui spie sono ben rintracciabili nei problemi legati al digital divide, alla censura, alla lotta sui diritti d'autore, all'affermarsi di piattaforme chiuse, rigide e ludiche come facebook.
sarà stantio il mio discorso, ma per me hegel è morto, l'impostazione dialettica del pensiero invece va conservata ed esercitata ogni tanto. non esisteranno mai media imparziali, anche quando i televisori saranno diventati oggetti di modernariato. i media veicolano informazioni, cioè parzialità. veicolano denaro, merci, servizi. i media sono costituiti dal lavoro di operatori umani che sono parziali, non da dispositivi neutri. non credo si possa sperare nell'esistenza di una cultura o una informazione imparziale. si può e si deve agire collettivamente (da soli si può far poco o nulla, e si resta invischiati in uno stato d'animo ben descritto dal titolo di questo thread) per spezzare i monopoli, per stigmatizzare e sabotare la tendenza fisiologica del mercato alla concentrazione di interessi, per stabilire il controllo pubblico su ciò che è insensato e controproducente per tutti lasciare all'egoismo privato. la mano invisibile non esiste, il mercato non si è mai autoregolato per magia, ma attraverso guerre, terrore, darwinismo sociale, programmazione della miseria e delle carestie. questo vale per ogni segmento del mercato. vale per il mercato dell'informazione. se ci fosse libero mercato, individui come masi e minzolini non sarebbero pagati per far perdere utili alla loro azienda (in questo simillimi ai razzi, scilipoti e calearo che son pagati per far perdere votazioni ai partiti che li hanno candidati).

(((((((((programmazione della miseria e delle carestie)))))))).

(((((((((sarà stantio il mio discorso, ma per me hegel è morto,))))))))

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(((((((((((((((((((((((((((((((la transizione di massa verso altri media non è completata)))))))))))))))))))))))))))))))))))).


Argomenti che devono far riflettere!!!!

se la gente volesse cambiare IL SISTEMA potrebbe farlo in qualsiasi momento.

ognuno invece guarda al suo.

cazzo mi ero ripromesso di non scrivere cose cattive... va beh...

un popolo di miserabili non merita che la miseria. forse noi siamo quel popolo, e mo ce la becchiamo.

Pecore e lupi.

Il gregge è gregge da sempre, i cani che fanno la differenza.
Se i cani sono buoni e ben addestrati sapranno condurre il gregge da qualsiasi parte, altrimenti il caos.