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Messaggio  mmm Mar Set 28, 2010 1:04 am

la giornata è finita, eppure non sono stanco.

non posso fare nessuna delle commissioni lasciate in sospeso, perché tutti dormono.

non posso provare il videogioco nuovo che mi è stato prestato, perché non ho voglia di chiedere a mio fratello di lasciarmi la camera, e i miei nella stanza a fianco domani mattina andranno a lavorare e non li voglio disturbare.

non posso fare ginnastica, perché le zanzare mi mangerebbero, farei casino e chi mi noterebbe mi considererebbe strano.

ho già letto email e notizie della giornata. sul forum nessuno ha raccontato qualcosa di nuovo.

non ho poi tanta voglia di spaziare su internet.

i programmi e i prospetti per il futuro li ho già aggiornati qualche giorno fa e niente di particolare è cambiato, non ho motivo di mettere mano a quei file.

non ho voglia ne freschezza mentale a sufficienza per studiare o esplorare qualcosa di nuovo.

da anni ho rinunciato a fare programmi per computer, non ho progetti in corso a cui mettere mano.

non sono un appassionato di chat, non ne frequento, anche se ogni tanto mi viene da pensare che dovrei.

una compagna non ce l'ho, non l'ho mai avuta e probabilmente schiatterò prima di averla. questo un po' mi lascia l'amaro in bocca, vuol dire che nessuno mi ama, mi ha mai amato o mi amerà, a parte chi è programmato dalla natura per farlo (i genitori, un po' forse anche il fratello). come faccio ad apprezzare un mondo in cui nessuno mi ama? perché dovrei tenerci? cioè voi altri, la perla della galassia, il miracolo della vita, e io stronzo escluso a mortificarmi da solo...

però, vediamo le cose da un altro punto di vista, chi ha detto che io debba essere felice? chi ha detto che la vita sia fatta per soddisfare i miei desideri? cosa ho mai fatto per meritarmi un simile premio? niente. non mi merito un cazzo e se non mi piacciono le cose come stanno sono solo cazzi miei. ecco, sotto quest'altra luce fila tutto liscio, logico e tutto sommato corretto. ecco. la gente viene sfruttata, ingannata, derubata. non mi merito nessun trattamento speciale. non mi merito di essere amato ne' di essere felice. tutto quello che non ho è perché non sono riuscito a costruirlo o a prenderlo. questo non è il giardino dell'Eden, qui la felicità e l'amore non sono diritti.

bene, continuo a essere infelice e un poco amareggiato ma almeno so che non è un'ingiustizia, anzi è giusto così.

alla fine, oggettivamente parlando, non è neanche così importante, qualsiasi cosa mi preoccupi, comunque vadano le cose, il mondo non ha alcun bisogno di me, non gliene frega niente a nessuno di me, ci sono solo io, e altre tre persone che si interessano di me, se riuscissi a fregarmene anche di loro e di me, allora sarei finalmente libero di sbattermene di qualsiasi cosa.

vado a vedere un film scadente che in questi giorni non valeva il tempo di vederlo (avevo di meglio da fare) e me ne vado a dormire va.

mmm

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Messaggio  merla Mar Set 28, 2010 1:09 am

Dato il titolo del thread....ti sei risposto da solo. Very Happy

Dormi, domani è un altro giorno.

Ale
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Messaggio  tic tac Mar Set 28, 2010 11:12 pm

.

tic tac

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Messaggio  Ospite Mar Ott 26, 2010 1:30 am

mmm ha scritto:la giornata è finita, eppure non sono stanco.

non posso fare nessuna delle commissioni lasciate in sospeso, perché tutti dormono.

non posso provare il videogioco nuovo che mi è stato prestato, perché non ho voglia di chiedere a mio fratello di lasciarmi la camera, e i miei nella stanza a fianco domani mattina andranno a lavorare e non li voglio disturbare.

non posso fare ginnastica, perché le zanzare mi mangerebbero, farei casino e chi mi noterebbe mi considererebbe strano.

ho già letto email e notizie della giornata. sul forum nessuno ha raccontato qualcosa di nuovo.

non ho poi tanta voglia di spaziare su internet.

i programmi e i prospetti per il futuro li ho già aggiornati qualche giorno fa e niente di particolare è cambiato, non ho motivo di mettere mano a quei file.

non ho voglia ne freschezza mentale a sufficienza per studiare o esplorare qualcosa di nuovo.

da anni ho rinunciato a fare programmi per computer, non ho progetti in corso a cui mettere mano.

non sono un appassionato di chat, non ne frequento, anche se ogni tanto mi viene da pensare che dovrei.

una compagna non ce l'ho, non l'ho mai avuta e probabilmente schiatterò prima di averla. questo un po' mi lascia l'amaro in bocca, vuol dire che nessuno mi ama, mi ha mai amato o mi amerà, a parte chi è programmato dalla natura per farlo (i genitori, un po' forse anche il fratello). come faccio ad apprezzare un mondo in cui nessuno mi ama? perché dovrei tenerci? cioè voi altri, la perla della galassia, il miracolo della vita, e io stronzo escluso a mortificarmi da solo...

però, vediamo le cose da un altro punto di vista, chi ha detto che io debba essere felice? chi ha detto che la vita sia fatta per soddisfare i miei desideri? cosa ho mai fatto per meritarmi un simile premio? niente. non mi merito un cazzo e se non mi piacciono le cose come stanno sono solo cazzi miei. ecco, sotto quest'altra luce fila tutto liscio, logico e tutto sommato corretto. ecco. la gente viene sfruttata, ingannata, derubata. non mi merito nessun trattamento speciale. non mi merito di essere amato ne' di essere felice. tutto quello che non ho è perché non sono riuscito a costruirlo o a prenderlo. questo non è il giardino dell'Eden, qui la felicità e l'amore non sono diritti.

bene, continuo a essere infelice e un poco amareggiato ma almeno so che non è un'ingiustizia, anzi è giusto così.

alla fine, oggettivamente parlando, non è neanche così importante, qualsiasi cosa mi preoccupi, comunque vadano le cose, il mondo non ha alcun bisogno di me, non gliene frega niente a nessuno di me, ci sono solo io, e altre tre persone che si interessano di me, se riuscissi a fregarmene anche di loro e di me, allora sarei finalmente libero di sbattermene di qualsiasi cosa.

vado a vedere un film scadente che in questi giorni non valeva il tempo di vederlo (avevo di meglio da fare) e me ne vado a dormire va.


Si si si: condivido in pieno.
E aggiungo: cerco stufetta difettosa capace di liberare modossido di carbonio tale da intossicare tre persone e tre gatti.
Pago bene.
Qualcuno è in grado di aiutarmi?
Grazie.

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Messaggio  mmm Mar Ott 26, 2010 2:50 am

Io e la mia famiglia al gran completo ci stavamo rimanendo secchi per questo cavolo di monossido di carbonio... Sad

Tanti anni fa, eravamo tutti riuniti nel garage, per festeggiare il capodanno. Il garage è grande, saremo stati una quindicina di persone, tra adulti e bambini.

In casa i genitori ci avevano permesso di tirare fuori, per l'occasione, il mitico commodore 64, che durante l'anno stava in cantina per non ostacolare gli studi. Quindi, i bambini, tra cui io, facevano su e giu' dalla tavola al videogioco. Io avevo mal di pancia, ma tant'è.

A un certo punto, mia zia esce, fuori sulla discesa e cade come una pera matura. Così l'altra mia zia, che andava a soccorrerla. Poi pian pianino si sono sentiti tutti un po' male, anche se non hanno perso i sensi. Mio nonno sta al tavolo, a respirare con fatica: noi poi per scherzare diremo che faceva finta, che per lui che fumava tre pacchetti di sigarette al giorno, ossigeno o no non faceva tanta differenza.

Ambulanza, qualcuno portato via "ad ossigenare". Fortunatamente non ci ha lasciato nessuno.

Tempo prima, io bambino, intorno ai 6 anni, allergia, bolla nella gola, non respiro bene, sono viola, i genitori mi portano di corsa al pronto soccorso, puntura, mi pare fosse cortisone, non ne sono sicuro,

11 anni, io e mio fratello dormivamo dalla nonna, eravamo sotto le coperte. io un male cane al fianco. mia madre mi porta dalla guardia medica. influenza intestinale è la diagnosi. mia madre mi porta a casa, le vomito le medicine, mi porta al pronto soccorso: appendicite fulminante, grosso rischio di peritonite. mi operano d'urgenza, sono salvo ancora una volta.

12 anni, pasquetta, torniamo da pranzo, fa' caldo, sono in macchina, un 127, sul sedile dietro, di lato, mio zio guida, ha l'influenza, è ben coperto, velocità di viaggio intorno ai 50 km/h, regolare. mi addormento. così fa anche mio zio. mi sveglio, la macchina è su un lato in un canale, di quelli non molto alti (metti un metro, un metro e mezzo) usati per l'irrigazione dei campi, ai lati delle strade. scivoliamo sull'erba, c'è casino, le due zie gridano, io non riesco a muovere un dito, non sono ancora pienamente cosciente, mi pare un sogno. una botta (un passaggio ha fermato bruscamente la corsa), mi risveglio sull'asfalto. non mi ricordo chi, mi dice di non alzarmi, io gli dico che non mi è passa nemmeno per la testa di alzarmi, e che ho un dolore alla gamba, coma ne''istante in cui fai un tibia contro tibia, però persistente. infatti la tibia era rotta. ancora una volta, tutti vivi, mia zia ha perso un po' di funzionalità al braccio, io archivio la medaglietta comunale (due scuole) vinta per il salto in alto e il quinto posto alla corsa campestre come ultimi successi sportivi. va beh.

13 anni, fine delle medie, è festa a scuola, sono tutti sparpagliati che fanno cose diverse, mi arriva vicino un pallone, io lo lancio ma il pallone va fuori dalla scuola, oltre la ferrovia, passo nel buco sulla rete di recinzione per recuperarlo, torno, se ricordo bene senza il pallone, ma in leggero stato confusionale, non so se è passato qualche mezzo o se mi sono semplicemente inpanicato, probabilmente l'ultima perché nessuno si è agitato o si è accorto di niente, ma davvero non sapevo che cazzo era successo, più o meno questo ho detto a chi mi aveva lanciato il pallone, era perplesso ma nel frattempo io mi sono allontanato.

23 anni, attraverso la strada, sento casino, giro la testa, una botta mai provata, mi ritrovo in aria, sarà stato poco alto, un metro e mezzo, forse due, ma sento sento che mi sono fatto male, e temo di non sopravvivere all'impatto con il terreno. cado, sono integro, anche se non so in che condizioni è la mia faccia (principale punto di impatto). questa volta mia alzo, il conducente dello scooter che mi ha tirato sotto non si alza. vado, sta meglio di me. ci sediamo sul marciapiede e aspettiamo l'ambulanza. esteticamente tutto ok, anche se prima respiravo meglio (infatti mi hanno dovuto rimettere a posto il naso).

oggi, a pranzo, dopo il lavoro, piove, sorpasso uno, quello davanti rallenta per girare a sinistra, freno, la macchina si gira, se la riprendessi non credo che mi fermerei prima del tizio davanti, non arriva nessuno nella corsia opposta che sto per invadere (ringrazio e ringrazierò ancora DIO perché non è arrivato nessuno), ormai agevolo il testacoda, mi ritrovo nel senso di marcia opposto, giusto nella corsia, non fosse successa la "porcata" del testacoda sarebbe stato tutto regolare: torno davanti al lavoro e riparto (ero appena uscito e quello era il percorso più immediato).

nonostante tutto, sono felice di essere ancora vivo, mi sento baciato, illuminato, abbracciato, dal Signore, per questo. non do' la vita per scontata, so che potrebbe essermi portata via in qualsiasi momento.

ora è tardi, anche se ho dormito nel pomeriggio, voglio evitare di mettermi di nuovo sulla strada ridotto come uno straccio tra qualche ora, quindi mi andrò a riposare.

avrei tanto da scrivere, perché il mio messaggio che citi è già stato superato, dagli eventi, dai discorsi, dai ragionamenti.

quando hai voglia, qui ci sono i miei ultimi ragionamenti a proposito della frustrazione di non essermi accasato...

http://groups.google.it/group/free.it.problemi.depressione/msg/080f202f8e62042f
http://groups.google.it/group/free.it.problemi.depressione/msg/cd130813e216ff45


cmq, detto in breve, riprodursi è out, l'uomo moderno può delegare la cosa agli altri, e concentrarsi su quello che gli viene meglio.

Tante persone che non hanno lasciato figli sono state fondamentali per il genere umano (vedi i monaci amanuensi che copiando i libri hanno permesso al sapere di sopravvivere al medioevo), e poi comunque hanno lasciato nipoti, figli di cugini, e noi tutti. Non dobbiamo sentirci costretti a corrispondere allo stereotipo della mulino bianco, e comunque nel mondo d'oggi siamo tutti utili, l'umanità, il mondo che ci sopravviverà sarà anche opera nostra, seppure nella misura di circa un sesto di un miliardesimo...

Ciao

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Messaggio  Ospite Mar Ott 26, 2010 10:25 pm

ammazza quanta roba mi hai scritto.... per "fortuna" soffo di insonnia (cronica) così ho tempo per leggere tutto, nell'attesa che arrivi 'sto famigerato sonno...

Sì: la stufetta al monossido di carbonio è un mio chiodo fisso. Chiudere qui, ma contemporaneamente con i miei familiari più stretti. Ne ho parlato con uno di questi, ma non concorda con me. Intende continuare a vivere.

Per inciso: non sto scherzando.

A me la vita pesa enormemente. E mi vergogno a dirlo, ma è così. Tra depressione e db vedo tutto nero. Sempre.
Sarà che questo è un periodo particolarmente brutto... non so...


Mi spiace per la tua serie di sfighe. Anche io avrei le mie, ma non mi va di raccontarle.
Buon per te se sei intenzionato a continuare nella vita. Magari ti pesa meno che a me.

Il mio cervello intanto macina per conto suo...

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Messaggio  mmm Mar Ott 26, 2010 11:08 pm

xxxy ha scritto:ammazza quanta roba mi hai scritto.... per "fortuna" soffo di insonnia (cronica) così ho tempo per leggere tutto, nell'attesa che arrivi 'sto famigerato sonno...

hai provato a non dormire al pomeriggio? cioè è ovvio che se ti spari cinque ore di sonno nel pomeriggio/sera poi la notte non riesci a dormire...

cioè, il dottore ti ha detto che dall'insonnia non si guarisce mai, e tu ti sei sentita giustificata a diventare dipendente dai sonniferi?!?

ora che arrivano le vacanze di natale, prova ad approfittarne per ristabilire un ciclo si sonno e veglia più sano, prova anche a cambiare dottore, cioè se quello si è sbagliato tu ti rovini la vita? meglio sentire sempre due o meglio tre dottori su cose determinanti come questa...

xxxy ha scritto:Sì: la stufetta al monossido di carbonio è un mio chiodo fisso. Chiudere qui, ma contemporaneamente con i miei familiari più stretti. Ne ho parlato con uno di questi, ma non concorda con me. Intende continuare a vivere.

Per inciso: non sto scherzando.

Che palle sta stufetta...

io ho cercato di divagare, ma tu insisti...

primo non ne possiamo parlare apertamente, perché se io scrivo qualche parola sbagliata e poi tu fai la cazzata poi vengono a rompere le palle pure a me... e poi colpevole o meno comunque "l'outing" me lo fanno loro... tra le altre rotture di ca**o.

secondo, come cazzo fai a voler ammazzare qualcuno, ma quale diritto hai?!?!?

io sono convinto che un attimo di umanità può giustificare decenni di sofferenza, che ogni vita vale la pena di essere vissuta, e è degradante considerare la vita come un oggetto che finché ti piace te lo tieni e quando non ti piace lo butti via, come un cellulare vecchio... cioè questo è consumismo all'ennesima potenza...

siamo sentinelle, Dio ci vuole qui, quando ci congederà ce ne andremo, fino ad allora sarà meglio che non abbandoniamo il posto, o non saremo che dei vili disertori. non prenderla come intimidazione, Dio non ha bisogno nemmeno di venirci a cercare, essere fuori dalla luce di Dio è già forse il peggiore dei mali, noi forse ne stiamo provando un assaggio, con questa vita in cui non riusciamo a sentire e a provare amore.

l'amore, l'amore è la chiave di tutto, amore per l'aria fresca, le montagne all'orizzonte, la luce calda del sole, la melanconia della luna.

l'amore permea ogni cosa, certo che se noi ci rifiutiamo di sentirlo, di provarlo, poi stiamo male e ci chiediamo che ci stiamo a fare. dobbiamo provare l'amore, questo è quello che dobbiamo fare, e il Mondo ci accoglierà.

xxxy ha scritto:A me la vita pesa enormemente. E mi vergogno a dirlo, ma è così. Tra depressione e db vedo tutto nero. Sempre.
Sarà che questo è un periodo particolarmente brutto... non so...

Mi spiace per la tua serie di sfighe. Anche io avrei le mie, ma non mi va di raccontarle.
Buon per te se sei intenzionato a continuare nella vita. Magari ti pesa meno che a me.

Il mio cervello intanto macina per conto suo...

Quando arrivi a un punto morto, devi disimparare tutto e tornare al principio. Rimetti tutto quello che sai in discussione, e ricomincia a curiosare nel Mondo.


mmm

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Messaggio  Ospite Mar Ott 26, 2010 11:14 pm

Dormire il pomeriggio: le mie giornate settimanali iniziano alle 7.30 fuori da casa. Ufficio, lezione all'unive, palestra, cena da mia madre, rientro a casa mia verso le 21.30. Quando dovrei dormire il pomeriggio, secondo te?
Solo che quando finalmente mi accingo a guadagnare il letto... il sonno non c'è. Sono 5 anni che vado avanti così.
Ho cambiato vari farmaci ma alla fine subentra l'assuefazione. Allora aumento i dosaggi.


I fine settimana è un'altra cosa. Ho il terrore del vuoto: non posso reggere il mio cervello che impazzisce ed allora sono costretta a sedarlo per non morire della mia sofferenza psichica.

Ferie di natale niente: lavoro e studio per l'esame di diritto privato.
Se tutto va bene, farò qualche giorno di montagna a giugno.

Fine del resoconto della mia vita.

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Messaggio  mmm Mer Ott 27, 2010 9:06 pm

Se la tua routine ti sfianca, forse dovresti accettare il fatto di fare di meno... meno attività.

In palestra ci puoi andare due/tre volte a settimana e puoi relegare lo studio agli altri giorni rimanenti, e senza esagerare (le risorse che ti servono per studiare già le affatichi con il tuo lavoro).

Al tempo libero forse ti ci sei disabituata, per questo ti terrorizza, cerca di riabituarti piano piano...

mmm

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Messaggio  Ospite Gio Ott 28, 2010 7:50 pm

Molto, molto più complesso il tutto...

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