eccoci alla scelta

La scelta di quello che si farà nella vita è alle porte, la scuola è finita, ora manca solo puntare il dito verso la direzione che si vuole prendere...
E' un aspirante artista che parla, uno pseudo (altrimenti c'è poca umiltà) chitarrista, non cerco risposte, non so nemmeno perchè scrivo, ma sono sicuro che nessuno in terra possa darmi il minimo aiuto. Non creo, se creo non mi piace, non basta! Potendolo giurare davanti a Dio, so che se non riesco ad intraprendere una vita così, mi adatterò ed è questo che odio, noi ci adattiamo al mondo, o meglio alla realtà dei fatti, l'impotenza di piegare questa è indice di necessità di estinzione, chi non mangia viene mangiato. Urlerei con tutto il fiato che ho in corpo fino a saltare in aria, ma l'odio che provo verso questa mia incapacità di piegare la musica al mio volere è infinito, incalcolabile e se continua così incurabile. Un fastidio che brucia e che non penso nemmeno di spiegare all'1% a voi, è un'ossessione, è vita; senza l'ossessione è morte. Sono al corrente di essere sempre più disturbato e questo negli anni successivi non farà che corrodermi, lasciandomi un amaro perenne, quello che ti accorgi che ti segue ogni secondo, ogni metro, come un'ombra.

grazie di aver prestato ascolto del vostro prezioso tempo.

Non sapevo che si potessero piegare le note!!!

Scherzi a parte, la creatività è pregiudicata dall'ansia.

Invece viene alimentata dal fluire dell'esperienza della vita; in fondo l'artista riproduce e filtra attraverso la sua anima i momenti del mondo che lo circonda, svelandone i segreti.

L'artista prima di tutto è un ricercatore, insomma bisogna essere come Indiana Jones.

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o tu non sei stato abbastanza chiaro o io arrivato a quest'ora ho scarsa capacità di comprensione... comunque se ho afferrato il senso del tuo scritto posso ipotizzare che tu voglia vivere della tua arte ma sei cosciente dell'improbabilità che tale desiderio si avveri... a tal proposito non posso che sottolineare che artista non significa professionista... in alcune zone lavorare lo indicano con verbi come faticare, travagliare... comunque, in molti, appunto faticano per procurarsi i mezzi necessari ad una vita decorosa, e poi nel tempo libero coltivano i propri interessi, tra cui magari l'arte...

alcuni pretenderebbero che la vita fosse una vacanza all-inclusive, un PREMIO guadagnato non si sa bene come, a nostra disposizione, uso e consumo, ma non è così, e forse è questo che la rende più bella, più vera, ho la sensazione che anche le privazioni abbiano un valore, un'importanza, le cose che non abbiamo e quindi possiamo desiderare, apprezzare e sognare... sembra una cazzata, è qualcosa che ancora non ho afferrato bene, comunque credo di essere ricco di tutte le cose che non ho :-)

citazione di fight club: "le cose che possiedi alla fine ti possiedono"
rielaborazione da bruciato: solo quello che non possiedi è tuo veramente

'notte

ma lo scrivere non è creare Nat? per me si