Cercansi consigli per scelta psicologo (o figure affini)

Ciao a tutti, è un po' che non scrivo. Nell'ultimo mese il mio umore è un po' calato. Non mi sento particolarmente triste, più che altro faccio fatica ad andare avanti con la vita: dovrei passare le giornate a studiare, oppure uscire a conoscere gente, e invece me ne sto chiuso a casa, non mi riesce davvero di fare nulla (ci ho provato in ogni modo, credetemi), è come se mi trovassi in uno stallo e non riuscissi ad uscirne. Inoltre ultimamente sono piuttosto irascibile, cosa per me piuttosto rara, e qualche giorno fa ho avuto la prima vera crisi di pianto degli ultimi mesi, che non è una tragedia ma di sicuro non è un bel segnale.
Come ho detto non sto particolarmente male, ma non sono certo sereno e non vorrei che la situazione degenerasse. Ho già visto in passato come problemi piccoli possano diventare serissimi se non li risolvo per tempo. Io ci ho provato, ma con scarsi risultati, e pensavo quindi di rivolgermi a qualcuno, uno psicologo o una figura professionale simile, anche se significa dare ulteriori pensieri ai miei genitori che in questo momento ne hanno già fin troppi- è anche questo ad avermi fermato fino ad ora, oltre ad una diffidenza per i "dottori" in generale che è un po' un tratto di famiglia.
Il punto è che non saprei a chi rivolgermi. Mi faccio consigliare un professionista? Provo a rivolgermi alla ASL o a qualche altra struttura sanitaria? Ho in mente una persona fidata che credo sappia orientarmi nella ricerca, e le chiederò qualche consiglio non appena avrò trovato il coraggio di chiamare (ho una fifa che non vi dico). Nel mentre mi piacerebbe sentire qualche consiglio anche da voi.
Parto con l'idea di cercare, se possibile, uno psicologo o un consulente di qualche tipo, che mi sembrano le figure più adatte per situazioni non gravi nelle quali ci sia da lavorare un poco sul modo di affrontare le cose e di pensare sè stessi. Ma nella mia mente la distinzione tra le competenze dei vari professionisti della salute mentale è molto fumosa, quindi sono aperto ad ogni suggerimento.

Mi chiedo se questo tipo di supporto (psicologo) sia il più adeguato, e se ci sia una qualche figura a cui rivolgersi anche solo per ricevere una dritta o un consiglio.
D'altro canto non sono più sicuro di voler cercare uno piscologo, non subito almeno. Per non dare altre preoccupazioni ai miei genitori, e perchè sento di poter davvero mettere in moto un qualche cambiamento. Ultimamente ho riscoperto quasi per caso alcuni miei pregi che avevo dimenticato da tempo, e voglio provare a lavorarci su per conto mio come mi suggerisce l'istinto.

Grazie a tutti per le risposte!
Per un po' andrò avanti così, a "lavorare" su me stesso un po' a naso: negli ultimi giorni sono stato piuttosto bene, quindi forse il mio naso funziona. Nel caso ne avessi bisogno, terrò a mente la possibilità di iniziare un percorso di sostegno (grazie Merla per averlo menzionato, ne ignoravo completamente l'esistenza )

MAES91 ha scritto:Basta che ti chiedi se la vita che fai ora è quella che vuoi veramente.

Non lo è. Avrei voluto iscrivermi a un'altra facoltà e non l'ho fatto perchè temevo di non trovare sbocchi lavorativi. Studio una materia che non amo, e questo si riflette sui risultati e sul mio umore. Ma sono ancora convinto della scelta che ho fatto e, in ogni caso, è troppo tardi per fare inversione di marcia. Al di là dello studio, ci sono tante cose che vorrei fare. Si tratta perlopiù, credo, di fantasie piuttosto infantili, ma sento che in mezzo a loro c'è qualcosa di sensato che vale, forse, la pena di prendere sul serio; o forse c'è una linea sottile che li lega e che può portarmi in un qualche posto dove valga la pena andare. Forse il mio problema è che non mi sono mai preso sul serio.
Mi scuso per la conclusione fuori tema e probabilmente brutta da leggersi, è che mi andava di parlarne con qualcuno, tutto qui