Sofferenza interminabile

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Viola
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Messaggio  pierino Sab Mar 13, 2010 10:43 am

Salve a tutti,

sono un giovane di 39 anni.
Voglio dire che ho subito trovato questo sito e forum molto serio.
Vorrei solo confidarmi ed esporre il mio "problema", se così lo si può chiamare.
Non voglio annoiarvi con la solita richiesta di aiuto, desidero solo sfogarmi, poichè internet è rimasto il mio solo appiglio (e passatempo).
Ametto che sono sempre stato un pò ansioso, ma non avrei mai pensato che mi dovesse accadere una cosa del genere.
Tutto è cominciato a metà novembre.
Rincasavo da un corso che frequento attualmente e avevo deciso di fare una passeggiata prima di tornare a casa; era una giornata fredda e ho commesso l'imprudenza di correre e sudare.
Purtroppo spesso sono stato incosciente con la mia salute, e ho avuto una broncopolmonite che mi è costata due ricoveri (2004).
Tornando a quel giorno di 4 mesi fa, voglio dire che ho incominciato ad avere delle strane febbriciattole che mi hanno fatto impazzire (37/37,5).
Ho incominciato ad avere terrore di ammalarmi di influenza (ne ho avute tante, ma non mi hanno fatto mai paura prima) e misuravo la temperatura 10 volte al giorno.
Sono stato tre volte dal dottore, che mi ha dato delle inalazioni dalle quali ho avuto un beneficio momentaneo.
Dopo tanta sofferenza, a fine dicembre ho incominciato a sentirmi meglio.
La mattina del 31 dicembre, dopo una stupida lite con mia madre, mi sono recato al supermercato dove di nuovo ho sudato e preso freddo.
Da quel momento è cominciato un calvario senza fine: dormo male, mi sento sempre accalorato, sudorazioni improvvise, mi sveglio la mattina con brividi di freddo e senso di angoscia, il sonno non mi ristora, la giornata è un macigno.
Il pomeriggio mi dà un senso di vuoto che mi terrorizza.
Spesso mi sveglio a pezzi e ogni tanto ho crisi di pianto, specialmente se ascolto una canzone triste (tipo "A mano a mano" di Cocciante).
Spesso mi esaurisco e mi sento mille acciacchi addosso.
L'unico momento in cui mi sento un pò meglio è la sera tardi, penso sia tutto finito ma il giorno dopo mi ritrovo punto e da capo.
I miei non mi capiscono (o non possono fare nulla), ma la cosa che mi fa più soffrire è il ricordo di quando stavo bene e non l'apprezzavo (ero viziato e capriccioso), ora darei la vita per tornare ad essere quello di prima; inoltre mi sento in colpa per essermi ridotto a questo punto.
C'è tanta gente che fa del male agli altri e sta bene; io a chi ho fatto del male? Forse il Padreterno mi ha punito perchè ho lasciato la mia ragazza e lei ha sofferto?
O forse mi sono meritato questa sofferenza perchè in passato ho fatto arrabbiare spesso i miei, ci ho litigato per stupidaggini e li ho maltrattati, e adesso è arrivata l'ora di pagare?
Voglio dire al Signore: se devo andare avanti così, tanto vale prendimi!
Cerco di distrarmi frequentando il corso, facendo i servizi in casa e cerco conforto leggendo altre storie di sofferenza su internet, ma questo mi da solo un sollievo temporaneo.
Molti mi potrebbero dire che c'è gente che soffre veramente (HAITI) e che questa è una sciocchezza, ma io sto soffrendo! Senza nulla togliere alla sofferenza altrui, per carità!
Vorrei solo sapere se altre persone hanno avuto un'esperienza simile.
Scusate la lunghezza e grazie.

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Messaggio  Viola Sab Mar 13, 2010 8:56 pm

Ciao Pierino...ho letto tutto senza annoiarmi...Hai fatto bene a sfogarti, perdinci!!!Quanno ce vò ce vò!!! Volevo chiederti, se hai pensato anche di soffrire di depressione. Perchè, su questo forum l'argomento principale è questo. La depressione è una malattia che in primis è diagnosticata da uno psichiatra o neurologo, con affiancamento anche di uno psicoterapeuta...Credo che sia buono e giusto per Te contattarli e magari continuare anche a confrontarti in merito. Che dirti, tu sei stato molto chiaro. Come non capire la sofferenza...Tu stai soffrendo!! Ma non si può eludere una diagnosi...Questa ti direbbe anche perchè stai soffrendo! Qui siamo malati e ex malati di depressione per lo più...ci si confronta con le terapie che ci hanno prescritto (dopo la diagnosi) e i percorsi personali con la psicoterapia...Siamo seguiti da medici nella vita o in procinto di farlo... Che ne pensi?
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Messaggio  pierino Dom Mar 14, 2010 2:56 pm

Viola ha scritto:Ciao Pierino...ho letto tutto senza annoiarmi...Hai fatto bene a sfogarti, perdinci!!!Quanno ce vò ce vò!!! Volevo chiederti, se hai pensato anche di soffrire di depressione. Perchè, su questo forum l'argomento principale è questo. La depressione è una malattia che in primis è diagnosticata da uno psichiatra o neurologo, con affiancamento anche di uno psicoterapeuta...Credo che sia buono e giusto per Te contattarli e magari continuare anche a confrontarti in merito. Che dirti, tu sei stato molto chiaro. Come non capire la sofferenza...Tu stai soffrendo!! Ma non si può eludere una diagnosi...Questa ti direbbe anche perchè stai soffrendo! Qui siamo malati e ex malati di depressione per lo più...ci si confronta con le terapie che ci hanno prescritto (dopo la diagnosi) e i percorsi personali con la psicoterapia...Siamo seguiti da medici nella vita o in procinto di farlo... Che ne pensi?

Salve Viola,
grazie per la risposta.
In effetti non so se nel mio caso si tratta di depressione, di ansia o di qualcos'altro.
Ci vorrebbe il parere di uno specialista, anche perchè ci sono diversi sintomi comuni all'una e all'altra.
Spero solo di guarire.

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Messaggio  Viola Dom Mar 14, 2010 5:17 pm

Sei troppo forte Pierì !!! Speri di guarire ma non sai ancora da cosa...Troppo forte!! Very Happy Dai, vai a vedere di che si tratta...aspetto tue nuove...dai, coraggio!!!
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Messaggio  suggestione Dom Mar 14, 2010 7:37 pm

Ciao Pierino, se ho ben capito sei disoccupato?
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Messaggio  pierino Mer Mar 17, 2010 3:42 pm

suggestione ha scritto:Ciao Pierino, se ho ben capito sei disoccupato?
Salve
si, frequento un corso regionale.
Vorrei dire che queste malattie di cui noi soffriamo, sono dovute allo stress, all'inquinamento, agli scarichi delle auto, alla città.
Avete mai sentito che un contadino si è ammalato di ansia?
Aveva ragione Freud, la nevrosi è il prezzo della civiltà.

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Messaggio  anthea Mer Mar 17, 2010 4:16 pm

La depressione è una brutta bestia e quando colpisce toglie ogni stimolo, ogni speranza.

Se hai fatto del male ai tuoi e non sono morti, puoi sempre riparare! Io sono genitore da 13anni, anche se siamo quasi coetanei, e ti assicuro che un padre ed una madre che si rispettino sono sempre pronti a riabbracciare un figlio che soffre e sempre felici di sentire parole di affetto da lui.
Puoi cominciare da qui la tua svolta di vita, parlando con i tuoi e mettendoli a parte delle tue riflessioni e delle tue sofferenze.

Ora ognuno di noi nella disperazione cerca spiegazione al dolore che gli è caduto fra capo e collo. Pensa a Dio, all'inquinamento (che forse ha la sua parte, però...) e cerca una causa esterna per semplificarsi l'esistenza.
Ma non sempre è così. Il dolore nella vita prima o poi ci viene incontro con forme che noi non possiamo immaginare e che spiegazione apparente non hanno.
Tutta quella sofferenza ci pare gratuita e solamente nostra, perchè ognuno sperimenta in solitudine la propria pochezza di essere umano.
Essere ipocondriaci è uno sfogo all'ansia ed alla paura. Il nostro corpo e la nostra mente sono legati a doppio filo e non è possibile per l'uno stare bene se l'altro soffre.
Probabilmente tu non hai mai sperimentato uno stato di sofferenza prolungato nella tua vita e la sopravvenuta consapevolezza dell'incontrollabilità del nostro destino ti ha mandato in tilt.

Anche a me è successa una cosa simile.

Il mio psicologo mi ha suggerito di portarmi appresso un block notes e di appuntarmi ogni volta che sentivo montare dentro di me ansia e paura cosa sentivo, la reazione fisica che mi si scatenava, cosa temevo, dove succedeva e quando.
Dopo aver riempito qualche pagina, alla successiva seduta, mi ha fatto riprendere in mano quello che avevo scritto e mi ha aiutato ad analizzare le possibili conseguenze nel caso le mie paure fossero vere, poi mi ha incoraggiato a trovare soluzioni a questi problemi immaginari.
Alla fine mi rendevo conto che, preso caso per caso, c'era poco di così tremendo e molta parte la faceva la mia insicurezza nelle mie capacità. Cioè non era la cosa in sè a farmi paura, quanto il timore di non riuscire a sopportarla, di non trovare soluzione ai miei problemi, di navigare nell'incertezza.

Questo tipo di terapia si chiama psicoterapia cognitivo comportamentale e credo che nel tuo caso potrebbe darti una mano ad affrontare con più serenità le tue ansie.
Ci sono molti testi che aiutano a gestire l'ansia, se non vuoi andare da uno specialista. Alfredo è molto ferrato in questo. Penso che se lo contatti sarà felice di darti qualche dritta in proposito, come ha fatto con me.

Facci sapere come stai e cosa senti. Ciao.
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Messaggio  pierino Ven Mar 19, 2010 8:29 am

anthea ha scritto:La depressione è una brutta bestia e quando colpisce toglie ogni stimolo, ogni speranza.

Se hai fatto del male ai tuoi e non sono morti, puoi sempre riparare! Io sono genitore da 13anni, anche se siamo quasi coetanei, e ti assicuro che un padre ed una madre che si rispettino sono sempre pronti a riabbracciare un figlio che soffre e sempre felici di sentire parole di affetto da lui.
Puoi cominciare da qui la tua svolta di vita, parlando con i tuoi e mettendoli a parte delle tue riflessioni e delle tue sofferenze.

Ora ognuno di noi nella disperazione cerca spiegazione al dolore che gli è caduto fra capo e collo. Pensa a Dio, all'inquinamento (che forse ha la sua parte, però...) e cerca una causa esterna per semplificarsi l'esistenza.
Ma non sempre è così. Il dolore nella vita prima o poi ci viene incontro con forme che noi non possiamo immaginare e che spiegazione apparente non hanno.
Tutta quella sofferenza ci pare gratuita e solamente nostra, perchè ognuno sperimenta in solitudine la propria pochezza di essere umano.
Essere ipocondriaci è uno sfogo all'ansia ed alla paura. Il nostro corpo e la nostra mente sono legati a doppio filo e non è possibile per l'uno stare bene se l'altro soffre.
Probabilmente tu non hai mai sperimentato uno stato di sofferenza prolungato nella tua vita e la sopravvenuta consapevolezza dell'incontrollabilità del nostro destino ti ha mandato in tilt.

Anche a me è successa una cosa simile.

Il mio psicologo mi ha suggerito di portarmi appresso un block notes e di appuntarmi ogni volta che sentivo montare dentro di me ansia e paura cosa sentivo, la reazione fisica che mi si scatenava, cosa temevo, dove succedeva e quando.
Dopo aver riempito qualche pagina, alla successiva seduta, mi ha fatto riprendere in mano quello che avevo scritto e mi ha aiutato ad analizzare le possibili conseguenze nel caso le mie paure fossero vere, poi mi ha incoraggiato a trovare soluzioni a questi problemi immaginari.
Alla fine mi rendevo conto che, preso caso per caso, c'era poco di così tremendo e molta parte la faceva la mia insicurezza nelle mie capacità. Cioè non era la cosa in sè a farmi paura, quanto il timore di non riuscire a sopportarla, di non trovare soluzione ai miei problemi, di navigare nell'incertezza.

Questo tipo di terapia si chiama psicoterapia cognitivo comportamentale e credo che nel tuo caso potrebbe darti una mano ad affrontare con più serenità le tue ansie.
Ci sono molti testi che aiutano a gestire l'ansia, se non vuoi andare da uno specialista. Alfredo è molto ferrato in questo. Penso che se lo contatti sarà felice di darti qualche dritta in proposito, come ha fatto con me.

Facci sapere come stai e cosa senti. Ciao.

Buongiorno
e grazie per la risposta. Il tuo consiglio è ottimo, dovrei tenere un quaderno dove annoto tutte le mie paure e stati d'animo.
Stamattina mi sono alzato stanco e con un pò di mal di pancia, la giornata è come al solito un macigno ma con l'aiuto del Cielo cercherò di andare avanti.
Inoltre il corso è finito e siamo in attesa di cominciare lo stage, per cui la mattina è ancora più vuota.
Il momento migliore è quando mi metto a letto la sera.
Vorrei tanto stare bene per poter aiutare quelli che soffrono come me.
Forse mi sto decidendo ad andare da uno psichiatra, non si può andare avanti così, ormai sono più di 4 mesi.
Ciao.

pierino

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Messaggio  pierino Ven Mar 19, 2010 9:05 am

pierino ha scritto:
anthea ha scritto:La depressione è una brutta bestia e quando colpisce toglie ogni stimolo, ogni speranza.

Se hai fatto del male ai tuoi e non sono morti, puoi sempre riparare! Io sono genitore da 13anni, anche se siamo quasi coetanei, e ti assicuro che un padre ed una madre che si rispettino sono sempre pronti a riabbracciare un figlio che soffre e sempre felici di sentire parole di affetto da lui.
Puoi cominciare da qui la tua svolta di vita, parlando con i tuoi e mettendoli a parte delle tue riflessioni e delle tue sofferenze.

Ora ognuno di noi nella disperazione cerca spiegazione al dolore che gli è caduto fra capo e collo. Pensa a Dio, all'inquinamento (che forse ha la sua parte, però...) e cerca una causa esterna per semplificarsi l'esistenza.
Ma non sempre è così. Il dolore nella vita prima o poi ci viene incontro con forme che noi non possiamo immaginare e che spiegazione apparente non hanno.
Tutta quella sofferenza ci pare gratuita e solamente nostra, perchè ognuno sperimenta in solitudine la propria pochezza di essere umano.
Essere ipocondriaci è uno sfogo all'ansia ed alla paura. Il nostro corpo e la nostra mente sono legati a doppio filo e non è possibile per l'uno stare bene se l'altro soffre.
Probabilmente tu non hai mai sperimentato uno stato di sofferenza prolungato nella tua vita e la sopravvenuta consapevolezza dell'incontrollabilità del nostro destino ti ha mandato in tilt.

Anche a me è successa una cosa simile.

Volevo dire un'altra cosa: il mio comportamento forse non è giusto, perchè se non mi fosse successo non mi sarei rivolto a nessun forum, e non è giusto rivolgersi alle persone solo nel momento del bisogno, soprattutto se sono ottime persone come voi.

Il mio psicologo mi ha suggerito di portarmi appresso un block notes e di appuntarmi ogni volta che sentivo montare dentro di me ansia e paura cosa sentivo, la reazione fisica che mi si scatenava, cosa temevo, dove succedeva e quando.
Dopo aver riempito qualche pagina, alla successiva seduta, mi ha fatto riprendere in mano quello che avevo scritto e mi ha aiutato ad analizzare le possibili conseguenze nel caso le mie paure fossero vere, poi mi ha incoraggiato a trovare soluzioni a questi problemi immaginari.
Alla fine mi rendevo conto che, preso caso per caso, c'era poco di così tremendo e molta parte la faceva la mia insicurezza nelle mie capacità. Cioè non era la cosa in sè a farmi paura, quanto il timore di non riuscire a sopportarla, di non trovare soluzione ai miei problemi, di navigare nell'incertezza.

Questo tipo di terapia si chiama psicoterapia cognitivo comportamentale e credo che nel tuo caso potrebbe darti una mano ad affrontare con più serenità le tue ansie.
Ci sono molti testi che aiutano a gestire l'ansia, se non vuoi andare da uno specialista. Alfredo è molto ferrato in questo. Penso che se lo contatti sarà felice di darti qualche dritta in proposito, come ha fatto con me.

Facci sapere come stai e cosa senti. Ciao.

Buongiorno
e grazie per la risposta. Il tuo consiglio è ottimo, dovrei tenere un quaderno dove annoto tutte le mie paure e stati d'animo.
Stamattina mi sono alzato stanco e con un pò di mal di pancia, la giornata è come al solito un macigno ma con l'aiuto del Cielo cercherò di andare avanti.
Inoltre il corso è finito e siamo in attesa di cominciare lo stage, per cui la mattina è ancora più vuota.
Il momento migliore è quando mi metto a letto la sera.
Vorrei tanto stare bene per poter aiutare quelli che soffrono come me.
Forse mi sto decidendo ad andare da uno psichiatra, non si può andare avanti così, ormai sono più di 4 mesi.
Ciao.

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Messaggio  anthea Ven Mar 19, 2010 2:20 pm

Pierino, sono contenta che tu abbia pensato a reagire.
E' questo che devi pensare, a come guarire. Quindi vai pure da uno specialista e inizia a volerti bene.

Capita a tutti di andare in tilt e non c'è nulla di male. L'importante è rendersene conto e farsi aiutare se si capisce di non riuscire a saltarci fuori da soli.

Ciao
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Messaggio  pierino Ven Mar 19, 2010 2:36 pm

anthea ha scritto:Pierino, sono contenta che tu abbia pensato a reagire.
E' questo che devi pensare, a come guarire. Quindi vai pure da uno specialista e inizia a volerti bene.

Capita a tutti di andare in tilt e non c'è nulla di male. L'importante è rendersene conto e farsi aiutare se si capisce di non riuscire a saltarci fuori da soli.

Ciao
Certo.
Vorrei dire solo una cosa: a volte penso che se avessi avuto moglie e figli non mi sarei ridotto così.
Avere una famiglia potrebbe essere un punto di appoggio in questi casi.
Ciao.

pierino

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Messaggio  anthea Ven Mar 19, 2010 3:15 pm

Non dico che la famiglia non sia un punto fermo ed anche uno stimolo, però non è la panacea di tutti i mali.
Anzi, quando stai male ed hai una famiglia, sei costretto anche a mascherare la sofferenza e questo comporta uno sforzo molto grosso.

Inoltre la famiglia alcune volte accentua i problemi perchè non sei sempre libero di curarti come dovresti e qualche volta te li crea gli stati d'ansia.

Diciamo che può essere una motivazione a non mollare, ma non ti fa scudo contro i problemi della vita.
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Messaggio  pierino Lun Mar 22, 2010 8:43 am

Come bisogna fare per togliersi dal forum?
Grazie.

pierino

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Messaggio  anthea Lun Mar 22, 2010 9:07 am

Leggendo te e altri del forum, mi sono fatta l'idea che noi donne siamo quelle più a rischio depressivo e le statistiche lo dimostrano, ma i maschi sono quelli che meno si curano.

Ma perchè??? Chiedo anche a te Pierino se ti sembra normale scappare così dai problemi della vita...
Inoltre spero fortemente che, anche se uscirai dal forum, deciderai ugualmente di curarti come si deve.

Buona fortuna da parte mia.
anthea
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Messaggio  nuevomundo Lun Mar 22, 2010 2:33 pm

anthea ha scritto:Leggendo te e altri del forum, mi sono fatta l'idea che noi donne siamo quelle più a rischio depressivo e le statistiche lo dimostrano, ma i maschi sono quelli che meno si curano.

Ma perchè??? Chiedo anche a te Pierino se ti sembra normale scappare così dai problemi della vita...
Inoltre spero fortemente che, anche se uscirai dal forum, deciderai ugualmente di curarti come si deve.

Buona fortuna da parte mia.

ciao anthea.... penso che questo sia proprio una questione della società nella quale viviamo. Giustamente dici che le donne sono più a rischio e questo dato è inconfutabile: già per tutti gli scombussolamenti ormonali che dovete sopportare per "natura" vi và eretto un monumento (post-parto; menopausa..)

Da noi maschi invece ci si aspetta che siamo il sesso "forte".. una roccia nella tempesta. Essere uomo e soffrire di depressione equivale a essere un "debole". Quindi ti muovi già con maggiore timore...Purtroppo...
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Messaggio  merla Lun Mar 22, 2010 5:38 pm

pierino ha scritto:Come bisogna fare per togliersi dal forum?
Grazie.

Dovresti scrivere in privato all'admin che ti toglie lei, è l'unico modo.
Ma perchè vuoi toglierti? Se non vuoi scrivere più, anche solo per ora, basta che non scrivi.
merla
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