il vincitore è solo

ho quasi 31 anni, manca poco più di un mese, e gli anni scorsi non vedevo l'ora di compierli. Ora l'unica data che mi va di scrivere è quella che vorrei sulla mia lapide.
Alto, bello, bel fisico, laureato, poliglotta, sportivo, impegnato nel volontariato.
Ma con un dolore dentro che non riesco a spiegare.
Tradito da un caro amico, abbandonato dal fisico che no nmi permette di svolgere la mia attività fisica preferita. Ho fatto un percorso di psicoterapia, ma dopo l'iniziale giovamento non ho saputo andare oltre.
Prima, in ogni cosa che facevo, tutto mi riusciva. Ora è tanto se al mattino vado a lavorare.
Ero un vincitore, ma come ha scritto Paulo Coelho, il vincitore è solo.
L'unica cosa che vorrei in questo momento è starmene nudo ad abbracciare un altro corpo nudo, non mi interessa se maschio o femmina, non per gusti sessuali, ma per sentire vero affetto nudo e calore umano e contatto.
Mi hanno preso tutto e non so a chi rivolgermi per continuare a sperare.
Credevo in Dio, ma ora entro in chiesa e mi sembra di trovare il cartello "torno subito".
Sto tentando di capire in quale data potrei, un mattino, non svegliarmi più.
Basterebbe tanto così per donarmi il sorriso.
Ma ogni giorno che passa mi convinco sempre di più che forse io e il sorriso non facciamo parte dello stesso piano.
E come ha scritto Paulo Coelho, il vincitore è solo.

Ciao bel keilan,:-) ben arrivato, e un abbraccio forte subito subito eh....Che dire, forse parto dal titolo che hai messo al post...già noto discrepanze...Sarà pure che il vincitore è solo, (come dice paolo cohelo) ma in realtà poi, belli e brutti, lo siamo tutti soli. E quello che conta è la realtà, ma quella di ognuno....quindi immagina quanti libri, e quante solitudini....Poi noto che parli di livelli...Eri su in alto tempo fa e ora dici che sei caduto giù...Livelli di percezione...e la percezione è personale non è la realtà. Lassù, sorridevi (tua percezione) , quaggiù non più(tua percezione)...Dici che ti hanno tolto tutto....Chi , ti ha tolto tutto?....Cosa ti hanno tolto? Da questo che scrivi non sei solo, sembrerebbe che ci sia molta gente....che ti ha tolto tutto. Beh, se ho intorno molta gente che mi toglie tutto, di primo acchitto mi ritirerei in solitudine , allontanando ste persone,difendendomi.Nessuno ha il diritto di togliere cose ad altri. Poi però, so che se cerco un contatto umano, e la bellezza,e un corpo aitante e pronto, non è che conti molto no? Quello che conta nei contatti umani è stabilire un contatto....ed il primum movens in materia è l'empatia...L'avvicinarsi alle persone, e ascoltarle. Questo oggi è il grande male del mondo. Bisogna scendere dai piedistalli per avvicinarsi...bisogna entrare dentro di noi anche...ecco perchè credo oggi sia così grande la sofferenza , perchè ci allontaniamo da noi, da cosa e chi siamo dentro....Se sono stato tanto in alto, concentrato sul mio essere esternamente e a questo dargli un valora cos' grande, beh, la vita diventa maestra in certi casi....e ti tira giù. In psicoterapia, non ci si va più per tanti motivi che ora nn mi metto a spiegare, e che tra l'altro il forum se cerchi ne parla in lungo e in largo...Ma di certo non è vero che nn ci si va più perchè non sappiamo come fare ad andare avanti...perlopiù ci si affida al medico e lo guidiamo...anche e a maggior ragione attraverso la nostra collaborazione attiva...Non serve sapere, serve affidarsi e farsi guidare. Guidare il terapista nella nostra ombra, la nostra zona oscura.Oscura anche a noi. Il terapista non legge la mente. Insomma, credo che il mollare la psicoterapia non credo che sia il primo passo da fare, io ti direi di continuare invece...di farti tana. Forse hai avuto una crisi di codardia...Io ne ho avute , ma meno male che lo avevo capito, soprattutto xchè quando accadevano, lo comunicavo al terapista...Insomma erano dei tentavi di fuga. Un pò di umiltà non guasta quando il tema siamo noi, non credi? Il detto belli dentro e belli fuori è vero. Diciamo che per molto tempo ti sei adagiato su quello che la natura ti ha dato di nascita...ora forse la vita ti sta mettendo alla prova chiedendoti di ristabilire un contatto con te stesso.Insomma vai avedere chi sei.Non crederai di essere solo un involucro!!....E credimi, qualsiasi sia la strada è bellissimo alla fine! Fermarsi prima è non vedere questa bellezza. Ora, ti lascio solo un pochino....mi piacerebbe che ci raccontassi qualcosa di più di te che so che c'è... A presto.

ciao Viola, bel nome o bel nick comunque bellissimo colore.
sono 1.92 e ho un fisico che molti invidiano. Spalle larghe, muscoloso, senza fare granchè. Anche perchè non mi ha mai interessato.Fino a due mesi fa giocavo in serie C di pallavolo ed era il mio sfogo principale, la mia passione, il mio "rifugio" per non pensare alle grane del lavoro, della casa, di una identità sessuale che stenta a formarsi. Ero un "capoccia" dell'animazione in parrocchia, il mito dei ragazzi, l'esempio da seguire. Parlo 5 lingue, laureto con il massimo dei voti. Premio per il più continuo donatore di sangue.tante cose
Già, quello. A 8 anni una persona che frequentava la mia casa ha giocato con il mio corpo per 3 4 mesi, io lo vedevo come un gioco, invece poi, anni dopo, ho cominciato a vederlo come un qualcosa di impuro, di peccaminoso, di "da non fare".
Son gay? Mi piacciono gli uomini? Mi piacciono anche gli uomini? Perchè non mi faceva schifo quello che ho fatto a 8 anni? perchè non mi sono ribellato?
così per mettere a tacere quelle domande mi sono buttato nello sport, nel volontariato, nell'animazione in parrocchia.
POi piano piano è cominciato quello che io chiamo "il dolore dentro", fino al 02.02.2007, quando al posto di andare all'allenamento ho parcheggiato la macchina, sono salito sul cavalcavia che è vicino al mio palazzetto e ho guardato giù e volevo mollare la presa. Ma non l'ho fatto.
Il giorno dopo mi son rivolto ad una psicologa e piano piano sono emerse le domande, la voglia di capire, il desiderio di mettere un po' di ordine. Ora so che sono in grado di camminare con le mie gambe, ma il problema è "dove" Mio padre, dopo 29 anni, mi ha fatto un regalo di compleanno:un'asina. Tu dirai "un'asina?"...è stata la mia confidente, con i suoi occhi, il suo modo placido di stare tranquilla ad ascoltarmi. E fino alle 3 di notte, con una coperta che mi proteggeva, parlavo con lei e piangevo, piangevo, piangevo...poi ho voluto andare fino in fondo a quelle domande che mi facevo, sono entrato in chat specifiche di incontri, ho fatto incontri, ma non era quello che volevo. Ho conosciuto una ragazza, splendida. E' finita perchè lei non c'è più. Ma tutto questo mi ha reso più forte, anche se al tempo stesso più fragile dal punto di vista emotivo.
Vorrei continuare lo sport, ma non so se dentro ci sono le motivazioni, e i mie compagni non vedono l'ora che io ritorni in palestra. E questa fretta mi sta uccidendo, perchè non so neanche io quando ritornerò. Del volontariato mi è rimasta una citazione dal giudice di pace fatta da un mio amico, convinto da gente cattiva, perchè è cattiva, punto, che io mi fossi comportato in maniera "negligente, incompetente, di tornaconto" durante il mio operato in merito alla gestione delle attività.
NOn ha avuto nemmeno il coraggio di dirlo, ha mandato una lettera dal suo avvocato, e quando va a leggere in chiesa e parla di correttezza e di coerenza mi verrebbe voglia di sputargli in un occhio.
Della parrocchia mi resta un segno su una mano quando una domenica pomeriggio sono andato a prendere a pugni il crocefisso, ma mi sono fatto solo male.
Son convinto che non mi serve molto, che mi basta un milligrammo di spinta e poi vorrei sorridere in maniera pura, nuda, vera, spontanea. Per la prima volta vorrei sorridere dentro.Ma non so se quella spinta è una spinta ad affrontare la vita o la spinta decisiva a buttarsi giù da quel cavalcavia.
Eppure son convinto di aver tanto da essere e da dare e da ricevere.
Voglio farcela. I want to look that rainbow among the storms. That rainbow, not a rainbow.
Scusa dell'accozzaglia di ricordi, ho fatto una specie di flusso di coscenza.
E' la prima volta che scrivo in un forum di persone depresse.
E quello che mi fa star male proprio è la convinzione di aver deluso tanta gente e qper questo meno esco, meno mi sento gli occhi della gente che mi guardano e mi dicono "sei una eterna promessa mancata". Per quanto abbia kg e kg di amici che dicono "sei comq un mito per noi"... io mi sento solo.
Mi viene voglia di dire "ti voglio bene" alla gente, solo che ho paura di farlo, di dirlo. Allora resto con i miei abbracci spezzati, i miei desideri a metà, i miei istinti soffocati da me stesso.

p.s. in questo periodo non ho i soldi per la psicoterapia, ma sono uno stupido se ti dico che mi basterebbe solo un grosso abbraccio?

Keilan

Ciao, ben arrivato.
Sei cresciuto intellettualmente, ma forse sei rimasto immaturo emotivamente e sei pure depresso, bel problema.

forse più che immaturo direi "da sgrezzare"...mi fa venire in mente una pietra preziosa che no nha ancora la lucentezza per essere parte di un gioiello.
Credo che siamo tutti diamanti e chi più chi meno da sgrezzare.

guarda...non sono in formissima in questi giorni, quindi sarò un po' stringata.
Io credo che esperienze come quella che hai vissuto tu da bambino meritino tanta attenzione e tanta delicatezza. Credo anche che a un certo punto della vita, quando saltano fuori, sia inevitabile vivere un brutto periodo per riuscire ad affrontarle e ad affrontarne le conseguenze.
Tanto più, purtroppo, che l'educazione cattolica molto spesso invece di lasciarti un supporto amorevole, ti lascia il senso di colpa, ma è l'impostazione che è sbagliata, la religione e la spiritualità in realtà sono tutt'altro.
in teoria, ma ci avrai pensato da solo, mi verrebbe da dirti che ci saranno sicuramente strutture pubbliche che possono aiutarti.
Il bambino che è in noi non avrebbe mai dovuto vivere certe cose, quindi in pratica mi limito a lasciarti il mio di abbraccio, per quel che può servire.

E sono anche ottimista, perchè ti sei aperto completamente su un forum e di fronte a certe problematiche non è facile neanche questo. Quindi complimenti, secondo me ce la puoi fare.

Merla

voglio credere che c'è una speranza anche per me, che non sia destinato al non sorriso ( che è peggio del pianto), che ci sia un po' di spazio anche per me in questo cosmo che a volte non sento mio.
La cosa più bella che ho acquisito grazie anche alla psicoterapia è stato un rapporto più sereno con il proprio corpo. Ora a volte faccio anche nudismo e non me ne vergogno, nel pieno rispetto degli altri e di me stesso. Mi fa sentire libero, ma senza forzature etc.
Credo che esista un Dio, ma che a volte non ce la faccia a star dietro a tutti e allora si distrae. Non è che non ci voglia bene, solo che non sente al primo colpo il nostro appello e la nostra richiesta di aiuto.
C'è un racconto di Bruno Ferrero che mi è sempre rimasto impresso nella mente.
Una bimba torna a casa dopo che era stata a far visita alla vicina di casa alla quale era appena morta la figlia di 8 anni. "dove sei stata?" le chiede papà "a consolare la vicina" risponde la piccina " e tu cosa puoi fare per consolare una persona in un momento di dolore così grande?" e la bimba, sorridendo "mi sono seduta in braccio e ho pianto assieme a lei"
Forse devo ancora trovare quella bambina con cui sfogarmi del tutto e poi poter camminare correre volare insieme alle persone che, ci voglio credere, ancora mi vogliono bene.
Sono un sognatore? un'utopista? oppure un illuso?
Credo la prima ipotesi, forse la seconda, molto spesso ultimamente la terza ma voglio farcela ad emergere. Non dico "voglio guarire", perchè non la vedo come una malattia, ma come un passaggio attraverso il quale forse dovevo transitare.
Grazie intanto, mi aiuta a sfogarmi un po'.

Intanto sì, non ho capito tutto.
Non ho capito perchè ad un certo punto sei crollato. Hai messo addirittura una data, c'è stato qualche evento specifico?
Di cosa hai preso coscenza? Del fatto che hai subito un abuso o che ti senti sporco perchè non ti dispiaceva? Pensi che avresti dovuto soffrire? Che magari i tuoi se ne dovevano accorgere? Lo sanno? Lo sapevano? E quella sottospecie di ameba è ancora in circolazione? La vedi? La incontri?

A quell'età non esiste ancora la malizia ed il fatto che tu ti sia fidato di chi ti era vicino è più che normale. Il piacere sessuale inizia per alcuni prima che ad altri e non c'è nulla di male se per te quelle effusioni destavano piacere.
Il male è di quell'animale che ha approfittato della tua innocenza e della tua fiducia in casa tua, di chi doveva proteggerti ed invece ti ha usato... ma questo te l'avranno già detto in tanti.
Il problema è rendersene conto dentro. Liberarsi dai sensi di colpa e dalla paura.

Riguardo la sessualità... Ovviamente ciò che ti è accaduto può influire molto su di essa e per questo ti senti confuso. Effettivamente l'ambiente religioso spesso esacerba certe problematiche invece che dare supporto e non è esente da opportunisti e maligni (purtroppo). Credo che in questo caso sia opportuno cercare di affrontare le possibili problematiche con specialisti competenti. Se non hai disponibilità economiche, prova a cercare un centro nella tua provincia. Di solito ce ne sono.

Per tutto il resto ti siamo vicini e ti abbracciamo virtualmente. E ricordati che non ti devi vergognare di nulla. Ognuno di noi ha le proprie magagne da portarsi dietro (io ho abortito) anche se non sembra.
Hai provato a parlare con questo tuo "socio" che ti ha inviato la citazione? Da quanto ho capito anche lui è stato mal indirizzato.... pensi che non ti ascolterebbe? Oppure puoi scrivergli una lettera spiegando le tue ragioni...
Magari non risolvi nulla, però almeno ti togli la soddisfazione.

Come dice Merla, questo potrebbe essere il momento buio che precede una crescita interiore sofferta. Non pensare neppure a metter fine alla tua vita!!
Vedrai che troverai la tua strada anche nella sofferenza...
Sarà banale ma a me viene sempre in mente una canzone di Tiziano Ferro: "Il sole esiste per tutti".

Un abbraccio.

al socio ho parlato, son due anni che vorrei solo capire il perchè, magari ha pure ragione e questo mi aiuterebbe a capire alcune cose di me. l'unica risposta? "io sono sereno, se tu sei a disagio sei tu quello che hai problemi"...beh grazie al c***o, bel modo per sviare dai problemi e non voler affrontare le domande.
Il "baubau" l'ho affrontato, gli ho detto che mi aveva incasinato per bene le cose, ma essendo all'interno del parentado in una famiglia molto "in vista" non posso creare "lo scandalo". NOn mi ha più importunato da quell'anno, e non lo sto difendendo, sia chiaro. A volte mi fa molto più male il vedere la gente ipocrita che mi dà consigli di vita e poi mi fa del male alle spalle, credetemi. De Andrè cantava "si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio". Ecco, l'unica cosa che non voglio è un mix di compassioni e di ricette di vita. Anthea mi abbraccia virtualmente e quando l'ho letto, credetemi, lucciconi agli occhi.
NOn vi chiedo di capire tutto, figuriamoci, magari solo scrivendo e confrontandomi con altre persone posso vedere le cose anche da un altro punto di vista credo. Punto di vista che integrato con il mio modo di vedere magari mi cambia un po' a visione della realtà e mi toglie un po' di nebbia dalla mente...e le cose sarebbero più chiare credo.
La volontà c'è di tentare di riemergere, di non dico volare ma almeno sentire l'aria che ti accarezza il viso.
Forse scrivere è un modo catartico di liberarsi dal male.Scrivere per non morire, ha detto un poeta, non mi ricordo chi.
Ma voglio farcela, voglio farmi il regalo di compleanno di un sorriso, anche se vi confido, quest'anno non è facile compiere gli anni per me.
Ho pensato di non organizzare niente e vedere se per caso qualcuno organizza qualcosa per me.
BAsterebbe anche una Girella con una candela accesa in cima, ma qualcosa di inaspettato, di spontaneo. Ho sempre organizzato feste a sorpresa, compleanni, il mio compreso. Quest'anno vorrei che qualcuno facesse qualcosa per me ma senza che io glielo faccia capire. Sarebbe grande la gioia, e sarebbe però doppiamente grande la tristezza se non arrivasse niente.
Ma ora bisogna guardare avanti avanti avanti....

sono sottosopra, per cui perdonami la sintesi.
i sentimenti non sono mai gratuiti, in fondo c'è sempre un bisogno da soddisfare, per questo penso che il più bel regalo che uno possa ricevere sia quello di essere lasciati in pace.
per anni ho subito molestie per motivi razziali, percosse, insulti, umiliazioni, emarginazione eppure ho perdonato, anche se le cicatrici richiamano i ricordi.
queste esperienze devono servire per servire la giustizia.

Carissimo ciao....quello che ti è accaduto a 8 anni , mi ha fatto ricordare quello che è accaduto a me a 8 anni. Un amico carissimo di mio padre, che frequentava la nostra casa abbastanza assiduamente , tanto da sapere che il mattino dopo io non sarei andata a scuola perchè nn stavo bene. I miei al mattino dopo vanno a lavorare. Lui suona al mio campanello....mi è sembrata strana quella visita a quell'ora...tanto che nel mio piccolo gli ho risposto dalla porta chiusa che non c'erano i miei( non gli aprii subito...nemmeno mi rendevo conto del sospetto, xchè non sospettavo a 8 anni) . Lui insisteva dicendomi scuse...Poi aprii...Era un caro amico di mio padre! Aprii...........................Lui con un balzo mi ha spintonata fin dentro casa...ha cominciato a toccarmi , abbracciarmi, baciarmi schifosamente sulla bocca.Mi venne da vomitare....Lo spintonai lontano da me.......Lui si fermò. Era paonazzo in viso....ma si fermò. Se ne andò....dicendo che non dovevo dire nulla, visto che tra l'altro lui si era sbagliato a comportarsi così. Che non sapeva cosa gli era preso....Quando ho chiuso la porta io avevo ancora 8 anni....ma con una paura che nn doveva avere a che fare con i miei 8 anni....Paura di dire ai miei, perchè la domanda successiva era: E se non mi credono? ma mi feci coraggio e lo dissi ai miei. Loro nn mi dissero nulla, anzi no, tentarono un ma sei sicura che ha fatto così? Io ripetei i fatti...Loro lo chiamarono, lo fecero venire a casa, lo inchiodarono al tavolo di cucina e, lui tentò un : ma si sta inventando tutto, è una bambina bugiarda...io mi sentii morire.Poi un attimo di silenzio e mio padre parlò. E gli disse: ora tu , conosci la strada di casa nostra, ora tu, te ne vai e non torni più. E lo cacciò di casa. Non venne più. Mi liberai....la denuncia mi liberò. Mio padre in quell'occasione ci fu. Mi sotenne....La denuncia fu importante....Non so, cosa sarebbe accaduto dentro di me se solo mio padre nn mi avesse creduta...Forse, ricordo che mi dicevo che l'avrei fatta finita....che sarei scappata...a 8 anni, sentire tutto questo dolore dentro non è giusto. Ma io denunciai e mio padre mi ascoltò....Forse, la mia famiglia non essendo una famiglia in "vista" ...insomma non avevo anche sto peso da sopportarmi...E' una umile famiglia di operai...Però, potresti farlo oggi no? Senza troppi scandali...solo dirlo ai tuoi. Decidere oggi di prendere Tu per mano quel bambino ferito e dirgli che oggi ci puoi pensare Tu a Lui....Pensaci. E se non ti capiscono/ascoltano oggi, lo puoi fare Tu con te stesso....Non perpetrare sta cultura becera della vergogna tossica.....Tu puoi farlo....Tu puoi talmente farlo che ti è toccata sta dura esperienza....Denuncia il fatto....e poi se serve allontanati , come è giusto fare ad una certa età...Tu puoi farlo!!! Un abbraccio forte forte, grande grande....infinito.

aveva 18 anni lui. E lo guardavo estasiato mentre giocava a pallavolo al campetto. E aveva notato che io lo guardavo con ammirazione, con il desiderio di essere come lui.
Allora qualche volta mi faceva lanciare il pallone, qualche volta mi diceva "dai, prova anche tu" e io volevo diventare alto come lui, forte come lui, bravo come lui.
Lui tornava a casa per la stessa mia strada e io potevo star fuori solo mezz'ora, avevo solo 8 anni e i miei genitori si fidavano: un gelato, una sbirciata ai ragazzi del campetto e poi a casa.
Poi un giorno lui mi ha invitato a casa sua per il gelato e a me il gelato piaceva. MI ha acceso la tv, c'erano i cartoni animati. E mi ha fatto sedere sulle sue gambe e poi si strofinava...
e da lì e poi partito tutto. Per 3-4 mesi. Poi non so perchè abbia smesso. L'unica e ultima immagine che ricordo è l'armadio della sua camera.
Poi tutto sepolto per 18 anni.
A volte credo che aver iniziato a giocare a volley sia stato un modo per esorcizzare la paura che emergesse qualcosa. Volevo diventare più forte di lui, più grande di lui, attraverso lo sport schiacciarlo e sopprimerlo. Poi ho pensato che un giorno sarei stato costretto a smettere di giocare per sopravvenuti limiti di età ed è arrivata la paura, l'ansia che fosse lui il vincitore.
Forse lì è iniziata la crisi, il tutto.
Ho voluto affrontarlo ma non vendicarmi, Ho voluto fargli presente che aveva fatto un bel macello, ma nulla più. NOn so perchè. NOn c'era sete di vendetta in me. Forse ho sbagliato, forse no.
L'ho detto a mio fratello, ma i miei genitori non capirebbero. Una volta ho provato ad affrontare l'argomento sulla pedofilia in generale, ma hanno chiuso la questione con "porco chi lo fa, ma l'altro ha stuzzicato" e lì ho capito che forse dovevo farcela senza il loro aiuto.
Mio fratello mi ha capito, ha capito anche i miei travagli in tema di identità sessuale, quando ho cercato il puro piacere fisico in chat di ogni genere (e sì che le donne mi piacciono!E sì che credo fortemente ai sentimenti!) e mi ha detto che "lui c'è".
Ho cercato sempre di dare il meglio di me stesso per coprire quel buco che il baubau, penetrandomi, mi aveva fatto dentro.
Ma l'ho coperto, non riempito. E adesso non so con che cosa riempirlo, anche se l'intenzione di riempirlo c'è. E' che tutto quello che ho fatto finora non riempie: sport, volontariato, amici....non riempie. O riempie a metà. Qualsiasi cosa abbia fatto io ho vinto. Però adesso mi ritrovo un po' solo con me stesso e le mie vittorie. E' per quello che ho intitolato "il vincitore è solo". E' il libro che mi ha regalato per Natale un mio amico. Io che odio i regali di Natale. E ad ogni pagina mi rivedo. E son curioso e al tempo stesso impaurito di vedere come va a finire
Ma voglio farcela ed intanto...grazie a tutti.
With glowing hearts

Cosa vuol dire "essere molto in vista"? Forse che un furto od un omicidio hanno connotati diversi se fatti ad una certa famiglia?

Capisco che tu non l'abbia detto ai tuoi se hanno avuto una reazione del genere! Ma neppure tua madre pensi capirebbe? Certe volte la gente tende a dare risposte stupide quando credono che il problema non li riguardi... ma tu ovviamente conosci bene tuo padre e tua madre... non so.
Capisco anche la tua vergogna (anche se sai che è l'altro a doversi vergognare) e magari ora vuoi solamente dimenticare. E' plausibile.

Sappi che certi strappi nella vita vengono fuori solamente dopo anni, ma inevitabilmente saltano fuori.
La mia esperienza non è neppure minimamente paragonabile alla tua, ma anch'io nel mio piccolo ho scheletri dentro di me. Sono rimasta incinta a 17anni e poi sono caduta in depressione nera. Ho abortito ed ancora oggi ne porto i segni; non ricordo nulla ad esempio di un certo periodo della mia vita. La mia mente ha rimosso molti ricordi che ho riportato alla luce solamente due anni fa (ne ho 40) tramite i racconti di mia madre. Ed io ho avuto l'appoggio dei miei genitori, non sono stata sola come te! La religione ovviamente non mi ha aiutata (anzi!!), o almeno la religione in cui credevo io all'epoca.

Credo che fino a che non riuscirai ad amarti e a perdonarti veramente dentro di te, a digerire quello che è successo e poi voltarti, non riuscirai a rinascere.
La tua smania di perfezione è servita per un certo tempo da tampone fra te ed il bambino che eri... ma ora devi affrontare quello che hai accantonato per anni. Non è un male, sai? Anzi, io credo che questa crisi che stai avendo possa essere il preludio di un cambio di direzione.
Hai capito che l'essere pefetto non ti immunizza dai dolori e dalle sconfitte. Sei un essere umano come tutti.
Ora devi arrivare ad accettarti.
Ti sono vicina. Ciao.

che dire...sono frastornato ma al tempo stesso un po' più sereno. Magari cominciare ad accettarmi non sarà facile, ma aiuterà a sorridere un po' di più al mattino allo specchio e non a dire solo "quanto sei inutile"...alcuni giorni avevo messo un asciugamano davanti allo specchio.
Allora io ci voglio provare: piangendo e soffrendo ma ci voglio provare

Non sei inutile....Il tuo Dio si sarà anche distratto, ma non ti distrarre tu. Allora si che sarebbe una grande omissione!!!! Mi fa arrabbiare la risposta che ti diedero i tuoi sull'argomento pedofilia. Sono molto arrabbiata. Perchè dall'alto dei miei 8 anni, io tremavo solo all'idea che i miei mi rispondessero così....Forse , credo che sarebbe stato peggio...che se oggi ho chiuso la mia ferita, è stato anche per questo. L'ho potuto fare perchè i miei mi hanno difesa.Mi hanno medicato.E la ferita s'è chiusa. Oggi, rispetto a questa cosa mi sento vincitrice e per niente sola!!!! La tua mancanza di rabbia mi insospettisce....Accettare significa tirare fuori le emozioni , verbalizzarle...accettare che si potrebbe essere arrabbiati...andarci dentro. Mi sei sembrato anche compiaciuto dal tuo aplomb col figlio di puttana!! Un conto è sentire la rabbia...e altra cosa è vendicarsi. Ah si ? Fai parte del parentado in vista? Meglio....E' lui che si deve allontanare dalla famiglia...è lui che deve pagare anche no? Non credi? Lui gironzola ancora per casa tua? E tu convinto , dalla risposta becera che ti diedero i tuoi, oggi dovresti essere colui che stuzzicò il bastardissimo figlio di...? Se continui così senza palesare la rabbia , continui a perpetrare una bugia al posto della verità. Tu, fuori bello e dentro con una convinzione che ti fa da controcanto...Gli altri non hanno voluto ascoltare il grido di rabbia del bambino violato a 8 anni? Tu ascoltalo, fallo gridareeeeeeeeeee.

Sì, in effetti concordo con Viola. Io ho dei figli e se qualcuno si azzardasse anche solamente a toccarli, giuro che lo farei fuori! E non lo dico solamente tanto per far la furba.... no, no, lo farei sul serio!

Se fossi in tua madre, avrei già preso in mano una bella spranga e sarei andata a spappolargli quell'inutile appendice che si ritrova fra le gambe!!

Ma capisco che l'insistere su questo tasto, magari ti faccia sentire ancora più inadeguato. Perchè non ci riesci... perchè tu una volta hai provato affetto profondo per questa persona e perchè lui ti ha manipolato per bene. Magari potresti iscriverti ad un corso di box; dicono che per sfogare i nervi sia magica!

Non ti crucciare, quindi. Sono contenta che tu ti guardi allo specchio e vedi una persona.
Non un vincitore, nè un vinto... ma un semplice essere umano come tutti gli altri.
Chissà quanti come te nascondono in fondo all'anima ferite che non confessano a nessuno e, come te, le ficcano così in profondità in modo che nessuno possa vederle.
Non sei solo e non devi permettere che gli sbagli ti tolgano il tuo valore di persona buona.
Se hai fatto degli errori non per questo sei da buttare... se ora stai male non vuol dire che non potrai più vedere il sereno...

Abbi fiducia in te stesso e inizia a circondarti di persone che veramente valgono per la loro interiorità. Devi essere orgoglioso di come sei, non dimenticarlo.

Baci.

Ciao keilan, non so se rientrerai nel forum...ma ho pensato molto alla tua questione, ma non conoscendoti ho pensato molto alla rabbia che mi è arrivata leggendoti nei vari post e non sentendola in te....e allora ti lascio sta considerazione che mi è arrivata ricollegandomi alla mia rabbia..." Non c'è bisogno di diventare gay per colpire e i genitori assenti e insensibili e il mostro in questione." nel senso che , siccome non riesco a esprimere rabbia e rancore per tutto quello che mi è successo....(perchè la famiglia in vista e bla bla, perchè scoppierebbe lo scandalo e bla bla...perchè i miei si son parati perchè han detto che se uno stuzzica è perchè è stato stuzzicato e bla bla bla...), faccio il gay....li colpisco , gli creo lo scandalo così che posso anche eventualmente denunciare la violenza e il violentatore? Ma se tu scoprissi di essere gay, credi che lo potresti dire nella tua famiglia? In questa insensibile famiglia in vista? Non so, ti ho voluto lasciare queste due righe di considerazioni che mi sono arrivate...Un abbraccio

ciao Viola, ero entrato nel forum dopo un week end strano. No, la mia famiglia non accetterebbe nulla di tutto ciò, forse mio fratello capirebbe, nel caso scoprissi di essere omosessuale.
Tante cose di me non hanno accettato: la mia propensione per il volontariato "tempo perso", il fatto di essere andato a vivere da solo per dirne alcune...
non so è stato un week end strano.
Son andato a trovare un vecchio amico, lui gestisce una piscina, mi ha mostrato i nuovi lavori fatti, il centro benessere, il bar nuovo. Mi ha fatto entrare di sera, dopo che tutti erano usciti. Ho nuotato tanto, al buio, solo con le luci di emergenza accese. Che non lo sappia il bagnino!
alla fine ero stanco ma contento. Era da tanto che non trascorrevo un sabato sera lontano dal palazzetto del volley.
Sono uscito dall'acqua e lui mi ha abbracciato forte e penso di aver pianto due ore ininterrottamente. Lui è stato lì, in silenzio. Io piangevo, lui era lì. mi son svegliato al mattino che ero sfinito, ma non ricordavo perchè avevo pianto.
Lui e la sua ragazza mi hanno preparato la colazione e poi abbiamo fatto una passeggiata.
E' stato tutto molto normale ma al tempo stesso molto straordinario.
Ecco, così, semplicemente.
A volte mi trovo a disagio con le emozioni più semplici...

...solo!
E' una cosa molto bella, quella che ti è capitata. Ed è molto bello quello che ha fatto il tuo amico.
Probabilmente ha capito il tuo dolore interiore, o forse lo sa... alla fine quello che conta è che tu stia buttando fuori le cose.
Butta fuori tutto ciò che puoi. E poi vedrai che sarai pronto per ricominciare.

Sono contenta e molto!

Un abbraccio forte.

Ciao keilan, che bel fine settimana!!! Ora tocca a Te fare in modo che non ti sia più strano. Come dice Anthea svuotati....e scivolerai sull'acqua. Un pò come disse un maestro...perchè il bicchiere si possa riempire lo si deve svuotare gni tanto. Sennò trabocca!!!O peggio, ci fermiamo dal riempirlo. Grazie per avermi ricordato la grazia della semplicità...

una canzone che cantavo sempre con i bimbi era "...e le gioie semplici sono le più belle, sono quelle che alla fine sono le più grandi" ieri sera alle 22 non volevo stare in casa e sono uscito a correre. HO detto "faccio un km"...poi 2 poi 3...finchè avevo fiato. Son tornato dopo un'ora e per guardare quanta strada avevo fatto ho controllato su via michelin...7 km. Senza fiato, sudato, gambe stanche. Mi sono fatto una doccia e mi sono messo a letto. Mi son dimenticato di mangiare. Ero esausto, ma al tempo stesso energico.
Avrei voluto qualcuno vicino per parlare, ma vabbè, non sempre si ha tutto nel momento in cui se ne percepisce il bisogno.
La felicità sta nelle piccole cose che una volta assaporate scopriamo essere enormi, infinite. Per molto tempo ho pensato, e penso tutt'ora "all'attimo dopo", cioè il retrogusto amaro metallico del momento in cui la felicità finisce e tutto ti sembra nero.
Mi sto sforzando di vivere l'attimo invece, di non pensare a priori al dopo, ma di vivere il presente.
Ho sempre programmato tanto nella mia vita. Vorrei farmi coccolare nell'altalena delle emozioni una volta tanto. Come quando da bambino stavo ore sull'altalena dei miei zii e non pensavo a niente, solo mi piaceva star di fronte al sole e vedere che tramontava. Forse quell'altalena c'è ancora, nel granaio...nel granaio della mia mente e della mia vita.
Voglio abbracciarvi.Lo sentite l'abbraccio?

Ciao...mi hai fatto ricordare la scena del film rain man...che corre corre corre corre...poi un giorno si ferma e tutti ad aspettare che lui dicesse qualcosa che potesse illuminare gli altri che lo seguivano e lui parla e dice: "...Sono un pò stanchino..." . Semplicemente credo che tu abbia bisogno di parlare...Pensa che buffo, non si capiva che vivi da solo......avevo percepito che vivi ancora con i tuoi... Evvabbè, abbracciamose va!!!!

oggi, forse per la pioggia forse per non so che, ho trascorso la mattinata a digitare tasti a caso sul computer...per fortuna ero in ufficio da solo e quello che dovevo fare l'ho fatto ieri pomeriggio.
Alle 18 non so che fare.Dovrei, e sottolineo il condizionale, andare a fare ripetizioni ad una ragazza, dovrei andare in palestra, dovrei andare a salutare i miei compagni di squadra. Ma è tanta la voglia solo di andare a letto. Chiudere gli occhi. E basta.
A volte mi capitano giornate così...fra tre settimane esatte compio gli anni. Come regalo chiederei che il mondo si dimenticasse di me, se mi chiedessero ora, in questo preciso istante, "che vuoi per regalo?"
Sentivo parlare prima delle signore in posta "la depressione è una brutta bestia, però basta tirarsi su"...eh, pensavo, bastasse quello.
Ciao, buon week end.
Keilan

Buon w.e. ....Che vuoi per regalo?

Nella vita ognuno ha, chi più chi meno, dei momenti neri che buttano giù e sembrano infiniti.
Mia nonna mi diceva sempre che quando finisce di piovere spunta il sereno....
beh, aspettiamo che venga il sereno e magari diamogli una mano soffiando via le nuvole..

Ricambio volentieri l'abbraccio e concordo con te: programmare tutto è assurdo. Perchè la vita non è programmabile e ogni volta me lo fa capire con delle belle randellate nei denti!
Godiamoci quel che abbiamo, facciamo il possibile per continuare a farlo e poi....