Quesito

Mi dispiace che il forum si sia un po' fermato.
Avrei da porre un quesito ma è un po' lungo per cui devo sintetizzare senza dare troppi dettagli.
Essendo uscito dalla depressione il 7 marzo 2008 alle ore 8,10 di mattina, mi chiedo se alcuni comportamenti siano giusti o coerenti con lo star bene o piuttosto riconducubili a una non completa guarigione.

1) Sento un bisogno molto forte di stare in compagia di qualche amico ma non della famiglia (con quella di origine mi va già un po' meglio). Questo bisogno, come dice mia moglie, è un non-bastare a se stessi.
2) Ho una realzione da un anno e mezzo che non avrei mai voluto avere, anche con conseguenze... sessuali. Non mi piace fisicamente ma mentalmente lei è molto alta, colta etc. ma mi asfissia e mi tormante con telefonate e richieste di vederci GIORNALIERMENTE.
Anche ora che sto bene non riesco a staccarmene perché lei nella vita è molto sfortunata in tutti i sensi.
3) Ora sto avendo una strana storia con una di 32 anni (io ne ho quasi 55) ma non di amore ma di assurda complicità in una storia assurda per cui io mi devo spacciare per un dottore, telefonicamanete col suo ragazzo (affermando che lei ha una malattia GRAVISSIMA - cavolo a me che mi ficco sempre in certi guai).
4) Sto spendendo soldi (anche 25 euro AL GIORNO) per stare con un amico povero e paranoico, andando al cinema e offrendo io, anche il mangiare. Ho "prestato" dei soldi alla prima "storia". Sto vivendo al di sopra delle mie possibiltà per cui prelevo a volte 1.500 euro da un conto riservato al futuro dei nostri figli, senza di dire nulla a mia moglie.
Tutto questo nascondere a mia moglie e figli che risparmiano tutti contenti su qualcosa di essenziale o a cui ci tengono mi pone di fronte a problemi seri sul mio mododi esstere, se si tratta di malattia, collegaa alla depressione o meo.
Voi direte che è evidentissimo che sbaglio per mia scelta.
Già.
Voi direte.

mio caro amico,mi sembra di capire che l'errore che stai facendo sia dettato in funzione di tue necessità primarie, e dei tuoi Stati motivi amplificati dal tuo benessere attuale.......ora però la tua parte razionale è entrata in conflittualità con la tua parte emotiva.......questo è indice di una persona responsabile......perché se ciò non fosse, vivresti tutto ciò con molta più leggerezza........ancora una volta ci troviamo di fronte ai pro e alle contro della vita......continuare in questa direzione potrebbe portarti a spiacevoli conseguenze e alla perdita di stima che i tuoi figli hanno nei tuoi confronti, ma chiudere questa cosa, significherebbe rinunciare ad emozioni che forse, non provarvi già da un po' di tempo...........l'amore e il sesso hanno la capacità di darti emozioni talmente intense da farti perdere la razionalità.........il che non c'è nulla di male, anzi..............nel tuo caso però è un po' tutto un po' complicato proprio perché hai una famiglia..............potrei fare il tifo per te se tu non dovessi rendere conto a nessuno..........ma in un caso come questo posso solo dirti.........valuti attentamente!!!!!!un abbraccio
Franco.dm

Ieri mi sono rivisto con la "ragazza" di 32 anni. Ancora più complice della sua storia inventata. Mi ha chiamato lei, il ché mi ha gratificato molto ma mi dà anche l'impressione di essere strumentalizzato. Ha offerto lei al bar e io ho detto: "Dal momento che offri tu mi prendo un cappuccino con la brioche!".
Poi la telefonata al suo ragazzo, io ero il dottore. Mi sono prestato ed ho recitato pure bene. Comunque la ragazza la notte non era stata bene, non aveva dormito, le borse sotto gli occhi (le occhiaie) erano ben nere. Aveva subìto una laparoscopia su tre punti il giorno prima (alla tuba destra). Non sapevo che avesse abortito due mesi prima e che ora aveva il problema del sangue in quel posto. Il ragazzo le disse che erano cavoli suoi e che non gli interessava nulla: ha dovuto provvedere da sola.
Non so perché dico tutte queste cose, forse (anzi, sicuramente) per scaricarmi il peso di un'ennesima situazione in cui mi sono andato a ficcare IO STESSO.

Mi ha detto che ci saremmo rivisti oggi ma non ha chiamato e lei non era raggiungibile. Sono rimasto di merda, mi ero fatto pure la barba e mi ero cambiato la camicia, lavato e stirato con tanto di deodorante di quelli costosi, cavolo! Non ridete, queste cose si fanno in genere per le persone di cui si è innamorati.

Sembra che queste situazioni strane me le vado a cercare con il lanternino.
Oggi sono uscito con uno dei pochissimi amici rimastomi, uno che stimo molto e che è professore di filosofia, esperto di storia e di religioni. Tra l'altro, per esempio, sa tutta la Divina Commedia a memoria.
Mentre camminavamo con la mia auto, mi ha detto: "Fermati un attimo, scendo a prendere le sigarette". Non l'ho rivisto più. Soffre di una mania di persecuzione da quando gli è morta la madre un anno fa, il padre già lo aveva perso. Vive solo in casa.
A parte lui... chi ho?