ho bisogno di aiuto

Ciao a tutti,
Sono una ragazza di 23 anni (quasi 24) e sono ormai 3 anni che vado da una psichiatra per farmi aiutare…ma la mia depressione non migliora. Sono sempre al punto di partenza. Ci sono periodi in cui sto un po’ meglio, ma poi le cose tornano al punto di partenza.
Le mie crisi sono abbastanza forti, incomincio a sentirmi male, mi arrabbio per tutto, mi viene da piangere, disprezzo me stessa, la mia vita e penso spesso e volentieri di uccidermi. Io non riesco a passare oltre, ad andare avanti.
Penso che nessuno posso capire quanto grande è il male che ho dentro e non tollero che mi si dica “ti capisco…hai ragione” perché penso che sono tutti bugiardi, che nessuno può sapere quanto dolore provo e che le vite degli altri sono sicuramente migliore della mia…che per altro odio con tutto il cuore.
Vado all’università e non va come dovrebbe. Sono molto frustrata, voglio finire al più presto ma i tempi si allungano e mi arrabbio sempre più. Odio l’università. Mi domando tutti i giorni perché l’ho scelta.
Mi sento inadeguata a tutto, mi sento sempre fuori luogo, vedo tutto nero e non riesco a mantenere un’emozione positiva se non per pochi secondi.
Non mi piace niente e non c’è niente che mi stimola.
Sono proprio in un tunnel da cui non riesco ad uscire.

Ciao Christina.
dal tunnel si esce decidendo di intraprendere seriamente un percorso di cambiamento e questa decisione la devi prendere solamente tu.
Credo che in questi 3 anni con lo psichiatra non hai concluso poi molto, in quanto il suo supporto è necessario all'inizio per impostare una cura farmacologica adatta a riportarti ad un stato di equilibrio.
Per riprendersi in mano la vita e il proprio destino e quindi necessario ristrutturare il nostro inconscio, le nostre convinzioni, i nostri obiettivi per poi stabilire quale direzione prendere.
Ognuno di noi è nato con uno scopo ben preciso, ma molto spesso eventi esterni, ci impongono scelte sbagliate, che oscurano ciò per cui siamo realmente venuti al mondo.
L'amaro, l'oblio che alberga nella tua mente, sono in realtà le grida della tua anima che ti chiede ascolto, ciò che in questo momento tu le stai negando.
Esistono infiniti motivi perché questo accade, per molti di questi ne sei cosciente altri devono essere ancora chiariti.
L'oblio impone per forza una rinascita e in fondo è questo il segreto della depressione.

Buona rinascita Christina.

Il segreto secondo me è stare tranquilli e non pensare che per forza si debba fare chissà che per riuscire a cambiare, in passato sono uscita da una forte depressione proprio grazie a qualcuno che mi disse :"che bisogno c'è che tu per forza debba convincerti a fare qualcosa di drastico adesso? prima pensa a tranquillizzarti perchè va tutto bene e la tua vita ce l'hai tutta davanti e tutta per te", sono parole stupende che si fa un pò fatica ad adattare durante un periodo bui , ma fanno capire che forse basta fermarsi un attimo e non pensare sempre di dover fare per forza qualche sforzo subito, ma rilassarsi e basta per poi reagire dopo quando si sta meglio.
Io allo psichiatra preferisco l'analisi interiore, fatta anche con un esperto però è importante avere un buon rapporto con chi ci segue altrimenti la terapia non solo non funziona ma può anche farci stare peggio.

@ Albopolis
Grazie per la tua risposta. Non ce la faccio più, infatti, con quel continuo martellare "fai così...fai cosà...", perchè mi frustra di più, visto che non riesco a reagire si innesca una spirale infinita.
Vorrei tanto tranquillizzarmi, ma non riesco, ogni volta che sto per sfiorare gli argomenti che mi dolgono sto male.
Vorrei tanto stare tranquilla, ma proprio non riesco, soprattuto perchè quando incomincio ad avere una crisi, è proprio la fine...starò meglio svariate ore dopo. Spesso è solo un pensiero che mi prende alla sprovvista e senza motivo, all'improvviso, che mi distrugge e non mi fa ragionare.

Beh, in effetti concordo con ciò che affermate, prima bisogna riprendere le forze.
Mi avete fatto tornare alla memoria di quanto desiderassi starmene tranquillo lontano da qualsiasi stress.
In effetti una volta recuperate le forze ho avuto l'energia per reinventarmi.

La tranquillità è senz'altro un ottima soluzione ma non è sempre possibile con i ritmi frenetici che la vita o i nostri desideri ci impongono.
Anch'io spesso l'ho cercata ed ottenuta, ma a forza di cercare la tranquillità ho rinunciato ad amici, amore... addirittura ora che dovrei cercarmi un lavoro quando ci penso, cerco nella mente una soluzione che possa esser tranquilla... e quel che più mi stupisce è che quando stavo bene, prima che cadessi in depressione, io non ero certo una persona tranquilla... mi divertivo un sacco, amici a pranzo e cena, viaggi, lavori frenetici... a volte non so neppure se effettivamente è la tranquillità ciò che desidero, o solo ritrovare un equilibrio nel caos dell'esistenza che mi faccia stare bene con me stessa e con gli altri.
A volte temo che cmq vinca sempre la depressione, pare che tutto giri intorno a lei, per poterla superare ho dovuto cambiare, andare nel profondo di me per comprendere, per vedere cosa mi fa male, trovando soluzioni nuove per non cadere più ma non son sicura se mai mi lascerà stare... mi allontano da tutti coloro che ho amato per non ricordare nel bene e nel male com'ero, mi allontano per non sapere come mi vorrebbero nel tentativo di cercare una strada mia... ma alla fine mi sembra solo che gira e rigira tutto ritorni lì da dove son partita, dalla depressione e dai quei meccanismi che la provocano, capirli comprenderli è un lavoro che sfianca, ecco perché cerchiamo di continuo nuove forze, energie e tranquillità, nel caos non potremmo capirli...
Son in analisi e forse questo è il modo giusto per affrontarla ed un giorno tornerà il sorriso, gli amici, l'amore, i viaggi e la voglia di avventura senza pensare alla tranquillità come esigenza primaria... La tranquillità non deve diventare un obbiettivo, una parentesi, anche da utilizzare spesso, quando ci si sente decentrati ma non fate che diventi la vostra vita, perché si ha molto da fare per noi e per gli altri.


Scusate magari non è la risposta che vi aspettavate ma la tranquillità non credo sia una soluzione, forse aiuta a riprendere le forze quando fuori vi aspetta un mondo, ma quando fuori non c'è nessuno che vi aspetta anche la tranquillità diventa una prigione... scusate sarà che nelle ultime settimane vedo e parlo solo con i miei ed il massimo che mi concedo sono un paio di cinema alla settimana da sola ed il caffé la mattina al bar, che mi attende un agosto di solitudine e di presa di decisioni importanti su quel che sarà la mia vita.

CREDO CHE LA FORMULA GIUSTA SIA "AGIRE CON TRANQUILLITÀ".
Una volta puntavo molto in alto, desideravo troppo, fantasticavo una vita impossibile da realizzare, e queste mie convinzioni, che poi in realtà erano nascoste, inconsce, mi stavano portando alla rovina.
Quando presi coscienza di ciò che muoveva le mie azioni, e ricollegai i vari centri vitali del mio essere, armonizzandoli, la vita prese una direzione diversa e ora posso ritenermi soddisfatto del lavoro svolto.
Generalizzo nei concetti e forse a voi servirebbe qualcosa di più preciso; vi elenco alcune discipline che ho usato per uscire dalla depressione:

Ipnosi, programmazione neuro linguistica, Yoga, agopuntura.

Primavera ha scritto:
Scusate magari non è la risposta che vi aspettavate ma la tranquillità non credo sia una soluzione, forse aiuta a riprendere le forze quando fuori vi aspetta un mondo, ma quando fuori non c'è nessuno che vi aspetta anche la tranquillità diventa una prigione...

E' una conclusione a cui arrivo, a volte...

Ciao Christina,

Leggendoti mi ritorna alla mente il pensiero che avevo fino a qualche anno fa. Mi chiedevo perchè... se c'era un motivo. Perchè io e non un altro... e poi cosa avrebbe potuto guarirmi: lo psichiatra, le medicine, i familiari, lo sport...
Insomma dov'era la ricetta? Perchè nessuno poteva aiutarmi?

In realtà non c'è nulla che possa aiutarci se dentro di noi non c'è quella consapevolezza di voler veramente guarire.
Sembra banale, ma anche se nessuno consciamente vuole soffrire, spesso inconsciamente continua a farsi del male, a cercare la soluzione fuori da se stesso.
E' come smettere di fumare, o dimagrire: se non scatta dentro quel "click", tutte le soluzioni esterne non servono a nulla.
A me ci sono voluti molti anni di alti e bassi per rendermene conto e ancora sono qui che lotto. Però almeno ora ne sono veramente consapevole.

Prova a spostare il pensiero da: "cos'ho di sbagliato?" a: "Sono un essere umano. Sono stata male ma posso farcela a superare questo momento."

Spesso vediamo la gente sorridere e crediamo che tutti stiano meglio di noi. Ma poi, se ci fermiamo un poco a raccontare le nostre vicissitudini, scopriamo che quell'idillio è tutto falso.
La mia amica viaggiatrice e spensierata ha un tumore, l'altra lotta da anni contro una malattia incurabile, un'altra ancora ha problemi familiari...

La vita perfetta e spensierata che ci propina la TV ogni giorno non esiste. Ma possiamo essere anche contenti, innamorati, scherzosi e spensierati quando si può e goderci quella cosa strana che è la vita.

Pensa a questo... pensa che anche tu sei viva e puoi stare bene. Le medicine ci sono, i medici anche.
Non è nulla di incurabile...
Datti un po' di tregua e permettiti di sperare. Vedrai che ce la farai.

Ti consiglio la lettura di un libro che mi ha aiutata parecchio: Rompere gli schemi della depressione.

Un bacio e un grosso augurio.

Anthea spesso penso che gli altri sono più felici di me...che la loro vita sia migliore. Non sai quanto vorrei cambiarmi con qualcun'altro. Ma dopo aver letto le tue parole mi rendo conto che la famiglia del mulino bianco è falsa...come anche le vite perfette delgi altri. Il libro che mi hai consigliato lo leggerò...spero mi aiuti come ha fatto con te.
Grazie delle tue parole. Sono molto belle.

Quando sento una ragazza giovane dire quello che hai detto tu, mi riconosco tanto.

Anch'io sono stata tanto male fin dai 18anni. Ho smesso di mangiare, non riuscivo più ad andare in ferie.
In seguito ho avuto pure attacchi di panico.

Fra una bruttura e l'altra però mi sono costruita una vita. Ho un marito da ben 15 anni e ci amiamo ancora tanto. Ho due figli fantastici (almeno per me!) e qualche buona amica.
Bisogna lottare, perchè quando si sta male ci si dimentica tutto il bello della vita.
Ma passato quel periodo che sembra non finire mai, ci può essere qualcosa di ancora più bello.

Tira fuori le unghie e inizia a volerti bene. Se ce l'ho fatta io a raggiungere i miei traguardi, puoi farcela anche tu.

Magari, un giorno chissà.... potremo risentirci e scambiarci notizie di guarigione.
Tira fuori la grinta, mi raccomando!

Credo che la cosa più bella è far rivevere gli altri.
E poi condividere.
E fare le cose come cantare, ballare, dipingere, scrivere (io lo faccio - scrivere, poi suono anche ma faccio schifo - meno male che qui non si può sentire la mia musica).
Incontrarsi quando si tratta di persone serie, nel senso che non sono false e non ti fregano, poi possono essere anche allegre come profonde, pazzerellone come sensibili.