Lavoro

Lavoro da tredici anni nello stesso posto e nonostante le mie fragilità sono andata avanti. Adesso sono arrivata ad un punto di non ritorno. Non ho più la libertà di gestirmi come prima dato che vengo controllata e ripresa anche per errori non miei. Fino al punto di convincermi che sono io sbagliata e che 'errore é mio. Qualcuno ha avuto esperienze simili? Grazie

Ciao,
non so se può esserti utile o di conforto, ma anche io credo di aver avuto diverse esperienze simili.

Leggendo che sei più controllata e ripresa quando prima eri più libera di gestirti, mi viene in mente un lavoro che ho svolto per tanti anni fino a raggiungere un autonomia e una fiducia con i titolari, che spesso per livello di responsabilitá mi ha portato a fare ben più del mio dovere o del mio salario. Solo che quando ne ero in mezzo non me ne rendevo conto (fai questi extra non pagato ... Sei uno di famiglia ormai, un giorno verrai ripagato... E io facevo).

Il controllo ossessivo, i rimproveri ingiustificati e tanto altro sono arrivati quando, un po' per la crisi, un po' per chissà che altro, hanno iniziato a pensare di cessare l'attività. Ovviamente senza dirlo a me (ero di famiglia no?).

Mesi da incubo, notti in bianco e ansia a mille. Mi sentivo un cretino, inadatto, inetto... quel che avevo fatto per anni e anni, con grossi sacrifici e tanti elogi gratuiti, ora era solo merXX. Fino al momento in cui mi hanno messo sotto il naso il fatto che chiudevano e dovevo firmare un documento. Io leggo, capisco che è una dichiarazione di licenziamento da parte mia se firmo, mi rifiuto di farlo. Ingiurie, veleni... Ma non mollo e alla fine devono per lo meno licenziarmi loro e darmi le cose che mi spettano di diritto. Ora liquido la cosa in poche righe, ma quel periodo è stata una cosa, a livello di ansia, devastante.

Non posso conoscere la tua situazione non avendo molti dettagli. Quindi prendi quanto dico di seguito con le pinze. Generalmente quando un rapporto lavorativo cambia da bianco a nero, la motivazione è quella... Vogliono farti fuori, ma farlo in modo che lo fai tu licenziandoti, scaricandosi di ogni responsabilità, morale ed economica. Credo sia mobbing.
Io al tempo ne avevo parlato ai sindacati, che mi avevano tranquillizzato molto sulla situazione. Prima di mollare magari prova a farci un salto.

Spero in qualche modo di esserti stato utile.

Ti auguro di risolvere al più presto.

Ciao, ti ringrazio per il messaggio. L'aggravante della mia situazione é che non c'é mai stata la sensazione di essere in una famiglia. Anzi più passa il tempo più vengo trattata male, ogni giorno mi viene tolta una competenza (nuovi arrivi, figli, in dirigenza) e guardandomi indietro vedo il nulla... Ho lavorato ma tutto quello costruito é stato distrutto. Ogni giorno peggiora e mi sento sempre più impotente e mi sento una nullità....