Nulla da fare

Finalmente la pensione: ed ora?
Non ho nulla da fare, passioni ed hobby non ne ho più perché non ne ho più voglia. La depressione avanza, difficoltà ad alzarmi dal letto, dormo. Se non ho da fare, sto anche tutta la giornata a letto.
Ho sofferto di depressione, cioè sono decenni che sto sotto farmaci, e molti qui lo sanno. Se ho da fare sto "normale", altrimenti sono morto.
Volontariato? In tempi di Covid non conviene, per la vita, per la morte.
Passioni? Hobby? Un tempo scrivevo ma ora non più. (sette libri!)
Che fare?
Nulla.
Il nero avanza come l'età,
il futuro è come una musica, va avanti imperturbabile verso la fine. Nessun futuro vero, nessuna vita vera.
Eppure una speranza ci deve essere, ci deve essere.
Maledizione.

Certo che c'è la speranza. E non solo quella.
Purtroppo questa pandemia non aiuta, ma può insegnarci a guardare dentro di noi.
Mai come ora abbiamo il tempo per ascoltarci e studiarci. Capirci....
E iniziare ad amarci.

La tua risposta mi ha fatto tornare alla mente il motto delfico «Conosci te stesso».
(cito)
A partire da Socrate la filosofia ha assunto il motto “conosci te stesso” come bordone per la ricerca esistenziale. Una ricerca che suggerisce all'uomo di conoscersi, di operare quindi un cambiamento per pervenire al proprio sé migliore, edificando se stesso secondo il proprio desiderio.
Ma qual'è il modo per realizzare ciò? Cioè in pratica, uno che deve fare?
Penso che concretamente, da soli, non ci si riesca. È come un chirurgo che voglia operarsi da solo, o un uomo che voglia sollevarsi da terra tirandosi su per i capelli.

Stef ha scritto:Finalmente la pensione: ed ora?
Non ho nulla da fare, passioni ed hobby non ne ho più perché non ne ho più voglia. La depressione avanza, difficoltà ad alzarmi dal letto, dormo. Se non ho da fare, sto anche tutta la giornata a letto.
Ho sofferto di depressione, cioè sono decenni che sto sotto farmaci, e molti qui lo sanno. Se ho da fare sto "normale", altrimenti sono morto.
Volontariato? In tempi di Covid non conviene, per la vita, per la morte.
Passioni? Hobby? Un tempo scrivevo ma ora non più. (sette libri!)
Che fare?
Nulla.
Il nero avanza come l'età,
il futuro è come una musica, va avanti imperturbabile verso la fine. Nessun futuro vero, nessuna vita vera.
Eppure una speranza ci deve essere, ci deve essere.
Maledizione.

Ciao Stef,
vorrei solo dire che per me è fisiologico patire un po' quando si concludono percorsi che per lungo tempo hanno strutturato le giornate, gli impegni e le abitudini. Ci si distoglie da preoccupazioni e attività, si disinveste, ed è del tutto coerente che al disinvestimento si accompagnino sentimenti come quelli che descrivi. Compensare la mancanza degli impegni che c'erano prima con passioni e hobby va anche bene, ma non è un lavoro da forzati, non mi sorprenderei se adesso, nel vivo di questa svolta, hai poca voglia. Ascolterei anzitutto i miei bisogni di base, di chiacchierare, di relazionarmi, di avere semplici scambi affettivi, cucinare, e di fare o disfare anche piccole cose a tempo perso, e poi con tempo e pazienza coltivare curiosità o bisogni più complessi, quando emergono e se emergono. E poi, complimenti per il percorso e l'esperienza che hai portato fin qui!